Cap 19
Devo dire che Park a un ottimo gusto in fatto di donne, se le scelta proprio carina.
Si vede che non proviene dal nostro mondo, ottima scelta.
Peccato che ti porterò via tutto ciò che è in tuo potere, compreso "la tua piccola farfalla," come ami chiamarla.
-Signore la merce è stata appena rubata, e con un grande successo, non sono riusciti a riprendersi nulla.-
-Bene, morti?-
-Non troppi dei nostri, un paio sono stati presi vivi, ma non credo che parleranno.-
-Bene, perché sanno cosa succede quando uno dei miei viene preso vivo, devono morire.
Anthony
Ero appena sceso dalla macchina come una cazzo di furia assetata di sangue.
Perché si, questa notte avrei fatto scorrere fiumi di sangue, a coloro che mi avevano derubato della mia cazzo di merce!
Ero furioso, nessuno, nessuno aveva osato fregarmi in questo modo come una cazzo di mammoletta del cazzo.
Entrai nel capanno, lanciando uno sguardo furioso hai miei uomini, -voi! Riempiti quei cazzo di borsoni, per una nuova consegna che andrete stesso voi a fare hai Messicani.-
Non avevo bisogno di aggiungere altro, sapevano cosa dovevano fare.
Mi incamminai con passo spedito verso le scale che mi avrebbero condotto nello scantinato del capanno dove c'erano quei cazzo di superstiti del cazzo, sopravvissuti.
Si ma ancora per poco.
Scesi le scale, arrivando dai quei pezzi di merda legati come dei maiali alle travi del soffitto, mentre un ghigno sadico si stava facendo largo sulle mie labbra.
Visi Seojun togliersi la giacca, mentre si arrotolava le maniche della camicia, io non avrei perso tempo in questo.
Mi avvicinai a loro, guardandoli uno per uno, le loro facce erano gonfie e sanguinolente per lo scontro a fuoco che c'era stato al porto.
Ma questo è niente al confronto di quello che sto per farvi.
Il mostro dentro di me ruggiva per essere liberato e non vedevo l ora!
-CHI CAZZO SIETE UHM!? SAPETE A CHI CAZZO AVETE DERUBATO BRUTTI BASTARDI?-
Nessuno di loro rispondeva.
Bene, avrebbero risposto a modo mio.
Andai verso la cassa di legno contenente tutti i miei attrezzi, e afferrai un coltello affilato, quello mi sarebbe bastato per aprirli in due.
Tornai di nuovo verso di loro, mentre vidi Seojun iniziava a seviziare il corpo del bastardo che non rispondeva alle sue domande.
"-Ci sarà da divertirsi, fottuti bastardi.-"
Pensai, ghignando sadicamente, mentre la parte sadica di me stava affiorando fuori.
Mi avvicinai a l'altro appeso come un salame, mentre vedevo l'orrore di ciò che Seojun stava facendo al suo compare.
-Vedi, questo succede a chi tenta di fottermi e non risponde alle mie domande.
Quindi torniamo a noi, CHI CAZZO SIETE?-
-Nessuno.-
-OH.. SU QUESTO NON HO DUBBI CHE NON SIETE NESSUNO, MA QUALCHE FOTTUTO MANDANTE Ha MANDATO DEI COGLIONI DEL CAZZO, PER FOTTERE "The executioner. Il carnefice."
CHI CAZZO E' TANTO PAZZO DA PROVOCARE UNA GUERRA CONTRO DI ME UHM? PERCHE' CREDIMI COME LO TROVERO LO APRIRO' IN DUE E GLI FARO' INGOIARE LE SUE VISCERE.-
-Non lo troverai mai..-
Disse, con voce tremante mentre il sudore ricopriva il suo corpo mentre l'odore di urina si stava espandendo per tutto il sotterraneo dando quel senso di odore acre disgustandomi.
Mi voltai verso il mio migliore amico che aveva le braccia ricoperte di sangue, alzai lo sguardo trovando il fottuto bastardo morto.
-Non ha parlato.-
-Vedo.
Vai di sopra e vedi se i ragazzi stanno facendo quello che gli ho ordinato e nel frattempo di a Rio e Akim di trovarmi un qualsiasi cazzo d'informazione.-
Sentii ridere il pezzo di merda che presto sarebbe morto per mano mia dire: -Non troverete nulla è come un fantasma, anzi lui è un fantasma nemmeno noi sappiamo il suo vero volto.
Ci ha ingaggiati pagandoci una grossa somma di denaro per lavorare per lui, ma non si è mai mostrato a noi.-
-CHI CAZZO DI CAPO E' CHE NON FA VEDERE IL SUO VERO VOLTO E MANDA DEI COGLIONI COME VOI A CERCARE DI FOTTERMI. HO E' UN POVERO STUPIDO OPPURE E' UN POVERO STUPIDO SUICIDA.-
-No, lui otterrà il potere che gli è stato portato via e ti fotterà alla grande Park! Ti ricordi del ragazzino che aveva scattato delle foto, e non avete trovato un bel niente. Ecco questo è perché lui, non si farà trovare facilmente.-
Disse ridendo come un folle facendomi infuriare ancora di più.
Seojun guardo il pezzo di merda che stava ridendo e piangendo allo stesso tempo sapendo la fine lenta che gli avrei fatto fare.
-Seojun, ordina loro di trovarmi qualsiasi COSA!-
Dissi completamente fuori di me, mentre lo vidi uscire dallo scantinato.
-POVERO ILLUSO, NON TROVERAI NIENTE PERCHE' LUI E' COME UN FANTASMA, NON ESISTE.
E MEN CHE MENO TE LO ASPETTI, TI PORTERA' VIA TUTTO, COMPRESO TUA MOGLIE CHE SI E' ASSICURATO DI SBATTERSI ALLA GRANDE.-
Disse le ultime parole, ridendo, mentre io persi completamente la ragione.
-MUORI FOTTUTO PEZZO DI MERDA!-
Gridai prima di fiondarmi sul suo corpo appeso, iniziandolo ad aprire in due facendolo pezzo per pezzo, ricoprendomi del suo sudicio sangue, mentre la follia e l'oscurità mi avvolgeva come un manto, dando il peggio di me.
Il vero me.
Quando non rimase più nulla di lui, uscii da lì con la camicia e le mani ricoperte di sangue, dando ordine di ripulire quello schifo, mentre io uscii da lì pronto per tornare a casa.
Ritornai a casa che era notte fonda ancora completamente fuori di me.
Mi ero ripulito le mani su i pantaloni, ma ero ancora pregno del sangue di quel fottuto bastardo morto.
Mi diressi dentro casa andando spedito nel mio ufficio, chiudendo la porta alle mie spalle.
Non accesi nemmeno la luce, mentre mi dirigevo verso il mobile bar versandomi dello scotch, andandomi a sedere sulla poltrona, rimanendo immerso nel buio della stanza.
Ero ancora non del tutto in me, avevo bisogno di recuperare il controllo prima di dirigermi al piano di sopra.
Mi portai il bicchiere alle labbra bevendo in un solo colpo quel liquore ambrato, mentre tutto ciò che quel fottuto bastardo morto mi aveva detto, mi stava riaffiorando nella mia mente, facendomi perdere di nuovo il controllo.
Scagliai il bicchiere di cristallo contro il muro infrangendolo in mille pezzi, per poi afferrare anche la lampada da sopra la mia scrivania facendogli fare la stessa fine.
Ero fuori di me, mi passai nervosamente una mano fra i capelli, mentre cercavo di capire chi cazzo era questo coglione di merda, che aveva osato non solo minacciare il mio trono ma soprattutto la mia donna CAZZO!
Sentii la porta aprirsi, per poi vedere la luce del mio ufficio illuminare la stanza, facendomi emergere dall'oscurità
Spostai lo sguardo verso la porta, trovando la mia piccola farfalla che mi stava guardando con sguardo preoccupato, quando vidi il suo sguardo posarsi sulla mia camicia ricoperta di sangue, di quel fottuto bastardo.
-Oddio amore, che ti è successo!?-
Disse scattando in avanti spaventata, mentre alzando una mano in avanti, per intimarla di fermarsi.
-Vai a letto Nabi.-
Dissi con voce oscura e autoritaria, mentre vedevo i suoi occhi da cerbiatta inchiodarsi hai miei pieni di oscurità.
Stava vedendo una parte di me che non aveva mai visto, ma i suoi occhi non erano spaventati ma ben si preoccupati.
-Stai bene? Quel sangue..-
-Ho detto vai a letto Nabi, ORA.
E no non è mio, è il sangue di colui che ho ucciso, ora vai a letto.-
Dissi con voce agghiacciante senza giri di parole.
Vidi lo sciock palesarsi nel suo sguardo, mentre faceva un passo indietro eseguendo il mio ordine.
La vidi scomparire oltre la porta, richiudendosela alle spalle, mentre cercavo di recuperare almeno un minimo di controllo.
Non avrei mai voluto che vedesse la parte più oscura di me.
Ma questa è la realtà e non potrò sempre nascondergliela.
Anche se avrei voluto che non mi vedesse mai così e spero che non vedrà mai cosa ce dietro a tutto questo che a visto, perché è molto peggio.
Aspettai una buona mezz'ora prima di uscire dal mio studio, dirigendomi spedito in camera da letto, dove si trovava quella meravigliosa donna, la mia donna.
Mi diressi spedito in bagno, liberandomi di tutto ciò che avevo indosso entrando nella doccia per darmi una ripulita.
Avevo bisogno di rilassarmi, e conoscevo solo un modo.
Uscii dalla doccia, afferrando un asciugamano per asciugarmi velocemente, per poi gettarlo per terra, entrando dentro la camera da letto, trovando la mia piccola farfalla seduta nel centro del letto che mi stava guardando.
Sorrisi maliziosamente, mentre mi avvicinavo verso il letto completamente nudo e con un erezione pronta a sprofondare dentro di lei.
-Stai bene..?-
La sentii sussurrarmi con voce preoccupata.
-Sto bene, ho solo bisogno di rilassarmi Nabi.-
-Posso fare qualcosa?-
Chiese con voce delicata, mentre passava in rassegna il mio corpo, per vedere se avevo qualche graffio.
"-La mia bambina.. Ingenua e dolce..-"
-Si.-
Dissi, mettendo un ginocchio sul letto, puntandola come un predatore.
-Di cosa hai bisogno?-
-Di te.-
Dissi semplicemente, prima di afferrarle per le caviglie trascinandola sul letto verso di me, mentre la consapevolezza di cosa stava per accadere stava invadendo il suo sguardo.
-No, aspetta.-
-No? Oh tesoro.. No non esiste nel mio vocabolario, se vuoi aiutarmi bambina, allora dovrai farmi rilassare.-
Dissi, con voce bassa e dominante, non avevo ancora del tutto riacquistato il controllo, l'oscurità avvolgeva ancora il mio corpo come un manto.
Le strappai letteralmente di dosso la camicia da notte che indossava, cogliendomi piacevolmente di sorpresa, trovandola priva del suo intimo.
"-Bene, che avesse iniziato a capire che non deve indossare quelle cazzo di stronzate quando viene a letto!?-"
Ero completamente fuori controllo.
Sentii un odore dolciastro invadere la camera da letto, capendo da chi proveniva facendomi sorridere maliziosamente.
-Alla mia bambina eccita la mia oscurità non è vero?-
Dissi ghignando maliziosamente, mentre vedevo il suo viso tingersi deliziosamente di rosso.
-No, non è così!-
-No? Sai che le bugie non si dicono piccolina? Ma non importa per stasera ho bisogno di fotterti, se non ti fotto rischio d'impazzire.
Infondo sei stata marchiata un po' dalla mia oscurità come io dalla tua luce, quindi è normale sottomettersi a qualcosa di oscuro, finché quella oscurità appartiene a me.-
Vidi il suo sguardo accendersi di curiosità mista a eccitazione e preoccupazione e un po' anche di consapevolezza.
Sono un bastardo lo so, ma infondo ciò che ho detto era la pura, nuda e cruda verità.
E' stata marchiata un po' dalla mia oscurità, a l'attimo che i nostri occhi si sono incontrati la prima volta.
Ovviamente non fa di lei una persona cattiva anzi tutt'altro credo che lei sia una delle persone più buone che io conosca.
Ma a chi non eccita un po' di oscurità?
Anche le persone buone come lei ne sono attratte, sempre ovviamente nel modo giusto, perché grazie a Dio lei non sarà mai come me.
Lei è una luce abbagliante nella mia profonda oscurità, che mi scalda ogni fottuto secondo la mia anima, rendendomi un uomo con un'anima oscura ma felice di agognare la sua splendida luce.
Passai una mano fra le sue cosce, trovandole bagnate del suo delizioso miele, facendomi sorridere maliziosamente, portandomi le mie dita bagnate alle mia bocca gustando il suo dolce sapore.
-Vedi ti eccita il mio essere così poco controllato. Ma bambina, è normale io e te siamo un'unica anima, ci apparteniamo in tutto e per tutto e non devi averne paura, mai.-
Dissi, prima di tuffarmi sulle sue deliziose labbra dal sapore di fragola, baciandola con desiderio e amore, mentre le saccheggiavo quella dolce bocca, mandandomi fuori di testa.
Mi staccai per mancanza d'ossigeno da quelle meraviglie, mentre l'intimavo ad avvinarsi con il viso al mio cazzo.
-Ho bisogno della tua bocca piccola.-
La vidi mordersi nervosamente il labbro inferiore, per poi avvicinarsi a me, accogliendomi dentro quelle dolce labbra peccaminose.
Prese a succhiarmi e a leccarmi l'uccello mandandomi in estasi, mentre una mia mano si posava sulla sua testa intimandole il ritmo che più mi aggradava e con l'altra fra le sue cosce, stuzzicando quel delizioso bottoncino del suo piacere, facendola gemere intorno al mio cazzo.
Le palle mi dolevano dal desiderio impellente di esplodere.
-Cazzo piccola, ho bisogno di sprofondare in te, subito.-
Dissi con voce roca dettata dall'eccitazione, mentre mi sfilavo dalle sue labbra, spingendola sulla schiena, mentre le afferravo entrambi i polsi, bloccandoli con una mia mano sopra la sua testa, mentre mi sistemavo fra le sue cosce calde e frementi di desiderio.
Mi tuffai in mezzo a quelle colline morbide e piene, iniziando a succhiarle e laccarle prima un seno e poi l'altro alternandomi, mentre posavo una mano al lato della sua testa per sorreggermi, mentre entravo in lei con una spinta secca e forte, sprofondando del tutto completamente in lei.
"-Oh si.. Sono a casa. Sono fottuta mente dove devo essere. Sepolto dentro di te piccolina..-"
Presi a muovermi dentro quello stretto canale caldo e accogliente pieno del suo delizioso miele, assestandole stoccate forti e profonde, deliziandomi del suono erotico che le nostre carni producevano, mentre succhiavo quei capezzoli duri e succosi come caramelle.
-Oh si.. Questa è l'unica cura per me Nabi..-
Dissi completamente in estasi, spingendomi sempre più in profondità nel suo corpo, come se fosse possibile, mentre i nostri gemiti avvolgevano la stanza, con suoni erotici.
Le liberai i polsi, mentre feci scorrere una mano sotto al suo sederino sexy per alzarlo, in modo che i mie affondi fossero ancora più profondi, mentre gli assestavo qualche sculaccione, continuando a muovermi dentro di lei.
-Oddio amore.. Ti prego..-
-Mi preghi bambina? Mi preghi per cosa? Di venire?-
Dissi, con voce calda e sensuale, mentre le mie stoccante andavano sempre più affondo sotto i suoi deliziosi gridi di piacere, facendomi perdere completamente la testa.
-Si, ti prego..-
Ghignai maliziosamente, assestandole un altro sculaccione per poi strizzarle quel suo culetto sexy, mentre aumentavo sempre di più il ritmo fino a che entrambi non raggiungemmo l apice del piacere, sconvolgendoci meravigliosamente bene i nostri sensi.
Sentii le sue pareti interne contrarsi e bagnarsi del suo miele intorno al mio cazzo, mentre la inondavo del mio seme bollente.
Le lasciai un bacio sul collo, mentre il mio respiro tornava man mano regolare -Ti amo.-
Dissi prima di posare un bacio delicato sulle sue labbra, sentendo il suo respiro tornare pian piano sempre più calmo, mentre la vedevo completamente abbandonata sotto di me, sconvolta dall'orgasmo intenso appena avuto.
Le accarezzai dolcemente il viso, spostandole una ciocca dietro al suo orecchio, mentre i suoi bellissimi occhi sconvolti di piacere si aprivano a me, puntando il suo sguardo limpido e dolce al mio.
Avevo perso letteralmente il controllo, ma era stato un qualcosa di assolutamente sconvolgente ed eccitante che non me ne sarei pentivo affatto eccetto per la risposta macabra che gli avevo dato nel mio ufficio quando ancora ero completamente fuori di me.
-Ti amo anch'io Anthony..-
Disse con voce dolce e delicata, mentre posava delicatamente una mano sul mio viso accarezzandolo con dolcezza.
Le sorrisi dolcemente, uno di quei sorrisi che riservavo solo a lei in determinati momenti, privi di malizia ma solo pieni di dolcezza e amore.
-Mi dispiace per averti risposto in quel modo prima, ero fuori di me.-
-Lo so, lo visto, non mi hai spaventata tranquillo. Ti conosco, so che non mi faresti mai del male.-
-Esatto.
Potrò perdere letteralmente il controllo di me, ma su una cosa devi essere sempre sicura, che non lo perderò mai con te in modo errato, ma solo così in modo piacevole ed eccitante.-
La vidi arrossire timidamente sulle guance, mentre accennava un piccolo si con la testa, facendomi sorridere maliziosamente.
"-Adorabile.-"
L'afferrai per i fianchi, ribaltando le posizioni, in modo che io fossi sdraiato di schiena e lei su di me, mentre la stringevo possessivamente fra le mie braccia, rimanendo ancora uniti intimamente, facendomi sentire a casa.
"-Mia.
Lei era mia e nessuno me l'avrebbe portata via. A costo di scendere a l'inferno per proteggerla.-"
Il fastidioso vibrare del mio cellulare mi fece destare dal sonno ristoratore, facendomi aprire gli occhi, ancora con la mia donna stretta a me, profondamente addormentata.
Allungai il braccio per afferrare il mio telefono dal comodino e risposi.
-Si?-
Risposi stringendo a me la mia piccola farfalla, accarezzandole con fare pigro la sua morbida e delicata schiena, sentendola sospirare di piacere nel sonno, mentre si accoccolava di più a me, facendomi inebriare di quell'immagine.
-Signore, abbiamo fatto sparire i corpi e non abbiamo trovato ancora nulla sul bastardo che si fa chiamare "il fantasma". Ma in compenso i ragazzi hanno fatto la consegna hai messicani e Garcia ha mandato i resto dei soldi sul suo conto.-
-Bene. Hai sentito Seojun?-
-Si, ha chiesto di rafforzare la sicurezza anche alla sua donna, a paura che..-
-Si, per ferire noi potrebbero ferire lei. Ha fatto bene, non sappiamo ancora chi è. Una cosa è certa, vuole non solo il mio potere ma anche..-
Non finii la frase, abbassando lo sguardo verso la mia donna fortunatamente ancora profondamente addormentata.
-Vuole la signora Park. Rafforzeremo i controlli anche su di lei, non si preoccupi e continuerò a fare ricerche, dovrà pur esserci qualcosa su di lui.-
-Si.-
Continuai ad accarezzare la schiena della mia donna, mentre cercavo di mantenere la mente lucida e il controllo, passando la mano aperta su sul ventre, accarezzandolo dolcemente, sentendo i piccoli movimenti di mia figlia.
-Signore, se non troveremo niente come dovremmo agire.-
-Penseremo poi, scavate più che potete e se non troverete niente di quel fottuto bastardo, penseremo sul da farsi.-
Dissi, staccando subito dopo la chiamata, posando il telefono sul comodino, mentre spostavo lo sguardo verso la mia ragione di vita.
"-Farò tutto il possibile per non farvi accadere niente amore mio, questa è una promessa.-"
Continua
Cuoricini grazie di cuore a tutti voi, per la visibilità, la messa nell'elenco lettura, le stelline e i vostri bellissimi commenti che adoro😍😘
Non smetterò mai di dirvi grazie💛
Alloooora qualche supposizione di chi sia questo ragazzo misterioso?😏
Qualche idea?😏
Alla prossima, buonanotte⭐🌙 cuoricini bellissimi💛😘
Vi adoro
💛💛💛💛💛💛💛
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