Cap 16
Buonaseraaaaaa cuoricini!!!!!💛😘
Sorpresaaaaaa!!!!!!💃🏼
Come state?💛
Spero che state tutti benissimo!💛
Grazie di cuore per tutte le stelline e i vostri meravigliosi commenti vi adoro😍
💛💛💛💛💛💛💛💛
Ci becchiamo al prossima aggiornamento💛
Buona lettura e buona serata💛😘
-Signore abbiamo rintracciato quando avverrà il giorno della consegna della droga hai Messicani.-
-Bene, voglio fottergli tutto, prima del mio attacco.
Non vedo l ora di coglierlo di sorpresa il fottuto bastardo e scoparmi la sua dannata mogliettina, che se si comporterà bene, la risparmierò e la farò diventare mia moglie.
Voglio vedere la perdita e il dolore nel suo sguardo. Voglio vedere la morte impregnargli gli occhi e il dolore che non potrà salvare l'unica persona a cui tiene veramente sulla faccia della terra.
Vedere la morte coglierlo per mano mia.
Ci vorrà ancora del tempo, ma ho pazientato per questi anni, potrò pazientare ancora un po', prima di fotterlo completamente.
Anthony
Mi trovavo al capanno, per effettuare il controllo della droga che sabato prossimo i miei uomini avrebbero consegnato al porto, a gli uomini di Garcia, per lo scambio in armi.
In fatto di armi Garcia era il migliore nella produzione e vendita, e io ovviamente ero diventato il migliore in fatto di droga.
La mia creazione stava andando alla grande, la vendita e il guadagno erano saliti alle stelle, tanto che sia gli Albanesi e i Russi, mi avevano chiesto una buona dose per la vendita nelle loro zone.
Era passata una settimana da quando la mia piccola farfalla aveva scoperto la verità, su chi ero veramente.
E ora ero più rilassato sapendo che lei conosceva da una parte il vero me, sperando che non avrebbe mai visto la parte più mostruosa e oscura che aleggiavano dentro di me.
Certamente avrei voluto che la verità sul mio conto l'avrebbe scoperto per mano mia, ma non era andata così, la cosa più importante che sapesse la verità e che mi aveva accettato per quello che ero.
Ovviamente anche se non lo avrebbe mai fatto, non c'era via di fuga nel nostro mondo.
Una volta che entri in questo mondo e ti sposi con uno di noi è per la vita, non esiste il divorzio.
Praticamente era incastrata con me per sempre.
Quindi ero più felice che lo aveva accettato di sua spontanea volontà e non nel tempo, che sarebbe stata costretta a rimanere con me, senza via d'uscita.
Anche perché io non l'avrei mai lasciata andare, legge a parte del nostro mondo.
Mi tirai su, mentre spostavo lo sguardo verso gli altri ragazzi che stavano riempiendo i borsoni per la consegna di sabato, mentre il ragazzo di fianco a me Akim, stava suddividendo le dosi che poi avrebbe racchiuso dentro delle bustine trasparenti, per la vendita nel mio locale.
Afferrai il cellulare per contattare il mio cliente per sapere l'orario in cui gli uomini di Garcia sarebbero arrivati al porto sabato notte per la consegna sia delle armi che della consegna che avrei fatto della mia droga acquistata da lui.
-Pronto.-
-Salve, Garcia.-
-Signor Park buonasera, a cosa devo l'onore della sua chiamata?-
-L'ho chiamata per informarmi a che ora arriveranno i tuoi uomini sabato notte per la consegna del "pacco".-
-Oh bene.. Sicuramente arriveranno per le dieci. Il tuo pacco è quasi pronto per la consegna.
E l'altra metà del pagamento sarà avvenuta una volta consegnato il tuo pacco, come d'accordi.-
-Bene, sappi che non accetto ritardi, voglio vedere i miei soldi sul conto.-
-Per quanto riguarda dei miei soldi?-
-Garcia, mi conosci bene, sai che sono un uomo d'affari corretto, ho mai saltato un pagamento di qualche minuto!?-
Dissi, con tono ironico, per poi proseguire -Quindi come hai appena detto tu, l'altra metà dei soldi li riceverai a consegna effettuata, non un minuto prima e non un minuto dopo.-
-Lo so, credo che tu sia l'unico nel nostro "mestiere" che so che posso fidarmi al cento per cento quando dai parola.-
-Mi hanno insegnato che vale una sola parola data ed è quella che va mantenuta una volta promessa, quindi con me puoi dormire sogni tranquillo Garcia.-
-Lo so. Bene allora, l'incontro sarà per le dieci di sera al porto, i miei uomini faranno la consegna hai tuoi e come uno dei miei mi manderà il messaggio che ha appena effettuato la consegna, ti manderò il restante dei soldi.-
-Bene, arrivederci Garcia.-
-Signor Park..-
Chiusi la chiamata, posando il mio cellulare nella tasca dei pantaloni.
Qui in questa città, ogni cosa mi apparteneva e nessuno faceva mai domande, per non rischiare la pelle.
Mi diressi verso il mobile dei liquori, per prendere da bere.
Afferrai una bottiglia di Soju e un bicchiere, versandomene un goccio.
Afferrai il bicchiere portandomelo alle labbra, mentre mi voltavo verso i miei uomini che stavano facendo il proprio lavoro, quando vidi un paio dei miei ragazzi entrare nel capanno e trascinare un uomo bendato e legato, sotto il mio sguardo interrogativo.
Buttai giù quello che era rimasto nel mio bicchiere avvicinandomi a loro, con passo sicuro e dominante, come sempre.
-Che succede?-
-Signore, quest'uomo ha tentato di rubare i soldi a una delle nostre puttane, insieme a qualche bustina di droga, ha tentato di fuggire, ma fortunatamente lo abbiamo preso subito.
L'uomo in questione, stava tremando e sudando come un fottuto maiale, mentre emetteva suoni strozzati per colpa della bocca chiusa dallo scotch.
-Ah si?-
Dissi, con voce fintamente amichevole, mentre un ghigno sadico stava iniziando a spuntare sulle mie labbra.
-Sapete dove portarlo.-
-Si Boss.-
Vidi i miei due ragazzi trascinare il maiale codardo al piano di sotto nello scantinato, mentre cercava di muoversi per fuggire via, sotto il mio sguardo divertito.
-Non muoverti troppo, ho rischi di farti solo più male.-
Dissi, con voce calma e letale, sembrando il suono di un predatore pronto ad attaccare la propria vittima.
Mossi il collo verso destra e sinistra facendolo scrocchiare, mentre mi incamminavo verso le scale che mi avrebbero condotto al piano di sotto, mentre lanciavo un ultimo sguardo hai miei ragazzi che stavano lavorando incessantemente.
Arrivai nello scantinato, dove il maiale era stato agganciato per le mani nel gancio dove penzolava dalla trave sopra al soffitto, sembrando veramente un maiale pronto per essere squartato.
Il bastardo aveva tentato di fottere Me, non sapendo che aveva fatto l'errore più grosso della sua insulsa vita.
Mi avvicinai a lui, mentre facevo segno hai ragazzi di togliergli la benda da gli occhi e lo scotch dalla bocca, volevo che il piccolo bastardo vedesse in faccia, l'uomo che lo avrebbe reso, concime per il terreno.
-Mi è stato appena riferito, che hai tentato di fottermi, per poi aver provato anche a fuggire, ma con scarsi risultati come vedo.-
-Io..-
L'uomo prese a sudare sempre di più, mentre cercava di formulare una parola ma con scarsi risultati.
-Tu cosa? Non è così? I miei ragazzi hanno mentito oppure sei così idiota di aver tentato di fottermi in casa mia, sapendo io chi sono. No spiegami perché sono curioso.-
Dissi, guardandolo con sguardo furioso, vedendo l'uomo tremare come una foglia, mentre uno strano odore acre prese a riempire l'aria circostante rendendo l'aria vomitevole.
Abbassai lo sguardo, notando i pantaloni impregnati di urina, mentre scossi la testa sorridendo sadicamente, tornando con lo sguardo verso di lui.
-Non ci siamo proprio, ti sei perfino pisciato addosso.
Ma come, ti credevo più coraggioso. Insomma ragazzi..- Dissi rivolto verso i miei uomini, che stavano sorridendo insieme a me -non credete anche voi, che per compiere un gesto del genere dovrebbe avere più palle e invece eccolo qui, legato come un fottuto maiale che si è perfino pisciato addosso. Ma dov'è tutta quella sicurezza che avevi poco prima di essere preso dai miei uomini. Qui mi sembri solo un poveraccio che ha tentato di fottere un Boss della mafia per di più in casa propria, sperando di non aver ripercussioni.-
-La prego..-
-Vedi, non posso lasciar correre, perché se lascerei correre a uomini come te, che tentano di fottermi e chiariamo questo punto io fotto e non voi altri fottete me. Allora ci sarebbe squilibrio, perché penserebbero: questo ragazzo è un povero scemo che potremmo provare a fottere sempre, senza mai avere ripercussioni. E quindi, devo mantenere l'ordine, sennò va tutto a puttane, non credi!?-
-La prego signore.. Ho una moglie e dei figli..-
-Ancora meglio, hai scommetto una famiglia deliziosa e tu cosa fai, spendi tutto ciò che dovresti per la tua famiglia per andare a puttane, alcool e droga, ma ehi va bene. Chi sono io per giudicarti!? Nessuno. Ma giudico nel momento in cui, uno dei miei clienti tenta di fottermi nel mio locale, e allora io mi incazzo.-
Dissi, puntando il mio sguardo infuriato nei suoi colmi di lacrime e terrore.
-Aahh, non voglio perdere il mio tempo con te.- Dissi per poi afferrare la pistola piantandogli un proiettile nel centro della sua fronte, morendo all'istante.
Non amavo affatto le perdite di tempo, almeno che non ero veramente inspirato.
-Prendete la motosega e fatelo a pezzi, e spargete i pezzi nel terreno circostante, non deve essere riconosciuto e ne trovato.-
-Si Boss.-
Alzai la maglia, posando la pistola nel retro dei pantaloni, per poi riabbassarmela, dirigendomi fuori da lì non prima di aver ordinato -Date una ripulita, che ce una puzza terribile.-
Dissi con voce autoritaria e infastidita, uscendo subito dopo fuori da lì, lontano da quell'odore nauseante.
Guardai l'ora sul mio polso, e vidi che era quasi ora di rientrare.
Arrivai al piano di sopra -Continuate domani, tornate a casa.-
Dissi, prima di uscire da lì, dirigendomi verso la mia macchina, pronto per tornare a casa dalla mia piccola Nabi.
Continua
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