Capitolo 14_"sei la donna incinta più bella che esista!"
<<Sei pronta?>>
<<Si, possiamo andare!>>
Stiamo partendo per andare a conoscere i genitori di Thommy, dice che se mi
faccio una nuova famiglia non soffrirò più per la morte di mio padre, io di solito non
risolvo i problemi sostituendoli, ma volevo proprio conoscere i genitori del mio
ragazzo perché so che sono fantastici.
<<Eccomi.>>
Salgo in auto con grande fatica, per via del pancione ormai molto grande, che
Thommy accarezza.
<<Andiamo!>>
I sedili posteriori sono pieni di valige, ho portato molti vestiti perché Thommy mi ha
promesso che mi porterà in molti ristoranti e mi ha detto di portarmi molti cambi,
inoltre ho portato tutti i miei adorati libri (compreso maze runner) perché andremo in
spiaggia e dato che non mi posso affaticare resterò sotto l'ombrellone a leggere
mentre gli altri giocano, verranno anche Grace e Dylan, perché i genitori volevano
conoscere anche lui.
Loro abitano in una cittadina dell'Arizzona e li il mare è molto bello.
<<Come ti senti?>>
<<Uno schifo>>
<<Ma dai tesoro sono sicuro che andrà tutto bene, te l'ho promesso!>>
<<Ma non è per quello! È che io non me la sento di andare in giro così, mi sento
brutta.>>
<<Ma fammi il piacere! Sei la donna incinta più bella che esista!>>
<<Si, lo dici solo perché mi ami!>>
<<Ma non è vero!>>
<<Cosa non è vero? Che mi ami?>> mi metto a ridere perché lo sto prendendo in
giro e non l'ha capito.
<<Ma no! Io ti amo alla follia! Dicevo che non è vero che l'ho detto solo per quello!
>>
Non resisto ulteriormente e scoppio a ridere.
<<Perché ridi?>>
<<Ti ho preso in giro! Lo avevo capito cosa intendevi!>>
<<Ah...bene così!>>
<<Non parlare come Newt altrimenti mi eccito!>>
<<Parlare così intendi? Quella testa di caspio si è rincaspiata, stupida
testapuzzona pezzo di sploff!>>
<<Oh, esattamente così!>> aggrappo le mani al sedile per trattenermi e lui ride.
<<Ti stai vendicando?>> dico cercando di contenermi, da quando mi è cresciuto il
pancione ho una voglia irrefrenabile, specialmente quando Thommy parla come
Newt e lui lo sa bene.
<<Si è esattamente quello che intendevo fare!>> e continua a ridere.
Cerco di pensare ad altro per non saltargli addosso mentre guida e mi viene in
mente mio padre.
<<Sai, sono molto triste per la morte di mio padre>>
<<La dovresti smettere! Lui non ti voleva neanche vedere!>> ha gridato questa
frase e poi si è tappato la bocca con la mano.
Thomas's POV:
Oh, accidenti! Ma perché l'ho detto?
Lei non lo doveva sapere!
È solo che mi fa così arrabbiare che lei sia triste per quell'uomo.
<<Cosa?>>
è inutile cercare scuse, ormai l'ho detto.
Prendo un bel respiro e mi fermo in un autogrill.
<<Ecco, vedi, quando mi ha detto che era felice che il padre fossi io, mi ha anche
detto che non avrebbe più voluto saperne di te perché era deluso.>>
<<Cosa? Era deluso da me, ma era felice per te?>>
<<Si...>>
<<E perché non me lo hai detto prima? Avrei sofferto molto meno per la sua morte!
>>
<<Non te l'ho detto perché non volevo vederti triste!>>
<<Quel brutto pezzo di merda! Come si permette di dire al mio ragazzo che non
vuole più avere niente a che fare con me? Me lo doveva dire in faccia! E poi dovrei
essere io quella delusa dato che è stato un padre orribile, scocciatore e fastidioso!
>>
<<Dai, non dire così!>>
<<E invece dico così eccome!>>
<<Ok, ok, meglio se cambiamo discorso, hai tutto pronto per l'ospedale nel caso ci
fossero problemi?>>
Fa un respiro per calmarsi e poi mi risponde:
<<Si, è tutto pronto.>>
<<Ottimo, possiamo andare.>>
Accendo l'auto e riparto.
Jessica's POV:
Non ci posso davvero credere! Mio padre non voleva più avere a che fare con me!
Ma come osa! Io aspetto un figlio e lui mi odia?! Quale mostro fa così? Mio padre
ecco chi!
La rabbia mi ribolle dentro e ad un tratto sento un calcio.
<<Thommy, ha scalciato!>>
<<Davvero?>>
Si ferma improvvisamente in un posto di emergenza e mi mette la mano sulla
pancia tutto agitato.
<<Sentire...sentire!>>
è la prima volta che il piccolo scalcia e lui non vedeva l'ora di sentirlo.
<<Oh mi dispiace, ha smesso.>>
<<Porco caspio!>>
<<AAAAAA>>
<<Hei, che succede?>>
<<Ha rincominciato! E fa molto male!>>
<<Oh, piccola mi dispiace!>>
<<Non ti preoccupare, andiamo dai! Ai, calmati piccolo mi stai uccidendo.>>
Ripartiamo e finalmente a sera tardi siamo arrivati.
<<Ciao, siamo arrivati!>>
Thomas mi sta aiutando perché i calci non si sono fermati e faccio fatica a
camminare, ho voglia di gelato e come se non bastasse ho un gran sonno.
Alzo l'indice per far capire a Thommy che ho bisogno di gelato, ormai è un segnale.
<<Mamma, avete preso il gelato come vi ho detto?>>
<<Si tesoro te lo prendo immediatamente!>>
La signora torna con un gelato in mano e un cucchiaino, me li porge e una volta
placata la mia fame riesco finalmente a mettere a fuoco la donna che ho davanti.
È una donna sulla cinquantina anche se sembra molto più giovane, ha un
bellissimo taglio corto e i capelli sono uguali a quelli di Thommy.
Indossa un abito comodo a strisce che le sta molto bene.
<<Salve, il mio nome è Tasha, tu devi essere Jessica!>>
<<Si, molto piacere.>>
<<Mark sono arrivati!>> grida rivolgendosi al marito.
<<Il piacere è tutto mio. Non capita tutti i giorni che il mio figliolo finalmente si
innamori sai?>>
<<L'ho saputo>> ha davvero un bel sorriso ed è molto gentile.
<<Allora come va con la gravidanza.>> mi chiede staccandomi da Thomas e
accompagnandomi sul divano.
<<Bene ma è davvero faticoso.>>
<<Ti capisco, sai anche io sono rimasta incinta di Thomas quando ero molto
giovane.>>
<<Mamma!>>
<<Che c'è?>>
<<Ti sembra il caso?>>
<<Sto solo conversando con la tua ragazza!>> Thomas alza gli occhi al cielo ed
esce per portare dentro le valige.
<<Ti ringrazio per il gelato.>>
<<Ma figurati!>>
<<Eccomi!>> un uomo molto robusto ci corre in contro, è molto affannato per via
della ''corsa'' e si piega sulle ginocchia per riprendere fiato.
<<Ciao...io...sono...Mark...il padre di Thomas...>> riesce a dire tra un respiro e
l'altro.
<<Che esagerato! Hai solo sceso le scale! Non sei più l'uomo di una volta!>> lei gli
batte sulla pancia e scuote la testa, è una scena troppo divertente e non riesco a
trattenere una risatina.
<<Molto piacere, io sono Jessica.>> cerco di trattenermi dal ridere mentre Thommy
chiama il padre per farsi aiutare.
Tasha si risiede al mio fianco.
<<Ho saputo dei tuoi genitori, mi dispiace molto.>>
<<Grazie.>> dico abbassando lo sguardo.
<<Hei, sappi che io e Mark ci saremo sempre per te ok?>>
<<Oh grazie mille!>>
La abbraccio e poi mi allontano nuovamente.
<<Sai, la ragazza che aveva portato da me l'ultima volta non mi piaceva granché e
infatti non ho mai dato la mia approvazione e quando l'ha mollato io me lo
aspettavo, lui ha sofferto molto e io sono rimasta al suo fianco...ma tu mi piaci, non
so il perché ma come ti ho vista mi si è scaldato il cuore dalla gioia, mi sembri
perfetta per lui.>>
<<Ne sono lieta. Sa io non ricordo niente di mia madre è morta quando io ero
ancora molto piccola ma so che l'ultima volta che l'ho vista stavo guardando un film
di Thomas e questo è il mio primo e unico ricordo.>>
<<è una cosa molto bella che il destino vi abbia uniti, lui ti ha donato una nuova
famiglia e tu gli hai ridato la felicità e la gioia che aveva perso.>>
<<Siamo molto felici insieme.>>
<<E io sarò felice di vedervi felici.>>
Ci mettiamo a ridere e poi Thomas mi comunica che ha portato dentro tutte le
valige e la stanza è pronta per andare a dormire.
Mi infilo nel letto una volta messo il pigiama e Thommy si sta lavando i denti.
<<Sai...io ho preso una decisione.>>
<<Quale?>> mi dice lui mentre lotta con lo spazzolino per riuscire a dirlo.
<<Voglio sapere il sesso del bambino.>>
<<Ne sei sicura? Hai deciso?>>
<<Si Thommy, lo voglio sapere.>>
<<Ottimo, allora domani ce lo faremo dire!>>
<<Si.>>
Ha finito di lavarsi e ora è nel letto accanto a me.
<<Buonanotte Thommy>>
<<Notte cucciola, notte baby>> dice rivolgendosi alla mia pancia, è così tenero
quando parla col bambino, a volte si accovaccia e gli dice cose del tipo ''ciao
piccolo/a sono il tuo papà, non vedo l'ora di conoscerti! Io e la mamma ti
aspettiamo con ansia!''
Mi da un bacio e mi addormento tra le sue braccia.
……
<<Sveglia cucciola! È il grande giorno!>>
<<Che grande giorno?>> dico cercando di continuare a dormire.
<<Oggi sapremo il sesso del bambino!>>
Scatto sul letto come una molla e corro in bagno poi mi vesto e in un batter d'occhio
sono pronta, mi metto un filo di mascara e usciamo.
Siamo così eccitati che non siamo nemmeno andati a salutare Dylan e Grace che sono appena arrivati.
<<Ciao mamma, noi andiamo a fare l'ecografia!>>
<<Ciao Tasha!>>
<<Ciao tesoro!>>
<<Mamma ti ho detto di non chiamarmi così!>>
<<Infatti io dicevo a Jessica!>>
Mi metto a ridere mentre Thommy fa una faccia confusa.
<<Avete già fatto amicizia?>>
<<Si, dice che le piaccio molto.>>
<<Tu piaci a tutti, ma sei solo mia!>> mi bacia sul naso e io continuo a ridere
mentre ormai siamo in macchina.
Accende il motore e partiamo, una mezz'oretta dopo siamo arrivati e la dottoressa
ci fa accomodare.
<<Salve, è lei la collega della mia dottoressa? La dottoressa Nour?>> la dottoressa
Nour era la mia dottoressa a Los Angeles ma quando le ho detto di questo viaggio
ha contattato una sua amica per farmi controllare da qualcuno che conosce.
<<Si sono io, lei è la signorina Jessica?>>
<<Sono io.>>
<<Ottimo. Nour mi ha detto che dovevate decidere se sapere o no il sesso, avete
deciso?>>
<<Lo vogliamo sapere.>> Thommy mi guarda in cerca di consenso e io annuisco.
<<Perfetto allora possiamo iniziare.>>
Io mi siedo e la donna mi fa la solita visita, alla fine va in un'altra stanza e torna con
una cartella.
<<Qui c'è il risultato, tornate tra una settimana per la prossima ecografia.>>
La salutiamo ed entriamo in macchina.
<<Sei pronta?>>
<<Si.>>
Thomas apre la busta, tira fuori un foglio e mi annuncia.
<<Sarà una bambina!>>
Io scoppio a piangere di felicità e ci abbracciamo.
<<O mio Dio! Avremo una bambina!>>
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