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Capitolo 13_un compleanno infelice

Ecco come procedono le cose:


Il bambino è sano, io mi sento una balena perché sono ormai al sesto mese di


gravidanza, le nausee sono costanti e il mio umore è l'esatto opposto, spesso mi


sento in colpa perché grido contro Thommy senza ragione e lui non se lo merita


perché si sta prendendo molta cura di me nonostante il lavoro, ho continuato ad


andare a scuola nonostante tutto ma dopo il primo anno mi prenderò una pausa.


Mio padre non risponde alle mie chiamate e non capisco perché e ogni volta


Thommy si inventa scuse del tipo: 'si vede che aveva da fare' o 'magari ha


dimenticato il telefono a casa.'


Dylan e Grace sono ormai una coppia ufficiale e ci vengono a trovare ogni giorno


per chiedermi come va, io mangio gelato come se non ci fosse un domani e infine


oggi è il mio compleanno e io ODIO questo giorno, o meglio, da piccola lo adoravo


perché c'erano i regali ma dai tredici anni in su con la fase della crescita ho iniziato


ad odiarlo, volevo tornare piccola e non crescere mai, perfino i regali non mi


rendevano più felice!


<<Oggi è il 4 maggio, sai cosa significa?>>


Thommy mi sveglia sempre dolcemente ma oggi vorrei dargli un pugno.


<<è il mio compleanno, yuppy du!>> lo dico con un'allegria pari a quella di un


bradipo e poi mi metto un cuscino sulla faccia.


<<Ma cos'hai? Oggi abbiamo la stessa età!>>


<<Yeeee! Che allegria! Non vedevo l'ora di diventare una 18enne incinta! Era il


sogno della mia vita!>>


<<Dai! Non capisco perché sei triste, da oggi sei maggiorenne!>>


<<Evviva!>>


<<Ora basta, esci da quel cuscino e vieni a mangiare i miei pancake!>>


<<Ok.>>


Mi tolgo il cuscino dalla faccia e lui mi bacia. Che amore!


Mi metto un vestito pre-mamà e vado in cucina.


<<Ecco a lei.>> Thommy mi mette un piatto di pancake davanti alla faccia e io


faccio una smorfia.


<<Si può avere un po' di....>>


<<Gelato?>> mi mette due cucchiai di gelato sui pancake e i miei occhi brillano.


<<Siiiii!!!!>> mangio come una disperata e poi mi metto sul divano.
<<Cosa fai? Hai intenzione di passare il tuo compleanno davanti alla TV a


mangiare gelato?>>


<<Esattamente!>>


<<Be non finché ci sono io.>> mi fa alzare (ma quanta forza ha questo ragazzo?) e


poi mi porta fuori.


<<Questo è il programma di oggi: prima ti porto sul set così ti fanno gli auguri e


anche perché c'è una mia scena...poi andiamo a pranzo nel tuo ristorante preferito,


dopodiché verrà a prenderti Grace per farti fare un po' di shopping.>>


<<Non ne ho voglia!>>


<<Si che ne hai voglia! Smettila di fare i capricci e salta in auto.>> da quando ero


incinta guidava Thommy la mia auto e la moto la usava solo quando era solo, non


mi dava il permesso di salirci finché non sarebbe nato il bimbo.


Salgo sulla mia auto rosso fuoco e guardo fuori dal finestrino con aria depressa.


Una volta arrivati sul set non ho il tempo di entrare che mi saltano tutti addosso.


<<Auguri!!!>>


<<Grazie, grazie.>> cerco di fare un sorriso forzato per non deprimerli dato che loro


non c'entrano nulla.


<<Fatemi sedere vi prego.>> Kaya mi fa mettere su una sedia accanto alla


telecamera e poi tutti si mettono attorno a me, compreso Wes.


<<Come va col bebè?>> mi domanda quest'ultimo.


<<Bene, non mi fa avere dolori costanti ma quando me li fa avere si mette


d'impegno!>>


<<Stai bene?>> mi chiede Thommy prima di allontanarsi con il cast per le riprese.


........


<<Benissimo, abbiamo concluso per oggi, potete andare.>>


<<Vieni, andiamo a metterci qualcosa di elegante e poi andiamo a pranzo.>>


<<Ma una cena non sarebbe più romantica?>>


<<Si ma volevo che la sera ti riposassi, sei molto stanca.>>


<<Hai ragione andiamo.>>


Torniamo a casa e io indosso un abito non troppo lungo, molto carino nero, le


decoltè nere e il trucco ombretto argentato, matita e mascara neri e rossetto rosso.
Arrivati al ristorante ci accomodiamo e ordiniamo da mangiare, è un posto molto


elegante e raffinato.


Il nostro tavolo ha la vista sulla città ed è molto bello, anche se di sera sarebbe


stato meglio.


<<Allora, ti piace questo posto?>>


<<Si, è molto bello.>>


<<Ne sono felice, senti ma perché odi il tuo compleanno?>>


<<Perché non voglio crescere.>>


<<E perché no?>>


<<Perché gli adulti hanno tanti problemi e tante cose a cui pensare, mentre i


bambini vogliono solo giocare ed essere felici.>> mentre lo dico mi accarezzo la


pancia e Thommy lo nota.


<<Sarà molto felice, e poi con un padre magnifico come me!>>


<<Sempre molto modesto e?>>


<<Certamente.>>


Arriva da mangiare e mentre gustiamo i nostri polli al marsala continuiamo a


parlare del più e del meno.


Ad un tratto abbasso lo sguardo che diventa cupo.


<<Lo vuoi sapere?>>


<<Cosa?>>


<<Il sesso del bambino. Lo vuoi sapere?>>


<<Non lo so, forse renderebbe più facile la scelta del nome.>>


<<è quello che pensavo anche io, allora alla prossima ecografia lo chiediamo?>>


<<Certo.>>


<<Bene, e riguardo al nome a cosa avevi pensato?>>


<<Se maschio TJ e se femmina...è una sorpresa, te lo dirò quando lo sapremo e


tu?>>


<<Meno male che TJ doveva essere solo temporaneo!>>
<<Lo trovo molto d'effetto.>>


<<Ok, ma come puoi tenermelo nascosto? Voglio dire, sono io la madre!>>


<<Hahahah, no, non te lo dico.>>


<<Ok. Io pensavo, se maschio Newt e se femmina Lisa, che ne dici?>>


<<Bello, ma non credo, sono certo che la mia sorpresa ti farà cambiare idea!>>


<<Ora mi stai spaventando!>>


<<Hahaha, vedrai!>>


Continuo a mangiare e quando arriva il dolce mi viene in mente che mio padre non


mi ha ancora fatto gli auguri.


<<Secondo te perché mio padre non mi vuole fare gli auguri e non risponde mai


alle mie chiamate?>>


Lui ha già iniziato a mangiare il dolce e per poco non me lo sputa addosso.


<<Non ne ho idea, ma dai, del resto, avrà molti impegni e poi ci sono io con te!>>


<<Uf, si, hai ragione.>> in realtà non sono molto convinta dalla sua spiegazione,


per quanto lavorasse, mio padre mi ha sempre fatto gli auguri e poi Thommy non è


molto bravo a dirmi le bugie, nonostante sia un attore, a me non riesce a


nascondere niente.


<<Mi potrebbe portare del gelato per cortesia?>>


<<Ma non ne hai mai abbastanza?>>


<<Resta incinto e poi ne riparliamo!>> dico ridendo dolcemente, anche lui ride e


dopo che finisco il gelato (cosa che non dura molto dato che sono famelica) mi


porta fuori e si ferma davanti alla porta del ristorante.


<<Jessi, ti amo.>>


<<Anche io ti amo Thommy>>


Ci baciamo e saliamo in macchina.


<<Ora andiamo a cambiarci, poi tu vai a fare shopping con Grace mentre io vado


sul set.>>


<<Hai altre scene da girare?>>
<<Si.>>


<<Ok.>>


Arrivo a casa, mi strucco e mi metto un abito comodo mentre Thommy si mette la


sua solita giacca da motociclista e parte per il set.


Poco dopo suonano alla porta.


È Grace.


<<Ciao tesoro! Ti vedo bene!>>


<<Ciao amore, grazie.>>


<<Pronta per lo shopping?>>


<<Forse.>>


<<Ah, che bei ricordi!>> dice con fare sognante.


<<Se, come no.>>


<<Andiamo!>>


Mi trascina per un braccio e mi fa salire sull'auto.


Arrivate in centro iniziamo a girare per negozi, devo ammettere che mi sono


divertita molto e abbiamo preso un mucchio di giochi per il mio piccolo e un sacco


di vestiti per me.


<<Sono le 16:30>>


<<Bene. Torniamo a casa.>>


Salgo in macchina e mi sento la testa pesante poi tutto buio.


Thomas POV:


''Avevi ragione! È crollata!''


''Te lo avevo detto Grace! Alle 16:30 puntuale come un orologio svizzero si


addormenta!''


''Ottimo, stiamo arrivando''


''non andare troppo veloce, Dylan non è ancora arrivato!''


''Ok,ok, speriamo solo che non si svegli!''
''tranquilla dorme fino alle 17:00, mi fa paura quanto è puntuale!''


''Hahhaha, ok, arriviamo sbrigatevi!''


''Si''


Jessica's POV:


Mi sveglio e siamo davanti al set, che strano, perché siamo qui?


<<Forza pigrona! Giù dall'auto!>>


<<Ma che cosa?>>


<<Niente domande e scendi!>>


Scendo dall'auto e io e Grace entriamo nel set.


È tutto buio e non vedo dove vado a sbattere.


<<Che strano deve essere saltata la luce!>>


<<Ma non mi hai ancora detto perché siamo q...>>


<<Sorpresa!!!!!>> tutti saltano fuori e le luci sono di nuovo accese, il set è allestito


come sempre ma con qualche palloncino qua e la e un tavolo con barattoli di


gelato. Luce dei miei occhi!


<<O MIO DIO, ma che?>>


<<Buon compleanno cucciola!>>


<<Non si devono far spaventare le donne incinte lo sapete?>>


<<Scusa ma è una sorpresa.>>


<<Grazie amore!>> lo bacio come se non ci fosse nessuno finché qualcuno non da


un colpo di tosse per attirare la mia attenzione.


Arrossisco leggermente mentre Thommy ride come un ebete.


<<L'abbiamo organizzata qui perché so che questo posto ti rende felice!>>


<<Infatti, è tutto bellissimo e poi IL GELATO!>>


<<Hahaha, si quello è stato un consiglio di Dylan, sostiene che se non ci fosse


stato mi avresti uccisa.>>


<<Infatti, ringrazia Dylan che ti ha salvato la vita!>>
<<Grazie Dylan.>>


<<Di nulla Thommy!>> scoppia a ridere per il nomignolo e poi viene ad


abbracciarmi seguito da tutti gli altri, che bello avere così tante persone che mi


vogliono bene, sono come una famiglia per me!


<<Ok, ora festeggiamo!>>


Tutti iniziano a ballare come se fossimo realmente nella radura mentre io mi getto


sui gelati.


<<Smettila di mangiare gelati e vieni ad aprire i regali!>>


<<Vengo.>> mi lecco le dita per togliere il gelato e vado ad aprire i regali.


<<Quello di Thommy per primo!>>


Apro la scatolina e ci trovo una collana con un cuore con dentro una nostra foto e


all'esterno un incisione che dice Thommy+Jessy per sempre.


<<Ma tu sei un amore!>> gli salto tra le braccia e lo bacio.


<<Se è questa la reazione ai regali voglio che il prossimo sia il mio!>> dice


scherzoso Ki.


Apro il suo regalo e trovo una foto della scena che avevano registrato con me in


una cornice con inciso Una grande famiglia.


<<Oh, grazie Ki!>> lo abbraccio e Thommy da un colpo di tosse.


<<Può bastare vai avanti.>>


Mi metto a ridere e apro quello di Grace e Dylan, è una scatola enorme.


La apro e trovo un micetto bianco e peloso con delle ciotole e dei giochi.


<<Ma che carino!!!!>> li abbraccio e poi mi risiedo, troppa ginnastica!


<<Così il bambino ci può giocare!>>


<<Grazie.>>


<<Ora il mio!>> dice Kaya entusiasta.


È un bellissimo vestito color verde acqua che è stretto sopra con scollatura a cuore


e morbido ed ampio di sotto.


<<Grazie Kaya!>>
<<Di niente, così quando il bambino sarà nato ti sentirai di nuovo bella!>>


Mi metto a ridere quando squilla il telefono.


<<Scusate, continuate a ballare io arrivo subito.>>


Mi allontano per rispondere.


<<Pronto?>>


<<Ciao Jessica, sono la zia.>>


<<Ciao zia, come va?>>


<<Be, intanto auguri tesoro...>>


<<Grazie zia!>>


<<....e poi male>>


<<Cosa? Perché? Cosa succede?>>


<<Jessica, tuo padre è...morto.>>


<<Cosa? Come? E quando?>>


<<Poco fa, ha avuto un infarto e i medici non hanno potuto aiutarlo.>>


Sono scioccata, abbasso il braccio che tiene il telefono e chiudo la chiamata senza


ascoltare nemmeno un'altra parola.


Mi avvicino a Thomas con le lacrime agli occhi e lo prendo in disparte mentre


parlava con Grace e Dylan.


<<Scusate.>>


<<Hei! Perché piangi? Chi era al telefono?>>


La sua voce è un misto di preoccupazione e rabbia verso chi mi ha fatto piangere.


<<Era mia zia...ha detto che mio padre ha avuto un infarto...>> scoppio a piangere


e Thommy mi abbraccia.


<<oh, piccola, mi dispiace>> mi stringe forte tra le sue braccia e io continuo a


piangere bagnandogli anche la maglietta.


Tra le lacrime riesco a dire:


<<Voglio tornare a casa>>
<<Ma la festa,e i regali? Sono tutti qui per te!>>


<<Thomas, ho detto che voglio andare a casa!>>


<<Ok, andiamo.>>


Thomas's POV:


Non trovo giusto che lei debba essere triste e rinunciare alla sua festa per un uomo


che non voleva più avere nulla a che fare con lei!


Arriviamo a casa e lei lancia la borsa sul divano e corre nel letto mentre io poso i


regali in soggiorno e la raggiungo.


Sta piangendo come non ha mai fatto, nemmeno quando abbiamo litigato, è troppo


triste e questo mi fa impazzire, suo padre non si merita la sua tristezza.

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