Capitolo 8
Ma che mi era saltato in mente? Avevo raccontato tutto ad Ayumi. Tranne, per fortuna, del fatto che io e Conan avevamo in realtà 10 anni in più. Ci mancava solo quello ...
Però tutto ciò che le avevo detto era vero e devo ammettere che non mi aspettavo che avrebbe reagito così.
Se era triste, o arrabbiata, lo nascondeva benissimo ....
<<Allora, ti è tutto chiaro?>>
<<Sì, chiarissimo. Sai, un po' lo sospettavo>>
<<Non sembri arrabbiata >>
<<Tranquilla, non lo sono. Mispiace che tu debba soffrire così, Ai. Vorrei poterti aiutare in qualche modo ...>>
<<Be, grazie Ayumi, ma non credo potresti fare qualcosa. E poi per me ti assicuro che in questo momento mi sei stata di grande aiuto. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. Non ce la facevo più. Grazie con tutto il cuore, Ayumi>> dissi, alzandomi dal tronco sul quale ero appoggiata e rivolgendole un piccolo sorriso.
Sorrisi al pensiero della chiaccherata con Ayumi. Ero davvero fortunata ad avere un'amica come lei ...
POV. AYUMI
Mentre tornavo a casa pensavo alle parole di Ai.
Mi dispiaceva tantissimo per lei e non lo dicevo tanto per dire, ho visto quanto soffriva.
A me Conan piaceva, era molto carino, ma ... Ai ci teneva di più a lui.
Gliel'avevo letto negli occhi, aveva sofferto davvero tanto.
Per tutto questo tempo si era tenuta dentro tutti quelle emozioni e ora finalmente le aveva confidate a me. Questo voleva dire che Ai si fidava di me, e che mi considerava sua amica.
Ai non è mai riuscita a farsi tanti amici da quando la conoscevo, era sempre silenziosa e si faceva chiamare da tutti Haibara, invece di Ai, a eccezione di Conan e me.
Non meritava di soffrire così solo perché Conan non si rendeva conto dei suoi sentimenti.
Certo, fino a un istante fa nemmeno io non ci avevo mai fatto caso realmente, magari una o due volte avevo pensato che tra loro due ci fosse qualcosa di più di una semplice amicizia, ma lei aveva sempre smentito tutto ed io ci avevo creduto immediatamente. Poi ci avevo ripensato qualche giorno fa quando ho visto Conan che teneva tra le braccia Ai svenuta. L'avevo pensato perché Conan era davvero molto agitato e preoccupato per lei, tanto che neanche si era accorto di me, Mitsuhiko e Genta.
Be, in ogni caso una cosa era certa: avrei sostenuto Ai in ogni momento, perché a lei Conan piaceva per davvero e non poteva continuare a soffrire, mascherando la sua tristezza ogni giorno.
POV. Conan
Quegli ultimi giorni erano stati davvero strani, per molti vari motivi.
Prima il comportamento di Ai diverso dal solito, poi lei che si era sentita male e infine ci si era messa anche Ran.
Il giorno dopo che Ai era svenuta, Ran mi aveva chiamato agitata, dicendomi di tornare subito a casa.
Così dopo essermi assicurato che Ai stesse meglio, tornai da Ran. Quando però le chiesi perché era così agitata non mi aveva dato una risposta valida.
<<Ran, ora mi spieghi cosa c'è che non va?>>
<<Perché dovrebbe esserci qualcosa che non va?>>
<<Dal tono di voce che hai usato prima sembravi agitata>>
<<Ma figurati, te lo sarai immaginato! Tranquillo, io sto benissimo>>
<<Ran ma sei proprio sicu...>>
<<Hai già fatto colazione?>>
<<Sì ma stavo per ...>>
<<Be allora posso cominciare a mettere un po' in ordine la casa! Mi dai una mano?>>
<<Ehm ... ok>>
Era come se non volesse rispondere alla mia domanda.
Perciò, per tutti questi avvenimenti, avevo un brutto presentimento.
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Hey! Ho pubblicato oggi perché non volevo aspettare fino a Sabato e comunque, sono sicura che pubblicherò molto più frequentemente da oggi.
Sono riuscita a trovare del tempo libero e mi sono un po' portata avanti con la storia.
Scusate per il capitolo un po' noioso, non mi è venuto tanto bene ma rimedierò con i prossimi capitoli.
Per concludere, vi ringrazio ancora una volta per i like, i commenti e le visualizzazioni♥.
Al prossimo capitolo! !
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