POV. Ai
Mi svegliai cercando di aprire leggermente gli occhi per abituarmi alla luce.
Sentì come un peso su di me, e quando aprì gli occhi del tutto, la prima cosa che vidi fu il volto di Conan a pochi centimetri dal mio. Probabilmente, la sera prima ci eravamo addormentati così com'eravamo, e cioè abbracciati l'uno all'altra.
Non ci era successo niente, come aveva detto Conan. Mi sarebbe piaciuto rimanere così per sempre, al sicuro tra le sue braccia, ma sapevo che sarebbe stato molto difficile.
A interrompere i miei pensieri fu proprio Conan, che si stava svegliando, così ci ritrovammo a guardarci negli occhi <<Hey. Ben svegliata>> mi disse, sorridendo. Sorrisi leggermente anch'io, ma subito dopo gli chiesi <<Che facciamo ora?>>
<<Io direi di uscire da qui. Non penso che gli uomini in nero siano ancora ...>> venne interrotto dalla professoressa Jodie, che evidentemente ci stava cercando da un bel po', a giudicare dalla sua espressione preoccupata.
<<Finalmente! Eccoti qua Conan! Non sai quanto ho impiegato per ... oh, ci sei anche tu Ai? Credevo di averti detto non metterla al corrente di nulla e ...>>
Si interruppe e restò a fissarci per un momento <<Per caso ho interrotto qualcosa? >>
Oh certo. Eravamo ancora abbracciati. Ci staccammo velocemente ed entrambi diventammo visibilmente rossi in viso <<Ma no, si figuri!>>
<<Mmh, d'accordo allora. Comunque sia, perché sei qui? Conan ti ha detto tutto?>>
<<No, lui non c'entra. È che ho sentito la conversazione che avete fatto in salotto l'altro giorno.>>
<<E hai pensato bene di venire qui, rischiando di essere uccisa?>>
<<Be ... sono ancora viva e comunque non mi piace essere esclusa da queste cose. L'organizzazione è anche un mio problema>>
<<ERA, un problema>>
<<Come scusi?>>
<<Non sono più una grande minaccia. Ce l'abbiamo fatta. Abbiamo vinto, ora sono tutti dietro le sbarre>>
<<Ma è una cosa fantastica! Ai, non sono più un problema! >>
<<Sì e voi due siete stati di grande aiuto. Specialmente tu Conan. Se mai aveste bisogno del mio aiuto, io non esiterò a darvi una mano.>>
Sorrisi come mai non avevo fatto, non potevo essere più felice! Gin avrebbe finalmente pagato per tutto quello che mi aveva fatto, a me e a mia sorella. Finalmente ero del tutto libera. <<La ringrazio di cuore agente Jodie, le sono grata per tutto ciò che ha fatto insieme agli altri agenti. >>
Il suo sguardo, però, si rabbuiò improvvisamente.
<<Scusi, qualcosa non va?>>
<<Be, ineffetti, non li abbiamo presi proprio tutti>>
<<Cosa? E chi manca?>>
<<Vermouth>>
<<Vermouth? >>
<<Già. Non era con tutti gli altri, perciò è ancora a piede libero. Ma potete stare tranquilli, non credo che avrà il coraggio di farsi vedere così presto, e poi abbiamo già iniziato le ricerche. È solo questione di tempo>>
Effettivamente mi turbava il fatto che Vermouth fosse ancora libera, ma Jodie aveva ragione. Non dovevamo temere ancora più di troppo. Lei era sola, l'avrebbero sicuramente trovata presto.
<<Forse ora è meglio che vi riaccompagni a casa. Anche se immagino che abbiate dormito, non credo sia stato il massimo dei comfort e vorrete sicuramente tornare a casa, ora che non c'è più pericolo. >>
<<Sì certo. Grazie ancora, agente>>
Salimmo tutti in macchina diretti finalmente alle nostre rispettive case. Ora sì che eravamo davvero al sicuro, potevamo stare tranquilli.
<<Hey Ai>>
<<Sì, dimmi Conan>>
<<Per ieri sera ...>>
<<Sì? >>
<<Dovrei parlartene. Hai detto di voler restare così, giusto? >>
Annuì con la testa
<<Be, ora il pericolo è passato, e potrei anche tornare ad essere Shinichi Kudo ... >>
<<Già, lo so. Ti auguro di essere finalmente felice, Shinichi>>
<<No aspetta! Fammi finire. E, ti prego, chiamami Conan. Il fatto è che ... non sono più così sicuro di voler indietro il mio corpo.>>
<<Hey! Dopo tutta la fatica che ho fatto? Così mi offendi sai!>>
La presi un po' sul ridere, ma dentro di me ero più che seria. Quella era una decisione davvero importante.
<<Se tu vuoi Ai, io vorrei restare con te>>
<<Davvero? Perché?!>>
<<Perché, quando mi hai detto quelle cose e sei scappata via ... credo di essermi reso conto di qualcosa>>
Senza volerlo, sorrisero entrambi leggermente
<<E cioè? Che cosa?>>
<<Lo stesso che provi tu>>
Ai rimase in silenzio e continuava a ripetersi ciò che Conan gli aveva appena rivelato, per essere sicura di non stare sognando. Per un attimo le era sembrato che Conan fosse arrossito perfino più di quanto non lo era già.
<<Davvero? >>
<<Mm-mm. Sì. >>
Intanto, il telefono di Jodie squillò e lei automaticamente rispose, ma i due non la ascoltavano.
Conan, infilò la mano in tasca e ne tirò fuori un piccolo oggettino dalla forma ovale e lo consegnò ad Ai <<Tieni, ormai l'antidoto non mi serve più>>
<<Sei sicuro? >>
<<Sicurissimo>> e sfoggiò un luminoso sorriso.
Intanto, Jodie finì la chiamata <<Buone notizie ragazzi!>>
I due si girarono interrogativi verso di lei <<Ran si è finalmente risvegliata dal coma>>

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Scusate per l'orario, è che sto partendo ora per la Grecia e temo che non potrò aggiornare per una settimana.
Se ci sono errori scusate ma sono mezza addormentata. o_O
Ci vediamo tra una settimana!