Resuscitato
Cara Vivien,
Come stai? È da tanto che non ci sentiamo. Per questo ho voluto scriverti una lettera, come ai vecchi tempi. La cosa per me è un po' nostalgica ma ne sentivo il bisogno. A dir la verità, lo sentivo un po' da tempo questo bisogno e soffocarlo ulteriormente mi avrebbe fatto esplodere. Perciò eccoti della "carta con dell'inchiostro", così come chiamavi tu le nostre lettere.
So che ti sembrerà assurdo ma mi andrebbe di rivederti. Nel caso a te non andasse mi accontenterei anche di una semplice risposta a questa lettera.
Tuo
Alain
- Ma che cazzo! –
La reazione di Vivien fu tanto spontanea quanto violenta. E se ne accorse subito quando le cinque persone presenti nella sua libreria si voltarono di scatto verso di lei con un'espressione di sorpresa. Vivien a sua volta reagì all'istante con un palesemente falso sorriso e i suoi clienti tornarono a guardare i libri sugli scaffali.
Caffè per le 14?
Era il messaggio di Rose.
D'accordo
La risposta di Vivien.
"Per fortuna che c'è Rose" pensò. E lo pensava ogni volta che qualcosa di "straordinario" faceva irruzione nella sua amata ordinarietà.
Ordinarietà che l'aveva portata a fare determinate scelte nella sua vita, come quella di aprire una libreria in città. Una piccola libreria, di quelle destinate a scomparire, secondo le stime del mercato. Ma Vivien credeva ancora nel potere dei libri, nella loro capacità di resistere. Resistere al turbinio opacizzante del mondo e dell'economia. Non voleva che quelle grandi catene si impossessassero del mercato.
- Beh, in realtà lo hanno già fatto! – le aveva fatto notare una volta la sua amica Rose.
- E io mi oppongo! – le aveva risposto prontamente Vivien.
La sua libreria rispecchiava proprio quel lato ribelle del suo carattere.
La sua caparbietà le aveva portato fortuna. La libreria aveva una discreta clientela e ormai s'era fatta un nome. Molte persone ci andavano per comprare libri o per trovare edizioni poco commerciali. Inoltre Vivien era una tipa molto organizzata e ordinata e aveva reso la piccola libreria una struttura chiara, semplice e facile da utilizzare per chi cercava un buon libro.
Le 13:30 arrivarono in fretta. Quello era l'orario di chiusura mattutina durante la settimana. La libreria riapriva alle 14:30 e chiudeva alle 18:00.
Vivien aspettò che l'ultimo cliente fu fuori dal negozio e appose il cartello "chiuso" sulla porta.
- Sono le 13:35 – disse guardando l'orologio da polso – e questa fantastica insalata mi aspetta. Tirò fuori un contenitore di plastica con la sua insalata. L'aveva preparata prima di aprire il negozio. Vivien adorava l'insalata. La mangiava quasi ogni giorno. E poi era anche un po' fissata con la linea.
Non ci mise molto a divorarla. Giusto in tempo per andare al bar dove era solita incontrarsi con Rose. Si trovava in fondo alla strada ed era sempre affollato. Ma per Rose e Vivien c'era sempre inspiegabilmente un tavolo libero.
- Vivien! – Rose aveva alzato un braccio per farsi notare dall'amica appena arrivata.
- Hai già preso posto! – disse Vivien.
Ordinarono i due caffè.
-Allora – disse Rose – Com'è andata questa splendida mattinata?
-Diciamo pure soltanto "mattinata" ...
-Oh ... nessuna vendita?
-No, direi che siamo nella norma ...
-Bene, bene! Qualcosa di "straordinario" turba la nostra "ordinaria" Vivien!
I due caffè giunsero fumanti a suggellare l'esclamazione di Rose. Un cucchiaino di zucchero per Vivien, uno e mezzo per Rose.
- Allora? Che è successo? – domandò incuriosita Rose – Il fatto che tu non risponda mi fa presagire che si tratta di qualcosa di molto "straordinario"!
Ma Vivien si limitò a soffiare sul caffè, senza dare risposta.
- E va bene – proseguì Rose – Giochiamo a indovinare. Dunque, vediamo un po' ... un cane ti ha cagato nella libreria?
- Mmm ... troppo banale
- Allora una cane ti h cagato nella libreria e il padrone ha fatto finta di niente e se ne è andato allegramente
- No ...
- Peggio? Un cane ti ha cagato su un libro, tu hai rimproverato il padrone e quello se l'è presa con te dicendo che quello non è posto per mettere un libro. E così, offeso, se n'è uscito senza neanche pulire!
- Non c'entrano niente i cani!
- Gatti?
- No! Non c'entrano gli animali!
- Oh meno male! Nessun danno? Intendo nessun libro danneggiato o nessun tipo di denuncia?
- No, Rose. Non riguarda i libri né la libreria. Riguarda me.
Rose rimase immobile per qualche secondo. Mandò giù il sorso di caffè e non domandò altro se non con gli occhi.
- Giochiamo a indovinare- disse Vivien -Se ti dico che oggi ho trovato un pezzo di carta?
- Wow! Un pezzo di carta in una libreria! Fantastico!
- Scema! – disse ridendo Vivien – Un bigliettino, scritto da qualcuno e lasciato lì. O meglio, una lettera ...
- No ... - Rose rimase nella stessa immobile nella stessa posa di qualche secondo prima – E' resuscitato, è tornato alla ribalta, ha suonato di nuovo la carica!
- Calmati
- E che cosa ti ha scritto?
- Tieni
Vivien tirò fuori la lettera e la fece leggere alla sua amica.
-Interessante – notò Rose – Che hai intenzione di fare?
- Secondo te?
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