Ancora il primo incontro
-Sei sicura che fosse lui?
-Sì!
Alla fine Vivien era uscita dal bagno ... ma non aveva trovato nessuno. Così aveva chiamato la sua cara consigliera personale.
-Ho trovato solo un biglietto
-E che cosa c'è scritto?
-Beh ... non lo so
-Come non lo sai?
-Non l'ho ancora letto ...
-Sei scema?
Non c'erano dubbi sull'identità del cliente misterioso, entrato mentre lei era a far pipì. Appena fuori dal bagno aveva trovato quel biglietto esattamente dove aveva trovato la lettera qualche giorno prima. Le probabilità che quella fosse una banale coincidenza erano davvero basse.
- Senti – proseguì Rose al telefono – se hai intenzione di gettarlo ... potresti darmelo? Cavolo, io voglio sapere che cosa c'è scritto! Tu no?
"Tu no?" ripeté Vivien nella sua testa.
-Vivien? – la sua amica attendeva una risposta.
Ma in quel momento Vivien stava rivivendo il ricordo di quella prima conversazione avuta con Alain, la sera del loro primo incontro.
- Ti piace Hemingway? – le aveva domandato lui. Gli amici che li avevano fatti conoscere erano seduti al tavolo accanto.
La domanda fu spiazzante. Uno sconosciuto le aveva chiesto se le piacesse Hemingway e non l'aveva detto tanto per dire: in lui si poteva leggere una certa sicurezza che la risposta sarebbe stata affermativa.
- Sì. Come mai me lo chiedi?
- Piace anche a me
Vivien non sapeva dire se Alain le piacque perché a lui piaceva Hemingway o perché ciò che diceva lo diceva per puro interesse e non per rimorchiarla.
- Provo a indovinare il tuo romanzo preferito ... di Hemingway ovviamente
- Va bene, sono curiosa ...
- Dunque ... vediamo un po' ... tu hai la faccia di una a cui piace "Fiesta"!
- Esatto! Come hai fatto? Sarà la faccia, come hai detto tu
- Davvero ho azzeccato?
- No!
Risero divertiti.
- Ok, mi concedi un altro tentativo?
- Certo! Ma questa volta ti consiglio di seguire un metodo diverso dall'esame della faccia!
- Farò di meglio! Guarderò i tuoi occhi, loro mi diranno la verità
Ecco una frase da repertorio che Vivien sperava di non ascoltare quella sera. Forse quell'Alain non era così naif come sembrava. Poi all'improvviso avvertì un'energia particolare provenire da quegli occhi che la stavano scrutando. E quando le pupille furono esattamente le une di fronte alle altre, successe qualcosa di inaspettato che Vivien non avrebbe potuto spiegare. Ed ebbe anche la sensazione che lui stava provando la medesima cosa.
- Quindi, cosa ti dicono i miei occhi?
- A dir la verità dicono molte cose ... tranne il titolo del tuo libro preferito! Ahahah
- E va bene, ti do un indizio: Guerra civile spagnola
- Ah! Cavolo, non ci avevo pensato! "Per chi suona la campana"?
- Proprio così! Perché non ci avevi pensato?
- Non lo so ... non hai la faccia!
- Che significa!
Si erano ritrovati a ridere parecchie volte durante quell'incontro. Questo pensava Vivien in quel momento.
- Vivien? Ci sei? – Rose stava cominciando a preoccuparsi.
- Lo sto per leggere ...
- Oh! Finalmente!
Incontriamoci dove ci siamo conosciuti per la prima volta. Stesso tavolo. Stesso giorno. Nel frattempo eccoti la cosa di cui voglio parlarti.
Alain
- Ottimo! – esclamò Rose – E che cos'è questa "cosa"? Vivien?
Vivien ancora non rispondeva. Stava cercando di capire ...
- Vivien?
- Un disegno ...
- Un disegno? Che razza ... Un disegno erotico? Vuole scopare. Hai intenzione di farlo? Io ti consiglierei di sì, visto che al momento sei in astinenza. Anch'io lo sono, quindi so come ti senti ed è per questo che ti consiglio di accettare. Ah, non è facile al giorno d'oggi rimediare una sana scopata!
- Rose
- Sì?
- Per favore, puoi cercare di non pensare al sesso per un momento?
- Difficile, ma ci provo
- Non è un disegno erotico. È ... non saprei dire con precisione ... una lancia avvolta da una ... circonferenza ...
- E che cazzo sarebbe?
- Aspetta un attimo ...
- Vivien?
Vivien l'aveva già vista quell'immagine. Ma dove? Cercava di ricordare, ma ...
- Il sogno ... Il sogno dell'altro giorno! È la stessa immagine che ho visto nel sogno dell'altro giorno!
- Stai scherzando ...
- No, Rose ... devo incontrarlo
- Brava, così mi piaci! Senti, so che non posso venire con te, ma per favore raccontami tutto il prima possibile. Sono troppo curiosa! Dunque, il posto lo conosci, il tavolo pure, ma ... "stesso giorno"? Ti ricordi il giorno in cui vi siete incontrati per la prima volta? E, cosa ancora più sconcertante, se lo ricorda lui? Un maschietto?
- Lo so, sembra strano. Comunque il giorno è ... oggi. Ci siamo incontrati oggi di tre anni fa, esattamente ... tra un'ora!
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