Tornato in camera venne assalito da Seamus, l'amico gay che poteva aiutarlo a conquistare Draco "Seamus, mi serve una mano" abbassò lo sguardo imbarazzato e l'amico comprese quale fosse il suo problema "fammi indovinare.......sei gay, l'hai accettato, come hai accettato il fatto che ti piaccia un ragazzo" Seamus aveva colto nel segno e Harry al pensiero di Draco come suo ragazzo avvampò dalla testa hai piedi, così non sapendo più che dire borbottò un grazie "e di ché!? Sei mio amico Harry e io voglio solo il meglio per te.........ma ora dimmi, chi è il fortunato che ha conquistato il tuo cuore?" Harry senza esitazione pronunciò l'unico nome che aveva marchiato nel cuore "Draco Lucius malfoy" Seamus impallidì "sei sicuro? Magari hai sbattuto la testa prima di venire e hai dimenticato il suo nome così lo hai associato a malfoy"
"Draco, si chiama Draco.........e per tua informazione mi sono innamorato veramente di lui, è l'unico che non mi sta vicino perché sono il-bambino-che-è-sopravvissuto, non come voi altri che mi state intorno per la fama, ho sbagliato a raccontarti tutto stupido grifondoro dei miei stivali!!" Sbottò furioso Harry,
Era arrabbiato con i suoi "amici" per averlo tradito e con sé stesso per la sua natura e Ingenuità, per esserci cascato come un pollo.
La sua missione era quella di distruggere Tom riddle, suo zio e potente mago delle arti oscure conosciuto come Voldemort, però si rendeva conto che da solo poteva fare poco o niente e questo lo demoralizzava, in fin dei conti era un ragazzino di 17 anni che doveva fare il primo anno di scuola.
A volte voleva essere libero, avere degli amici, un ragazzo, una famiglia........insomma un ragazzo normale che alla sua età si divertiva a infrangere le regole e combinare scherzi come Fred e George, ma non poteva, doveva essere l'adulto forte e capace che avrebbe guidato l'ordine della fenice alla vittoria, non c'era tempo per questi inutili passatempi.
Anche se era stato costretto a crescere troppo in fretta, non era un ipocrita come le persone che credeva sue amiche, ma che si erano rivelate come veramente erano.
Certo, aveva paura di rimanere solo, ma meglio soli che male accompagnati "Potter, che ci fai qua?" La voce di un ragazzo lo ridestò dai suoi pensieri, si girò
Per capire che fosse e rimase sorpreso "io.......non lo so, ho litigato con i miei compagni di casa e da ora non sono più uno stupido grifondoro" anche Pansy rimase sorpresa "tu, il-bambino-che-è-sopravvissuto, che aveva il padre grifondoro, odi quella casa?" Chiese scettica e incredula "si, quelli che credevo miei amici in realtà non lo erano, lo erano solo per la mia fama" disse Harry affranto abbassando lo sguardo "e adesso che cosa farai? Voglio dire, dove andrai?" Chiese curiosa la Serpeverde "non lo so, forse cambio casa, anche se è presto per lo smistamento" Rispose timoroso.
Pansy intanto pensava a come aiutare Potter, perché anche se i suo padre era un mangiamorte lei non era d'accordo a diventarlo, lei odiava la guerra e non trovava giusto il metodo di Voldemort.........perciò decise di diventare amica di quel ragazzino cresciuto troppo in fretta "perché non vieni a Serpeverde? Dopo chiediamo a Silente il permesso ti va?" A Harry si illuminarono gli occhi "davvero mi volete con voi?" Pansy rise della dolcezza di Harry "ma certo! Però se vuoi stare con noi devi sapere la verità" l'ex grifondoro aveva già capito cosa intendesse "non mi interessa se i vostri padri sono mangiamorte al servizio di Voldemort, io sono sicuro che voi siate tutti gentili e affidabili" la ragazza era sempre più stupita della spontaneità di quel ragazzino, così lo scortò con piacere nei dormitori Serpeverde "vieni allora che ti faccio conoscere gli altri" Harry era felicissimo, almeno per una volta avrebbe avuto attorno amici veri.