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La battaglia di Hogwarts (parte 2)

Dato che wattpad non chiude ho pnsato di festeggiare

Dopo un po' papà è il primo farsi forza

-Dobbiamo aiutare gli altri, non deve morire nessun altro, andiamo ad cercare i feriti, facciamolo per Fred- sussurra e poi si allontana abbracciato a mamma e seguito da Bill, Fleur, Charlie e Percy.

Guardo un'ultima volta il volto di mio fratello e sussurro -Ti voglio bene Freddie, te ne vorrò sempre- poi guardo Hermione le prendo la mano e dico -Papà ha ragione, andiamo?-

Lei annuisce e insieme usciamo dalla sala grande, un rumore di passi mi dice che anche George e Ron stanno facendo lo stesso.

Aiuto molte persone, una ragazza in particolare sembra distrutta e continua a chiedermi della madre.

-Va tutto bene- le dico -È tutto a posto. Ora ti portiamo dentro-

-Ma io voglio andare a casa- sussurra lei -Non voglio più combattere!-

-Lo so. Andrà tutto bene- sto per piangere, Mel si avvicina e mi aiuta a consolarla e accompagnarla in sala grande. Non dice nulla su Fred, mi abbraccia forte e basta, è ciò di cui ho bisogno.

Nel corso dell'ora vedo anche Theo, che mi abbraccia ripetendomi ciò che mi ha detto prima e Blaise che mi fa ridere come sempre e lo adoro per questo, è per mano a Hermione, dopo un anno si sono finalmente ritrovati.

Vedo anche Draco che non dice nulla, mi bacia con passione trasmettendo tutto ciò che non riesce a comunicare a parole.

-Draco, sappi che qualunque cosa dovessi fare questa notte non mi arrabbierò, non ti lascerò andare e non ti odierò, proprio come non l'ho fatto l'anno scorso quando è morto Silente. Voglio solo che tu sia al sicuro, non posso perdere anche te-

-Se so che stai bene starò bene anche io- mi sussurra baciandomi di nuovo, poi lo lascio per tornare nella sala grande

All'improvviso la voce di Voldemort si diffonde nuovamente nel castello.

-Harry Potter è morto. È stato ucciso. Stava fuggendo, per mettersi in salvo mentre voi davate la vita per lui. Vi portiamo il suo corpo a dimostrazione che il vostro eroe è caduto. Abbiamo vinto la battaglia. Avete perso metà dei vostri combattenti. I miei Mangiamorte vi superano in numero e il Ragazzo Che È Sopravvissuto è morto. La guerra deve finire. Chiunque continui a resistere, uomo, donna o bambino, verrà ucciso insieme a tutti i membri della sua famiglia. Uscite dal castello, ora, inginocchiatevi davanti a me e verrete risparmiati. I vostri genitori e i vostri figli, i vostri fratelli e sorelle vivranno e saranno perdonati, e vi unirete a me nel nuovo mondo che costruiremo insieme-

-No!- l'urlo della professoressa McGranitt ci conferma che è tutto vero.

La soglia del castello si riempie di tutti noi sopravvissuti che ci affolliamo sui gradini a fronteggiare i vincitori, ognuno di noi sente il bisogno di vedere con i suoi occhi che Harry è morto.

-No!-
-No!-
-Harry! HARRY!-
Io, Ron e Hermione siamo arrivati e abbiamo iniziato a urlare cercando, come davanti al corpo di Fred, di esternare tutto il nostro dolore, sperando che così diminuisca. Alle nostre urla la folla si scatena, urlando ingiurie contro i Mangiamorte, finché

-SILENZIO!- grida Voldemort. Un colpo, un lampo di luce chiara, e il
silenzio cala con la forza -È finita! Posalo ai miei piedi, Hagrid, dov'è giusto che stia!-

Harry viene adagiato nell'erba.

-Visto?- dice Voldemort -Harry Potter è morto! Lo capite adesso, illusi? Non è mai stato altro che un ragazzo che contava sul sacrificio degli altri!-

-Ti ha sconfitto!- urla Ron, non so esattamente cosa intenda ma l'incantesimo si rompe e noi ricominciamo a urlare fino a che una nuova esplosione ci zittisce di nuovo.

-È stato ucciso mentre cercava di scappare di nascosto dal parco del castello- prosegue Voldemort, come se gli credessimo...

Improvvisamente Neville avanza verso di lui e viene disarmato e schiantato.

-Chi è costui?- domanda, con il suo morbido sibilo di serpente. -Chi si è offerto volontario per dimostrare che cosa accade a coloro che continuano a combattere quando la battaglia è perduta?-

Bellatrix ride -È Neville Paciock, mio Signore! Il ragazzo che ha dato tanti grattacapi ai Carrow! Il figlio degli Auror, ricordate?-

-Ah, sì, ricordo- mormora Voldemort, guardando Neville che cerca di
rialzarsi, disarmato e allo scoperto -Ma tu sei un Purosangue, vero, mio coraggioso ragazzo?- gli chiede, e Neville si alza in piedi davanti a lui, le mani vuote chiuse a pugno.

-E allora?-

-Mostri spirito e ardimento, e discendi da una nobile stirpe. Sarai un Mangiamorte molto prezioso. Abbiamo bisogno di gente come te, Neville Paciock-

-Mi unirò a te quando l'inferno gelerà- ribatte -Esercito di Silente!- Io e tutti i miei compagni iniziamo a urlare forte per farci sentire, spezzando nuovamente gli incantesimi di Voldermort

-Molto bene. Se questa è la tua scelta, Paciock, torneremo al piano originale. L'hai voluto tu-

Voldemort muove la bacchetta e chiama a se il Cappello Parlante.

-Non vi saranno altri Smistamenti alla scuola di Hogwarts. Non vi saranno più Case. Lo stemma e i colori del mio nobile antenato, Salazar Serpeverde, basteranno per tutti, non è vero, Neville Paciock?-

Punta la Bacchetta contro Neville, che s'irrigidisce, poi gli ficca in testa il Cappello, che gli cade sugli occhi. Davanti a questo ci agitiamo, ma i mangiamorte estraggono le bacchette per fronteggiarci

-Il nostro Neville ora dimostrerà che cosa accade a chiunque sia così sciocco da continuare a opporsi a me- annuncia Voldemort e incendia il Cappello Parlante. L'alba viene lacerata dalle urla e Neville prende fuoco, immobilizzato.

Vorrei intervenire, ma prima di poter fare qualunque cosa un gigante irrompe nel cortile e i centauri iniziano a bersagliare i mangiamorte di frecce facendogli rompere i ranghi. Neville con un solo fluido gesto si libera dell'Incantesimo Petrificus; il Cappello in fiamme gli cade dalla testa e lui ne la spada di grifondoro.
Il sibilo della lama d'argento attira a
sé gli sguardi di tutti. Con un solo colpo, Neville mozza la testa dell'enorme serpente, che rotea alta nell'aria, scintillante nella luce che viene dalla Sala d'Ingresso.

La bocca di Voldemort si spalanca in un urlo di rabbia che nessuno riesce a sentire, e il corpo del serpente cade con un tonfo ai suoi piedi...

Poi, sopra le grida, i ruggiti, i colpi dei giganti, l'urlo di Hagrid risuona più forte di tutto.
-HARRY! HARRY... DOV'È HARRY?-

Regna il caos. I centauri scatenati stanno disperdendo i Mangiamorte,
tutti cercano di scappare dai piedi dei giganti, e sempre più vicini risuonano i rinforzi arrivati da chissà dove; i Thestral e Fierobecco l'Ippogrifo cercano di cavar loro gli occhi mentre un gigante li riempie di pugni; sia noi che i Mangiamorte siamo costretti a rientrare nel castello.

Nella Sala Grande la lotta già divampa e io mi unisco agli altri. Vedo Charlie correre, ci sono parenti e amici di tutti gli studenti rimasti a combattere, insieme ai negozianti e agli abitanti di Hogsmeade. I centauri galoppano nella Sala in un rombo di zoccoli e gli elfi domestici di Hogwarts sciamano nella Sala d'Ingresso, urlando e brandendo trincianti e mannaie; al loro comando c'è Kreacher.

Voldemort è nel cuore della battaglia e colpisce tutto ciò che gli capita a tiro. La Sala Grande è sempre più affollata, poiché tutti tentano di entrare.

Non riesco a concentrarmi e capire chi sono i caduti perché, insieme a Mione e Luna sono impegnata in un duello particolarmente difficile con Bellatrix Lestrange, sarà anche pazza, ma é molto forte. Ho come la sensazione che tutti siano fermi a guardare noi e Voldemort che combatte contro tre persone che nella foga non riesco a distinguere. All'improvviso un Anatema che Uccide mi manca di un soffio... sento alcune voci urlare, i miei amici e familiari sono preoccupati per me. Più forte di tutte è la voce di mamma

-MIA FIGLIA NO, CAGNA!- getta via il mantello per avere libertà di movimento. Bellatrix si gira e scoppia a ridere.

-FUORI DAI PIEDI!- urla mamma a noi tre e inizia a combattere. Schizzi di luce volano da entrambe le bacchette, il pavimento attorno alle due è rovente e crivellato di buchi; entrambe combattono per uccidere.

-No!- grida mamma quando alcuni studenti accorrono in suo aiuto -Indietro! INDIETRO! È mia!-

-Cosa sarà dei tuoi figli quando ti avrò ucciso?- la canzona sprezzante Bellatrix, folle -Quando mammina sarà morta come Freddie?-

'Puttana!' Penso

-Tu... non... toccherai... mai... più... i... nostri... figli!- urlò mamma e in questo momento la ammiro più che mai.

Bellatrix ride, la maledizione le passa sotto il braccio teso e la colpisce in pieno petto, al cuore. Il sorriso maligno di Bellatrix si congela, i suoi occhi si dilatano: per una frazione di secondo capisce che cos'è successo, poi cade. Dalla folla si leva un boato e Voldemort urla. La McGranitt, Kingsley e Lumacorno vengono scagliati all'indietro, mentre la
furia del Signore Oscuro per la fine della sua ultima, migliore luogotenente esplode con la forza di una bomba. Voldemort alza la Bacchetta e la punta contro mamma

-Protego!- ruggisce una voce, ci giriamo e vediamo Harry togliersi il mantello dell'Invisibilità.

L'urlo di sorpresa, le acclamazioni, le grida di -Harry!-, -È vivo!- sono subito soffocati. Il silenzio cadde improvviso e totale in un misto di paura e aspettativa, quando Voldemort e Harry si guardano e cominciano a muoversi in cerchio uno di fronte all'altro.

-Non voglio aiuto- dice Harry -Deve andare così. Devo essere io-

-Potter non voleva dire questo. Non è così che si comporta, vero? Chi userai come scudo oggi, Potter?-

-Nessuno. Non ci sono altri Horcrux.
Siamo solo tu e io. Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive, e uno di noi sta per andarsene per sempre-

-Uno di noi?- lo schernisce Voldemort. -Pensi che sarai tu, vero, il Ragazzo Che È Sopravvissuto per caso, solo perché Silente tirava i fili?-

-È stato un caso quando mia madre morì per salvarmi?- chiede Harry.
Continuano a spostarsi di lato, tutti e due, disegnando un cerchio perfetto, mantenendo la stessa distanza l'uno dall'altro -Un caso che io abbia deciso di combattere in quel cimitero? Un caso che io non mi sia difeso questa notte, eppure sia sopravvissuto, e tornato per combattere di nuovo?-

-Casi!- urla Voldemort -Casi e fortuna e il fatto che ti sei rannicchiato a frignare dietro le gonne di uomini e donne più grandi di te, e hai lasciato che io li uccidessi al posto tuo!-

-Non ucciderai nessun altro questa notte. Non potrai uccidere nessuno di loro, mai più. Non capisci? Ero pronto a morire per impedirti di fare del male a queste persone...-

-Ma non l'hai fatto!-

-... era mia intenzione, ed è questo che importa. Ho fatto quello che ha fatto mia madre. Sono protetti da te. Non hai notato che nessuno dei tuoi incantesimi funziona su di loro? Non puoi torturarli. Non puoi toccarli. Non impari dai tuoi errori, Riddle, vero?-

-Tu osi...-

-Sì, io oso. Io so cose che tu non sai, Tom Riddle. Io so molte cose importanti che tu non sai. Vuoi sentirne qualcuna, prima di commettere un altro grosso errore?-

È così strano sentirlo chiamare con il nome di qualcuno che pensavo fosse mio amico

-È di nuovo l'amore? La soluzione preferita di Silente, l'amore, che a
sentir lui vince la morte. Ma l'amore non gli ha impedito di cadere dalla
Torre e andare in pezzi come una vecchia statuina di cera. L'amore non ha impedito a me di schiacciare quella Mezzosangue di tua madre come uno scarafaggio, Potter... e pare che nessuno ti ami abbastanza da farsi avanti, questa volta, a prendersi la mia maledizione. Quindi che cosa ti impedirà di morire adesso, quando colpirò?-

-Una cosa sola-

-Se non è l'amore che ti salverà, questa volta devi credere di avere una magia che io non ho, o un'arma più potente della mia-

-Credo entrambe le cose-

-Tu credi di conoscere più magie di me? Di me, di Lord Voldemort, che ha compiuto magie che Silente stesso non si era nemmeno sognato?-

-Oh, se l'era sognato eccome ma lui ne sapeva più di te, abbastanza da non fare quello che hai fatto tu-

-Vuoi dire che era un debole! Troppo debole per osare, troppo debole per prendere ciò che avrebbe potuto essere suo e invece sarà mio!-

-No, era più intelligente di te. Era un mago migliore, un uomo migliore-

-Io ho provocato la morte di Albus Silente!-

-È quello che credi. Ma ti sbagli-

'Cosa?!' Penso e mi rendo conto che tutti stanno facendo lo stesso

-Silente è morto! Il suo corpo marcisce nella tomba di marmo vicino a questo castello, io l'ho visto, Potter, e non tornerà!-

-Certo, Silente è morto, ma non l'hai fatto uccidere tu. Ha scelto lui come morire, con mesi di anticipo, ha programmato tutto con l'uomo che credevi fosse il tuo servo-

-Che sogno infantile è questo?- chiede Voldemort

-Severus Piton non era tuo. Piton era di Silente, di Silente dal momento in cui hai cominciato a dare la caccia a mia madre. E non te ne sei mai accorto, per via della cosa che non puoi capire. Non hai mai visto Piton evocare un Patronus, vero, Riddle?-

-Il Patronus di Piton era una cerva come quello di mia madre, perché lui l'ha amata per tutta la vita, da quando erano bambini. Avresti dovuto capirlo. Ti aveva chiesto di risparmiarla, no?-

-La desiderava, tutto qui, ma quando lei morì, convenne che esistevano altre donne, di sangue più puro, più degne di lui...-

-Naturale che ti abbia detto questo, ma è stato la spia di Silente dal momento in cui la minacciasti e da allora ha lavorato contro di te! Silente stava già morendo quando Piton l'ha finito!-

-Non ha importanza! Non ha importanza se Piton fosse mio o di Silente, o quali insignificanti ostacoli abbiano cercato di mettere sul mio cammino! Io li ho schiacciati come ho schiacciato tua madre, il presunto grande amore di Piton! Oh, ma tutto torna, Potter, e in modi che tu non comprendi! Silente stava cercando di tenere lontana da me la Bacchetta di Sambuco! Voleva che fosse Piton il vero padrone della Bacchetta! Ma io sono arrivato prima di te, ragazzino l'ho trovata prima di te, ho capito la verità prima di te. Ho ucciso Severus Piton tre ore fa e la Bacchetta di Sambuco, la Stecca della Morte, la Bacchetta del Destino è davvero mia! L'ultimo piano di Silente è andato storto, Harry Potter!-

-Sì, è vero. Hai ragione. Ma prima che tu provi a uccidermi, ti consiglio di pensare a quello che hai fatto. Pensaci, e cerca in te un po' di rimorso, Riddle...-

'Che cosa?!'

-Che cosa?-

-È la tua ultima possibilità tutto ciò che ti resta... ho visto quello che sarai altrimenti... sii un uomo cerca... cerca un po' di rimorso...-

-Tu osi...?- ripeté Voldemort.

-Sì, oso perché l'ultimo piano di Silente non si è ritorto contro di me. Si è ritorto contro di te, Riddle. Quella bacchetta non funziona ancora bene perché hai assassinato la persona sbagliata. Severus Piton non è mai stato il vero padrone della Bacchetta di Sambuco. Non ha mai sconfitto Silente-

-L'ha ucciso...-

-Non mi ascolti? Piton non ha mai sconfitto Silente! Hanno deciso insieme la sua morte! Silente voleva morire imbattuto, essere l'ultimo vero padrone della Bacchetta! Se tutto fosse andato come previsto, il potere della Bacchetta sarebbe morto con lui, perché non gli sarebbe mai stata vinta!-

-Ma allora, Potter, è come se Silente l'avesse consegnata a me! Io ho rubato la Bacchetta dalla tomba del suo ultimo padrone! Io l'ho portata via contro il desiderio del suo ultimo padrone! Il suo potere è mio!-

-Ancora non capisci, Riddle? Possedere la Bacchetta non basta! Tenerla, usarla non la rende davvero tua. Non hai sentito Olivander? È la bacchetta che sceglie il mago... la Bacchetta di Sambuco ha riconosciuto un nuovo padrone prima della morte di Silente, qualcuno che non l'ha mai nemmeno sfiorata. Il nuovo padrone ha tolto la Bacchetta a Silente contro la sua volontà, senza mai capire cosa aveva fatto, o che la bacchetta più pericolosa del mondo gli aveva offerto la sua obbedienza... Il vero padrone della Bacchetta di Sambuco era Draco Malfoy-

'Cosa?!' Lo guardo e vedo la sorpresa sul suo volto

-Ma che importanza ha? Anche se tu avessi ragione, Potter, non farebbe alcuna differenza per te e per me. Non hai più la bacchetta di fenice: il nostro sarà un duello di pura abilità e dopo che avrò ucciso te, potrò occuparmi di Draco Malfoy...-

'No...'

-È troppo tardi. Hai perso l'occasione. Sono arrivato prima io. Ho battuto Draco settimane fa. Gli ho portato via questa- Harry agita la bacchetta di biancospino e tutti gli sguardi sono puntati su di essa -Quindi è tutto qui, capisci? La bacchetta che hai in mano sa che il suo ultimo proprietario è stato Disarmato? Perché se lo sa sono io il vero padrone della Bacchetta di Sambuco-

-Avada Kedavra!-
-Expelliarmus!-
La bacchetta di Sambuco vola nell'aria e Harry la prende al volo, Tom Riddle crolla sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro. Voldemort è morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione.

Per un attimo rimaniamo tutti sconvolti, poi urliamo, l'esultanza e i ruggiti dei presenti lacerano l'aria. Vedo Ron e Mione abbracciare Harry e li seguo con Neville e Luna. Dietro di noi la mia famiglia e Hagrid, e Kingsley e la McGranitt e Vitious e la Sprite.

È davvero finita!

All'alba del due maggio quelli che erano stati colpiti da una Maledizione Imperius tornano in sé, i Mangiamorte fuggono o vengono catturati, gli innocenti di Azkaban liberati, e Kinsgley Shacklebolt viene nominato Ministro della Magia
ad interim...

Spostano il corpo di Voldemort in un'aula accanto alla Sala Grande, lontano dai corpi di Fred, Tonks, Lupin, Colin e degli altri cinquanta morti lottando contro di lui.

La McGranitt risistema i tavoli
delle Case al loro posto, ma nessuno è più seduto nell'ordine giusto: siamo tutti mescolati, insegnanti e allievi, fantasmi e genitori, centauri ed elfi
domestici.

Sono seduta con la testa posata sulla spalla di mamma, non so se in cerca di conforto o per darlo a lei.

Vedo Draco stretto ai genitori come se non sapessero se star lì o no, ma nessuno gli dice nulla. Vicino a loro Blaise e Theodore. Alza il volto e i nostri sguardi si incontrano, mi sorride e rimaniamo così, ad osservarci per un tempo che sembra infinito.

È davvero finita!

Arrivano alcuni dei ragazzi che erano stati fatti evacuare, abbraccio Demi che si siede vicino a me assieme a Zed, Rob, Mike, Luke, Natalie e Melissa. Dopo un po' arrivano anche Ron e Mione.

-Gin- mi giro verso George che mi fa un sorriso triste -Freddie avrebbe voluto che fossimo felici-

-Lo sono- dico, ma lui non mi ascolta alza lo sguardo e indica col mento il tavolo di serpeverde -non avete più motivo per nascondervi. E nemmeno voi- continua rivolgendosi nell'ultima parte a Mione e Demi.

-Grazie- gli dico, lo abbraccio e poi prendo per mano le mie migliori amiche per farmi forza

Ci dirigiamo verso il tavolo di serpeverde e i tre ragazzi ci guardano interrogativi. Mi siedo di fronte a loro e dico

-Eravamo preoccupate per voi. Come state?- mi rendo vagamente conto che ogni persona nella sala ci sta ascoltando e solo George ha un sorriso in volto mentre gli altri sono sconvolti

-Bene- commenta Blaise che come sempre non si fa prendere alla sprovvista -e te rossa del mio cuore?-

-Abbastanza bene- sorrido un po' tristemente

-Dracuccio!- esclama Demi e noto che è leggermente imbarazzato a sentirsi chiamare così di fronte a tutti -mi sei mancato-

-Anche tu- sorride lui -sarei più felice se smettessi di chiamarmi così però-

-Mai- ride lei

-Andiamo via da qui?- chiede Theo -mi sento un po' troppo osservato-

-Concordo- sorride Mione

Ci alziamo e ci avviamo verso l'uscita, siamo quasi arrivati al portone quando Draco si ferma di colpo

-Sapete cosa? È un bene essere osservati- noi lo guardiamo come se fosse impazzito ma lui continua

-Non te l'ho mai detto perché ciò che avevamo intorno era più grande di noi, ma ora non c'è più motivo per nascondersi. Ti amo Ginevra- dice e mi bacia

-Ti amo Draco- gli rispondo

Ron è svenuto e papà ci è andato vicino, gli altri sembrano aver preso una botta in testa e Lucius sembra quasi arrabbiato.

-Ti ho visto prima, grazie George- continua Draco senza curarsi di nessuno

-Di nulla- urla lui -lo sai come la penso-

-Lo so, mi dispiace per Fred-

-Grazie-

-Ehy anche io voglio dare spettacolo!- Blaise cerca di spezzare la tristezza del momento, poi si gira e bacia Mione, lei ricambia felice poi però gli da una botta in testa e gli dice

-Di noi lo sapevano già, idiota!-

-Andiamo?- chiede Demi ridendo felice

-Andiamo- le risponde Theo prendendola per mano e correndo fuori seguito da tutti noi.

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