Una "normalissima" serata
Entrando nella sala certamente era impossibile non notare la grossa tavola imbandita.
Era una tavola bella grossa, una di quelle che cede posto a 40 o 50 persone. Era possibile notare in alcuni punti della tavola dei rialzi, probabilmente a causa dei tavoli aggiunti per far entrare più persone di quante un normale tavolo potrebbe farne entrare.
Le sedie, a prima vista (ma anche al tatto), di legno pregiato erano abbellite da cuscini in seta con ricami floreali che davano un tocco di eleganza a quell'arrangiamento di comodità che per secondo fine aveva quello di evitare che le borchie dei pantaloni di qualche invitato graffiassero la sedia.
Sulla tovaglia rossa, in seta come i cuscini, erano poste varie leccornie su piatti altamente raffinati. Per ogni postazione c'erano 3 bicchieri di cristallo, un cucchiaio, 3 forchette, un coltelloN un cucchiaino d'argento, un tovagliolo,dello stesso materiale della tovaglia e del cuscino, e 3 piatti di ceramica, di quelli che nessun uomo sano di mente si sognerebbe mai di usare in un pranzo o in una cena, di quelli che se si rovinassero sarebbe un gran dispiacere visto il prezzo.
Al centro del tavolo numerosi candelabri a 5 braccia riscaldavano l'atmosfera dando alla stanza un colore arancione, esaltato dagli innumerevoli lumi colorati che accerchiano la tavola.
Tra un candelabro ed un altro le leccornie più pregiate meravigliavano la vista dei possibili invitanti. Partendo dal lato destro della tavola, poste su vassoi d'argento, vi erano delle deliziose bruschette con sopra cosparso caviale, sia rosso, sia nero. Più in la era possibile scorgere salumi e prosciutti di qualsivoglia tipo accompagnati da verdure grigliate, formaggi di vario tipo: il tutto posto vicino ad un cilindro in vetro contente dei grissini da stuzzicare con gli affettati.
I camerieri cominciarono a mettere sulla tavola i pezzi forti della serata.
Ecco arrivare in un enorme pentolone di rame, dei ravioli di carne e alcuni di ricotta e spinaci conditi con ragù di ottima qualità.
A seguire, come alternativa, venne posta una teglia di lasagne, metà al ragù e metà bianche con funghi, piselli e besciamella.
Poi fu la volta dei secondi: bistecche di manzo si affiancavano a bistecche di vitellino e di maiale.
Vennero portate anche salcicce e fettine di vitellone. Naturalmente sul tavolo vi erano anche abbondanti porzioni di zampone e cotechino. Come contorno c'erano delle patate grigliate, dell'insalata e verdure varie erano collocati all'estremità sinistra della tavola.
Collocate già dall'inizio, qua e là vi erano brocche di cristallo con dentro acqua, vino, coca cola, aranciata, limonata.
Finito di divorare quel generoso pasto, aspettammo con anzia la mezzanotte per festeggiare il nuovo anno.
Arrivato quest'orario i camerieri si affrettano a portare sulla tavola numerose bottiglie di spumante pregiatissimo. Bevuto lo spumante la tavola venne liberata per far spazio al dolce.
In piatti minuti vennero servite fette abbondante di torta della quale, per mia ignoranza in fatto di dolci, non so specificare il tipo: ecco spiegata la presenza di quei piccoli cucchiaini d'argento.
Finita la cena, del il ben di dio che vi era sulla tavola non rimase altro che la tovaglia rossa di seta macchiata di vino in alcuni punti e piena di briciole del pane.
Pensai che tutto quelle prelibatezze fossero finite, ma arrivò un'altro dolce: un bellissimo tiramisù.
Quando il cameriere lo appoggiò sulla tovaglia non fece neanche il tempo di togliere la mano che stavo già divorando il dolce.
Affondai un'altra volta il cucchiaio quando sentì un "TIK". Tirai su l'utensile e notai un piccolo anello adagiato.
Nathan si alzò e si inginocchiò. -Nathan, tu mi hai cambiato la vita. Fin da quando sei entrato per la prima volta in quel museo ho notato subito la tua intelligenza ma anche la tua furbizia. Mi hai insegnato cosa vuol dire la parola amore e quindi io ti chiedo: Jonathan De Santo, mi vuoi sposare?-
Lo guardai negli occhi e capi tutto quell'agitazione che lo aveva assalito fin dal primo momento che ci eravamo presentati. Pensai all'amore con Jacob e poi con lui e arrivai ad una conclusione: Nathan era la mia anima gemella. -Si!- Dissi annuendo con le lacrime agli occhi per poi baciarlo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro