CAPITOLO 9
POV ANNA
Non posso credere mio fratello tiene le mani a coppa sul viso della mia migliore amica e la sta baciando.
Si separano, lui la prende la mano e vanno a sedersi ai divanetti dove Emanuele e Marco stanno parlando animatamente.
Io vado prendere un bicchiere di coca-cola, lo scolo d'un fiato e vado a sedermi vicino a Marco, che non si accorge del mio arrivo, Clara, tutta sorridente, mi vede, lascia la mano di Fede e si alza per venire verso di me, ma non appena vede i miei occhi lucidi e il labbro che mi trema leggermente il suo sorriso si spegne e si viene a sedere vicino a me, spostando bruscamente Marco.
"Ho visto che ti sei allontanata con Alex prima, cosa è successo?" Mi chiede premuroso afferrandomi la mano.
Mentre sto per rispondere arriva Alex e si siede vicino ad Emanuele.
"Andiamo a sederci lì" indico dei tavoli vicino al tavolo delle bibite "così ti racconto".
Una volta sedute comincio a raccontarle quello che è successo.
"Dopo che Federico è venuto vicino a noi e ti ha chiesto di ballare io sono rimasta sola, Alex mi è arrivato da dietro e mi ha detto nell'orecchio: 'balla con me', abbiamo ballato abbracciati, quando ci siamo staccati lui mi ha preso per mano, mi ha portata fuori" indico la porta "mi ha detto che doveva dirmi una cosa ma all'improvviso mi ha baciata , un bacio semplice, a stampo, ma te lo giuro è stato bellissimo, il mio bellissimo primo bacio" mi fermo a pensare che uno dei miei desideri si è realizzato, dare il mio primo bacio ad Alex.
"Ma è fantastico" mi dice Clara poggiando la mano sul mio ginocchio.
"Si fino a qui lo è.." abbasso la testa.
"Non avrà......" è più un'affermazione che una domanda.
Annuisco.
"Dopo il bacio durato neanche tre secondi si è staccato e ha cominciato ad urlare: 'cazzo, cazzo, cazzo', si è messo una mano in faccia, si è allontanato poi mi ha detto di dimenticare il bacio, che non significava nulla, che dovevo far finta che non fosse successo nulla, che era meglio per tutti. Ma lui che cazzo ne sa di cosa è meglio per me? Cosa ne sa? Te lo dico io niente, non sa niente" continuo, cercando di trattenere le lacrime .
Clara si intristisce, ma non è quello che voglio.
Alzo gli occhi al cielo per cacciare indietro le lacrime.
"Tu piuttosto? Ti ho visto con mio fratello devi dirmi qualcosa?"
"Allora, tuo fratello è il ragazzo migliore che io abbia mai conosciuto, è dolcissimo e tremendamente bello" mi dice con gli occhi a cuoricino.
"Ma lo hai baciato tu o ti ha baciata lui?" È una domanda stupida lo so, infatti lei mi guarda come per dirmi 'secondo te?'
"Lui ovviamente, c'è prima lui p..poi io, c'è.....nel s..senso....lui si è staccato.....c'è..." balbetta leggermente.
"Aspetta, aspetta, se parli così non capisco niente" ridiamo.
"Hai ragione, allora è andata così: mentre ballavamo lui si è avvicinato e mi ha baciata, ma si è staccato quasi subito dicendomi che gli dispiaceva e che non voleva crearmi problemi con Marco..."
"Con Marco? Che c'entra?" Lo interrompo.
"Ah non so come era convinto che avessi una cotta per Marco e aveva paura che con quel bacio avesse potuto rovinare tutto...." Mi spiega.
"E da cosa ha dedotto che avessi una cotta per Marco?"
"Non gliel'ho ancora chiesto, però lasciami finire" dice ridendo ed io con lei "poi io l'ho ribaciato ma lui si è staccato e mi ha detto: 'io voglio qualcosa di serio, n on cerco una storiella così, voglio qualcuno accanto..."
"Oh mio diooo" dico interrompendola entusiasta, "il mio fratellone è il migliore".
Scoppiamo a ridere.
"Si ma non è finita qua, allora dopo che mi ha detto così io gli ho messo una mano sulla guancia e gli ho detto guardandolo negli occhi: 'è te che guardavo dalla vetrata della palestra', lui mi ha afferrato il viso con le sue manone e mi ha baciato di nuovo, senza staccarsi".
Entrambe abbiamo gli occhi a cuoricino e guardiamo nella direzione di mio fratello, che a sua volta ci sta guardando.
Non so come ma due secondi dopo è vicino a noi.
"Andiamo c'è la torta" prende Clara per mano, da un buffetto sulla guancia a me e ci incamminiamo verso il trono.
Andrea dopo aver spento le candeline apre la miriade di regali che ha ricevuto, orologi, vestiti di marca, scarpe e tante cose costosissime, tra cui un paio di guantoni fatti su misura con le sue iniziali in oro, che tra l'altro non può neanche utilizzare per combattere.
Approfittiamo di un momento libero per andare a salutarlo e rinnovare gli auguri.
"Mi fanno malissimo i piedi, non riesco a camminare" si lamenta Clara.
"Nemmeno io, dovevamo portarci le scarpe di ricambio" le rispondo.
"Hai ragione" concorda lei.
"Ci pensiamo noi ragazze" si intromette Federico, fa un cenno a Marco e si avvicina a me per dirmi "piccolina ti da fastidio se prendo Clara e non te?" Un tantino in colpa.
Gli do uno schiaffo sul braccio "si molto, non ti parlerò più" gli dico ridendo.
Mi manda un bacio volante e prende Clara.
Quando Marco sta per prendermi, si intromette Alex "ci penso io" dice afferrandomi il braccio.
"Piuttosto continuo a camminare, nonostante il dolore" mi libero bruscamente dalla sua presa e mi avvicino a Marco che subito mio prende fra le sue braccia.
Ora si che va meglio.
Mi sveglio sentendo un po di confusione per casa, rumore di valige precisamente.
Sicuramente i ragazzi si stanno preparando per tornare a casa.
Ogni tanto mio padre gli lascia qualche giorno libero per farli tornare dalle proprie famiglie.
Mi metto una tuta e scendo di sotto per salutare i ragazzi, mentre loro staranno via io, papà e Fede andremo a vedere l'incontro di un ragazzo con cui dovrà combattere Alex tra un pò.
Alex, bhe direi di averla abbastanza bene, nonostante io abbia pianto tutta la notte.
Da un lato dovrei essere felice, mi ha baciata, l'ho sognato per così tanto tempo che alla fine è successo, ma non ho avuto neanche il tempo di realizzare che subito si è tirato indietro. Allora perché mi ha baciata? Non credo per divertimento, non si sarebbe fermato, almeno credo.
"Non ci saluti Anna?" Emanuele mi richiama dai miei pensieri.
"Oh certo, eccomi" gli corro incontro saltandogli in braccio.
"Salutami tua nonna e dille che la torta pan di stelle che ci ha mandato l'altra volta è la più buona che io abbia mai mangiato" poi scoppiamo a ridere tutti e due.
Mi stacco e vado a salutare Marco.
"Lo sai che la tua sorellina e tua mamma quando vogliono venire sono le ben venute".
La mamma e la sorellina di Marco, che ha 3 anni, vivono in Germania, più lontano rispetto ai familiari degli altri e quindi Marco non va a trovarle ogni volta che mio padre gli lascia qualche giorno libero, anche perché sta mettendo da parte i soldi per farle ve dire qui.
Andrea rimarrà dai suoi genitori.
Alex invece andrà dalla nonna, abita a circa quaranta minuti da qui, da quello che so è una donna dolcissima, chiama suo nipote tutte le mattine, lo ama follemente.
È tutto ciò che le rimane di sua figlia.
Quando sono tutti e tre sulla porta, si girano a salutare Alex compreso.
Dopo che sono usciti mio padre chiude la porta e dice "bene ragazzi, ora tocca a noi, avete preparato i bagagli?"
"Io si" risponde Federico.
"Io ci metto due minuti" ieri sera mi sono scordata di farla, ma tanto staremo fuori solo una notte.
"Stasera andiamo in un pub, ti va?" Propone il mio fratellone.
"Perché no?" Acconsento e vado a prepararmi.
"Ci metto due secondi papà" urlo salendo le scale.
"Sono troppi" mi risponde da lontano.
"Siamo pronti?"
Una volta in macchina mio padre si mette al posto di guida, Federico accanto a lui ed io ai posti dietro.
Non saprei spiegare il loro rapporto visto che mio padre lo considera un figlio e Federico lo ritiene suo padre, si sente come se fosse davvero suo figlio, solo che non riesce a chiamarlo papà, perché quella parola gli fa pensare sempre all'uomo che lo ha abbandonato.
Ma io sono convinta che presto lo chiamerà papà e che cambierà anche il cognome.
A mio padre farebbe super piacere è uno dei suoi sogni.
Un'altra persona al mio posto sarebbe gelosa del loro rapporto, ma io so bene quanto entrambi mi amano e questo fa sparire ogni tipo di gelosia che potrebbe nascere nei loro confronti.
Da piccola ero un pò gelosa, infatti quando dormivamo tutti e tre nel lettone di papà lui si doveva mettere in mezzo noi, con il passare del tempo questa gelosia è svanita.
Poi ho capito perché papà si portava spesso nel suo letto Federico, perché aveva tutte le notti gli incubi, che sono durati fino ai 14 anni, poi da un giorno all'altro son completamente svaniti, Fede dice che è grazie all'amore che io e mio padre gli trasmettiamo che adesso sono solo un lontano ricordo.
Mi sono portata il cuscino, visto che questa notte non abbiamo dormito molto, e la mia coperta preferita con gli orsacchiotti, ce l'ho da quando sono nata.
Mi sdraio e sento le voci di mio padre e di mio fratello sempre più lontane.
"Dormigliona, svegliati" sento scuotermi leggermente.
"Ancora cinque minuti" mi giro dall'altro lato e vado a sbattere contro qualcosa di duro.
"Dai ansiamo di sopra, c'è un bel lettone comodo sul quale riposare" solo allora mi rendo conto di essere sdraiata sul sedile posteriore della macchina.
"Ti va di andare al pub qui sotto a prendere qualcosa da bere?" Mi chiede Fede.
"Si, perché no? Dai andiamo" ho un paio di jeans e una maglietta a maniche lunghe bordeaux.
Salutiamo mio padre che ci raccomanda di non fare tardi, ci da un bacio per uno sulla fronte e usciamo.
"Salve, vorremo un tavolo per due" dice Federico al ragazzo seduto dietro un tavolo all'entrata.
"Prego" un ragazzo molto carino ci porta in un tavolo appartato.
Ordiniamo un tagliere di salumi e coca-cola dopodiché il cameriere ci lascia soli.
"Allora cosa è successo con Alex?" Mi chiede.
"E tu che ne sai?" Metto le mani sui fianchi.
"Me lo ha detto un uccellino".
"Certo te lo ha detto la mia migliore amica" lui alza le mani in alto sorridendo, iniziamo a mangiare e gli racconto tutto.
"Secondo me dovresti lasciarlo in pace" si pulisce la bocca "non vale la pena stare male per lui".
"Non ci riesco, avevo deciso di provarci prima del bacio, ma dopo..." prendo una pausa "....dopo, ho capito che non è una semplice cotta, io ne sono proprio innamorata" mi metto le mani a coprirmi la faccia.
Resto così per qualche minuto finché non sento squillare il telefono di Federico.
Guarda il display, sorride e poggia il telefono sul tavolo.
"Non rispondi?" Metto in bocca una fetta di prosciutto.
"E' Clara, la richiamo dopo" mi dice, ma so che muore dalla voglia di risponderle.
"Rispondi, io vado a prendere qualcosa da bere" mi alzo e mi tiro su i pantaloni.
"Sei la migliore" punta il suo indice verso di me.
"No, tu sei il migliore" faccio la stessa cosa ed entrambi scoppiamo a ridere.
Lo facciamo da quando ci conosciamo.
Poi mi allontano.
"Salve mi può dare una schweppes al limone, con un po di ghiaccio ed una fetta di limone per favore?"
"Due Paolo, grazie" un ragazzo vicino a me parla con il barista.
"Quanto le devo?" Chiedo al ragazzo dietro al bancone, che ho scoperto chiamarsi Paolo.
"Sta con me la ragazza" risponde il ragazzo accanto a me.
Mi giro e lo guardo dal basso verso l'alto con la mia faccia da cavolo, poi tiro fuori dalla tasca 5 euro e li lascio sul tavolo, mi giro per tornarmene da mio fratello, impegnato al telefono.
Il ragazzo mi afferra per il braccio delicatamente, mi fa girare verso di lui e solo ora mi accorgo della sua bellezza.
É molto alto, sarà quasi un metro e novanta, ha gli occhi marrone chiaro, labbra carnose e i contorni del viso molto marcati.
Porta una maglietta nera attillata, che mostra tutto il suo addome ben scolpito, a maniche corte da cui esce un braccio completamente tatuato.
Ecco il 9 capitolo, scusate infinitamente l'attesa. Spero vi piaccia!
Riscrivo che per chiunque fosse interessato a gestire insieme a me la pagina che voglio dedicare al libro, mi può scrivere o su Instagram al mio account personale veronica_diofebbo o anche qui su wattpad.
Il prossimo capitolo lo pubblicherò tra il 21 e il 24 Dicembre, perché in questo periodo ho gli esami all'università e devo concentrarmi su quello.
BUONA LETTURA!
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