Capitolo 15.
Le cose con Luca andavano bene. Sì, era solo da due settimane che uscivamo insieme, ma comunque per me era già un grande traguardo considerando la relazione dalla quale uscivo.
Lui era fantastico. E io mi sentivo davvero messa al primo posto, per la prima volta. Aspettavo con ansia il suo messaggio del buongiorno e mi addormentavo col sorriso sulle labbra quando mi baciava la notte prima di farmi scendere dalla sua macchina. Il cuore mi batteva forte con lui e riuscivo a tenere Chiesa fuori dalla mia mente. Tutto perfetto.
Non mi permisi di pensare nemmeno una volta alla scenata che mi aveva fatto l'attaccante a casa mia. Alle sue parole cattive. Non dovevo prestargli attenzione, perché non ne meritava nemmeno un po'. Se gli dava fastidio la mia nuova relazione, era solamente affar suo. Si sarebbe risolto da solo i suoi problemi, non doveva certamente venire a stressare me con il suo lato tossico e inutilmente geloso.
Sentii bussare alla porta e andai immediatamente ad aprire, sapendo bene chi fosse e, infatti, mi ritrovai davanti Luca. Le mie labbra si incurvarono in su, formando un sorriso automaticamente, e poi gli misi le braccia attorno al collo, facendolo abbassare alla mia altezza e facendo congiungere le nostre labbra.
Lo sentii sorridere davanti al mio gesto e mi fece entrare dentro l'appartamento, chiudendo la porta e poi facendomi appoggiare ad essa. Mi intrapolò in quella posizione, continuando a baciarmi con passione e dolcezza allo stesso tempo.
-Che caloroso benvenuto- scherzò lui, smettendo di baciarmi e sorridendo dolcemente. -Dovresti salutarmi così più spesso-
-Per me non è assolutamente un problema- feci spallucce e gli accarezzai le labbra. Ero incantata dai suoi occhi chiari e profondi. -Posso rifarlo, se ti va-
Lui scosse piano la testa e annientò la distanza tra noi, senza aspettare che lo facessi io. Sentii lo stomaco in subbuglio e mi sentii felice per questo. Pensavo che dopo Chiesa nessuno mi avrebbe più fatta sentire così, invece stava riaccadendo. Dopo tempo, nella mia vita c'era un'altra persona che riusciva a mandarmi in confusione anche solo con un bacio e a farmi stare bene. Bene realmente.
Questo, però, un po' mi faceva paura. Riabbassare completamente le difese con qualcuno era qualcosa di estremamente difficile, ma non volevo che questo mi condizionasse la vita e mi precludesse l'opportunità di essere felice.
Luca smise di baciarmi e mi guardò in viso, scrutandomi attentamente come per capire cosa avessi. Era chiaro che i miei pensieri avevano fatto cambiare il mio umore di scatto e lui se n'era accorto. Adoravo che prestasse così attenzione alle piccole cose. -Venere, stai bene?-
A quella domanda lo presi per mano e lo feci accomodare sul divano. Pensai che fosse arrivato il momento di parlargli di tutto. Non potevo iniziare una relazione, che stava diventando seria, senza che lui sapesse di me e Chiesa. Sarebbe stato come prenderlo in giro e io non volevo assolutamente quello.
Accarezzai piano le sue dita e poi alzai lo sguardo sul suo. Era terribilmente serio e preoccupato per me. Dovetti resistere alla tentazione di baciarlo ancora e scordarmi ogni pensiero.
-Devi sapere alcune cose...- iniziai a parlare palesemente agitata e lui mi poggiò una mano sulla coscia, iniziando ad accarezzarmi come per farmi rilassare, così continuai. -Mi sto davvero trovando bene con te e questo, a volte, mi spaventa un po'. Ho avuto una relazione che è finita male e mi ha segnata tanto-
-Ti va di parlarne? Ovviamente non sei obbligata, fallo solo se vuoi- mi spostò un ciuffo di capelli ribelli dietro l'orecchio, poi riprese ad accarezzarmi la gamba. Era così dolce... Ero davvero fortunata in quel momento.
-Sì, devi assolutamente saperlo. Un anno fa, circa, ho conosciuto un ragazzo. Abbiamo iniziato a parlare e siamo subito entrati in sintonia. Era tutto bellissimo, il problema è che lui era fidanzato. Lo so, è una cosa sbagliata da fare, ma abbiamo intrapreso comunque una relazione. All'inizio era tutto rose e fiori, ma più passava il tempo più stavo male. Non lo vedevo mai perché ero l'ultima delle sue priorità, però ogni volta che provavo ad allontanarmi, non riuscivo.-
Alzai lo sguardo sul suo per osservare la sua reazione e vidi il suo viso corrucciato per l'attenzione e nessuna nota giudicante o che, così continuai con il cuore un po' più leggero
-A un certo punto ci siamo allontanati, ma non riuscendo a stare lontani ci siamo rivisti e lì ha deciso di mollare la sua ragazza. Ma le cose non sono andate comunque bene come credevo. Mi nascondeva lo stesso e io ci stavo male, ho provato a spiegarglielo, volevo viverlo alla luce del sole, e allora lui mi ha lasciata. Non so il vero motivo per cui l'ha fatto, ma l'ha fatto.-
Luca spostò la mano sul mio viso e la tenne ferma sulla mia guancia destra, mentre con il pollice sinistro mi accarezzò dolcemente. -Non ti meritava. Uno così non merita assolutamente l'amore di una donna che lo metta davanti ad ogni cosa. Venere, tu meriti di essere mostrata in pubblico come la cosa più bella di tutte. Meriti di essere messa nella condizione di amare in modo sano e pulito, senza mettere gli altri davanti al suo benessere. E, se vorrai, io proverò a farti sentire bene, per davvero-
Sentii gli occhi inumidirsi davanti alle sue parole e pensai a quante volte avrei voluto sentir pronunciare qualcosa di così bello a Chiesa. -Grazie Luca, sei speciale e lo penso davvero, non solo per ciò che hai detto. Comunque c'è un'altra cosa che devo dirti...-
Lasciai la frase in sospeso, cercando il modo più giusto per dirgli chi era il ragazzo in questione, così lui mi esortò a parlare. -Piccola, puoi dirmi quello che vuoi. Forza-
-Quando al bar mi hai detto che giocavi nella Juve ho fatto una brutta espressione e tu mi hai chiesto se fossi anti juventina. Ecco, il fatto è che il ragazzo di cui ti ho parlato è un tuo compagno di squadra- parlai a raffica, prendendo il respiro solo una volta che finii il discorso. Sentii il cuore andare velocissimo e dentro me sperai che non decidesse di interrompere la nostra conoscenza a causa di quel dettaglio...
-Oh, wow!- fu leggermente sarcastico, mentre si passò le mani tra i capelli e poi puntò i suoi occhioni nei miei -Questa non me l'aspettavo. Posso sapere chi è?-
Arricciai le labbra per qualche secondo, poi scrollai le spalle come se non fosse importante. Tremai per un attimo, pensando che davvero quella fosse la fine. Nella mia mente non valevo la pena... Secondo me, Luca non avrebbe mai deciso di continuare a stare con me andando contro a un suo compagno di squadra. -Chiesa...- sussurrai appena, ma non poteva che avermi sentito. Eravamo quasi attaccati
-Cosa? Ma lui sta ancora con la sua ragazza storica-
-Già, si sono rimessi insieme quando mi ha lasciata. Comunque Luca, capirò se non vorrai più vedermi-
Sgranò immediatamente gli occhi e mi guardò come se fossi completamente impazzita, mentre un dolce sorriso nacque sul suo viso. Fui confusa dalla quella reazione, finché non iniziò a parlare. -È un mio compagno di squadra ed è per questo un bene che tu me l'abbia detto, ma non voglio smettere di vederti. Non mi importa con chi sei stata prima o cosa hai fatto, a me importa solo che mi piaci un casino e voglio assolutamente continuare a stare con te-
Ed ecco l'ennesima differenza tra lui e Chiesa... Le due relazioni non erano nemmeno da paragonare. Con Luca era tutto così sano. Nessun atteggiamento tossico. -Dici davvero?-
Il mio tono di voce sembrò quello di una bambina scioccata, così lui rise leggermente e annuii -Mai stato più vero di così. Sei speciale, Venere. Te lo devi mettere in testa e devi crederci-
Non risposi, non sapendo cosa dire, e poggiai nuovamente le mie labbra sulle sue. Lo baciai dolcemente e lentamente, come a esprimergli la mia totale gratitudine. -Grazie, Luca-
-Non devi ringraziarmi. E ora, finisci di prepararti perché Paulo diventa nervoso quando lo si lascia aspettare troppo.- mi alzai all'istante e mi diede una leggera pacca sul sedere, gli lanciai un'occhiata malefica ma senza riuscire a trattenere un sorriso. Anche a me lui piaceva davvero...
-Ma dove dobbiamo vederlo?- non avevo capito cosa ci avrebbe riservato la serata, sapevo solamente che Paulo Dybala aveva chiesto a Luca di fare una serata a quattro e lui, ovviamente, aveva invitato me come sua accompagnatrice
-Non lo so, lo devo chiamare quando saliamo in macchina. Era misterioso stranamente e non ho nemmeno capito chi sia la ragazza che ha invitato, visto che tra lui e Oriana sembra essere finita, o quasi-
Annuii capendo che nemmeno lui sapesse più di tanto sui nostri programmi, poi gli lasciai un casto bacio sulle labbra e andai in camera per finire di prepararmi.
Inutile specificare che avevo un sorriso idiota stampato sulle labbra per come erano andate le cose e il cuore molto più leggero per aver spostato via un macigno così pesante. In quel momento capii che, forse, potevo davvero ricostruire tutto da zero come se quel periodo difficile e distruttivo non fosse mai accaduto.
NOTA: 19:00 Sì, aggiornamento diurno, miracolo girls.
Allora, questo capitolo era necessario anche se non è presente Chiesa, perché la storia aveva bisogno assolutamente di questo passaggio, ma comunque che ve ne pare?
Come abbiamo visto, alla fine del capitolo è stato nominato Paulo Dybala, new entry nella storia, che non sarà accompagnato da Oriana, ovviamente solo per questione di trama, non ho nulla contro di lei assolutamente, anzi la adoro.
Detto ciò, spero che il capitolo vi piaccia, lasciatemi nei commenti i vostri pronostici per il prossimo capitolo. Vi abbraccio, buon sabato a tutti🤍
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