Prologo.
Clarke's POV
Corro verso Finn urlandogli, finalmente, la verità.
- TI AMO ANCHE IO. Finn, ti amo anche io!
Mi getto al suo collo e le lacrime iniziano a sgorgare, per poi andarsi a mischiare alle sue, mentre le nostre labbra, dopo tanto tempo, si ricercano e si ritrovano e tentano disperatamente di non perdersi di nuovo.
- Ho paura... - sussurra lui.
- Andrà tutto bene - gli rispondo, non convinta per nulla.
Le domande affollano la mia mente.
Perché deve essere tutto così difficile?
Perché proprio lui e non quella bestia di Murphy?
Perché sono così debole?
Perché questa gente è così insensibile?
Gente, non si può definire "gente" qualcuno che lega a un palo un ragazzo per torturarlo, frustarlo, farlo a pezzettini e infine sgozzarlo. Questa non è "gente".
I pensieri sguizzano veloci e ogni volta convertono su una sola cosa: Finn.
Non posso perderlo. Non di nuovo.
È successo quando è arrivata Raven, quando è stato ferito, quando siamo stati separati, quando per trovarmi ha ucciso 18 terrestri e per questo l'ho rifiutato...
Ora basta. Non voglio perderlo ancora.
Ma devo farlo.
O muore lui, o moriamo tutti.
- Andrà tutto bene - gli ripeto sottovoce, facendo scivolare il filo della lama dalla manica del giacchetto in mano. Faccio per premergliela contro il petto, in modo da farla finita subito, ma lui spalanca ancora la bocca e sussurra:
- Grazie, principessa.
Dio. Queste parole mi uccidono.
Non posso farlo.
Non posso uccidere Finn.
È la mia debolezza.
È il mio amore per lui.
Ma devo.
- Perdonami - gli dico tra le lacrime, mentre spingo la lama contro il suo corpo.
- BASTA COSÌ - tuona una voce.
La comandante.
Rimango interdetta per un attimo, poi lascio cadere la lama a terra. Il suo suono rimbomba nella terra e mi fa sentire ancora più vuota.
- Basta così - ripete la donna - Avete dimostrato coraggio. Lui si è offerto volontario piuttosto che scappare. Tu eri disposta ad uccidere la persona che ami o a farti uccidere al posto suo. Mi basta così.
Gli occhi bruni di Finn si immergono nei miei acqua marina. Siamo ammutoliti, bloccati: le nostre lacrime, le nostre parole, i nostri pensieri, il nostro stesso cuore, tutto è fermo e silenzioso.
Finalmente, dopo un tempo che sembra infinito, le nostre membra si sciolgono e io crollo nel suo abbraccio.
- Sei salvo, Finn, sei salvo!
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