1. Salvi, per il momento.
Finn's POV
Clarke molla la presa della lama e torno a respirare. So che l'avrebbe fatto per il bene di tutti, a partire dal mio, ma sono ancora scioccato. Sia per le sue intenzioni, sia per le parole della comandante.
D'altra parte sono salvo, e ancora non ci credo.
Sollevo gli occhi a guardare la donna che amo e che stava per uccidermi.
Voleva solo evitarmi sofferenze atroci, mi ripeto.
Guardo i suoi occhi sbarrati dalla paura e, al tempo stesso, increduli dalla felicità.
Poi si accascia su di me. Qualcuno mi libera le mani e subito la stringo forte. Lei, Clarke Griffin, così forte esternamente, così fragile all'interno.
- Sei salvo, Finn - mi sussurra - Sei salvo!
Si leva un boato da parte dei terrestri. Non condividono la scelta della comandante.
Sono salvo, ma non sono al sicuro.
Lexa, la comandante, ignora le proteste dei suoi uomini e ci invita a seguirla all'interno della sua tenda.
Dopo aver superato una massa urlante e infiammata d'odio, entriamo nella tenda e un'odore acre ci avvolge, ma si avverte, in maniera ancora più forte, la tensione che regna sovrana in tutta la stanza. Gli occhi di Indra, immobile al fianco della comandante, ci penetrano nel profondo dell'animo, alla ricerca di punti deboli.
La mano di Clarke è salda intorno alla mia. Forse vuole che la protegga. Forse è lei che vuole proteggermi.
- Come detto, mi basta così. Siete liberi di andare.
- E l'alleanza? - sbotta subito Clarke.
- L'alleanza... - gli occhi della spietata donna emettono un guizzo - Quella dovete ancora conquistarvela.
- Andiamo, Clarke... - tento di dirle. Sento la presa della sua mano allentarsi.
- NO, no! Ci serve l'alleanza, ci servite voi! I nostri amici, i vostri compagni... Son tutti dentro Mount Weather, e dobbiamo salvarli.
- Vedremo. Per ora è tutto.
- No!
Clarke non vuole mollare, ma così facendo sarà ancor peggio.
- Per favore, Clarke - le bisbiglio - Ci ripenseremo più tardi.
Mi guarda con occhi di fuoco, ma nota la mia maglia grondante sangue e cambia espressione.
Prende la mia mano e si lascia guidare all'Arca.
Non appena usciamo dalla tenda, però, la folla di terrestri sguaina le spade.
- Lasciateli passare - tuona alle nostre spalle la voce di Lexa.
Clarke le fa un cenno e tra i bisbigli e le facce feroci ci avviamo dalla nostra gente.
La volubilità di questa ragazza mi stupisce sempre. Prima non era così. Forse è colpa della Terra. A furia di starci a contatto, siamo diventati terrestri anche noi. Anche io.
Clarke's POV
Vorrei continuare a lottare, ma la vista di tutto quel sangue su Finn mi fa cambiare idea. E poi, insistere ora sarebbe inutile. Lexa ha già contro tutti e offrirci anche l'alleanza, dopo la libertà, sarebbe troppo.
È in rischio la sua stessa vita, e a noi serve che rimanga viva.
Arrivati all'Arca, mia madre corre da me mentre Raven si precipita su Finn. Stai lontana, Raven.
- Finn, oh, Finn! Non avrei mai immaginato che lei... - esclama.
- Non avrei sopportato vederlo soffrire, Raven. Tu si? - ribatto.
- Ha ragione - mi appoggia Finn, sorprendendomi - Voleva fare la cosa giusta.
E mi guarda con uno sguardo strano, che racchiude tenerezza e paura al tempo stesso.
- Beh, poteva uccidere lei! - Raven indica la comandante - Sarebbe stato tutto più facile.
- Avremmo avuto un esercito contro - interviene mia madre.
- Avremmo combattuto - ribadisce lei, instancabile.
Non ce la faccio più, sbotto:
- E Finn sarebbe morto! Ma non è successo. Siamo vivi, tutti, anche se solo per il momento. Possiamo, non so, goderci la cosa, almeno per un attimo?
Tutti mi fissano. Finn si stacca dalla presa di Raven e mi viene vicino.
- Cosa stai facendo...? - gli domando.
- Mi godo la cosa, principessa.
E mi bacia.
Raven si gira, mia madre spalanca gli occhi e tutti gli altri applaudono.
Per il momento va tutto bene.
A parte il fatto che 47 dei nostri sono rinchiusi in una prigione mascherata da paradiso.
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