MOGLIE-DRACO
little_miss_ordinary

«Nico, va tutto bene» riuscì a dire Jason. «Ho capito.»
Il figlio di Ade gli lanciò un'occhiata, con il volto per vaso dalla sofferenza e dalla tristezza. «Non hai capito un cazzo!».

Riordan e Hazel sospirarono. Atena voleva piangere. Jason invece rideva come un matto mentre Cupido li guardava annoiato.
«Che c'è?» chiese Nico.
«“No che non hai capito”» disse Piper con la santa pazienza. «“É impossibile”. Muoviti!».

"E così fuggi ancora" lo rimproverò Cupido. "Dai tuoi amici, da te stesso."
«Io non ho amici!» gridò Nico.

Jason allargò le braccia. «E io cosa sarei scusa? Una patata?».
«Be'» disse la figlia di Atena «se colleghi tante patate crei elettricità».
«Annabeth non lo incoraggiare» mormorò Frank.

«Ho lasciato il Campo Mezzosangue perché lì non mi sento a casa. Non mi sentirò mai a casa da nessuna parte». Gli scheletri avevano immobilizzato Cupido, ma il dio invisibile rideva con tale crudeltà che Jason fu tentato di evocare un altro fulmine. Tuttavia dubitava di avere l'energia per farlo.

«Non ti permettere di svenire sul set!» esclamò Calipso.
«Grazie Cal, ti voglio bene anch'io» sbuffò il biondo.

«Lascialo in pace, Cupido» disse. «Questi non sono...» Gli mancò la voce. Voleva dire che non erano affari suoi, ma si rese conto che erano proprio affari suoi, affari di cuore.

«Sei un genio, Jas» disse Leo.
«LA FINITE DI INTERROMPERE?» urlarono insieme Apollo e Zio Rick.

Continuava a ronzargli nelle orecchie una frase che Favonio aveva detto: «La cosa ti sciocca?».
La storia di Psiche finalmente aveva un senso per lui. Capì perché una ragazza mortale fosse cosi spaventata, perché avesse osato infrangere le regole per guar dare in faccia il dio dell'amore: aveva paura che fosse un mostro. Psiche aveva ragione. Cupido era un mostro. L'amore è il mostro più crudele di tutti.

Piper alzò un sopracciglio «Ma allora sei stronzo».
«Padre uccidimi» mormorò Nico.

La voce di Nico era come un vetro rotto. «Io... io non ero innamorato di Annabeth.»
«Eri geloso di lei. E per questo che non volevi starle accanto» disse Jason. «E, soprattutto, è per questo che non volevi stare accanto a... Iui»
Di colpo, tutto il conflitto e il rifiuto che attanagliavano Nico scomparvero. Le tenebre si ritirarono. Gli scheletri romani crollarono in mucchietti d'ossa e si polverizzarono.
«Odiavo me stesso» riprese Nico. «E odiavo Percy Jackson».

«EHI!» urlò Percy. «NON É GIUSTO!».
«Taci, Percy» ordinò Will annoiato.
«Sapete che c'è?» chiese Riordan alzandosi. «Io mi prendo una pausa, fate quello che vi pare» se ne andò lasciando il cast e la troupe di sasso.
«Quando ha ragione ha ragione» borbottò Apollo.