Nella mia vita mi sono innamorata di due tipi di persone: i tornado e i vaccini omeopatici.

I tornado, sono quelli che arrivano senza alcun preavviso, ti sollevano da terra tuo malgrado e ti lasciano lì a svolazzare per un po'.
Te ne innamori perché da lassù riesci a vedere le cose da un'altra prospettiva, le minuzie sbiadiscono, la visuale si allarga.
Te ne innamori perché, nel tentativo di non farti sommergere del tutto dalle correnti, avverti i muscoli gonfiarsi e il cuore battere forte per lo sforzo...insomma senti di nuovo te stessa.

In genere se ne vanno rapidi come sono venuti, lasciandoti esausta (e a volte esaurita). Si portano via qualche pezzo delle tue fondamenta e tu rimani intronata a saltellare su una gamba.
Quello che insegnano però, è che, non siamo case ma persone, con la fortuna di poter trasformare uno sgambetto in un passo di danza.

E quindi, per non cadere, si comincia a ballare.

E poi ci sono i vaccini omeopatici. Loro entrano nella tua vita in modo fluido, quasi senza che te ne accorga. Con costanza, goccia su goccia, stai un po' meglio ogni giorno, e nessuno sa se sono loro o sei semplicemente tu che ti lasci irretire da un magnifico effetto placebo... fattostà che ti riscopri più confidente, più forte, senti di avere degli anticorpi coi controcoglioni e in virtù di questo te ne stai bella ritta, con lo sguardo avanti e i pugni sui fianchi.

Come un capitano esperto sulla sua nave.

Perdonate l'off-topic vagamente autobiografico, ma per questa settimana non avevo altro da dire. 😀