10. Luce
Lavoro alla mia scrivania, fuori c'è il sole. È ancora alto nonostante l'autunno inoltrato. Il condominio di fronte è inondato di una bella luce dorata, ricompensa del clima rigido di questi giorni. Mi distraggo, scruto il vuoto, ricordo.
Dalla finestra di fronte si affaccia una donna, chioma bionda e vaporosa, riflette il chiarore invernale e attira lo sguardo.
Luce sui capelli.
Stringe qualcosa che scuote e strofina con uno straccio, sospeso nel vuoto. Dietro di lei emerge dall'ombra un uomo che le carezza le spalle.
Luce sulle mani.
Lei si gira velocemente e gli da un buffetto, per poi tornare fulminea alla sua occupazione. Lui continua imperterrito, l'abbraccia, le scompiglia la messainpiega, le fa il solletico...
Luce sui sorrisi, complici e paralleli (e in parte immaginati, ché io sono pure un po' miope)
Lei infine si gira a cingere le spalle del suo compagno.
Luce sulla schiena e sul golfino color senape.
Lei ripone lo straccio e richiude la finestra
Luce, inflessibile regista, sulla superficie trasparente, resa impenetrabile, riflette l'immagine della mia terrazza e taglia di netto la scena di cui ha finora cesellato i dettagli.
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