La seconda parte della trilogia di capitoli basati sulla famiglia, parlerà appunto di coming out.
Prima di iniziare ad addentrarci in questo spazio delicato, facciamo un piccolo quadro esplicativo.

Cos'è il COMING OUT? Altro non è che il momento in cui noi stessi dichiariamo agli altri chi siamo e cosa amiamo, dunque parliamo di gender e orientamento sessuale.
Il coming out è completamente diverso dall'OUTING, che a differenza della definizione precedente, è riferito a terze persone che, al nostro posto dichiarano chi noi siamo e chi noi amiamo, spesso, anche contro la nostra volontà. 

Detto questo, il coming out in famiglia è ovviamente un passo molto molto importante per qualsiasi ragazzo/a. Esistono dunque due tipi di famiglie: quelle che acolgono, comprendono e amano immediatamente e quelle purtroppo più chiuse a cui serve dialogo. Quelle completamente omotransfobiche per il momento le lasciamo da parte. Analizzeremo prima le prime due e poi ci soffermeremo sulle terze.

- Nelle famiglie aperte come abbiamo visto nel capitolo precedente non ci sono problemi in quanto presente un dialogo e un rapporto molto forte. E' comprensibile un pochino di paura è umano, quello che vi consigliamo è di stare sereni e di dirlo in modo molto molto naturale.

- Nelle famiglie più chiuse, che necessitano un dialogo maggiore è chiaro che sia necessario fare dei piccoli passi da parte nostra come ovviamente è necessario riceverne da parte loro. E' necessario trovare un punto d'incontro.

Per cui la domanda ora è: COME FARE COMING OUT?
Partendo dal presupposto che ognuno abbia il suo personale metodo, partendo dal presupposto che non ci sia un momento più adatto o uno meno i consigli che possiamo darvi, sono i seguenti:

1) Scrivere una lettera: Siete timidi? Non sapete come affrontare l'argomento? Bene! Scrivere potrebbe essere una soluzione. Vi consigliamo di prendere un foglio e di scrivere quello che vorreste dire e quello che non vorreste dire. Fatto questo piccolo schema, seguite il vostro istinto, il vostro cuore e scrivete tutto quello che desiserate comunicare senza timori. E fategliela trovare in posti dove sapete che andranno a vedere come sul loro comodino o sul tavolo della cucina. Appena la leggeranno, saranno loro a parlarvi.

2) Se andate da uno psicologo o uno psichiatra, portateli con voi in una seduta. Potete portarli assieme o uno alla volta. Come prima concordate con il vostro terapeuta ciò che vorreste e non vorreste e fatevi semplicemente aiutare da lui/lei nel dialogo.

3) Fateli informare vedendo video youtube, film o libri. Possiamo consigliarvi una lista a questo propostito.
Partendo dai canali youtube: vi consigliamo il canale di Guglielmo Scilla ovvero WillWoosh e in particolare il video del suo coming out. Poi vi consigliamo il canale di Ale Crash, Volo Verso La Vita, Richard Thunder e ShantiLives.
Per quanto riguarda film e serie tv: vi consigliamo E' Arrivata la Felicità (prima stagione soprattutto) dove è presente questa figlia gay e la madre che non vuole accettarla e alla fine succede qualcosa di bello. Non è tutto centrato su quello ovviamente!
Poi vi consigliamo Carol, Boy Don't Cry, You Me Her (serie tv sul poliamore), Tuo, Simon.
Per i libri: vi possiamo consigliare di fargli leggere questo oppure se volete i libri cartacei potete sempre rivolgervi ad una biblioteca o librerie della vostra città e fargli leggere la collana di Principesse Azzurre di Delia Vaccarello che affronta l'amore tra donne, L'amore secondo noi: ragazzi e ragazze alla ricerca dell'identità sempre di Dalia Vaccarello e ancora Ogni Cosa al Suo Posto di Dimitri Cocciuti.

Se avete domande, curiosità, se volete chiederci un consiglio più specifico potete scriverci nei commenti o in privato qui oppure sulla nostra pagina facebook.

Detto questo torniamo un attimo alle terze famiglie come promesso, ovvero quelle totalmente omotransfobiche.
Per quelle non c'è un vero e proprio rimedio. E' ovvio che vi consigliamo di parlarci anche con i metodi sopra citati, ma nel caso le cose dovessero andare male, vi consigliamo di chiamare questo numero 800 173 173 e di chiedere del Refuge LGBT ovvero una casa famiglia per ragazzi LGBT che sono stati buttati fuori di casa o che subiscono violenza famigliare.

In conclusione di tutto questo, il messaggio di oggi è quello di stare sereni con voi stessi, di non odiare ciò che siete perché siete perfetti e nessuno può e deve obblicarvi ad essere ciò che non siete. Parlare è un primo passo, il passo che voi fate in primis con voi stessi.

Noi siamo sempre qui, con e per voi.


La prossima settimana verrà pubblicato l'ultimo capitolo di questa trilogia. Spero che in questo capitolo abbiate trovato anche solo un momento di comprensione, che non vi siate sentiti soli. Come detto già nel corso del capitolo noi siamo sempre qui, ci trovate in qualsiasi momento, per qualsiasi cosa.

Vi mandiamo un abbraccio e vi aspettiamo settimana prossima!

_DjRiux