Ed ecco il ritorno di Dj Riux! Non scrivevo da un pochino ma la squad dei Maverick non vi lascia mai soli.

Che dire... Inizio dicendo che leggendo uno degli ultimi capitoli di Aramis e per la precisione "Coming Out" ho riflettuto quel tanto che bastava per poi iniziare a scrivere di nuovo e infatti... Eccomi qui!

Rimanendo in tema coming out il mio è stato strano. Nel senso che a "scoprirlo" non è stata mia madre ma una sua carissima amica con la quale vivevamo.

In breve avevo due profili facebook, entrambi col mio nome ma l'unica differenza era che uno era in inglese e uno in italiano.

Lo so, lo so state pensando che sia un coglione e probabilmente avete ragione!

Il fatto è che mi illudevo fosse il "profilo inglese" quando altro non era che il modo di essere me stesso, di parlare con le ragazze e di ammettere liberamente che mi piacessero.

Arriva però, per tutti, un punto in cui non puoi più trattenere, rinchiudere, oscurare e negare chi sei davvero. Quel momento arrivò anche per me.

In quel profilo misi un avvenimento importante: FIDANZATO UFFICIALMENTE CON.

Mi ricordo che era il giorno prima del compleanno di mia sorella. Mi ricordo che questa signora mi chiese spiegazioni e crollai, non riuscii più a trattenere nulla e confessai... Sembrava un interrogatorio.
Il giorno dopo, lo rivelammo o più semplicemente lo disse lei mentre io ero impegnato a frenare tutte le lacrime che continuavano a scorrere.
Quella sera mia madre decise che era arrivato il momento di andare da una psicologa così si attivò per trovarne una. In quel momento aveva il mio pieno consenso ma... I realtà non capivo davvero cosa avessi fatto di sbagliato.

Il giorno prima di andare alla prima seduta con questa psicologa, feci venire mia madre a parlare con la prof di italiano per spiegarle un po la situazione.

Non so perché ma le prof di italiano  (nel 99% dei casi o almeno io e Aramis siamo stati fortunati) sono sempre più materne.
Bhe lei, mi portò fuori la classe e mi disse di non avere paure, che lei c'era e che per qualsiasi cosa succedesse non dovevo aver paura di parlarne con lei. E mi abbracciò.
In un tema un paio di mesi più tardi scrissi che la famiglia era importante e che io non sapevo cosa sarei diventato, se sarei rimasto com'ero o invece sarei stato un uomo a tutti gli effetti... Sapevo che avrei avuto comunque una famiglia bellissima.

A quel tema mi mise 9 e mentre me lo consegnava mi sorrise e mi sentii sollevato.
Perché mi sentii sollevato? Perché era la prima volta che lo ammettevo.

L'incontro con la psicologa fu inaspettato. Non mi faceva sentire strano o malato. Mi permetteva di essere semplicemente me stesso.

Ma soprattutto mi capiva più di chiunque altro, forse per il fatto che aveva fatto lo stesso percorso al contrario o più semplicemente perché i pregiudizi e i giudizi li buttava carinamente nel cesso, perché erano improduttivi.

Non ostante la sua comprensione, non fu affatto facile ammettere che mi sentivo un ragazzo.

Lo dissi in lacrime dopo cinque mesi e lei mi abbracciò forte.
In quel momento mi sentii meno perso, meno solo.

Ripensando a tutto questo mi rendo conto di una cosa: Ho sempre cercato di far felici gli altri, ho sempre pensato che gli altri fossero immensamente più importanti, dimenticandomi completamente di me.
Ed è proprio quando me ne sono reso conto che ho iniziato a fare scelte pensando solamente a me.

Ho deciso per esempio di diventare un poliziotto e anche che... Valerio era la mia vita e non potevo continuare a fare finta di nulla.

Come avrei detto a mia madre tutto questo? Si torna all'inizio, al coming out.
Se prima trovavo complicato dirle che mi piacevano le ragazze, lo sarebbe stato il doppio dicendole di voler transizionare? bhe... Diciamo che in parte glielo avevo già detto insieme all'aiuto della psicologa in una seduta e lei mi aveva risposto seppur credendoci molto molto poco che "O uomo o donna, sono sempre tua madre. Per te sono sempre qui". Per cui ora con tutta onesta non pensavo fosse facile, ma nemmeno complicato.

Pensavo che le sarebbe servito del tempo, tanto forse, per digerire la cosa, riflettere e accettare la cosa ma sapevo che non l'avrei abbandonata, sapevo che non ostante tutto avrebbe capito e se non lo aveva fatto fino ad ora era per un semplice motivo... Si sentiva in colpa. Ma non aveva nessuna colpa.


Al fine di questo capitolo vorrei dirvi una cosa: Ammesso e non concesso che fare coming out è un'immensa e colossale stronzata perché un etero non viene da te a dirti "Piacere sono Marco e sono etero", possiamo vedere questa parola in modo diverso.
Possiamo vederla come COMING OUT = FREEDOM.

Ogni essere umano nasce libero e per l'appunto FREEDOM, arriva però il momento in cui senza motivo veniamo stipati in categorie e allora i FREEDOM diventano gli eterosessuali e invece gli omosessuali, le persone transgenger e bisex diventano un misto tra feccia, trasgressione, moda e qualcosa in grado di far vomitare le persone dallo schifo.

Bhe ragazzi, noi abbiamo tutto il DIRITTO di essere liberi di amare una donna, un uomo.

Abbiamo tutto il DIRITTO di essere donne o di essere uomini. 

Abbiamo tutto il DIRITTO di vivere alla luce del sole e questo per un semplice motivo: siamo esseri umani, abbiamo il diritto alla vita e nessuno può decidere se dobbiamo vivere o meno.

Per cui non abbiate mai paura di vivere serenamente, non nascondetevi MAI, non consideratevi delle nullità perché non lo siete. Fate felici voi stessi in primis e non commettete mai l'errore di fare qualcosa per non deludere gli altri o di essere quello che vogliono gli altri.
Voi siete perfetti così.

E per qualsiasi cosa, i Maverick, sono sempre qui. Al vostro fianco.

Dj Riux