Il mondo è bello da vedere, più o meno, non così tanto da vivere.
Almeno è ciò che penso ora, l'unica cosa che riesco a pensare.
È come se vedessi la vita scorrere al di là di un vetro, come fossi separato da una bolla che è sia la mia difesa che una prigione.
A volte riesco ad uscire, non so nemmeno come.
Altre volte invece, ci picchio sopra i pugni fino a farmi sanguinare le mani.
Nei momenti come ora siedo al suo interno guardando fuori senza muovere un muscolo.
I suoni sono ovattati, i contorni distorti.
Il mio corpo mi pesa.
So che un giorno tonerò a sfracellarmi contro quella parete, lottando come una furia per finire dall'altra parte, e vivere almeno per un secondo senza dovermi limitare a guardare.
Ma ora non ne ho voglia.
O forse semplicemente la forza.
O forse ho paura.

Fa male ammettere di avere paura.
La corazza da cazzaro, duro, rude, sicuro e ilare crolla, lasciando solo quella tensione.
Quella paura che ti attanaglia il cuore.
Quella paura di non riuscire, di non essere abbastanza, di ferire, di ferirmi, di distruggere e distruggermi.
Quel terrore strisciante che quel poco di bello che ho sparisca nel nulla, quel terrore che ho di affezionarti.

Mi hanno chiesto di scrivere una presentazione, questo scritto non è nato come tale, ma rileggendo ora mi sembra la cosa più appropriata.
Perché questo sono io, in continua lotta contro l'antagonista che so essere per la mia stessa persona.
Io che mi infrango come onde sugli scogli, che mi immergono nella profondità di me stesso, che nuoto contro corrente e mi perdo nel mio stesso riflesso.

Non smetterò di lottare, lo so, perché già adesso sto appoggiando le mani a quella barriera, alzandomi. Pronto a colpire di nuovo.
Non voglio sacrificare la mia esistenza, chi sono e chi so di poter essere.
Non voglio darla vinta agli ostacoli, alle difficoltà, alle paure e alle voci che nella mia testa continuano imperterrite a negare queste parole.

"L'essenza di una persona tende a sfuggire allo sguardo, nello stesso modo in cui un meraviglioso dettaglio si perde nell'insieme di un caotico paesaggio.
Ma io quel dettaglio lo vedo, e voglio continuare a vederlo.
Non voglio perdermi la bellezza di tutto ciò che non richiama l'attenzione in modo improvviso.
Voglio studiare ciò che mi circonda trovando in esso ciò che mai mi aspetterei di trovare.
Nel mondo ci sono meravigle che attendono solo di essere scoperte, attendono di essere guardate con stupore, di lasciarti senza respiro.
E sono molte in quanto diverse tra loro.
Se tutti quei dettagli fossero fotocopie di sé stessi, ci annoieremmo a notarli, perché non ci sarebbe niente di nuovo".

Devo solo ricordarmi che il mondo è bello anche da vivere.
È che il mio essere quello che sono non è per forza un difetto, ma mi rende un dettaglio in più da notare.
Forse continuando a ripetermelo, riuscirò a convincermene.


_Aleksy