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Capitolo 0

Questa fanfiction la scriverò sl passato. Perché? Perché sono più bravo così. Credo.

—04/09/2019–

Ruby's POV.
Era il mio primissimo giorno nella Beacon Academy, non posso mentire, ero molto ansiosa, sarei entrata con due anni di anticipo, il che mi causava parecchie preoccupazioni.
Anche mia sorella Yang, due anni più grande di me, avrebbe iniziato la stessa scuola quell'anno e questo compensava l'ansia, abbastanza da non chiudermi in camera per lo meno.
Non era la scuola di per se che mi faceva paura, ma il primo giorno, è terribile se non conosci nessuno. Tutti i miei amici della Signal Academy avevano la mia stessa età perciò potrete immaginare che non conoscevo assolutamente nessuno.

Sarebbe il caso di spiegare cosa ci facessi con due anni di anticipo in una scuola prestigiosa come la Beacon.
Non lo sapevo nemmeno io.
Di sicuro avevo una qualche sorta di potenziale, se non nello studio nello sport: giocavo come battitrice nella squadra di baseball. Comunque non capivo cosa ci avesse visto in me Ozpin, il preside della Beacon Academy, lui stesso era venuto a proporre a mio padre di farmi saltare avanti di due anni. Ovviamente ho dovuto superare vari test per dimostrare di avere le conoscenze adeguate ma non sono stati un problema.

"A che pensi sis?" Mi chiese Yang mettendomi una mano sulla spalla. Eravamo arrivate davanti alla scuola e ancora non potevo crederci.
"Non ci credo che finalmente andrò alla Beacon."
"Credici perché ci sei davanti!"
"Yang!" Mi voltai cercando a chi appartenesse la voce che aveva appena chiamato mia sorella, era di un ragazzo castano, assieme a lui varie persone, amici di Yang supposi.
"Scusa Rubs, ci vediamo dopo." Non ebbi il tempo di salutarla che era già scomparsa nell'edificio. E forse era ora che anch'io entrassi prima di essere in ritardo fin dalla prima lezione.

Non avevo mai visto così tanti studenti, la Signal era una scuola minuscola in confronto.
Presi un respiro a pieni polmoni prima di buttarmi a capofitto alla ricerca del mio armadietto.
112... 112... 112... Trovato!
Mi avvicinai all'armadietto riponendoci dentro tutte le mie cose a parte i libri necessari per la prima lezione, avevo matematica.

Mentre camminavo per raggiungere la classe persi una penna per sbaglio così mi bloccai subito per andarla a recuperare. Brutto errore.
Una ragazza mi venne a sbattere contro finendo sul pavimento.
Ottimo lavoro Ruby.
Aveva una gonna celeste lunga quasi fino al ginocchio, una camicia bianca e degli stivali della stessa tonalità. Per non parlare dei suoi capelli, non avevo mai visto una tinta così chiara. Erano semplicemente bianchi, senza mezze misure.
"Mi dispiace tanto." Dissi offrendole la mano, lei sembrò guardarmi infastidita.
"Lo spero." Rispose senza accettare il mio aiuto per alzarsi. Devo ammettere che mi fece sentire piuttosto disprezzata, è non avevo ancora detto quattro parole.
"Come prego?" Chiesi incrociando le braccia, non ero il tipo da lasciar cadere una discussione, non che volessi litigare, tutto il contrario.
"Tu non hai idea di chi sia io." Mi soffermai a guardarla qualche istante, dimenticandomi della campanella che a breve avrebbe suonato l'inizio delle lezioni, c'era qualcosa nel suo modo di fare che mi era familiare, il portamento, i suoi occhi. Sapevo di averla già vista.
Poi mi venne il colpo di genio.
"Tu sei Weiss Shnee vero?" Era così ovvio, mi sentii quasi stupida a non averlo capito subito.
"Almeno non sei una totale ignorante." Trascurai il commento raccogliendo la penna da terra.
"Io sono Ruby Rose, piacere di conoscerti Weiss!" Esclamai porgendole la mano con il mio miglior sorriso.
"Sì. Prendo nota." Rispose con sarcasmo senza ricambiare la mia stretta di mano e lasciandomi quindi lì come una mezza idiota.
"Se non ti dispiace sto facendo tardi." Aggiunse passandomi oltre con tanto di spallata.
Nervosa la principessa.

Incredibilmente io e la ragazza incontrata poco prima nel corridoio avevamo la classe di matematica assieme ed essendo arrivate ultime ci ritrovammo due posti in prima fila uno di fianco all'altro.
Di bene in meglio dicono
Ho fatto una corsa per accaparrarmi la sedia vicino alla finestra quella volta, anche se Weiss non sembrava interessata alla competizione.
"Ehi Weiss." Non rispose.
"Come te la cavi in matematica?" Chiesi appoggiando il gomito sul suo banco, potei vedere i suoi occhi riempirsi di disprezzo nonostante il suo volto non lo lasciasse trapelare.
"Splendidamente." Rispose giusto un secondo prima che suonasse l'inizio delle lezioni.
Quella era anche la campanella che segnava l'inizio dei miei giorni alla Beacon.

Durante l'ora notai Weiss prendere appunti sul suo quaderno, era mancina esattamente come me, ma aveva decisamente una calligrafia migliore.
Non potei fare a meno di accorgermene, sono attenta ai dettagli.

•••

"Ehi Rubs, com'è andata la prima lezione?" Mi chiese Yang mentre mi preparavo per l'ora seguente, questa volta avevo scienze.
"Bene, più o meno."
"Perché più o meno?"
Mi guardai intorno verificando non ci fosse Weiss nei paraggi, il mio intento era quello di farci amicizia ma se mi avesse sentita mentre parlavo di lei a mia sorella avrebbe potuto prenderla male. Insomma, chi non lo farebbe?
Forse io non l'avrei fatto.
Ad ogni modo.
"Ho incontrato Weiss Shnee mentre andavo a lezione, non siamo proprio partite con il piede giusto." Ero sicura che mia sorella la conoscesse, non di persona: aveva di certo frequentato una scuola privata la principessa, ma era impossibile non avesse mai sentito parlare degli Shnee.
"Non immischiarti con quella gente, sai le voci che girano intorno al loro nome no?" Ovviamente le conoscevo bene.

Jaques Shnee, il padre di Weiss, era stato indagato varie volte per sfruttamento sul posto di lavoro, grazie a diversi avvocati e un'innata dote nella recitazione era sempre riuscito a far cadere le accuse.
Un'altra persona davvero interessante legata al nome degli Shnee era una certa agente dell'FBI, Winter Shnee, la primo genita di Jaques, aveva condotto un'indagine a danni del padre, finita come le altre, per questo motivo era stata tagliata fuori dalla famiglia.
Ovviamente tutti questi piccoli tasselli non facevano che costruire, lentamente, un puzzle d'insieme più complesso del dovuto.
"Lo so, lo so. Magari suo padre è una brutta persona ma lei sembra a posto, davvero." Tralasciando il sarcasmo.
"Mi fido del tuo giudizio oggettivo Ruby. Ci vediamo alla prossima ora." Sentivo che non era ciò che stava pensando davvero.

Salutai mia sorella mentre mi allontanavo verso l'aula di scienze, ripensai un paio di volte alla frase detta da Yang, avete presente quando una frase vi resta appiccicata in testa e non fate altro che ripetervela allo sfinimento.
È esattamente quello che stavo facendo io.

•••

Non riuscii a parlare con Yang fino alla fine della scuola, era sempre con una ragazza dai capelli neri e un'aria da emo, preferì non disturbarle.
Anche una volta finite le lezioni era con lei, immaginai fosse una ragazza che ancora non conosceva.
"Yang?" La chiamai mettendole la mano sulla spalla.
La ragazza vicino a lei si rizzò come un gatto, mi ci volle impegno per non ridere a quel gesto.
"Chi è lei?" Chiese la sconosciuta mettendosi sulla difensiva.
"Oh, lei è la mia sorellina Ruby!" Rispose Yang stringendomi dalle spalle.
"Rubs, lei è Blake, la nostra nuova coinquilina."

Non lo avevo ancora accennato ma io e mia sorella avevamo deciso di affittare un piccolo appartamento vicino alla scuola, abitando fuori città sarebbe stato un problema per noi. In ogni caso non ero al corrente di una terza coinquilina, è mi sarei ricordata di una cosa simile.

"Prima che tu inizi a chiedere, lo so che tecnicamente dovevamo essere solo noi due ma l'ex coinquilina di Blake ha adottato un pastore tedesco e lei non può più stare lì."
"Perché no?"
"Ho paura.. dei cani." Ammise Blake incrociando le braccia.
Potrebbe davvero essere un gatto.

Trascinai mia sorella qualche passo più distante per non far sentire all'altra ragazza la nostra discussione.
"Da quando la conosci?!" Chiesi facendo una sorta di urlo silenzioso.
"Questa mattina."
"E l'hai invitata ad essere la nostra coinquilina? Non la conosciamo nemmeno."
"È fondamentalmente come in un dormitorio."
Ci pensai qualche minuto ed in fondo non aveva torto.
"Anch'io mi fido del tuo giudizio oggettivo allora." Dissi ricordandomi la frase detta da lei qualche ora fa. Yang annuì entusiasta, 'deve proprio starle simpatica quella ragazza' pensai vedendo con quale entusiasmo le comunicava il nostro verdetto finale.

•••

"E questa è il bagno." Concluse Yang dopo aver mostrato le quattro minuscole stanze del nostro appartamento alla nuova coinquilina.
"Grazie dell'ospitalità Yang, e Ruby."
Blake teneva in spalla uno zaino nero e indossava dei pantaloncini dello stesso colore assieme ad una canottiera viola abbinata agli stivali. La cosa più particolare in lei era un fiocco sulla testa, anche questo, ovviamente, nero.
Tutti quei colori scuri cooperavano per darle un'aria da emo a parer mio.
"Figurati Blakey."
Mi stupiva la velocità con cui mia sorella entrasse in confidenza con le persone, io ed il mio disagio sociale non lo concepivamo.
"Io esco, devo comprare alcune cose per la scuola." Dissi avviandomi alla porta.
"Se passi davanti al supermercato compra qualcosa per sta sera." Mi disse mia sorella prima che chiudessi la porta, mi feci una nota mentale e uscii.
Era da un po' che non visitavo la città.

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