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Capitolo 3

Quando Alex mi fa scendere dalla sua moto davanti a scuola, tutti si girano a guardarci: alcuni fanno faccine maliziose, altri hanno sguardo disinteressato, mentre Chiara mi fissa con un mix di curiosità e sorpresa.

<<Sicuramente pensano che ho passato la notte da te>> dico irritata ad Alex

<<Lasciali parlare e fregatene, tanto tra poche ore saranno già a discutere di altri gossip!>> mi consola lui accarezzandomi il braccio.

Chiara mi viene incontro, strattonandomi verso l'ingresso.

<<Ma Noemi che combini? Non mi dire che...>> sospende la frase guardandomi con uno sguardo malizioso.

Le do un piccolo schiaffo sulla spalla.

<<Ma Chiara, sei diventata scema come le altre? Ieri ho lasciato la macchina a scuola e lui si è offerto di accompagnarmi! Tutto qui!>>

<<Se va beh! E io sono la stupida che ci crede!>>

Le lancio un'occhiataccia e dopo aver fatto la sua solita risatina come chi pensa una cosa ma non la dice per evitare guai, raggiungiamo le altre che per fortuna hanno già smesso di spettegolare.

Loro si mettono a parlare del più e del meno, io invece resto appoggiata al muro in silenzio.
Io non ho mai capito come facciano gli altri ad intrattenere conversazioni intelligenti e a formulare frasi di senso compito alle otto di venerdì mattina.
La campanella interrompe le mie riflessioni riportandomi nel mondo reale, saluto le mie amiche e mi dirigo verso la mia triste classe.

Alla prima ora ho il professore di scienze umane: un uomo di mezza età, non troppo severo e molto simpatico.

<<Buongiorno ragazzi!>>

<<Buongiorno prof!>>

<<Allora oggi faremo una lezione diversa dal solito, vi dividerò a coppie, ognuno di voi dovrà passare del tempo con il compagno, dovrà fargli delle domande e alla fine dell'intervista dovrete descriverne il carattere. Le due persone che faranno il lavoro migliore mi accompagneranno a fare orientamento nelle scuole e si salteranno un giro di interrogazioni! Avete capito?>>

<<Si prof>> rispondiamo noi in coro.

La sua proposta è davvero intrigante, mi piace parecchio l'idea di dover studiare una persona e fare una specie di scheda sul suo carattere.

<<Le coppie sono: Anita e Gregory, Francesco e Samantha, Isabella e Claudio, Marcus e Laura.....Noemi e Davide. Adesso potete iniziare, avete tempo fino alle 13 per terminare il lavoro>>

Non conosco molto bene il mio compagno: è un tipo abbastanza introverso, non gli piace stare al centro dell'attenzione e per questo, pur essendo molto intelligente ed intuitivo, non interviene molto durante le lezioni.
Spero solo di non dovergli tirar fuori le informazioni che mi servono con le pinze!

<<Professore scusi, ma questa non è una teen fiction in cui la protagonista finisce sempre in coppia con il bad boy della sua classe! Può cambiarmi compagno per favore?>> si lamenta Laura facendo calare il silenzio nell'aula.

<<Senta signorina, se vuole la protagonista della teen fiction può rifiutarsi di fare questo compito; però, poi, deve anche ricordarsi di non presentarsi all'esame di maturità. Oppure può ubbidire come fanno tutti i suoi compagni... Sono sicuro che il signorino Marcus non morde!>> risponde il professore in tono secco ed irremovibile.

Laura sbuffa e lancia sguardi infuocati a Marcus e a tutti quelli che ridono sotto i baffi per la sua esternazione.

<<Ma da quando a lei fanno schifo i bad boys?>> Davide sbuca accanto a me facendomi sussultare.

<<Forse dal momento in cui Marcus l'ha lasciata per una del secondo anno>> gli rispondo << A quanto pare siamo nella stessa coppia!>>

<<Già>>

<<Dobbiamo passare un'intera mattinata insieme, quindi come prima cosa troviamoci un posto tranquillo in cui poterci scambiare informazioni senza essere disturbati>> mi rivolgo a lui mettendomi lo zaino in spalla.

Lui afferra il suo zaino con una mano e con l'altra stringe il mio braccio trascinandomi fuori dalla classe.

<<Vieni con me, conosco un posto dove potremo stare tranquilli!>>

Io mi lascio trascinare senza dire una parola. Questa sua improvvisa presa di posizione mi ha stupita.

<<E' un posto veramente tranquillo, in pochi lo conoscono; è un po' il "segreto della scuola">> aggiunge

Attraversiamo il corridoio, svoltiamo verso le scale e scendiamo al piano terra; ci dirigiamo verso la segreteria, entriamo nell'aula dedicata alle fotocopie, assicurandoci che non ci sia nessuno, e ci dirigiamo verso una porta che non avevo mai notato.

<<Adesso chiudi gli occhi e al mio tre riaprili>> faccio come mi dice << 1...2...3!>>

Davanti a me c'è un piccolo cortile, con un albero e due panchine in marmo. L'erba è alta ma le foglie cadute sono raggruppate in dei piccoli mucchietti, quindi non siamo i soli a sapere di questo posto.

<<Solitamente è frequentato dai bidelli, che vengono qui per fumarsi una sigaretta e chiacchierare in santa pace>> dice mentre si avvicina ad una panchina

<<Non ero mai stata qui, però è un bel posto. Mi piace!>> gli sorrido mentre mi accomodo accanto a lui <<Allora, io direi di iniziare da una piccola descrizione di noi stessi e un breve racconto della nostra vita>> dico mentre estraggo carta e penna dallo zaino.

<<Sono d'accordo, poi per terminare potremmo raccontare qualche aneddoto importante. Vuoi iniziare tu? >> chiede

<< Allora, inizio dalle cose banali: mi chiamo Noemi Aurora Guerra e ho 19 anni; sono nata a Torino ma sono cresciuta in Spagna perchè mio padre è spagnolo, infatti vivo in Italia solamente da un anno. Devo parlare anche del mio aspetto fisico?>> lui annuisce e io riprendo a parlare << Ho i capelli color castano ramato, gli occhi verdi, sono alta 1,68 circa e... boh... per il resto sono come tutte le altre ragazze >> concludo

Lui prende nota di tutto quello che dico;  nonostante stia scrivendo velocemente,riesce ad avere una calligrafia precisa e bella... Chissà come fa!

<<Ehm... Ok! Ora tocca a me...>> finalmente alza gli occhi dal foglio, posa la penna e si gira verso di me << Mi chiamo Davide Mancini, ho 18 anni, sono nato e cresciuto qui a Firenze. Non ho fratelli nè sorelle e ad esser sinceri non ho nemmeno molti amici. Ho i capelli color biondo scuro, gli occhi azzurri, sono alto 1,75>>

Annoto sul mio quaderno le cose più importanti cercando di fare in fretta, lui intanto controlla i suoi appunti:  ha uno sguardo attento e concentrato, i suoi occhi azzurri scrutano accuratamente ogni parola. Molti potrebbero definirlo secchione o precisino, ma a me sembra un semplice ragazzo che ci tiene a fare bene il suo lavoro.

Il nostro scambio di informazioni continua con  il racconto di aneddoti divertenti e domande sui nostri piatti preferiti, sui nostri hobby...
Pensavo che avrei impiegato tantissimo tempo solo per estrapolargli qualche informazione di base, ma invece è stato tutto molto naturale e piacevole.

Il suono della campanella ci avverte che sono quasi le 11, Davide decide di saltare la ricreazione e sfruttare il tempo che rimane per scrivere una buona analisi. La sua serietà nell'affrontare questo compito ha contagiato anche a me e per questo lo seguo in aula informatica.

Ognuno scrive il suo testo, siamo entrambi concentrati sul nostro computer.
Le due ore restanti passano velocemente ma sono state più che sufficienti per ottenere un bel testo.

<<Sappi che non ti darò nessuna anticipazione, scoprirai quello che ho scritto solamente quando lo leggerò in classe>> mi dice Davide, notando la mia curiosità.

<<Non sono per niente curiosa>> rispondo mentendo <<E adesso inviamo una bella mail al professore con i testi, altrimenti verremo bocciati ancor prima di sapere cosa abbiamo scritto l'uno dell'altra.>>

Mandiamo le nostre mail, spegniamo i computer, ci salutiamo e usciamo da scuola. Ognuno da un lato diverso, imboccando strade diverse, dirigendoci in posti diversi, ma con dei pensieri in comune.  


Se la storia vi sta piacendo lasciate una stella.
Commentate dicendomi cosa ne pensate.
Vi  aspetto nel prossimo capitolo! ❤

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