Two Face Capitolo 32 (⚠️TRISTE⚠️)
Pov Vox
"Alastor? MI RISPONDI O NO CAZZO-" urlai togliendoli il cappuccio e scuotendolo.
"Al..? Sei ferito..."
All'inizio sembrava che semplicemente stava abbracciando se stesso ma... quando lo girai per guardarlo meglio i suoi artigli erano infilati nel fianco proprio appena sotto le costole.
Oh cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo CAZZO!
"Lasciami in pace." Ringhiò.
"Mi dispiace ma questa volta non ti ascolterò!"
Gli presi i polsi e glieli sfilai.
Merda! Pessima idea!
Alastor emise un grido soffocato e le sue gambe cedettero.
Prima che toccasse terra lo presi.
MERDA! MI AMMAZZERÀ APPENA SVEGLIO!
Me lo misi a modello sposa nascondendogli la testa con il cappuccio. Se mi vedono con questo qui sono morto.
Ma adesso.... DOVE CAZZO È LA MACCHINA?!
Iniziai a correre cercando l'auto.
BENE ECCOLA!
Misi il corpo di Alastor al sedile passeggero e poi salì anch'io.
"Stronzo non morire. Ti devo uccidere io."
Partì e mi diressi all'incontro. DOVE CAZZO POSSO ANDARE?! HO PRATICAMENTE UN CADAVERE IN MACCHINA! Beh almeno lo userò come scusa.
Pov Carmilla
Dov'è Quella tv? Fra un po' inizierà l'incontro.
Sentì un urlare fuori dalla sala conferenze.
Uscì di corsa...
"CHE COSA È SUCCESSO-"
Era stata Rosie ad urlare, aveva le mani sulla bocca... sembrava che stesse per piangere. Zestial, anche lui preoccupato, era davanti a Vox e... ma cosa...
Fra le braccia aveva il demone della Radio... no... non poteva essere! Di solito è vestito sempre con un completo rosso elegante... non... con una normalissima felpa rossa e dei pantaloni strappati...
E... il suo sorriso era assente... era svenuto fra le braccia del demone della tv...
"VOX! MA CHE CAZZO?!" Urlò Velvette inseguita da Valentino per il trambusto.
"CHE COSA GLI HAI FATTO?!" Ringhiò Rosie mentre Zestial prendeva il corpo del demone.
"ROSIE NON SONO STATO IO! L'HO TROVATO PER LA STRADA COSÌ! AVEVA GLI ARTIGLI CONFICCATI SOTTO LE COSTOLE! NON L'HO TOCCATO NON GLI HO FATTO NIENTE!"
"BASTA!" Urlai per zittire tutti "è vivo?" Chiesi a Zestial.
"A malapena..."
"FAI QUALCOSA NO?!" Urlò Valentino "USA QUELLE CAZZO DI RAGNATELE!"
Da quando si preoccupa per un Overlord?
Zestial fece come gli era stato richiesto e tappò l'emorragia con le sue ragnatele verdi.
"Beh credo che questo incontro dovrà essere rimandato." Disse seriamente Odette dietro di me andando a vedere il demone.
"EHI NON TOCCARLO!" Urlò Vox.
"Sono un dottore. O almeno... ho studiato medicina in vita. Se aspettiamo ancora entro un'ora morirà. Scelta vostra."
...
Pov Alastor
Mi svegliai... su... una branda? Che cazzo?! Non avevo né la maglietta né la felpa... solo i pantaloni e le calze.
"Ben tornato vecchio amico." Una voce famigliare risuonò nella stanza.
Cercai di alzarmi ma una mano mi rimise giù.
"Tesoro sta tranquillo." Un'altra voce...
Vedevo sfocato quindi anche i demoni che mi stavano vicino non riuscivo a distinguerli.
"Adesso mi dici che cazzo ti è saltato per la testa." Ringhiò un'altro.
"Dove sono..?" Chiesi senza fiato.
"NON HAI RISPOSTO ALLA MIA DOMANDA-"
"Zitto Vox."
Bene... BENE UN CORNO! VOX È QUI!
Ma io non...
Mi toccai i due fianchi... CAZZO!
Qualcuno mi afferrò i polsi "NO!"
"LASCIAMI!"
"ALASTOR SMETTILA!"
"LASCIATEMI MORIRE CAZZO!" Urlai... il più forte che potevo... ci fu un silenzio tombale... nessuno osava più parlare.
La presa divenne più morbida e io mi divincolai.
"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?" Disse la voce rotta di Vox.
"Perché dovresti volerlo?" Chiese un'altra voce... Zestial.. oh merda!
Debole patetico rotto disastro... sto facendo vedere tutto questo a uno dei signori più potenti dell'inferno...
Con i palmi delle mani mi strofinai gli occhi.
Mi faceva male tutto il corpo... avevo voglia di piangere...
La mia vista riuscì a mettere a fuoco quello che mi stava intorno allora mi misi seduto.
Rosie è seduta su una sedia di fianco a me e mi guarda come se fossi morto una seconda volta.
Vox mi stava fissando nell'angolo della stanza con lo schermo che di solito lampeggiava con sopra scritto "errore"... quando fa così è perché è incazzato.
Invece Zestial mi guardava con scetticismo "allora? Riesci a rispondere alla mia domanda?"
Io deglutì a fatica "non lo so..." ho detto distogliendo lo sguardo da tutti.
"VAFFANCULO! COME FAI A NON SAPERLO!" Urlò Vox.
"Alastor non mentirmi." Ringhiò Zestial "hai cercato di porre fine alla tua vita."
Sussultai a quella frase. In fondo, sapevo che era quello che volevo, ma era difficile sentire qualcuno dirlo ad alta voce.
"E comunque, a te cosa importa?" Le mie orecchie si drizzarono e lanciai
un'occhiata accusatoria a Zestial.
"Tu sei mio amico." Zestial rispose, "Mi causa grande dolore vederti in tanta miseria."
Si certo... come no...
Cominciai a pizzicare la ragnatela senza neanche accorgermene . Era conficcata nei fianchi con minuscole punte simili a spine. Era come se mi avessero rimesso insieme con le graffette. Zestial notò che stavo cercando di staccare la ragnatela dal suo posto e mi prese la mano, tirandola via. Non disse nulla, ma lo sguardo serio nei suoi quattro occhi fu abbastanza ammonitore.
"Hai bisogno di qualcuno che contatti la Principessa?" chiese con calma.
"No." risposi con una minima preoccupazione. "Non chiamarla . O chiunque altro dell'hotel."
"Caro, credo che tu abbia bisogno di aiuto. Forse la principessa... o Angel ti possono-"
"Non c'è bisogno di preoccuparsene." interruppi Rosie, socchiudendo gli occhi. I miei artigli tornarono alle ferite, cercando di infilarsi tra le spesse ragnatele.
Zestial mi afferrò il polso, stringendolo più forte di prima. "Alastor, non te lo dirò più. Smettila." Mi ammonì. "Ti stai facendo male."
"Forse merito di farmi male!" ribattei, le parole mi sorpresero quanto Zestial. Strappai le braccia dal demone molto più vecchio e afferrai la ragnatela sulla destra, tirandola con tutte le forze. I miei occhi si annerirono e le corna crebbero.
I suoi occhi verdi si spalancarono.
Sentì dei passi venire verso di me "non so proprio cosa ti faccia venire in mente queste idee ma adesso sembra che quello che dici lo voglia veramente. E questo mi fa molto preoccupare. La cosa bella è che è difficile farmi arrivare a questo punto."
...Valentino...
Sentì le mani di Val che mi afferravano i polsi... di nuovo...
"Adesso mi dici cosa ti preoccupa almeno possiamo finire questo argomento e passarne a un'altro che ne dici?" Sospirò lui.
"N-Non voglio ferirli... NON VOGLIO FERIRE NESSUNO CAZZO! VOGLIO SOLO MORIRE!" Mi liberai dalla presa di Val e mi chiusi a riccio portandomi le gambe al petto tremando sia per il dolore sia per la....paura...
Tutti rimasero in silenzio a parte Vox.
"Senti stronzo l'ultima cosa che farai è morire... adesso ti rimetterai in sesto, ti operiamo e-" Vox cercò di dire ma lo interruppi.
"NO!" Urlai scendendo dalla brandina... devo trovare un modo per scappare! Non voglio essere operato!
Mi misi nell'angolo della stanza lontano da tutti iniziandomi a grattare i polsi facendoli sanguinare.
"ALASTOR! FERMO!" Urlò Rosie venendomi in contro.
No no no no no!
Guardai di lato. Vicino a Vox c'è una finestra...
Forse...
Merda...
Vox notò che stavo guardando la finestra come se fosse un'uscita da questo incubo e la chiuse del tutto.
Feci venire un'ombra intorno a me come se mi dovesse proteggere.
"Smettila di fare il bambino e togli queste cose!" Ringhiò Vox.
"LASCIATEMI IN PACE!" Urlai per l'ennesima volta richiudendomi a riccio e infilando gli artigli nelle braccia.
"VOX FERMO! LASCIALO CAZZO! NON LO VEDI?!" Urlò Valentino cercando di trattenere Vox per le spalle lontano da me.
"ALASTOR!" Dei cavi di vox riuscirono a passare e a afferrarmi il piede e in seguito anche i polsi staccandoli dalla ferita.
Sussultai quando fui praticamente in aria legato completamente.
"VOX LASCIAMI! ORA." Ringhiai con gli occhi spalancati.
Vox non fece nulla anzi distolse lo sguardo.
"...per favore..." dissi con un filo di voce. Più che una richiesta era una supplica. Non pensavo di esserne capace...
"PERCHÉ STATE URLANDO CONTINUAMENTE?!" Carmilla entrò e tutti ci girammo.
Non anche lei...
Cercai di liberarmi tirando i fili.
"STA FACENDO LO STUPIDO!" Ringhiò Vox indicandomi.
Rosie abbassò lo sguardo... non ha parlato per niente...
"Lascialo"
Cosa?
"COSA?!" Urlò Vox.
"Carmilla... amica mia... non credo che sia una buona idea... per tutto questo tempo ha cercato di uccidersi." disse Zestial serio.
"Ma lo vedete? Lo state spaventando."
"HO CERCATO DI AVVISARTI IDIOTA!" Valentino diede uno scappellotto dietro lo schermo di Vox.
"Che ti importa se mi faccio male!?" ringhiai, tirando i fili che mi trattenevano. Riuscì a liberare un braccio. Invece di cercare di strappare l'altro dalla prigionia, la mano libera afferrò immediatamente una ciocca dei capelli rossi e iniziò a tirare. Avrei liberato l'altro braccio da solo.
"Alastor, smettila!" urlò Velvette.
Scrutò brevemente i volti degli altri signori. Velvette aveva macchie di trucco sul viso.Rosie non riusciva a guardarmi, Zestial aveva gli occhi verdi spalancati, Valentino che mi guardava a vuoto mentre tratteneva Vox. Li sto spaventando. Li sto ferendo . Voglio andarmene. Lasciare l'hotel non era abbastanza, dovevo andare oltre. Trovare un angolo buio in cui infilarmi così da non poter ferire nessun altro.
Ho bisogno di andare nel Vuoto.
Mi liberai i piedi e automaticamente si liberò anche l'altro braccio dai fili di Vox e cercai di fondermi con le ombre. All'inizio funzionò, ma quando l'ombra cercò di coprire le ragnatele di Zestial, emisi un orribile, stridulo strillo da wendigo e mi piegai in due, tenendomi le ferite. Tutti fecero un passo indietro, rabbrividendo per il rumore, coprendosi le orecchie con le mani. tolsi una mano per ispezionare le ragnatele. Ora erano quasi completamente rosse, e trattenevano più sangue di quanto fossero preparati a ricevere.
Cercai di correre di nuovo verso la finestra ma caddi, le gambe mi cedettero sotto il mio stesso peso. Le ragnatele impermeabili stavano cedendo, il sangue filtrava e gocciolava sul pavimento di piastrelle bianche.
Le lacrime si fecero strada dagli angoli degli occhi mentre mi rannicchiavo su me stesso, tremando. Non posso andarmene...
affondai gli artigli nelle spalle.
Pov Carmilla Carmine
"Ti ho detto di lasciarlo. E voi altri uscite" indicai Vox, Valentino e Rosie.
"PERCHÉ?!" Chiesero.
"Perché ve l'ho detto io. Quindi fuori."
"Ti ho avvertito" dopo un paio di secondi di sguardi Vox fece un sospiro schioccando le dita e togliendo i cavi dagli arti del demone Radio.
Il cervo appena fu liberato rinfilò gli artigli fra le spesse ragnatele di Zestial mentre singhiozzava.
Si sentiva in trappola...
"Uscite." Ho detto continuando a fissare il demone.
Tutti uscirono anche se con molta esitazione apparte Zestial che rimase lì a guardare.
"Quindi? Qual è il problema?" Chiesi gentilmente sedendomi sulle ginocchia di fianco a lui.
Cosa mi sta succedendo? Sto tranquillizzando uno dei Overlord più potenti dell'inferno...
Dannato il mio istinto materno.
Il peccatore non rispose.
"Lo sai che se farai così non risolverai niente?" Ho detto indicando la ferita sull'unico fianco visibile.
"Se muoio staranno tutti meglio..." sospirò il demone chiuso a riccio disteso a terra.
È il primo Overlord con istinti suicidi.
"Invece no. La principessa avrà il cuore spezzato e anche tutti gli altri."
"Gli farò del male-"
"Scommetto che queste parole ti sono state dette."
Lui non rispose.
"Come immaginavo. Posso vedere le tue mani?" Chiesi calma.
Lui si ritrasse infilando gli artigli più in profondità di quanto lo siamo già.
Si sta auto distringendo la milza così.
"Solo una? Non ti farò del male. Te lo prometto, l'altra puoi tenerla pure lì." sorrisi dolcemente.
Anche Clara aveva il suo stesso problema... si grattava le braccia fino a farle sanguinare ogni notte solo perché non riusciva a dormire.
Lui mi guardò per un secondo incerto se fidarsi o no poi sfilò la mano destra e me la porse.
Era abbastanza confuso ma non importava l'unica cosa adesso era che si doveva fidare.
Sentivo dietro di me Zestial altrettanto confuso mentre guardava la scena svolgersi.
Io delicatamente gli presi la mano e gli massaggiai il palmo.
All'inizio lui era teso e sussultava a ogni tocco ma poi si rilassò e automaticamente tolse anche l'altra mano dal fianco.
Questo metodo funziona sempre...
Non posso dirli che la principessa sta arrivando insieme agli altri suoi amici... ricomincerebbe l'attacco di panico...
Devo concentrarmi prima su questo poi sul dirgli se gli andava bene di fargli l'operazione...
Il suo respiro almeno si era regolato e aveva smesso di piangere. Credo che neanche se ne sia accorto.
Non avevo notato che sulla schiena aveva scritto qualcosa. Questo dovrebbe pure riguardare il fatto che si sentiva in trappola in una semplice stanza e ogni sussulto quando veniva toccato.
"Alastor" dissi con voce calma e dolce "sai... mia figlia Odette è una dottoressa... è molto brava e gentile... ti andrebbe fargli controllare le ferite? Lo so che suona abbastanza male ma Charlie sarà preoccupatissima... e non vuole che muori..."
Lui mi guardò incerto per un secondo.
Ma al nome di Charlie si fece più convinto e annuì lentamente.
Forse è vero che quell'hotel funziona... ha cambiato uno dei Overlord più forti e sadici...
Non sorride nemmeno più come prima... è come se avesse paura di rifarlo...
"Bene. Zestial avviseresti Odette? Non credo che abbiamo ancora molto tempo..." ho detto guardando Zestial ancora immobile ma si riprese in fretta e annuì.
Non credo che si sia accorto nemmeno di quello che ho detto a Zestial. Ha perso molto sangue. Ha gli occhi fissi nel vuoto e il battito cardiaco è diminuito di molto.
Mierda...
Pov Charlie
Salimmo tutti nella Limousine. Non avevo il coraggio di guardare mio padre. Alastor deve essere messo male da farci chiamare da Valentino...
Angel stava stringendo forte Nuggets quasi addormentato sul grembo di Husk. Erano le 4:30 di mattina chi lo biasimerebbe?
Vaggie era persa nei suoi pensieri... come me... l'unica cosa che ci separava da quelli erano le nostre mani strette per conforto.
Pov Lucifero
Sono una merda... come ho potuto? Avevo da poco riallacciato i legami con mia figlia e adesso... per una mia cazzata ho rovinato tutto!
...
Arrivammo davanti al palazzo. Scesimo tutti il più velocemente possibile e salimmo le scale.
Appena aprimmo la porta la scena era... terrificante...
Miss Rosie era seduta su una sedia paralizzata... guardava semplicemente davanti a se come se avesse visto un morto.
Vox stava facendo avanti e indietro nel corridoio con lo schermo nero e gli occhi spalancati.
Valentino e Velvette guardavano semplicemente il loro "socio" fare quello con aria pensierosa.
Zestial stava parlando con la figlia di Carmine, Odette anche loro abbastanza sotto Shock.
A un certo la porta di fianco a noi si aprì. Era Carmilla.
"Buongiorno Morningstars."
Non riuscivo a sentire niente...
Guardavo gli Overlord con quella faccia sotto shock... la camera da dove era uscita Carmine con del sangue... il bip della macchina che conta i battiti evidentemente del cuore di Al... lento... troppo lento...
Mi rigirai per vedere Carmine e mia figlia che parlavano.
Si può dire che Carmilla stava avendo difficoltà a spiegare cosa era successo a Charlie. Continuava a distogliere lo sguardo dalla principessa, come se le fosse difficile formulare le parole. Fece un cenno a Odette e Charlie annuì. Poi si passò una mano sul viso e prese un respiro profondo. Disse alcune parole così piano che non riuscì nemmeno a leggere le sue labbra anche se ci avessi provato. Charlie scosse la testa, facendo un passo indietro. Carmilla annuì una volta.
Poi Charlie urlò.
Pensavo che sarei stato io il primo ad arrivare al suo fianco, ma venni praticamente spinto da parte dagli ospiti dell'hotel.
Osservai impotente mia figlia che si abbracciava e cadeva in ginocchio, tremando visibilmente mentre i singhiozzi le straziavano il corpo.
Vaggie fu la prima ad abbracciarla forte. Angel fu il secondo, con il braccio sulla schiena di lei. Cherri e Husk erano in piedi sopra di lei, guardando Carmilla per avere informazioni. Lei riferì loro la stessa cosa che aveva detto a Charlie, ma con meno parole. Cherri scese al fianco di Angel. Lui le mise uno dei suoi quattro bracci intorno e la tirò a sé per appoggiarsi alla sua spalla. Husk fu l'unico a non sedersi. Rimase in piedi, con le ali abbassate mentre prendeva diversi respiri profondi. Subito, si voltò di scatto, fissandomi con i suoi scintillanti occhi dorati.
"Sei un pezzo di merda..." sibilò. Le sue ali si inarcarono e i suoi artigli si allungarono molto mentre scopriva le zanne.
"C-Cosa è successo..?" Chiesi indietreggiando.
"SPERO CHE TU SIA FOTTUTAMENTE ORGOGLIOSO DI QUELLO CHE HAI COMBINATO!...Volevi liberarti di lui, beh, hai ottenuto il tuo desiderio! Avresti potuto anche prendere un fottuto coltello e conficcarglielo nello stomaco tu stesso!" Husk si avvicino a me incazzato.
"HEY HEY CHE SUCCEDE CAZZO?!" Chiesi di nuovo.
"Cosa è successo... COSA È SUCCESSO?! FIGLIO DI PUTTANA TROIA NON SI SA SE SI RISVEGLIERÀ! ALASTOR HA TENTATO IL SUICIDIO! E PER COSA? PER DELLE TUE STUPIDE PAROLE?!
"Cosa..?"
"Ha cercato di suicidarsi, idiota!" ringhiò Husk, le lacrime gli uscivano dagli occhi mentre le sue ali e le sue spalle si afflosciavano. "Pensava che saremmo stati meglio senza di lui, e ha cercato di togliersi la vita. Cinquant'anni. Cinquanta fottuti anni vissuti sotto il controllo di quel cervo. Cinquanta fottuti anni passati a gestire i suoi incubi della sua orribile infanzia, depressione nascosta e autolesionismo e non ho mai dovuto impedirgli di tentare di suicidarsi!" La sua voce si stava spezzando, la sua forma demoniaca stava svanendo in fretta e spaventosamente come era apparsa. "Cinquanta fottuti anni e non l'ho mai visto tentare di suicidarsi. Me l'aspettavo sempre , ed ero sempre preparato, ma non è mai successo. Mi sono assicurato che non succedesse! E poi in una fottuta notte, lo hai portato al limite! E io non c'ero! NEANCHE SUO PADRE LO HA PORTATO A QUEL LIVELLO!" Angel, anche lui con le lacrime che gli rigavano il viso, prese le braccia di Husker cercando di tenerlo lontano da me.
A un certo punto urlò facendo girare tutti "SE MUORE TI UCCIDERÒ LUCIFERO! TI AMMAZZERÒ! NON MI IMPORTA QUANTO SIA FOTTUTAMENTE IMPOSSIBILE MA NON AVRÒ PACE SIN QUANDO NON AVRÒ LA TUA TESTA FRA LE MANI! MI HANNO PORTATO VIA NIFFTY! E ORA CI STAI PORTANDO VIA ANCHE ALASTOR! MI STAI PORTANDO VIA ALASTOR! IO TI AMMAZZERÒ! TE LO PROMETTO FOTTUTO RE DI STO CAZZO!" A quelle parole Angel si sciolse dalle spalle di Husk cadendo in ginocchio facendo dei sighiozzi violenti e incammabili.
Se mi guardavo intorno vedevo tutti i peccatori... chiunque... piangere...
Vox tirava pugni e calci violenti al muro mentre piangeva a dirotto con il suo partner Valentino che cercava di calmarlo in tutte le maniere.
La loro socia in affari, Velvette, immobile e tremante a fissarmi con il mascara che iniziava a colargli sul viso... avrà passato anche lei questa cosa del suicido...
Rosie, non più pietrificata, piangeva coprendosi il viso con le mani.
Zestial che guardava per terra sentendosi sopraffatto dalle parole di Husker.
Cherry e Vaggie Che cercavano di confortare mia figlia in lacrime... ma anche a loro cadevano piccole gocce veloci sul viso.
Ed Husker che cercava di confortare Angel mentre il suo maiale gli strofinava il muso sulla gamba.
...sono io il vero mostro... non lui...
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SPAZIO AUTRICE
Insegnamento di oggi:
Le parole fanno più male delle botte perché non feriscono il corpo... ma fanno sanguinare il cuore...
AVVISO:
L'ho già detto non ho nulla contro Lucifero (della serie ovviamente).
Grazie per aver letto... vi lascio perché sto piangendo a dirotto. Buona giornata♥️
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