Capitolo 25.
LEXI POV
Non capivo cosa stava succedendo. Provai a richiamare Anna ma il telefono risultava spento. Non sapevo cosa fare e allora chiamai Konnor ma non rispondeva e allora decisi di mandare un messaggio.
<<Konnor ti prego richiamami . E' successo qualcosa ad Anna >> Invio.
Dopo qualche secondo il telefono squilla ed era Konnor.
<<Lexi se è stata una scusa per farti chiamare non è divertente>>
<<Konnor....Konnor...non è una scusa >> dico in panico.
<<Ma che è successo?>>
Raccontai tutto a mio fratello nel minor tempo possibile.
<<Konnor ti prego cercala fai qualcosa>>
<<Tranquilla ci penso io>>
KONNOR POV
Chiusi quel telefono con mille domande per la testa ma ora dovevo trovare Anna . L'unica cosa che ritenevo giusta da fare era chiamare i ragazzi che non sentivo dal famoso trasloco nella casa nuova ,per aiutarmi a trovarla. Da buoni amici accettarono subito e ci dividemmo per la città alla ricerca di Anna.
Passavano le ore ma non si trovava. Tirai un pugno al muro dalla rabbia sbucciandomi le nocche. Se sarebbe successa qualcosa ad Anna non me lo sarei mai perdonato. Se fossi rimasto a casa tutto questo non sarebbe successo. Mentre vagavo per quelle strade il cellulare iniziò a suonare ed io lo presi subito dalla tasca .
<<Dave dimmi che l'avete trovata>> dico con la voce spezzata
<<Konnor mi dispiace ma ancora niente. Tu hai trovato qualcosa?>>
<<No cazzo no>> tiro un'altro pugno al muro facendo uscire altro sangue.
Continuo a camminare preso dall'agitazione ma niente. Le ore passavano ed io iniziavo ad avere una paura tremenda. Mi avvicino ad un pub e vedo qualcosa ai miei piedi.
<<Il telefono di Anna...>>
Inizio a correre per ogni piccola stradina nei dintorni. Giro uno o due vie fino ad arrivare ad un vicolo ceco . Vedo un'ombra e corro a vedere . Trovo una ragazza distesa per terra e un ragazzo sopra di lei. Spingo quel ragazzo più lontano possibile e trovo quel corpicino così bello disteso per terra ed iniziai a vedere appannato.
<<Anna ....Anna ... svegliati ti prego>> dissi cercando di coprire il suo corpo.
Non dava segni di vita. Presi il telefono e chiamai i ragazzi per venirci a prendere con urgenza. Dopo pochi secondi erano li e Ben picchiò quello stronzo a sangue mentre io e Dave sistemavamo Anna in macchina.
<<Ben sbrigati cazzo>> dico agitato.
Anna aveva una ferita in testa e non dava segni di vita, il suo corpo aveva subito violenze da quel farabutto e non sapevo cosa avrei dovuto fare. Mi sentivo la causa di tutto quello e se Anna non si sarebbe più svegliata non aveva senso continuare a vivere.
Eravamo in ospedale da 3 ore e i medici non si degnavano di dirci nulla sulla situazione di Anna. Lexi era stata avvisata ed era lì da due ore non facendo altro che piangere.
<<Lexi la smetti? mi stai agitando cazzo>> mi alzo da quella maledetta sedia e inizio a vagare per i corridoi cercando di trovare qualcuno che fosse a conoscenza della situazione ma niente , sembravano tutti spariti.
Era l'1:00 e stavo iniziando a innervosirmi sempre di più.
<<Ma dove sono sti medici ? che stanno facendo? perché non ci dicono nulla? >> dico con tono duro e arrabbiato.
<<Konnor...>>
<<Konnor niente ... Anna ...Anna ...>> non riuscì a trattenermi e scoppiai in un pianto strozzato.
Lexi mi abbracciò forte cercando di calmare la mia agitazione e stava funzionando , almeno un pò.
<<Buonasera ,chi di voi è un parente stretto?>> disse il medico.
<<Io sono il fidanzato>> dico asciugandomi le lacrime.
<<Un parente più stretto non c'e'?>>
<<Senta ... mi dica subito come sta Anna prima che metta sotto sopra tutto l'ospedale>> dico avvicinandomi a lui bruscamente.
<<Ok...ok... la sua fidanzata ha subito delle violenze sessuali ma abbiamo fatto tutti i controlli e non c'e' niente di grave. La ferita che ci preoccupa di più è quella nella testa. Ha preso un colpo troppo forte e non sappiamo da quanto tempo ha perso conoscenza. Dobbiamo fare degli accertamenti e aspettare che si svegli. >>
<<Ma si sveglierà?>> dico in lacrime
<<Dovrebbe... >> disse il medico <<L'unica cosa che dovete sapere è che probabilmente si potrebbe svegliare senza ricordare un periodo della sua vita, vicino o lontana che sia>>
<<Ma...>> guardavo Lexi anche lei in lacrime e le gambe mi iniziarono a cedere cadendo di peso per terra. Lexi mi si avvicinò inginocchiandosi per terra e abbracciandomi forte.
Decisi di mandare i ragazzi a casa di Anna per avvisare la sua famiglia ,dato che i loro numeri erano irrecuperabili a causa del telefono rotto.
Anna uscì da quella porta circondata da medici e mi precipitai su di lei. Aveva un viso tranquillo ed una benda intorno alla testa. Scoppiai a piangere appoggiando il mio viso sul suo petto e stringendo la sua mano.
<<Tesoro ti prego svegliati...Ti...ti amo amore ti amo>> Dissi baciando quelle labbra bianche .
<<Ci dispiace interrompere questo momento ma dobbiamo portarla in stanza >> dissero i medici.
Lasciai quella mano e guardai quel lettino percorrere il corridoio bianco e spoglio.
Ero seduto su quelle sedie dure con le mani in faccia. Il silenzio di quella notte si spezzò dai passi veloci di alcune persone che si dirigevano verso di noi. Più si avvicinavano e più iniziai a riconoscere quelle persone, erano i fratelli di Anna e la loro cameriera.
Jerald si avvicina sempre più veloce e in un secondo mi tira un pugno rompendomi il setto nasale.
<<Figlio di buttana, è tutta colpa tua ...ti avevo detto di stargli lontano>> dice spingendomi al muro .
<<Jerald ma cosa fai? Non è colpa di nessuno smettila>> dice Rosa con un viso pieno di tristezza e con gli occhi gonfi dal pianto.
<<Konnor vieni ti devono medicare >> dice Lexi porgendomi un fazzoletto per il naso pieno di sangue.
I medici mi medicarono ed io , con un dolore allucinante mi dirigo fuori da quella stanza ad aspettare che Anna si svegliasse.
<<Scusatemi ma non potete rimanere qui. Per la notte può rimanere solo una persona>> ci dice l'infermiera.
Guardo Jerald e Leon che mi fulminano con gli occhi ed abbasso il viso.
<<Ragazzi tornate a casa, rimango io>> dice Rosa.
<<Mi dispiace ma io rimarrò qui>> dico sempre con il viso basso.
<<Konnor ma non puoi stare così, hai anche il naso rotto ...devi riposare >> dice Lexi
<<Torna a casa Lexi, io rimarrò qui fino a quando i suoi occhi si riapriranno>>
Si arresero tutti e decisero di andare via, ma Rosa rimase in stanza con Anna. La testa mi scoppiava per il colpo preso poco prima e gli occhi mi bruciavano per i numerosi pianti e per il dolore allucinante. La porta si aprì ed uscì Rosa.
<<Konnor come stai? ti vedo dolorante>>
<<Tutto ok ... sopporto il dolore finché posso>>
<<Hai bisogno di qualcosa?>>
<<Quella che ha bisogno adesso è Anna>>
<<Devi scusare Jerald , lui è sempre stato protettivo verso Anna e quando quei due ragazzi sono entrati in casa per raccontarci l'accaduto non ci ha visto più.. ma lo so che tu non centri nulla>> dice mettendo una mano sulla mia spalla.
<<Rosa...io non so quello che pensare, in queste ore ho pregato che si svegliasse da un momento all'altro ma ora sto sperando che si svegli e si dimentichi di me..>> dico quasi in lacrime.
<<Ma cosa dici? non pensarlo neanche per scherzo>>
<<Si... preferisco così. I suoi fratelli mi odiano e probabilmente tutto questo è successo per causa mia>>
<<Konnor >> mi prende il viso tra le sue mani e mi guarda dritta negli occhi.
<<Non è colpa tua>> mi dice scandendo le parole <<Lei ti ama ed ha bisogno di te più di tutti noi messi insieme. Non pensare queste cose e stagli vicina>>
Io abbracciai Rosa che con quelle parole confortevoli mi rese quel momento meno triste.
<<Grazie >> sussurrai vicino il suo orecchio.
Entrammo in camera e guardavo la bellezza di Anna. Si ero innamorato perso di lei e volevo gridarlo al mondo intero. Ancora avevo tante cose da dirgli e doveva sapere che la amavo più della mia vita. Tenevo la sua mano e guardavo il suo viso rilassato e così bello. Cercai di rimanere sveglio ma niente, i miei occhi si chiusero .
<<Amore , Amore?>> qualcuno mi chiamava.
<<Amoreeee?>> apro gli occhi e vedo quei bellissimi occhi penetranti guardarmi.
<<T...tesoro pensavo di averti persa per sempre ... TI AMO ...Ti amo più della mia stessa vita>> dico per poi baciarla con qualche lacrima che scendeva sul mio viso.
<<Ti amo anche io >> disse con un filo di voce.
<<Rosa...Rosa ? Svegliati ...Anna ha aperto gli occhi>>
Rosa si sveglia e inizia a piangere. Guardo lei e poi guardo Anna . Dormiva beatamente su quel letto e allora capì tutto.
Stavo sognando.
Mi svegliai di colpo e guardai Anna. Non si era mossa di un millimetro e misi le mie mani sul viso. Mi mancava . Mi mancava tutto di lei e non riuscivo a pensare una vita senza il suo sorriso e senza le sue labbra.
I giorni passarono ed io rimasi sempre fuori quella stanza, nonostante gli sguardi assassini di Jerald e Leon. I genitori di Anna ci raggiunsero e li vidi più uniti di quanto pensassi, probabilmente la situazione li aveva fatti avvicinare. Loro mi trattavano come un semplice estraneo ma non mi incolparono mai di quello che era successo alla figlia e di questo ne ero contento.
Ero in quel corridoio che ormai conoscevo ogni piccola macchia presente in quei muri o gli orari dei medici . Qualcuno cammina verso di noi e riconosco quella chioma nera. Walter.
Mi alzo di colpo e gli vado incontro.
<<Cosa cazzo ci fai qui>> dico con i pugni chiusi.
<<Sono qui per Anna, ho aspettato fin troppo prima di vederla e adesso è arrivato il momento>>
<<Tu non guardi proprio nessuno >> dico stringendo i denti
<<Walter vieni>> dice Jerald fulminandomi.
<<No lui non entra lì dentro>> dico guardando male Jerald, lo faceva apposta e lo sapeva anche lui.
<<Tu non decidi niente Konnor>> dice Jerald per poi prendere da un braccio Walter portandolo verso la camera.
<<Jerald tu critichi tanto me, solo perché io amo tua sorella più della mia stessa vita. Perché non chiedi a Walter cosa ha fatto ad Anna? >>
Jerald guarda Walter con viso interrogativo aspettando una risposta che non arrivò mai.
<<Walter cosa vuol dire?>> dice Jerald
<<Io...>> guardava il pavimento senza dire altro. Sapeva anche lui che Jerald non avrebbe reagito bene e non continuò la frase.
<<Cazzo Walter parla>> dice sempre più incazzato.
Walter fa qualche passo indietro e dice...
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