Capitolo 35
EVIE
Mi alzai. Giá, avete indovinato.
Avevo l'aspetto di un cane morente.
Comunque, mi alzai e feci una doccia veloce. Indossai un paio di skinny jeans neri e una maglietta con raffigurata la mia band preferita e sopra ci misi una felpa con il cappuccio.
Non legai i capelli, bensì li lasciai sciolti sulle spalle. Sospirai mentre indossavo le converse nere.
Poi afferrai il cellulare di Harold.
Decisi di andare a piedi dato che non era molto lontano da qui. Ero vicino Starbucks quando mi scontrai contro il petto duro di qualcuno, rimbalzai e caddì per terra. Il mio sedere mi faceva male.
Guardai su e vidi Tim. Fanculo la mia fottuta vita.
"Guarda un po' chi abbiamo qui" ruotai gli occhi mentre mi alzavo.
"Beh sei stata trovata Evie, ti meriti una medaglia".
Mi tirò un pugno alla schiena, il suo viso divenne di un colore rossastro.
"Ah" sibilai dalla paura. Sentii tre bruschi colpi allo stomaco che mi fecero cadere per terra. Gemetti dal dolore. "Forza alzati puttana!" urlò.
Gemetti mentre mi tenevo lo stomaco con le braccia. Mi afferrò per i capelli facendomi alzare e lo guardai dritto negli occhi.
Sogghignò prima di tirarmi un altro pugno in faccia. Il mio naso bruciava e il sangue cominciò a scendere giù per il mio viso.
Mi coprii la faccia per nascondere il sangue.
--
Quando guardai su non vidi nessuno
quindi mi alzai in piedi e corsi a casa anche se dovevo incontrare Niall e Harry. Una volta che arrivai a casa collassai contro la porta, mia mamma aveva un'espressione preoccupata, poi notò il sangue.
"Oh mio dio tesoro stai bene?" urlò e corse verso di me.
Le lacrime iniziarono a cadere sulle mie guance mentre il sangue continuava a uscire dal mio naso.
Scossi la testa mentre mi fece inclinare la testa all'indietro per fermare il sangue.
"Che cosa è successo?" chiese.
Soffocai un singhiozzo e sussurai "È solo un po' di sangue, sto bene".
Ovviamente stavo mentendo ma lei probabilmente non lo sapeva. Nessuno lo sapeva. Era come quando dicevo che stavo bene invece stavo piangendo e urlando dentro per una vita migliore.
Dopo che il sangue si asciugò, andai in camera mia per vedere i lividi che si erano formati sul mio stomaco.
Sospirai. Non era il peggio che aveva fatto.
Neil: Dove cazzo sei?
Evie: Lasciami in pace.
Neil: Ugh. Siamo venuti per riprendere il cellulare e tu non c'eri. Mi infastidisce questa cosa.
Evie: NIALL LASCIAMI FOTTUTAMENTE DA SOLA, NON ME NE FREGA UN CAZZO DI QUEL FOTTUTO CELLULARE IN QUESTO FOTTUTO MINUTO.
Neil: Wow. Okay. Ciao.
Evie: Ciao.
@ohmylarryheart: Odio la mia cazzo di vita.
@jamiegurl123 in risposta a @ohmylarryheart: Anche io...
Neil: Ugh. Mi dispiace ho visto il tuo tweet mi dispiace veramente non volevo farti sentire male :(
Evie: Non sei tu.
Neil: Vuoi parlarne?
Evie: No, francamente voglio morire.
Lo fa quasi ogni giorno e non riesco a difendermi. E che cazzo!
Neil: Qualcuno ti ha preso di mira?
Evie: Qualcosa del genere...
Neil: Ti picchia?
Evie: Si. Incluso oggi. Mi ha spaccato il naso e ho dei lividi sullo stomaco.
Neil: COSA?!? E GLIELO LASCI FARE?
Evie: Non volevo che succedesse. Non riesco a difendermi. Sono concentrata sul mostro all'angolo ossessionato da 4 ragazzi a cui non frega niente della mia esistenza.
Neil: A me importa.
Evie: Ti importa solo perchè sono una fan. Anche Harry ha detto che sono solo una fan. Okay ti incontrerò domani, ti darò il telefono e mi lascerai continuare a essere una fan senza più essere notata okay? Ciao.
Neil: Sai che Harry ha pianto quando te lo ha detto. Ha dormito nella mia stanza perchè non riusciva a smettere di piangere.
Evie: E dopo tutti gli anni che ho pianto per lui e a lui non importava, allora perchè dovrebbe importarmene adesso. Addio Niall.
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