Forse era speranzoso che lo salvassi...ma che fare, insomma non potevo prendere il suo posto, sarebbe stata la scelta sbagliata e ovviamente nessuno lo capiva e mi definiva una ragazza o sorella egoista, senza cuore...un mostro.
SC e J si vedevano spesso, anche io uscivo con loro e anche con tutto il resto del gruppo, ma non ero mentalmente li, come potevo?
Mia madre si preoccupava solo per Kai, mio padre e un cazzo di mostro, i miei amici a cui voglio in mondo di bene mento ogni giorno su chi sono.
Andai a fare un giro più precisamente andai in biblioteca, arrivata davanti era chiusa. Mi avicinai al vetro e vidi una signora bassa con i capelli neri e occhi azzurri, mi video e mi apri la porta
"Mi scusi, a che ora apre?"
Chiesi speranzosa che aprisse a breve
"Mi dispiace signorina ma oggi é chiuso per le pulizie, devi essere una cliente nuova"
Disse lei cosi risposi
"In realta vengo in settimana, quindi non sapevo se oggi fosse aperto"
Mi guardo negli occhi, erano di un ghiaccio intenso
"Se vuoi ti faccio entrare a prendere un libro. Ma prima devi aiutarmi"
Quando senti quelle parole spruzzai gioia
"Certo"
Entrai e lei mi diede tutto l'Occidente per pulire poi si sedette e prese una rivista, vidi dei libri dentro una scatola
"E quelli?"
Chiesi
"Sono rotti, toccherà buttarli"
Ammise quasi triste
"Gli aggiusto io stia tranquilla signora"
Dissi prendendoli
"Chiamami andrea. Tra un po arriva anche quel demone di mio nipote"
Risi, non si immaginava qui chi era ip vero demone.
La porta si apri ma io ero intenta a pulire tutto, era un posto abastanza pulito solo che trovavo lattine e cartaccie buttate a caso sopra i libri o anche in bella vista. Passai una mano davanti a un libro e si aggiustò subito come quelli sotto. Vidi la copertina "miti sui demon" la copertina era bianca, tornai da Andrea e vidi Nil con in mano una ciambella
"Nil?"
Domandai, mi stava perseguitando?
"Azzurra?"
Chiese lui guardando Andrea che lei poi chiese
"Vi conoscete?"
Dopo un paio di minuti di silenzio Nil disse
"Nonna lei é Azzurra una mia amica"
Ammise sedendosi sopra la scrivania, sorrisi a sua nonna. Cavoli erano uguali, e poi da quando noi due eravamo amici?
Va be
"Prendo questo"
Dissi alzando il libro rosso, lei annui
"Nil perche non l'hai mai portata a casa"
Chiese la nonna, lui alzo gli occhi al celo ma vidi on lui un sorriso carinissimo, sorrisi.
"Su dai andiamo"
Disse alzandosi e uscendo
"Dai vieni Azzurra, ti faccio conoscere la famiglia"
Mi prese la mano e senti una scossa, poi sali in macchina e aspetta i per tutto il viaggio con una musichetta rilassante di sottofondo