1
Ero dentro la casa dove avevo sempre abitato, nel aria cera tensione
"Io lo riportato indietro"
Non rispose e questo significava che non credeva che ce la facessi? Ero confusa ma dovevo farcela
"Te lo prometto tu aspetta"
Avevo fatto qualche ricerca e avevo scoperto che sarebbe andato a New York, presi il primo volo, appena arrivata cercai subito un appartamento, arrivai davanti a un hotel, era carino ed accogliente, al interno c'era un bel calduccio, davanti a me c'era una signora, mi avvicinai e dissi
"Buongiorno"
"Giorno, cosa posso fare per lei signorina?"
"Vorrei affittare un'apartamento"
"Oh..."
"Posso?"
"Si certo, ero solo stupita"
"Perche?"
Domandai confusa
"Be...dopo l'incidente non é più venuto nessuno"
"Quale incidente?"
"Come non lo sa?"
"No"
"Ho be non importa"
"Che appartamento mi da?"
"Le do...il 23, anzi il 25"
"Grazie, signora..."
"Cler, lei?"
"Azzurra, bene allora alla prossima"
Presi le chiavi e andai verso l'ascensore, sali al mio piano, quando l'ascensore si apri udì uno strano rumore, feci due passi avanti e l'ascensore si chiuse, rimasi sola nel buio, acesi la luce e a passo svelto e deciso arrivai alla mia camera, la porta davanti alla mia si apri, e si acese la luce del salotto che illumino la stanza con mobili antichi
"Entra"
Mi avicinai a quella porta e dissi
"C'è qualcuno?"
In quel momento mi senti stupida come quando nei film horror si sentono dei rumori e dicono "c'è qualcuno?" come se l'asalitore rispondesse"si sono qui" senti un altra volta quella voce
"Entra!"
Entrai con due passi dentro la stanza, la porta dietro di me si chiuse di scatto con un rumore molto fastidioso, cercai di aaprirla ma niente
"C'è qualcuno?"
Perche continuavo a chiederlo era un mistero, sul tavolo c'era un bigliettino, mi avicinai per leggerlo ma qualcosa mi colpi alla testa, mi girai per dare uno sguardo , ma svenni.
Quando mi alzai ero ancora stordita e mi trovai coricata su un divano, davanti a me cera una ragazza con un ragazzo con lo sguardo preoccupato
"Chi siete? Cosa é successo?"
"Ciao"
Mi misi seduta
"Io sono Aiuke, e lui é mio fratello J"
" mi fa male la testa, cosa é sucesso?
Chiesi toccandomi la testa dolorante
"Colpa mia"
Disse Aiuke
"Ti ho colpito in testa perche pensavo fossi una ladra, invece era mio fratello che ti aveva fatto uno scherzo...mi dispiace tanto"
"Ma come ha fatto, mi é pasatto davanti e non lo visto"
"Io posso diventare invisibile"
Confessò, la sorella lo guardo malissimo e aggiunse
"Ovviamente scherza, lui scherza sempre"
"Non é vero..."
"Non ricordi?!"
Esclamò cercando di non farsi sentire
"Si, ma io di lei mi fido"
"Ti ricordo che non la conosci"
"Ragazzi mi dispiace interompervi ma io dovrei andare"
"Si certo, ci sentiamo"
Dissero in coro, cosi risposi con un semplice
"...OK"
Entrai nel mio appartamento, lo stile era uguale al altra stanza ma sembrava molto più nuova, sistemai tutta la roba e poi feci un bagno, qualche minuto dopo suonarono al campanello
"Arrivo"
Usci dalla vasca, misi l'asciugamano e andai ad aprire
"oh, ciao J"
"Ciao che fai?"
"Be, sono appena uscita dalla vasca, come vedi sono ancora in asciugamano"
"Si vedo, quanti anni hai?"
"16 tu? Opz che maleducata entra"
"Anche io"
"Tua sorella?"
Domandai curiosa
"20"
"Grande"
"Già"
"Ascolta aspettami qui io vado a cambiarmi OK?"
"OK"
Ciao a tutti, lo so come inizio fa pena probabilmente anche il resto, pero prometto che questa storia la finisco, e se vi piace legete se non vi piace pero non sapete cosa fare dateci uno sguardo...ciau😊☺
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro