Capitolo 2:La Bella Addormentata!
Sì. L'ho riconosciuto. Eh come non farlo? Lui era St3pNy!
Ste: "Oh, comunque scusa, non mi sono presentato" - disse asciugandosi le ultime lacrime rimaste dal pianto - "mi chiamo St-"
Io: "Stefano Lepri! Giusto?" dissi sorridendogli.
Luì annuì e ricambio il sorriso.
Ste: "Perfavore però, non urlare altrimenti succende un casino...Non so se capisci, haha!"
Anche se soffriva, si rivolgeva a me con un tono molto dolce.
Io: "Si, lo so. Beh, i-io.. S-se non ti spiace...Cio-Cioè, potrei fare una foto?" - chiesi timidamente e balbettando - "Sempre se vuoi, cioè, non devi per forza, con gli impegni che hai capisco che tu non-"
Ste: "Tranquilla, calmati...Ma certo che puoi fare una foto, ci mancherebbe altro" - mi disse sorridendo dolcemente-"...Ecco fatto!"
Io: "Grazi mille Ste, ti stimo troppo, continua così e non cambiare mai" - gli chiesi abbracciandolo - "me lo prometti?!"
Annuì e sorrise, per assicurarmi la sua parola.
Io: "Bene, io mi sono trattenuta fin troppo, è meglio che vada..."
Mentro mi stavo alzando sentii una presa al polso.
Ste: "No, ti prego, resta! Sembri molto simpatica, e poi un po' di compagnia non fa mai male..." - mi chiese sfoderando un' altro sorriso - "sempre che tu non debba andare via"
Disse indicando lo zainetto che avevo sulle spalle.
Wow! Stefano Lepri mi aveva appena chiesto di restare con lui. Non riuscivo a crederci!
Io: "Nonò, tranquillo, non devo andare da nessuna parte" - dissi lanciando per terra la cartella - "perché me lo chiedi?"
Sfoderò un sorriso, il suo sorriso, e poi rispose: "Sicura di voler saltare la scuola? È importante, e farlo per me, non ne varrebbe la pena.
"Certo che ne varrebbe la pena! E poi, oramai, sono anche in ritardo"
"Se vuoi, posso accompagnarti io a scuola. Infondo è colpa mia, ti ho fatto sprecare un sacco di tempo"
"Oh, nononò, tranquillo, non serve, grazie mille lo stesso. E poi sono stata io ad avvicinarmi, tu non hai nessuna colpa"
"Eh va bene come vuoi. Grazie mille allora"
Disse sorridendomi, ed io feci lo stesso.
Ero davvero emozionata, ma d'un tratto mi balzò in mente il motivo per cui mi ero avvicinata;
"Ehi, Ste, prima ti ho visto piangere e...se hai bisogno di parlarne con qualcuno, o di sfogarti fa pure, tu mi fai sentire meglio ogni giorno con i tuoi video, mi farebbe piacere poter ricambiare...allora, ti va di parlarne?"
Ecco che la sua espressione cambiò, da serena, a triste. I suoi occhi si fecero lucidi.
Ste: "Marina..." disse. Non aggiunse altro.
Io: "È successo qualcosa con lei? Avete litigato? Avanti, non ti preoccupare, tempo qualche gior-"
Ste: "Mi ha lasciato."
La sua voce era molto sottile e sofferente. Mi spiegò che la Marina lo aveva lasciato perchè lo accusava di non prestarle abbastanza attenzione, considerando di più il suo lavoro su YouTube.
Io: "Oh. Mi dispiace moltissimo. Io, non so che di-"
Non ebbi il tempo di finire la frase, che mi ritrovai con Stefano abbracciata. In quel momento non reagii, mi aveva colta alla sprovvista, ma dopo pochi istanti ricambiai, accarezzandogli la schiena.
Ste: "Grazie mille!" - disse mentre delle lacrime cadevano sulla mia maglia, bagnandola - "Scusami, non volevo..."
Io: "Non importa, tranquillo..." dissi sorridendogli.
Lui ricambiò.
Ste: "A proposito, non mi hai ancora detto il tuo nome...!" esclamò lui, strofinandosi il braccion sugli occhi, asciugandosi le lacrime.
"Oh, scusa, che maleducata! Mi chiamo Jessica" - esclamai facendo spuntare un lieve sorriso sul volto, che dopo poco si trasmise anche sul suo.
Ste: "Ma che bel nome!" affermò lui. Io ringraziai, con imbarazzo.
Continuammo a parlare del più e del meno, delle nostre rispettive vite, e nel frattempo il tempo volava. Erano le 13:47, ero in ritardo di quasi 50 minuti!
Io: "Accidenti! Scusa Ste, ma ti devo lasciare, sono in ritardo di quasi 50 minuti, e" - mi fermai d'un tratto. Mi ricordai che il giorno prima mi madre mi raccomandava di arrivare puntuale, dato che il giorno seguente sarebbe uscita per un colloquio di lavoro verso le 13:15. "cavolo, mia madre non è a casa..."
Un pizzico di tristezza si avvertiva nella mia voce.
Ste: "Beh, se hai fame puoi venire a casa mia, infondo mi hai aiutato a stare meglio!"
Io: "No, disturbo e basta, e poi non ho fame, grazie lo stesso..."
Finita l'affermazione, si sentì il rumore della mia pancia che brontolava per la fame. Io arrosii come un peperone.
Ste: "Sicura di non avere fame? A me non sembra - disse sorridendomi - Avanti, seguimi, andiamo a mangiare"
Mi afferò delicatamente per un braccio e mi portò davanti alla sua auto, dove guidammo, anzi, guidò, fino a casa sua.
STEFANO POVS
Io: "Siamo arrivati Jess."
Non si sentì volare una mosca.
Io: "Oh, si è addormentata"
Rimasi a fissarla per qualche minuto, incantato.
JESSICA POVS
Stefano, sceso dalla macchina, mi prese in braccio, ed entrò nell'edificio. Chiamò l'ascensore, e dopo essere arrivato al piano desiderato sfilò di tasca le chiavi e le inserì più silenziosamente possibile nella serratura. La porta si aprì e Stefano mi portò sul letto di camera sua.
Era molto bella quando dormiva, così tanto che Stefano doveva starle lontano per non esagerare, dato che lei non lo aveva avvertito se aveva un ragazzo o meno. Lei dormiva ancora, non sembrava intenzionata a svegliarsi. Stefano la guardò per un paio di minuti, ma poi cedette. Si avvicinò dolcemente a lei con le labbra unite e...
SPAZIO AUTORE!
Salve ragazzi, 736 parole! Beh, che dire, spero vi piaccia!😀
P.S: Stellinate e Commentate!
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