Le scaglie del mio cranio come petali cadono,
inermi del dolore che sta per arrivare:
un sisma di morte che rimbomba e fa male,
colpendo i pensieri che piano piano si arrendono. 
Il ciclo delle stelle marcia e non aspetta nessuno,
cosa farò quando la saggezza sarà svanita?
Immerso nel fango perderò la vita?
O aggrappandomi al cielo invocherò qualcuno?
Ripeto il mantra che mi hai intagliato sul corpo:
"Accettati per come sei, prenditi per come sei."
Sigillarti in un sogno tanto vorrei
così che tu possa sopravvivermi quando sarò morto.