PERCHÉ SONO NATO?
Dai primi miei passi, ho sempre avuto paura
sentivo il bisogno di iniziare a correre;
avrei finalmente trovato una cura?
O sarei stato capace di lasciare perdere?
Sono smarrito in me, un labirinto crudele,
la matassa di perché non smette di aggrovigliarsi:
ho sbagliato qualcosa?
Ti ho fatto del male?
La speranza è un foro nella parete,
la resa è una porta che giace socchiusa.
Leggero è il cemento che la precede.
Pesante è il legno di cui è infusa.
Ma quando alla fine, brucerà il creato
e le ore perderanno i loro secondi
un respiro racchiuderà la domanda:
"Qualcuno sa dirmi perché sono nato?"
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