Capitolo 11
Eren's Pov
Sono sdraiato nel mio letto, immerso nel buio, con la testa che mi pulsa dolorosamente.
Non so bene il motivo ma mi sono svegliato davvero presto e inoltre non ho idea di che ore siano anche se posso affermare che il sole non è ancora sorto.
Richiudo gli occhi nella speranza di riaddormentarmi ma ottengo scarsi risultati.
Quando vedo le prime luci dell'alba mi tiro su e mi affaccio alla finestra; adoro osservare l'alba, anche se devo ammettere che svegliandomi tardi la vedo raramente.
Appoggio le braccia sul davanzale e poi le uso come cuscino mentre osservo le strade vicine, lentamente iniziano ad essere piene di persone.
Senza nemmeno rendermene conto mi riaddormento così, con la testa fra le braccia e il volto rivolto verso la strada.
Ho un sonno molto tranquillo, anche se è poco profondo e privo di sogni.
Quando mi sveglio il sole è già alto nel cielo e, mi accorgo allegramente, che mi è passato il mal di testa.
Sento in lontananza delle voci, anche se non riesco a capire a chi appartengono ho alcune idee.
Mi alzo e decido di uscire dalla mia camera.
Una volta fuori dalla mia stanza non ci metto molto a riconoscere le voci, una è senza dubbio di Armin mentre l'altra appartiene a Levi, esattamente come avevo immaginato.
Sul mio volto compare un sorriso mentre mi torna in mente il fatto che da oggi Levi si trasferirà qua.
Raggiungo velocemente la cucina dove trovo il corvino e il mio migliore amico che parlano.
"Buongiorno" dico allegramente.
"Buongiorno" mi risponde Armin, rivolgendomi un piccolo sorriso.
Vado vicino a Levi e mi siedo affianco a lui, dandogli un bacio sulla guancia.
Sul tavolo ci sono dei biscotti al cioccolato che hanno un aria molto invogliante, così ne prendo uno e inizio a sgranocchiarlo mentre scambio qualche frase con gli altri due ragazzi.
Levi non parla molto, sembra esserci qualcosa che lo preoccupa.
Faccio colazione parlando principalmente con il biondo, il mio ragazzo si limita ad osservare e ad intervenire raramente.
Quando finisco Armin dice che è meglio che se ne va, così prende le sue cose, saluta Levi e io lo accompagno alla porta.
Ci scambiamo un veloce abbraccio e lo ringrazio per essersi preso cura di me per tutto questo tempo; come risposta ottengo un sorriso raggiante del biondo assieme a un suo "Ti scriverò e ti verrò a trovare"
Quando ho finito di salutare Armin e lui se n'è andato, torno dal corvino.
Levi's Pov
Eren mi fissa con quei suoi occhioni verdi.
"Che c'è moccioso?" gli domando.
Lui scuote la testa, poi mi sorride "Nulla, mi sembravi strano rispetto al solito, ma probabilmente mi sono sbagliato"
Mi alzo dalla sedia e vado in quella che era la camera di Armin, ma che ora è diventata la mia stanza.
Mi piace molto come camera, le pareti sono di un grigio chiaro; sul lato opposto rispetto all'entrata c'è una finestra e alla sua destra c'è un grosso specchio. Non molto distante dallo specchio c'è una scrivania con una sedia sulla quale ho appoggiato un borsone con le mie cose.
Sulla parete destra ci sono un paio di armadi e alcune mensole, mentre sul lato opposto c'è un letto matrimoniale.
Eren mi segue "Dormirai in questa stanza?"
Annuisco mentre vado verso il borsone, sarà meglio se inizio a dare una sistemata.
"Capisco..." la voce del ragazzo sembra delusa.
Mi volto verso di lui e lo osservo.
"Cos'è quella voce?" gli chiedo con un tono freddo e neutro.
Lui esita alcuni istanti mentre le sue guance incominciano a prendere un leggero colorito rosso.
"Ecco...a dire la verità io...pensavo che..." si interrompe un istante, mentre le sue guance diventano ancora più rosse e abbassa lo sguardo imbarazzato "...pensavo che avremmo dormito...insieme..."
L'ultima parola l'ha quasi sussurrata, tutta questa sua timidezza mi fa sorridere.
Mi avvicino a lui e gli prendo il mento fra il pollice e l'indice, obbligandolo a guardarmi negli occhi.
"E chi ti dice che non potremo dormire insieme?" gli domando malizioso.
Eren continua ad avere il volto arrossato ma osserva i miei occhi attentamente.
"Ma tu...hai detto che dormirai in questa stanza..." la sua voce è particolarmente insicura
Eren's Pov
Non riesco a capire quello che mi vuole dire Levi.
Perché invece di girarci intorno non me lo dice direttamente?
Sospiro, mentre cerco di capire una risposta dai suoi occhi.
"Effettivamente ho detto che dormirò qui, ma non ho detto che dormirò da solo" nei suoi occhi compare una luce maliziosa e divertita, mentre il suo tono è serio e sicuro.
Sgrano leggermente gli occhi, dal suo tono sembra quasi che anche lui avesse pensato di dormire con me.
Sento il mio volto farsi bollente mentre distolgo lo sguardo dagli occhi di Levi.
"Q-quindi...potrò dormire qui...con te..?" appena pronuncio queste parole mi sento ancora più imbarazzato di prima.
Levi annuisce e mi bacia; è un bacio lungo e dolce, anche se è molto leggero.
Quando si stacca ci osserviamo in silenzio per alcuni istanti, poi lui mi domanda "Come mai sei così timido? Abbiamo già dormito insieme"
Ci rifletto su un attimo, poi gli rispondo "Hai ragione...però...è diverso..." sento il suo sguardo su di me mentre le mie guance diventano particolarmente calde.
"In cosa è diverso?" la sua voce lascia trasparire una certa curiosità, così sollevo lo sguardo e incrocio il suo per qualche istante.
Abbasso lo sguardo e timidamente gli rispondo "ehm...io...non lo so di preciso...però è diverso..."
Levi's Pov
Come risposta non ha senso, voglio dire in cosa può essere diverso dormire assieme?
Resto in silenzio e osservo Eren; tiene lo sguardo basso mentre le sue guance continuano ad essere arrossate.
Lo bacio velocemente, poi mi allontano e inizio a disfare il mio borsone, iniziando a sistemare i vestiti nell'armadio.
Sento che Eren si siede sul letto mentre io continuo a riordinare le mie cose, fortunatamente per il momento ho portato solo le cose indispensabili.
Non faccio in tempo a finire di sistemare le ultime cose che la pancia del moccioso brontola.
"Ho fame"
"Chi l'avrebbe mai detto" dico in modo ironico mentre lo guardo con la coda dell'occhio e sistemo sulla mensola i libri che ho in mano.
Le sue guance si arrossano mentre mi guarda male e sussurra un "antipatico"
Ignoro il suo commento e vado in cucina, riempio una pentola d'acqua e la metto sul fuoco.
"Per pranzo ti devi accontentare della pasta"
"Va benissimo, alla fine mi basta mangiare" a questa sua affermazione Eren ridacchia mentre si guadagna una mia occhiataccia.
"Dovresti controllare di più quello che mangi, potrebbe influire negativamente sulla tua salute"
Non credo nemmeno mi abbia ascoltato, infatti è andato in sala e si è buttato sul divano.
Lo raggiungo in sala e lo guardo male.
"Moccioso vai a farti un bagno e a vestirti decentemente, non ti voglio a tavola in pigiama!"
"Ma-"
"Niente ma" lo interrompo bruscamente, non ho voglia di litigare per una cosa simile.
Mi guarda male, poi la sua espressione assume una sfumatura divertita, incrocia le braccia al petto e mi dice "allora voglio un bacio"
Sospiro, per avere 18 anni è ancora piuttosto infantile.
"Ti bacerò solo quando ti sarai lavato e cambiato"
Eren mi guarda deluso, poi si alza svogliatamente dal divano e va in camera sua.
Torno camera mia, sistemo ancora alcune cose, poi ritorno in cucina e preparo per il pranzo.
Quando è quasi pronto sento il moccioso che è uscito dal bagno e poco dopo spunta sulla soglia della cucina.
Il mio sguardo si posa su di lui e mi lascia completamente senza parole.
Si è messo un paio di jeans aderenti, con una maglia bianca con lo scollo a v e le maniche lunghe che però sono state arrotolate; inoltre si è pettinato i capelli all'indietro e i suoi occhi smeraldini risaltano ancora di più.
Devo ammettere che è davvero favoloso.
Eren's Pov
Appena entro in cucina Levi mi osserva.
Per alcuni istanti il suo sguardo è concentrato su di me e stranamente non è freddo come il solito.
"Hai intenzione di mangiarmi con gli occhi ancora per molto?" gli sorrido malizioso.
Levi mi si avvicina lentamente fino a quando i nostri nasi si sfiorano e i nostri respiri si fondono.
"Potrei farlo ancora un po', infondo abbiamo tutto il tempo...ma preferisco fare altre cose assieme a te..." la sua voce è maliziosa ma anche così sensuale...poi il modo in cui me l'ha sussurrato mi fa impazzire.
Sono sicuro di essere arrossito, ma in questo momento ho altri problemi più seri.
Una leggera pressione sulle labbra mi distrae piacevolmente dai miei pensieri.
Levi mi da svariati baci, alcuni più casti mentre altri più profondi, ma in tutti ci sono una miriade di sentimenti e provocano un'infinità di emozioni e di sensazioni differenti dentro di me.
Il timer della pasta suona e il moro si stacca dalle mie labbra.
Si allontana da me, mi rivolge un'ultima occhiata e poi va a scolare la pasta e la mette nei piatti.
Mi siedo a tavola mentre ancora maledico mentalmente il timer, chissà cosa sarebbe successo se non avesse suonato.
Levi porta i piatti a tavola e si siede difronte a me.
Durante il pranzo non parliamo quasi per niente, semplicemente ci osserviamo; sono i nostri occhi a parlare per noi.
*angolino autrice: Scusatemi! Sono immensamente dispiaciuta per questo enorme ritardo ma me ne sono successe di tutti i colori. Per farmi perdonare ho cercato di fare un capitolo abbastanza tenero e dolce, spero solo che vi piaccia. Vi ringrazio moltissimo per tutte le letture, i voti e per i commenti, ogni giorno aumentano sempre di più. Ci sentiamo nel prossimo capitolo, che spero di riuscire a pubblicare entro la prossima settimana. A presto♥
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