La mattina quando iniziai a svegliarmi mi sentivo stretta, bloccata. Mi ricordai che stavo dormendo con il riccio e, mi girai verso di lui per guardarlo. Gli scostai i capelli dal viso e lui fece dei versi strani in disapprovazione, era dolcissimo.

La vita è un continuo dono, è vero molto spesso per ricevere devi perdere, ma è un ciclo. Harry è il mio dono, un qualcosa che aspettavano da tanto e che finalmente è arrivato. Sono qui a guardarlo e penso quanto sia importante dimostrare alle persone che ci tieni, perché se no vanno via..

"Buon giorno " disse strofinandosi gli occhi.

" Giorno riccio" risposi dandogli un bacio sulla guancia.

Mi attirò sul suo petto e chiuse di nuovo gli occhi.

"Andiamo a fare colazione o la facciamo qui? " mi chiese.

"Ora vedo che ore sono aspetta" dissi.

Mi allungai a prendere il telefono e vidi che erano le dieci e mezza .

"È presto sono le dieci e mezza, andiamo al bar dai" dissi mentre mi alzavo.

Harry mi diede qualche bacio e poi si andò a lavare.

Mi andai anche io a fare la doccia, poi misi gli unici panni che avevo. Harry è lento! Ero giù in salone a vedere la tv, lui era ancora sopra. Ad un certo punto suonarono alla porta, siccome lui era al piano di sopra decisi di andare ad aprire. Non chiesi nulla, ma quando aprii la porta me ne pentii amaramente.

"Ciao, c'è Harry? " chiese lei..

" Taylor? " chiesi io in stato di shock. Che voleva? Che ci faceva qui?

" Si sono io, c'è o no? " chiese lei in modo insistente.

" posso sapere perché lo cerchi? " chiesi iniziando ad alterarmi, era indisponente.

"Perché dovrei darti spiegazioni? Cosa sei la badante?" disse lei cercando di entrare.

"Badante ci sarai tu, e non provare nemmeno ad entrare, sono la ragazza di Harry e scusa tanto ma è impegnato! " dissi su tutte le furie provando a chiudere la porta, ma lei la bloccò.

" Taylor che ci fai qui? " disse Harry tranquillo scendendo le scale.

" Tesoro passavo di qui e ho pensato di venirti a salutare" disse entrando in casa e sbattendomi quasi per aria, non ha capito nulla.

"Allora, quando ti presenti a casa di qualcuno, anche se non ti apre il proprietario, si usa la gentilezza. E siccome tu non sai nemmeno cosa sia e, me ne può fregare di meno della bimba viziata che sei, o chiedi scusa per avermi dato della badante e per i modi o finisce male! Ah e un'altra cosa, quando mi passi accanto evita di sbattermi vicino. " dissi in cagnesco, questa viziata!

" Le hai dato della badante? " disse Harry stranito.

" Harry guarda non pensavo fossi sceso a questi livelli. Ti ho lasciato e ti sei andato a prendere gli scarti pur di non restare solo, potevi evitartela questa tipa volgare" disse lei come se io non esistessi, mentre si avvicinava a lui.

"Taylor io penso tu stia esagerando, non ti permetto di trattarla così, e ora scusa ma è meglio se vai! " disse lui indicandole la porta.

" Peggio per te" disse andando verso la porta.

"Gallina la prossima volta che vieni avvisa che sei tu così non vieni nemmeno aperta" dissi sbattendole la porta in faccia.

Ero furiosa, mi andai a sedere sul divano.

"Piccola, mi dispiace.. Lei è così si crede di essere Dio" disse sedendosi accanto a me.

"Harry se qualcuno ti avesse trattato così lo avrei fatto a pezzi! Si tratta di rispetto, quella cretina mi ha fatto saltare tutti i nervi, ma poi che voleva? Bah" parlavo velocemente e gesticolando molto.

"Hai ragione, scusa.. Mi faccio perdonare, ti va un pranzetto fuori oggi? " disse lui.

" Solo se passiamo una giornata normale, niente ristoranti o cose lussuose" lo risposi poggiandomi sul suo petto.

"Allora un bel pranzo al Mc? " disse lui.

" Siii, mangiamoci tutto " dissi alzandomi soddisfatta.

Presi la mia borsa e uscii di casa seguita da Harry.

" Comunque questa notte è stato fantastico, lo desideravo da tanto" mi sussurrò all'orecchio.

Le mie guance presero fuoco alle sue parole, non ne parlo mai così esplicitamente.

"è vero! " risposi dandogli un bacio.

" Come sei bella quando hai vergogna " disse salendo in macchina.

Al Mc io ed Harry mangiammo di tutto! Un paio di menù a testa, cose extra, gelato e chi più ne ha più ne metta. Usciti da lì non riuscivo nemmeno a respirare talmente che ero piena!

Tornammo a casa e ci poggiammo un po' sul letto, mangiare è stancante. Sentii il telefono squillare, mi alzai per cercarlo ma non lo trovavo, era in bagno. Feci una corsa e riuscì a rispondere, ma non guardai il numero.

"Pronto.. " disse..

Spazio autrice : Ciaooo, scusate la mia assenza, ma ho avuto tanto da lavorare, spero che il capitolo vi piace,fatemi sapere!Ragazze vi volevo invitare a leggere due storie fantastiche che meritano di essere lette, la prima è di lalettricedoro " separate dalla nascita", la seconda è di fuckindimples "Camouflages". Un bacio❤️