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Un amore vero

NON POTETE DIRE CHE NON SAPETE

Lyon arrivato all'ospedale chiamò un'infermiera che portò la ragazza in una stanza. A lui non era consentito entrare però. Prima di entrare nella stanza,la donna lo invitò a sedersi su una poltrona. Lui si sedette. Era bagnato fradicio e ricoperto di fango. Era così stanco che appena si sedette sulla poltrona marrone gli sembrò di essere andato in Paradiso: aveva percorso chilometri prima di arrivare al grande edificio bianco. Aspettò pazientemente un'ora poi dalla stanza uscì l'infermiera

Infermiera: Caro, puoi tornare a casa.

Lyon:....non posso lasciarla qui

Infermiera: Ok, senti, dammi il tuo numero e appena starà meglio ti chiamerò

Senza pensarci molto Lyon diede il suo numero all'infermiera. Poi si diresse verso l'appartamento. Però, era troppo stanco per camminare, così chiamò un taxi. Arrivato all'appartamento si stupì dello strano silenzio. Non c'era rumore di passi o di un altro movimento qualsiasi, non si sentivano rumori di pozioni che ribollivano nei calderoni, non c'era un minimo di musica, nessun rumore di pedine o di libri che vengono sfogliati con foga. Niente. C'era un silenzio infernale. Quel silenzio che entra dentro di te e comincia a far parte della tua anima. Un silenzio che faceva paura. Lyon cominciò a cercare i suoi amici in ogni camera. Niente. Anna doveva essere già arrivata. Ma non c'era nemmeno lei. Vide in camera di Strecatto. Non era lì. Non stava ascoltando la musica davanti alla finestra depresso, non c'era proprio. Lyon andò nella sala da pranzo e notò che sul tavolo c'era un bigliettino: "Caro Lyon. Ci annoiavamo tanto così siamo usciti. Speriamo che tu stia bene. Torneremo a momenti. Ciaoo!! I tuoi amici" Lyon era sollevato ma non troppo. Potrebbe essere una trappola, oppure potrebbero essere stati rapiti! Lyon non era per niente calmo, così prese un bicchiere e lo riempì d'acqua. Rimase a fissare il liquido trasparente per un po'. "Bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno" pensò. Poi bevve. Dopo andò in camera sua e prese il telefono. Nessun messaggio. Nessuna notifica. Ok. Andava tutto bene. Il ragazzo posò il telefono e andò in salotto. A Lyon venne un colpo per quello che vide: Anna era davanti a lui con i suoi occhi rosso sangue, un coltello in mano e un sorriso psicopatico. Vicino a lei c'era Erika imbavagliata e legata ad una sedia che lo guardava con gli occhi lucidi.

Anna: Sei arrivato finalmente!

Lyon: Com...com'è possibile?! Erika era quasi morta! Come può essere qui?!

Anna: Grazie a qualche pozione di Mario l'ho curata. Poi l'ho rapita e portata qua. Allora a chi tieni di più, a me o a lei?

Quella cosa non aveva senso.....ma Lyon prontamente rispose

Lyon: Io tengo più a TE!

Anna: BUGIARDO!

La ragazza piantò il coltello in testa alla ragazza che morì sul colpo. Ci fu uno spargimento eccessivo di sangue: Sangue sulla tv, sul pavimento, sul tappeto....

Anna: Che piacere farla soffrire di nuovo!

Lyon: MA COME FAI??? NON LO CAPISCI?? IO TI AMO!!

Anna: Un tempo le persone si amavano veramente. Ora i ragazzi si fidanzano solo per farsi belli con gli amici e le ragazze per far ingelosire le amiche. L'amore vero non esiste più. Io è quello che voglio, l'amore vero. Quello che ti ride in faccia quando lo cerchi, quando lo vuoi. Il nostro è stato solo un amore falso, temporaneo, un amore adolescenziale...

Anna prese da dietro la TV (mamma mia magiah) un contenitore pieno di gasolina e se lo buttò a dosso. Poi prese un fiammifero e andò sul balcone seguita da Lyon.

Lyon: No che fai?

Anna: Addio mondo crudele!

La ragazza accese il fiammifero e se lo buttò a dosso per darsi fuoco, salì sulla ringhiera e si buttò. Lyon corse verso di lei e le afferrò la mano. La ragazza era appesa a lui.

Anna: Non ti rendi conto? Morirai anche te!

Il fuoco lo stava raggiungendo, ma a lui non importava. Stava per cadere ma a lui non importava. Il fuoco cominciò a bruciargli la pelle ma lui strinse i denti. Prese tutta la forza che aveva in corpo e cercò di sollevare la ragazza. E ci riuscì. La fece sedere sul pavimento del balcone. In quel momento non gli importava niente, la baciò. I due vennero circondati dalle fiamme ma non gli importava. Da Anna uscì una massa incorporea nera che si avvicinò all'orecchio di Lyon che si staccò dalla ragazza. La massa parlò

Massa: Tu hai liberato la ragazza da me. Sei coraggioso, bravo, ci sei riuscito. Questo sì che è amore vero. Ora per premiarti lascerò in pace te, la tua ragazza e i tuoi amici. Addio!

E scomparve. Gli occhi della ragazza tornarono viola. Ma non riuscì più a vederli perché subito li chiuse. Anna era troppo stanca e si addormentò.

Lyon prese un contenitore e lo riempì d'acqua. Ne buttò addosso a sé e ad Anna per spegnerla dal fuoco.

Lyon: SCUSA!

Poi il ragazzo pulì il sangue in salotto: Non poteva tornare indietro ma poteva andare avanti. Bruciò il corpo dell'amica con il cuore in gola. Infine mise l'amica (o meglio dire fidanzata) sul suo letto. E lui andò a sedersi nel divano. Proprio in quel momento arrivarono gli amici.

Mario: HEYYYY! Ci siamo persi qualcosa?

Lyon: Non proprio. Ora vi racconto :)

FINE CAPITOLOOHHHHH

~BYESS

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