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Non voglio litigare con te....

Si esercitarono per tutto il giorno, fino a notte, e poi Cico tornò a casa.  La porta era chiusa a chiave. Non lo avevano aspettato?
Il ragazzo mise le mani in tasca per prendere le chiavi. Ma, quando fece uscire le mani dalla giacca, vide che non aveva preso le chiavi...bensì un foglietto accartocciato.
Cico cercò di lisciarlo per capire cosa rappresentasse.
Notò che era una foto: c'erano due bambini che ridevano.I, ragazzo dsi capelli rossi li riconobbe subito. Erano lui e Stre da piccoli. Ah come ridevano da piccoli....
Girò il foglio e vide che nell'altra facciata c'era scritto:

Ti ricordi di noi da piccoli? Eravamo inseparabili eh.....
Oh, e ancora lo siamo! O no? ;)

Quella era una lettera! E Cico se ne ricordava bene dato che era recente.
Quell'estate Strecatto era dovuto partire per Londra insieme ai suoi genitori.
Ci è stato per tutta l'estate e a Cico era mancato tanto.
Nonostante ciò, Stre gli mandava sempre delle cartoline e il ragazzo era molto felice di riceverle.

Con molta nostalgia dei vecchi tempi, Cico rimise la cartolina in tasca e prese le chiavi. Le infilò nella toppa e con meno rumore possibile aprì la porta. Entrò silenziosamente, richiuse accuratamente la porta a chiave e vide l'orologio: erano le 2 del mattino.

-È possibile che il tempo passi così velocemente?- pensò tra sé e sé il ragazzo.

Poi Cico si diresse verso camera sua ma vide Strecatto voltato di spalle, rispetto a lui.

-Che ci fai qui? A quest'ora soprattutto!- gli chiese Cico.

Il ragazzo si voltò:- Stavo per farti la stessa domanda. Sarebbe più opportuno che tu mi rispondessi al più presto perchè è da due giorni di seguito che sparisci per tutto il giorno.-

Il ragazzo dai capelli rossi lo guardò stupefatto. Era sconvolto da quelle parole. D'altronde, l'amico aveva ragione. -Scompaio per un motivo ben preciso. E tu lo sai giá. Decidi se credermi o no.-

-LA SMETTI DI DIRMI CAVOLATE?!- esclamò il ragazzo dai capelli viola con il viso ormai rigato di lacrime. Fece uno scatto in avanti e si ritrovò faccia a faccia con Cico.
In quel momento era molto evidente la differenza d'altezza: Strecatto era molto più basso di Cico. Lo era sempre stato.

-Ascoltami....devi credermi!-

-E perchè dovrei farlo? Sei impazzito per caso!?-
Strecatto era fuori di sè. Non riusciva a comprendere più il suo amico. Anzi, non riusciva più a comprendere nemmeno sé stesso.
In quel momento provava un misto di rabbia e di tristezza infinita. Senza pensarci alzò la mano in aria e tirò un ceffone all'amico.
Cico lo guardò sbalordito. Non sapeva più che dire.

Strecatto si guardò la mano, come se non l'avesse mai vista. Gli sembrava sconosciuta, non la riconosceva come sua. Anche quando era arrabbiato non aveva mai perso il controllo così. MAI. E soprattutto con il suo migliore amico....con la persona che amava.

-S~Scusa...io...io non volevo.... non so che mi sia preso....-

Cico guardò in alto. In quel momento la sua faccia venne illuminata dai deboli raggi lunari. Lui fece un sorriso beffardo e come per prenderlo in giro, con aria di sfida gli disse:- Vedi!? Non sei più te! Non ti riconosco più! Le cavolate hanno preso il sopravvento. Hai creduto a qualsiasi cosa che ti dicessero in giro...oroscopi...favole......
Ma non credi al tuo migliore amico...HA! Assurdo. Non sei più tu.-

Strecatto era colpito dalle parole dell'amico. Lo avevano colpito fortemente, dirette, con una forza assurda. Provava, un forte dolore al cuore.
-Se la pensi così non vale la pena nemmeno parlarti e....addirittura degnarti di uno sguardo- fu l'ultima cosa che disse, prima di voltarsi e chiudersi in camera sua.
Cico era rimasto in piedi, solo in mezzo alla stanza. Fermo come un sasso. Dopo aver sentito quelle parole dovette trovare molta forza per riprendersi.
Andò a letto e fece molti incubi.

Ogni giorno Cico scompariva per lo stesso arco della giornata per passare del tempo con Monika. Ormai erano molto amici ma in compenso Strecatto aveva mantenuto la parola: non gli parlava, e nemmeno lo guardava più. Ormai era doloroso anche solo essere nella stessa camera con lui, per Cico.

Era un giorno come gli altri e Cico entrò nello strano mondo, come ormai era l'abitudine. Solo che non c'era Monika ad aspettarlo.
Così il ragazzo cominciò a vagare in lungo e in largo alla ricerca dell'amica. Vide un boschetto. Ci andò. Dopo pochi passi sentì una voce femminile. Sentì un canto. Era bellissimo, stupefacente. Cico fu incantato e deliziato dalla bellissima canzone. Andò avanti e dopo un pò la voce si fece sempre più forte. Oltrepassò dei cespugli e vide un fiume dalle acque limpide e Monika che si stava facendo il bagno. Incredibile! Era lei che cantava!
Sulle sponde del fiume vi erano vari asciugamani, dei vestiti e molte ciotoline.
-Canti molto bene sai?- gli sembrò oppurtuno dire.
Un secondo dopo Monika cominciò ad urlare:- Sparisci pervertito!-
Cominciò a lanciargli in faccia di tutto e di più così lui si coprì gli occhi con le mani e si rifugiò dietro un albero a pochi metri più in lá.
-Ma da dove sei sbucato!?-
-Ti stavo cercando.- rispose calmo Cico.
Non osava voltarsi o sbucare da dietro l'albero, altrimenti sarebbe stato immediatamente assalito da un'orda di asciugamani. (Io: sennò lo avresti fatto, eh pervertito? Cico:- COSA?!-)
-Aspetta che mi vesto e ti raggiungo....tu non guardare!-
-No vai tranquilla-
Detto questo Cico sentì un strano rumore: Monika era uscita dall'acqua.
Poco dopo la ragazza lo raggiunse: - Ho fatto- aveva i capelli bagnati e lisci, sembravano molto più lunghi di quando erano asciutti; le arrivavano alle cosce. Indossava un vestito scollato, senza spalline, rosa chiaro e delle ballerine dello stesso colore.
Cico le toccò il braccio e sentì che era ancora bagnata.
-Hey ma che fai ora!?-
-Ma sei tutta bagnata!-
-E allora?-
-Ti ammalerai!-
-Pfffff, io non mi ammalo mai!-
Data la testardaggine dell'amica, il ragazzo si tolse la giacca e la posò sulle spalle di Monika. Lei lo guardò stranita e subito dopo arrossì.
-Perchè lo hai fatt~-
-Shhhh.  Quando ti sarai asciugata andiamo ad allenarci ok?-
All'inizio la ninfa sembrava arrabbiata ma subito dopo chiuse gli occhi, sorrise e annuì.

Lamacorniiii (?) sono vivah! Finalmente mi presento con un capitolo nuovo di zecca! Vi sono mancata?

No. Ok. Lo sapevo.
Adesso vi saluto! Al prossimo capitolo! :3

~Byess

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