Alle 4:01, Strecatto se ne tornò in camera sua. Una volta entrato, sbattè fortemente la porta e si mise sul suo letto, a piangere. Per Cico era lo stesso: non riuscì a dormire per tutta la notte. Continuò a guardare in alto, verso il soffitto. La finestra della camera era aperta e da essa entrava un leggero soffio di vento, di tanto in tanto. La luna splendeva in cielo e illuminava il volto del ragazzo, che aveva le lacrime agli occhi.  Nessuno dei due riusciva a sopportare l'idea di avere litigato.

La sveglia suonò alle 7:00 e tutti si svegliarono. Si lavarono i denti e si sedettero a tavola, per mangiare la colazione. Tutti parlavano animatamente, tranne Cico e Strecatto, che fissavano il loro piatto, in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto. -Va tutto bene?- chiese Anna, preoccupata per i suoi amici. -Sì, tutto apposto- risposero all'unisono i ragazzi.

Dopo scuola, andarono tutti a pranzo, poi ritornarono nell'appartamento, per studiare. Quella volta però Cico non volle studiare con gli altri, ma si chiuse in camera sua e aprì il libro di storia.
-"Filippo il bello rispose alla presa di posizione del pontefice, accusando Bonifacio ~"- (si ringrazia la collaborazione del mio libro di storia xD) leggeva, quando un pensiero gli attraversò la mente.

Flashback time! :D

-Puoi tornare a trovarmi...? Così ci alleniamo un pò....- gli chiese Monika. Cico le sorrise: -Certo!- le rispose senza pensarci nemmeno. Il volto della ragazza si illuminò~

Fine flashback time :D

Cico prese un foglietto (molto a random '*~*) e scrisse:

Lo lasciò sulla sua scrivania in modo che si potesse notare facilmente e si calò dalla finestra. La sua discesa fu facilitata da una grande quercia che si trovava vicino alla finestra della camera.
Arrivato in giardino, il ragazzo cominciò a dirigersi con passo felpato verso il bosco. Una folata di vento lo investì. Cico cominciò a tremare. Durante il tragitto vide molte foglie volare. Foglie gialle, marroni, rosse. Ad un certo punto una foglia cadde davanti a lui. Cico si fermò e la raccolse. La foglia era di un colore rosso acceso, come i suoi capelli. Sembrava perfetta, senza morsi di insetti o altro. Poi alzò lo sguardo verso il cielo. Molte foglie volavano tutte insieme quesi da sembrare uno stormo di anatre. Tutte insieme....tutte unite..tranne quella foglia rossa, sola che si avventurava senza le sue care amiche che l'avevano sempre accompagnata nei suoi viaggi. Cico trovò sé stesso nella foglia: solo,, che faceva le sue avventure, abbandonava gli amici più stretti per avvicinarsi a chi? A una ragazza!

Flashback time! :D

Strecatto e Cico erano seduti sulla sabbiera e facevano un castello di sabbia. Avevano 7 anni. Strecatto prese una manciata di sabbia e la tirò lontana. I granelli si divisero e formarono una piccola e sottile distesa di granelli. Cico guardava l'amico stranito. Ad un certo punto una bambina con i capelli mori legati in due codini ed un vestito rosa si avvicinò ai bimbi :-Volete giocare con me?- chiese.
-No! Non ci interessano le femmine!- risposero in coro i due amici.
La bambina scoppiò a piangere e scappò via.
-Non ti senti un pò in colpa?Chiese Strecatto a Cico.
-No. È una femmina. Le femmine sono odiose. Io non mi innamorerò mai di una femmina!- rispose convinto Cico
-E allora di chi ti innamori? Dei tappeti?- gli chiese con sguardo di sfida Strecatto
-Esatto! Vedi che mi conosci bene!- esclamò fiero il ragazzino.
Ci fu un attimo di silenzio, poi i due scoppiarono in una risata fragorosa che riecheggiò per tutto il parco.

Fine flashback time! :D

Cico in quel momento si vergognò di quello che stava succedendo e di quello che era già successo. Nonostante ciò, prese la foglia e se la mise in tasca e andò avanti. Arrivato cominciò a camminare casualmente per il bosco, senza sapere dove stesse andando. Camminava e basta. Dopo un pò vide una luce azzurra oltre un cespuglio di more. Lui la riconobbe subito e si precipitò da lei. Oltrepassò il cespuglio e vide Monika girata di schiena, rispetto a lui, che, seduta su un tronco di legno, fissava una pozzanghera.
-Hey (?)- disse incerto Cico.
La ninfa si girò a guardarlo. -Oh! Allora sei venuto a trovarmi!-
Cico annuì.
-Non me lo sarei mai aspettata da un umano-
A quella frase il ragazzo non volle commentare, quindi stette zitto. La ragazza capì che non avrebbe dovuto dirlo.
Silenziosamente Monika cominciò a camminare. Cico la seguì. Giunti al lago, la ragazza si buttò per prima. Dopo un pò si buttò pure Cico. Arrivò in profondità e cominciò a mancargli l'ossigeno ma non tornò in superficie. Cominciò a dimenarsi furiosamente. Ad un certo punto si ritrovò steso sull'erba verde e profumata. Alzò lo sguardo verso il cielo e vide Monika che lentamente gli volava intorno. Però non rideva come faceva sempre, semplicemente lo guardava con uno sguardo vuoto. Cico si alzò e Monika atterrò vicino a lui. Lo abbracciò :- Mi dispiace- disse con voce rotta.
-Di cosa ti scusi?- chiese Cico che era arrossito.
-Non volevo dire quelle cose, tu sei...diverso da tutti gli altri-.
Detto quello la ragazza si sciolse dall'abbraccio, si voltò e ci fu un attimo di silenzio. Poi Monika si voltò e, sorridente, disse: -Vogliamo cominciare l'allenamento?!-
-Ovvio!-

Andarono in una spaziosa pianura e si distanziarono l'uno dall'altra di un pò di metri.
-Prima di tutto devi aspettare fino a quando il nemico è ad un metro circa da te e ti vuole attaccare. In quel momento dovrai andare a destra o a sinistra per schivare il colpo. Ricordati di non farlo mai prima di~- cominciò a spiegare Monika.
Cico si ricordò della mossa che aveva fatto la ragazza per schivarlo nel loro primo incontro.

Lo so che non è il momento per fermarsi ma ooohhhhhh sono le 23 e passa e domani dovrei andare at school e mi sono promessa che oggi dovevo pubblicare un altro capitolo che la pausa tra un capitolo e l'altro sta andando troppo per le lunghe. Ho paura di aver scritto cavolate ma vabbè. Il prossimo capitolo sarà speciale vi avverto. ;) Detto questo vado a dormire.

- Byesss