Ci vediamo!
Cico aprì gli occhi e vide davanti a sé Monika tutta sorridente: -Finalmente ti sei svegliato!- disse ridendo. -Per quanto tempo ho dormito?- chiese il ragazzo. La ninfa ci pensò un pò su poi gli rispose: - Un'oretta circa, tra poco si cena!-
Cico in preda al panico cercò di alzarsi ma non riusciva a sorreggersi così finì a terra. -No che fai! Non sei ancora guarito!- Monika si precipitò da lui e lo aiutò a sedersi sul divano. - I miei amici mi stanno aspettando, si staranno preoccupando....-
Monika guardò in basso e rassegnata ruppe il silenzio che regnava in sala :- Mio nonno sta preparando una medicina che ti farà guarire~-
-Com'è possibile?-
-Cosa?-
-Che esista una medicina del genere...-
-Ricordati che non sei sulla Terra-
Monika aveva ragione: si trovavano in un mondo parallelo, fantastico, magico, fatato.... meraviglioso. Gli sembrava un sogno.
Poco dopo entrò in camera il nonno di Monika con una ciotolina in pietra. La ciotola conteneva un sostanza né liquida né solida, di un colore verdastro. Il vecchio gli si avvicinò e gli pose la mano :- Albus-
-Silente?- scherzò Cico.
-Me lo dicono tutti quando vado sulla Terra....certo che voi ragazzini siete spiritosi eh?- detto ciò l'anziano signore diede la ciotola alla nipote poi si allontanò.
-Mangiala, è questa la medicina di cui ti parlavo prima- Monika gli parlava porgendogli la ciotola. Guardava in basso. Cico la prese e aspettò che la ragazza se ne andò per cominciare a mangiare la medicina. Con due dita prese un poco di quella sostanza verde. Poi si ficcò le dita in bocca. Il sapore lo travolse, veloce come un'aquila in picchiata. La medicina aveva un sapore aspro, amaro, e molto piccante. Gli veniva da vomitare ma continuò a mangiarla. Finita, buttò la ciotola a terra e si sdraiò sul letto. Poco dopo Monika entrò nella stanza. Aveva uno strano frutto spinoso, rosa in mano. Gli si avvicinò e glielo porse. Cico lo afferrò e, con ancora il sapore orribile in bocca, lo addentò. Aveva un sapore così dolce...ma non troppo...nemmeno troppo poco...un sapore perfetto, indescrivibile. Gli si annebbiò la vista ma diede lo stesso un altro morso al delizioso frutto. Passò un minuto e lo finì. La vista gli tornò normale e potè rivedere Monika. Cominciò a scrutarla e solo in quel momento si accorse di quanto era bella. No...non poteva pensarla così....forse era colpa del frutto? No, lui credeva quella cosa con tutto il suo cuore. -Prova ad alzarti- gli ordinò Monika. Lui provo e ci riuscì.
-Prova a camminare-
Lui cominciò a muovere le gambe e camminò. -Seguimi- disse, fredda Monika. La ragazza seguita da Cico, attraversò la porta che li divideva dall'esterno. Cico notò con sorpresa che il cielo era dello stesso colore di qualche ora fa. Monika indicò al ragazzo un lago. Cico aveva capito che doveva buttarcisi. Si diresse, senza dire una parola. -Hey Cico~- Monika ruppe quel silenzio infernale. -Dimmi- disse Cico voltandosi a guardarla. -Potresti tornare a volte...qui...da me...che ci alleniamo un pò?-
Il viso di Cico si illuminò -Certo!- rispose energico il ragazzo, senza pensarci. La ragazza gli sorrise. Che bel sorriso che aveva. Cico la salutò con la mano. Lei ricambiò. Poi Cico si buttò dentro al lago e dopo pochi secondi di sofferenza si trovò sulla Terra. Era buio. Era notte. Cico era impaurito:aveva paura di perdersi. Alzò lo sguardo e vide in cielo una scia luminosa. Lui cominciò a seguirla. Era la cosa che gli sembrava più giusta di fare. Alla fine della scia si ritrovò davanti al palazzo in cui soggiornava. Entrò silenziosamente nell'appartamento. Vide l'orologio. Erano le due di mattina. Gli sembravano passate solo poche ore. Cercò di andare in camera sua ma Strecatto lo raggiunse correndo e lo abbracciò.
-Dove sei stato?- gli chiese. Aveva gli occhi lucidi
-Non te lo posso dire-
Strecatto a quella risposta sospirò, si sciolse dall'abbraccio e si girò.
Cico allora, gli si avvicinò e cominciò a sussurrargli all'orecchio: - Sono andato in un posto che nemmeno ti immagini: ci sono grandi laghi con dolci acque cristalline e fiumi che scorrono lentamente, pesci di tutti i colori che volavano vicino al bordo dell'acqua, alberi giganteschi oppure minuti. Frutti dolcissimi, di forme bizzarre, un sole grandissimo e luminoso e arcobaleni ovunque, poi ho conosciuto una ninfa. Era bellissima.-
Strecatto lo guardò stranito. Ma stava scherzando? Lo stava prendendo in giro? Almeno si era confidato con lui, un'altra volta, che poteva essere l'unica.
-Sei sicuro di non essertelo sognato?-
-Sì!-
-Guarda...potresti esserti addormentato nel~-
- NO!- Cico infuriato si girò e andò in camera sua sbattendo la porta in faccia a Strecatto. Il gattino chiuse gli occhi e si mise a piangere...silenziosamente. Appoggiò la schiena alla porta e strisciò fino a sedersi sul pavimento freddo. Poi si coprì il viso con le mani e rimase lì, a piangere, fino alle 4.
Fine capitolohhhhh!!1!1!1!!!1
~Byessss
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro