Chiarimenti
Herobrine sapeva benissimo cosa stesse intendendo la ragazza, ma voleva evitare la domanda. Abbassò lo sguardo e rimase in silenzio.
Poi Anna lo spaventò: gli prese il viso tra le mani e lo strinse forte, poi le attorcigliò intorno al suo collo e fece una cosa che lui non si sarebbe mai aspettato da una fragile ragazza come lei. Lo tirò su, di pochi centimetri...ma lo tirò su.
Il demone respirava a fatica. Il suo sforzo era più che evidente. Tentava di liberarsi ma non ci riusciva. Si dimenava come un forsennato ma la ragazza, nonostante avesse notato la fatica dell'alleato, non mollò la presa. Aveva uno sguardo duro, intenta ad arrivare in fondo a quella storia. Di certo non era arrivata fino a lí per nulla, non aveva rischiato di morire per non ottenere alcun risultato. Voleva che i suoi sforzi fossero ricompensati.
Però allo stesso tempo....oltre ad essere determinata nel suo intento...si sentì in colpa....il ragazzo che le aveva salvato la vita numerose volte...lei lo stava torturando. Si sentiva un mostro. Era indecisa.
Herobrine però non se ne stava con le mani in mano, anzi! Le mani le mise su quelle della ragazza e cominciò a stringergliele più forte che poteva. Anna provava dolore. Un forte dolore che attraversava le sue carni, i suoi muscoli, le sue ossa...e arrivava al cuore.
Si sentì un crack e Anna non ebbe più la forza per trattenere il demone in alto.
Lo lasciò cadere. Lei stessa scivolò a terra. Si guardò le mani e le vide insanguinate. Alzò lo sguardo e vide terrorizzata il demone seduto a terra che si stava massaggiando la testa. Poi lui incrociò lo sguardo della ragazza. Non capiva il perché della paura della ragazza. Fino a quando lei gli mostrò le mani. Lui allora le si avvicinò e le prese tra le sue. Era stato lui.
-Mi....dispiace- le disse Herobrine.
Anna non sapeva che dire. Non riusciva piú a muovere le mani. A quanto pareva le ossa le si erano spaccate. Ecco scoperto il perché di quel crack. Il demone si alzò in piedi e si addentrò in un vicolo buio della caverna. Poco dopo tornò da Anna. Aveva una ciotolina tra le mani, qualche strana erba fosforescente, un pestello, un pó di garza e un pó di fazzoletti.
Si avvicinò alla ragazza e le si sedette accanto, posando ciò che aveva tra le mani. Prese la ciotola e ci mise dentro un pó di erbe: una gialla, una viola, una verde e una azzurra. Poi prese il pestello e mischiò tutte le erbe all'interno della ciotola, schiacciandole. Ne ottenne una sostanza semiliquida verdastra. Prese i fazzoletti e con essi cominciò a pulire le mani di Anna, liberandole dal loro stesso sangue. Poi prese la ciotolina e cominciò a spalmare le mani di Anna con quella strana sostanza,massaggiandole. Infine le ricoprì di garza,le avvicinò alla sua bocca e le baciò. Anna era arrossita e guardava sbalordita il demone.
-Non preoccuparti....so quello che faccio- la rassicurò il demone.
Un lampo bianco la accecò. Pochi secondi dopo il lampo sparì.
-Prova a muovere le mani- le consigliò lui.
Lei lo fece...o almeno ci provò. Stranamente riuscì a muoverle, come se non fosse successo nulla.
-Ma come~?- tentò di chiedere Anna, ma Herobrine le mise un dito sulla bocca e sussurrò :- shhh, é un segreto!-. Poi le fece l'occhiolino.
Anna gli sorrise. Il demone sembrava sereno, nonostante lei lo avesse quasi fatto soffocare.
-S...scusa!- gli disse Anna. Si vergognava di sé stessa.
-No....scusami tu! Meriti di sapere....- le rispose Herobrine.
-Dopo la vostra vincita contro Entity io vi assicurai che sarei riuscito a tenerlo a bada, ricordi?- cominciò a dire il demone.
La ragazza annuì.
-Ecco.....così lo incatenai, lo imbavagliai e lo misi qui, nella sua dimora. Inoltre mi stabilii qui per controllarlo meglio.
Durante la notte io uscivo dalla caverna e facevo la guardia. Controllavo se ci fosse qualcuno. Sai, io non ho bisogno di dormire....comunque! Molto spesso sentivo dei rumori, così mi allontanavo dalla caverna e andavo tra le frasche per breve tempo. Ogni volta trovavo solo conigli, volpi, lupi. Una volta tornato davanti alla caverna sentivo dei rumori provenienti dall'interno. Ho sempre pensato che fosse Entity che si dimenava e cercava di urlare, che cercava di liberarsi...ma essendo indebolito non riusciva. Così non sono entrato per varie volte. Ogni volta però succedeva la stessa cosa. Notai che pochi secondi dopo il mio arrivo, il rumore cessava. Così un giorno, insospettito, entrai dentro alla caverna....e vidi una sagoma interamente nera che stava sussurrando qualcosa ad Entity. Aveva gli occhi gialli...di un giallo acceso, vivace. Due fessure. Inoltre aveva stampato sul volto un sorriso. Bianco come....come....nulla che io abbia visto! Era inquietante. Mi guardò dritto negli occhi per pochi secondi. Ero terrorizzato. Poi si avvicinò lentamente a me e sentii il rumore di una campana. Un rumore assordante. Fu questione di un nanosecondo che l'essere era già scomparso. Mi voltai verso Entity, che mi stava guardando male...-raccontò Herobrine.
-Che cosa creepy!- commentò Anna. -E poi cosa é successo?-
-Entity sembrava essere piú forte di giorno in giorno. Io ero spaventato. Un giorno cominciò a dimenarsi con gran foga e....riuscì a spezzare le catene con cui lo avevo imprigionato. Poi si avvicinò a me e mi buttò a terra. Notai che aveva delle cose luminose e colorate in mano.....
si avvicinò all'uscita e scomparve...proprio come quella strana "cosa" che avevo incontrato tempo prima-concluse il demone.
-Sai dirmi altro....su...quelle cose colorate che teneva in mano..?- chiese Anna
-No, mi dispiace-. Il demone era desolato.
-Devo investigare!- esclamò la ragazza.
-No! Tu torna dai tuoi amici in modo che non sospettino nulla! Prometto che ti avvertirò quando scoprirò altro!-
-Ok....!-
Herobrine le si avvicinò e le baciò la fronte. Anna lo guardò, interrogativa.
-Fidati, servirá per comunicare. Ora vá!- disse il demone. Lui la toccò e d'un tratto la ragazza si trovò nella sua camera. Pazzesco. Non sapeva piú a cosa pensare.
Fine capitolohhhh!
Vi é piaciuto? Boh!
Io vi salutoooo!
~Byesss
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