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MARK EVANS x Reader

Era il giorno che aspettavi da tanto, il giorno che finalmente era arrivato: inizia la scuola! Certo, tutti staranno pensando "MA LA SCUOLA E' UNA NOIA!!!" ma non per te. Non questa volta. Perché questa volta non eri più alla vecchia scuola, ma in un nuovo istituto: la Raimon Jr High!!! Aspettavi questo giorno da tanto, e finalmente era arrivato. Appena ti trovi davanti la scuola noti che è più grande di come era in foto e di come ti eri immaginata, ma non aveva perso il suo fascino. 

Fortunatamente non ti perdi subito nei corridoi e raggiungi la tua nuova classe, dove il professore ti presenta ai tuoi nuovi compagni. Immediatamente fai caso a un ragazzo non particolarmente emozionato, quasi con la testa tra le nuvole. Mentre continui ad osservarlo, pensierosa, il  prof continua con il solito monologo: "Lei è la vostra nuova compagna di classe, Jessica White". Con questa odiosa frase torni a fissare l'aula e fai un saluto alla classe con un cenno del capo. "Jessica, puoi sederti vicino al signorino Evans, sarà lieto di averti accanto!". Il professore indica il ragazzo che avevi notato sin dall'inizio. Capelli scuri e disordinati, una fascia arancione sulla testa che li tiene abbastanza in ordine, la divisa messa quasi a casaccio e un piede quasi autonomo che finge di palleggiare con un pallone immaginario mentre la mano scarabocchia cose su un foglio. Non sei totalmente convinta di quello che l'uomo aveva appena detto,  sembra quasi che al "signorino Evans" non importasse. 

Ti siedi dove il professore ti ha detto e inizi a tirare fuori il quaderno, ma una voce ti distrae. Era un ragazzo dai capelli color turchese raccolti in una coda alta, un paio di ciocche gli cadevano sull'occhio sinistro, occhi marroni e dall'aria simpatica. Si trovava dietro Mark... 

COSCIENZA: ci dimentichiamo dei cognomi già due secondi dopo?

Tu taci, che non ti ricordi nemmeno cosa hai mangiato stamattina a colazione.

"Ciao, io sono Nathan, a quanto pare ti tocca stare vicino a Mark... Ti avverto che sembra un tipo poco sveglio, ma in realtà ha solo perso la testa per il calcio! Lo ama più di qualunque cosa o persona! Non fa altro che parlare di calcio, calcio e ancora calcio..." Il ragazzo ti sorride, sembra un tipo a posto. "Ciao Nathan, come avrai sentito io sono Jessica. Perché a te da così fastidio il fatto che a Mark piace il calcio e non smette di parlarne?". Il ragazzo soffoca una risata, poi guarda l'amico davanti a sé "Non è che mi da fastidio, è che dopo essersi subiti 6 ore di lezione, sentirlo parlare sempre e solo del calcio, ANCHE MENTRE MANGIA IN MENSA PRIMA DEI NOIOSI CORSI POMERIDIANI è un po' snervante...". Ti passa per la testa una domanda: riuscirai a iscriverti finalmente a quel corso? O ti cacceranno di nuovo?

"Mh...capisco...ma quindi tu non giochi a calcio! 😢 Io si, come attaccante!!! Ti volevo giusto chiedere se sapevi dove mi posso iscrivere al club." chiedi a Nathan. Ha parlato di corsi, dovrebbe saperne di più di te. Magari sa anche dove potrai iscriverti. 

"Io gioco a calcio, ma per svago...Faccio parte del club di atletica. E se vuoi ti accompagno io oggi pomeriggio a iscriverti". Sorridi, sai che diventerete buoni amici." Grazie Nath, non ti da fastidio se ti chiamo così, vero?" Il turchese fece di no con la testa, le stava proprio simpatico. Ma il ragazzo che più la incuriosiva era quel Mark...Mark...Mark...

coscienza: HO CAPITO CHE SI CHIAMA COSI'!!!!BASTA!!

Ti odio coscienza, lo sai che ti odio...  

 "BYRON TI FA UN FAVORE CON IL SALTO TEMPORALE, E ARRIVI SUBITO AL POMERIGGIO"

Aspettavi Nathan davanti la scuola, ma non lo vedevi arrivare. Stavi cominciando ad annoiarti, e di parecchio, stavi pure pensando di andare a chiedere a tutti quanti quelli che ti passavano accanto dove fosse; quando lo intravedi tra la folla di studenti. "ALLELUIA!!! QUASI NON CI SPERAVO PIU'" esclami. Il giovane sorride "Scusa il ritardo, il professore mi ha trattenuto per correggere i compiti di letteratura".

"No, figurati...Dove si trova il posto in cui mi posso iscrivere al club?"

"Ti ci porto subito! Poi però ti lascio lì, devo correre ad atletica". Annuisci. Per te l'importante è arrivarci. Quando raggiungete il posto noti che è solo una piccola casetta di legno, ma a te va bene così. Non ti importa come sia la squadra, volevi solo giocare a calcio. Nemmeno i giocatori ti interessavano poi così tanto.

COSCIENZA: uno invece ti interessa... vero?

No! non è vero! Ok, forse un po', ma il mio vero obiettivo è giocare a calcio, punto! Quindi smettila odiosa coscienza altrimenti...

"Siamo arrivati! ... Oi, ci sei? Tutto bene?" il turchese ti scuote leggermente e tu ritorni sulla Terra quasi intontita. Odi la tua coscienza, ma farà sempre così, e lo sai, quindi cerchi di abituarti anche a questo...

"Grazie mille Nath! Adesso corri, altrimenti farai tardi! Qua ci penso io, poi se vuoi ti racconto com'è andata domani. Ciaoo!" lo saluti con la mano mentre si allontana, poi ti giri verso la "catapecchia", sospiri ed entri. 

"Buongiorno a tutti, questa è la sede del club di cal..." ti blocchi non appena vedi il Signorino Mark. Sembra quasi trasformato rispetto alle lezioni, ora è allegro e pimpante. E come noti subito, è anche più sveglio.

"Ciao ragazzina, ti serve qualcosa?". Perfetto. Pensi. Vorrà dire che il mio nome dovrò dirglielo due volte oggi. Sospiri, ma il ragazzo ti sta simpatico, ti diverte quasi dover ripetere il tuo nome due volte solo per lui. "Sono Jessica, piacere a tutti, vorrei iscrivermi al club di calcio!". 

Un ragazzo dai capelli a forma di chewin-gum ti guarda strano e poi accenna un sorriso FORTEMENTE forzato, ma evidentemente non è lui il capitano, perché si gira verso Mark e sospira "Sarà il nostro capitano a decidere, com'è giusto che sia. Mark, tu che ne pensi?" Stranamente, lo sospettavi. Quel pallone gonfiato non poteva essere un capitano, quel Mark era decisamente molto meglio. Tuttavia, sai perfettamente che avrebbero tentennato tutti nell'assumere una ragazza al club di calcio. Era già successo parecchie altre volte, e lo sai. Ma tenti. Perché nella vita o tenti, o cadi. 

Il Signorino Mark (la tua coscienza ha deciso che lo chiamerà così a vita) si avvicina a te e comincia a farti domande tutte legate al calcio "Hai mai giocato a calcio, Jessica?". Nella tua testa quasi sorridi, questa era parecchio facile. "Sì, da 5 anni". Il moro sembra interessarsi particolarmente a te adesso che glielo hai detto, e questo ti fa un po' ridere. Nath ha ragione, lui sembra avere occhi solo per il calcio. "Hai mai fatto parte di un'altra squadra?" continua il capitano. 

Questa domanda invece speravi non la facesse. Certo che avevi fatto parte di altre squadre, ma quando avevano visto il tuo tiro, ti avevano tutte cacciata via. Non potevi dirglielo, o ti avrebbero mandata via di nuovo. Di nuovo. "... no". Ecco. Lo sapevi. Adesso ti cacciano fuori. Chiudi gli occhi e aspetti che ti dicano di no, ma il ragazzo sembra non pensarci due volte e continua con le sue domande. 

"E, dimmi, ti piace il calcio?"

....

Co-cosa? Scuoti la testa fortemente e cerchi di analizzare la situazione. Non ti hanno ancora mandata via, forse potresti farcela davvero. Forse potresti di nuovo tornare a giocare con qualcuno, e non sempre da sola. Il tuo sorriso parla da solo, ma rispondi lo stesso "Certo che mi piace Mark! Altrimenti perché secondo te avrei scelto di iscrivermi?". Quel ragazzo era diverso da quello che avevi incontrato in classe. Parecchio diverso... questo ti piaceva di più.

COSCIENZA: LO SAPEVOOOOOOO

Ma tu non ti stai mai zitta? Adesso vai a farti un rifornimento d'aria, che devo parlare, altrimenti mi prendono per matta. Forza, VAI!!!

Senza rendertene conto ritorni in te proprio in tempo per sentire le parole che ti avrebbero travolto, oggi come mai più "Bene! Sei ammessa! Benvenuta nella squadra della Raimon, io sono il capitano Mark Evans!!" Non ci credi. Davvero? Sul serio sei ammessa? 

Sorridi ancora di più, talmente tanto che ti fanno male le guance, ma non ti interessa. Mentre tutti ti augurano il benvenuto, con la coda dell'occhio vedi che la testa di chewin-gum non apprezza molto la decisione presa dal tuo amico, ma fai spallucce e ti presenti. 

BYRON TI FA UN DOPPIO FAVORE CON IL DOPPIO SALTO TEMPORALE (E SPERA CHE ALLA FINE I SUOI SFORZI SIANO VANI, PERCHE' SI STA STANCANDO PARECCHIO)

Sono passati tre anni da quando ti hanno fatto entrare nel club di calcio...Non ti dimenticherai mai quel bellissimo sorriso che si stampò sulla bocca di Mark appena gli hai fatto vedere come giocavi. ERI LA MIGLIORE, poi si è aggiunto anche Nath, poi è arrivato Axel, poi Jude e così via...Ma prima che ti perdessi nei ricordi di una volta lo stesso professore che tre anni prima ti aveva presentato ti sbatte sul banco il compito di matematica. Guardi il voto:100!!! SIII!!! I POMERIGGI PASSATI A STAUDIARE CHIUSA IN CAMERA CON JUDE CHE TI TRAPANAVA LE ORECCHIE DI COSE CHE NON AVEVANO TOTALMENTE SENSO NON ERANO STATI VANI. 

I posti non erano cambiati, o meglio, erano cambiati, ma tu ti sei nuovamente seduta vicino a Mark. 

MARK. Quel ragazzo che tre anni prima ti accettò in squadra, quel ragazzo con cui avevi vinto la PRIMA partita contro la Royal Academy, quel ragazzo con cui hai vinto i mondiali...Quel ragazzo che ti ha fatto perdere la testa. 

COSCIENZA: AHA!!! ALLELUIAAAAAAAA!!! DOPO TRE ANNI CHE TE LO DICO L'HAI CAPITO!!!! 

Ma guarda che io l'avevo già capito due anni fa...

Scuoti la testa e ritorni alla realtà,  ma vedi che Mark è leggermente scuro in volto (e fidatevi, non è per il Tornado di Fuoco di Axel)... NOn sarebbe carino nei suoi confronti, e lo sai che ti devi fare i fatti tuoi, ma non ci riesci e glielo chiedi... "Mark...quanto hai preso?" mormori con una voce sommessa. Lo vedi sospirare e alzare il foglio: 40!!! COM'E' POSSIBILE? MARK? 40? vRimani completamente scocciata. Mark aveva studiato tutto il pomeriggio e aveva ADDIRITTURA  SALTATO UN QUARTO D'ORA DEGLI ALLENAMENTI per poter ripassare, eppure...

"Oh...scusa...Beh, se vuoi..." Adesso arrivava il vero momento difficile: per tre anni siete sempre usciti con tutta la squadra, in gruppo, a farvi una passeggiata o a festeggiare una vittoria o perché non ce la facevate più a stare in casa senza uscire a giocare...Ma adesso era il momento fatale. Dovevi chiederglielo. Era già impossibile che in tre anni non glielo avessi chiesto, ma dovevi dirglielo. 

COSCIENZA: FALLO. FALLO. FALLO. FALLO. FALLO. FALLO

OK! LO FACCIO! CALMATI!!!!

"Mark...se vuoi domani, visto che i miei partono per lavoro, e sono a casa da sola, ehm...ti andrebbe... ecco...volevo sapere se ti andava... setiandavadivenireacasamiacheripetiamomatematicaepoisevuoiusciamo" . Riprendi fiato. L'hai detto troppo velocemente e Mark ti guarda stranito...ECCO, LO SAPEVI! NON VUOLE!!! 

"Ma certo!!! Grazie!!!" Ti si fiondò addosso talmente tanto velocemente che per poco non cadde dalla sedia. Perfettoh!!! Ti strinse in uno dei suoi abbracci e poi si staccò da te e sorrise a 64 denti, come solo lui sa fare. Diventi più rossa di quanto tu possa mai immaginare (i capelli di Claude o Xavier sono solo la minima parte), ma sorridi e questo gli basta. 

"Va bene, allora andiamo a casa mia direttamente dopo gli allenamenti di calcio, ti va?" sai già la risposta, non ti avrebbe detto di no, MAI. L'aveva detto anche Nath il primo giorno: "ama il calcio più di qualunque cosa o persona!"... Ma la sua risposta ti fece sobbalzare sulla sedia.

"E se per una volta saltassimo gli allenamenti di calcio?...Lo so che non è da me parlare così, ma se mia madre viene a sapere che ho preso 40 al compito di matematica mi ammazza e non mi farà più venire agli allenamenti, e, tanto per cambiare mi sequestrerà la palla...CHE OVVIAMENTE RIPRENDERO' MUAHAHAHAHAHA!!!" si era talmente tanto scaldato che stava in piedi sulla sedia. Non resisti e scoppi a ridere, attirando l'attenzione di tutta la classe.

"Signorino Evans la prego di sedersi, deve mantenere un comportamento rispettoso delle regole qui a scuola..."  comincia il professore che, insomma, sta facendo la ramanzina a Mark ripetendo come ogni santissima volta che a scuola si doveva stare composti, rispettando le regole e cose così...insomma...NOIOSE. Ma tu e Mark continuate a ridere senza farvi vedere dal professore, che mentre continua non si rende conto che mezza classe si è aggregata alle vostre risa e ora il brusio della classe è arrivato alle stelle. Proprio come te, che non vedi l'ora che finisca l'ultima ora di matematica. Era quasi incredibile che lui avesse accettato a saltare gli allenamenti, ma almeno adesso hai capito che tutto è possibile... 

ALTRO SALTO TEMPORALE SCUSABYRONIOTIODI-CIOE',TISONOGRATAPERQUESTITUOISFORZIEGRAZIEHHHH!!!!

BYRON:... VABBEH, TI PERDONO PICCOLA MORTALE!!ADESSO SBRIGATI, PERO', CHE VOGLIO SAPERE ANCHE IO COME FINISCE QUESTA STORIA

Pomeriggio. Finiti i corsi pomeridiani. Mark. A. Casa. Tua. 

Quasi non riesci a crederci mentre il capitano saluta la squadra e sia avvia insieme a te verso casa tua: ha saltato gli allenamenti... ha saltato gli allenamenti...

La tua reazione adesso è identica a quella che fece l'intera squadra pochi minuti prima: peggio dell'urlo di Munch. Ma le sue parole ti portano di nuovo con i piedi per terra, e lo ascolti mentre cerca di ricordarsi gli errori fatti nella verifica di matematica. Sorridi, appuntandoti tutto quanto nella tua mente e cercando di tenere il filo. Mentre parla, però, senti scaturire dalla sua bocca la parola "proibita". Il mondo attorno a te si fa inizialmente scuro. Proibita... Quella tecnica... La tua tecnica... No, hai giurato di non farla mai più. Con la Raimon sei riuscita ad imparare un sacco di nuove supertecniche, sia singole che di gruppo, quella non ti serve più. Ma era la tua tecnica... quella che avevi fatto tu, da sola, la prima volta... certo, era quella che ti aveva messo in difficoltà più di tutte fino a tre anni fa, ma è pur sempre la tua tecnica. La tua. Con queste parole in mente non ti sei resa conto che il tuo corpo si è mosso da solo: siete arrivati davanti casa tua, hai tolto la chiave da sotto lo zerbino e l'hai fatta girare due volte verso destra, entrando così nella tua casa; hai percorso il corridoio quasi imbambolata e ti sei fermata lì, davanti a quel disegno. Quel quadro orrendo, ma insieme meraviglioso, che avevi fatto quando avevi solo 5 anni. Quando avevi creato la tua prima supertecnica. Quando l'avevi svolta la prima volta, prima di decretarla proibita. Senza nemmeno saperlo, avevi preso Mark per mano e lo avevi condotto lì, proprio davanti a quel disegnino, come per mostrarglielo. Quando ti sei svegliata e te ne sei resa conto, però, non sei arrossita, anzi. Hai cominciato a stringere la mano più forte. 

Tramite il vetro protettivo davanti al disegno, riesci a vedere il suo sguardo sorpreso, poi spaventato, poi addolorato. Senza saperlo gli avevi detto tutto. Il segreto che no avevi detto a nessuno, nemmeno ai tuoi migliori amici. Quello che pensavi di portarti dentro la tomba per sempre, e che invece ora avevi rivelato a lui. Allenti la presa della mano, credendo che lui voglia scappare via, magari mentre ti urla e ti da del mostro, o della traditrice. O della distruttrice, come ti chiamavano a quei tempi. Ma Mark ti riprese la mano e la strinse con ancora più forza, mentre risolveva l'enigma che ti tenevi nascosta per tutta la vita "Hai creato tu quella tecnica. Lo hai fatto quando avevi poco meno di sei anni, forse 5. All'inizio ne andavi fiera, ma poi tutti hanno cominciato a dire che era pericolosa, ma solo perché era molto potente. Troppo potente. La sua forza aumenta con l'aumentare delle tue emozioni in campo, sia positive che negative, per questo ogni volta che la provavi diventata più distruttiva. Ti cacciavano da ogni squadra, credevano fossi un mostro. Eri diventata pericolosa... la distruttrice"

Non ce la fai: al suono di quelle parole tanto orribile quanto vere, scoppi in un mare di lacrime. Erano tutte vere, ma tu non volevi lo fossero. Ti nascondi il viso tra le mani e fai per scappare, ma una mano ti prende di scatto e precipiti dentro una matassa calda. Mark... 

Mentre le lacrime ti rigano il volto come spilli, le sue parole dolci come il miele ti si impiantano nella testa "Non sei un mostro, Jessica. Non sei una distruttrice. Non sei la distruttrice. Non lo sei più. Non lo sei perché sei andata avanti con la vita, con il calcio, con lo studio e con le emozioni. Sei cresciuta da quando eri così piccola, e sei diventata grande. Non sei più il mostro che tutti conoscevano, non lo sei mai stata. Non puoi essere un mostro tu. I mostri non brillano così tanto da scaldare i cuori delle persone, più del calcio stesso. Come minimo puoi essere un angelo, ma io spero che tu non lo sia. Suonerebbe strano che un angelo come te stia piangendo insieme ad un umano come me" A quel punto sgrani gli occhi. Alzi il capo: le stesse lacrime che stai versando tu, ora le sta versando lui. Mark Evans, colui che non è mai crollato davanti a nulla, ora cede il posto alle lacrime davanti ad un disegno. Impossibile... 

Vorresti far sprofondare la tua testa di nuovo nella sua calda divisa scolastica, ma stavolta lui ti blocca il mento lo indirizza verso l'alto così che tu possa guardarlo negli occhi, e poi ti bacia. 

Il tuo mondo crolla ed esplode in un secondo netto. Mark Evans, colui che ti ha rubato il cuore sin dall'inizio, ti ha resa la persona più felice del mondo, ma ha allo stesso tempo scoperto la verità. Tuttavia, tra le sue parole c'era una nota dolce, come se volesse dirti "non m'importa. Così come non m'importava se tu avessi mai giocato in un squadra o meno, quel giorno in cui ti sei iscritta, così adesso non mi importa di quello che eri". E te lo disse. Staccò le sue labbra dalle tue e poi lo disse "A me non importa. M'importa solo di te. Non di quello che eri, non di quello che sarai. Solo di quello che sei". 

Le lacrime smisero di scendere, il tuo cuore smise di battere, il tuo dolore smise di esistere. Avvicinavi solo le tue labbra alle sue, mentre sussurravi la frase "Ti Amo". Non ha fatto nemmeno in tempo a dirti "Anch'io", che sei di nuovo sprofondata dentro la gioia più pura. 


ANGOLO AUTRICE

Bellezze!!! Allora? Come vi è parso il primo xReader che faccio? Forse un po' lungo? 

Non lo so, me lo dovete dire voi =). RINGRAZIO IMMENSAMENTE Sole_Blade23  per avermi aiutato, anche con gli errori di grammatica (i verbi, quelli non mancano mai!!! =( )

SE AVETE RICHIESTE SCRIVETE QUI PLEASE!!!! TENX (lo scrivo sempre così, anche se so che non si scrive così)

ADDIO PINGIUNI!!!! O MEGLIO, ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMAHHH!!!!

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