Quando entro in casa, scopro che è arrivato anche Mirko. Sta chiacchierando con Maya, mentre mia madre è intenta a guardare la sua serie tv.

«Dio mio, sei fradicia», esclama mia madre «ma che hai combinato?»

«Si è messo a nevicare e non avevo l'ombrello», dico e inizio a starnutire.

«Fila a farti una doccia calda», dice mia madre.

Mirko mi insegue.

«Amanda!», esclama, e mi prende un braccio. Non riesco a guardarlo negli occhi.

«Ti ho chiamato cinque volte e non hai mai risposto...»

«Scusa», mormoro.

«Eri con Andres, vero? Maya mi ha raccontato cosa stai facendo per lei... Solo che...vorrei che tu non mi escludessi da queste cose. Non dopo tutto quello che è successo con Andres»

«Va bene. Ho sbagliato», mi affretto a rispondere. Lui ha ancora l'aria seccata, ma mi prende una ciocca di capelli bagnati.

«Ha ragione tua madre», sussurra «devi farti una doccia calda o ti ammalerai sul serio»

Una doccia è proprio quello che mi ci vuole per fare un attimo chiarezza dentro di me. Mi infilo sotto l'acqua calda e mi accorgo che un po' mi dispiace: sto lavando via l'odore di Andres dalla mia pelle. Avrei voluto rimanere ancora un po' con quel profumo addosso.

Ripenso al nostro bacio. Ho ancora le labbra che scottano. Nessuno mi ha mai baciata in quel modo. C'era qualcosa di violento e dolce insieme. Come se con quel tocco avessimo risvegliato un'antica profezia seppellita da tempo. Siamo davvero anime gemelle?

Amanda hai sedici anni, gli ormoni a mille e guardi troppa televisione, mi dico.

Eppure un bacio può cambiare il corso di una storia.

Non posso mentire a lungo a Mirko. Devo dirglielo o non sarò più in grado di guardarlo in faccia.

Mentre mi vesto, davanti allo specchio, mi sento diversa. Dopo che ci siamo baciati, entrambi siamo scappati via, quasi senza salutarci. Come se avessimo fretta di allontanarci per capire cosa stava succedendo.

«Ehi», dice Mirko, alle mie spalle.

«Ehi», sussurro e mi volto verso di lui.

«C'è qualcosa che vuoi dirmi?», chiede.

«Sì, in effetti c'è», rispondo.

Poi squilla il telefono.

E' Marie.

«Pronto, Amanda? La madre di Mirko ha detto che l'avrei trovato da te», gracchia, poi tossisce «e presumo ci sia anche Maya, dato che ha il telefono staccato»

«Marie, che bello sentirti! Buon Natale in ritardo!»

«Anche a te, cara. Senti, non c'è molto tempo. Ho trovato un'offerta mondiale per passare il capodanno in uno chalet in montagna. Ci sarà anche mio marito, ma questo posto ha delle stanze libere e mi sembrava carino invitare anche te e Mirko. E ovviamente Maya. Potremmo fare delle prove e andare a sciare e...»

«Marie, veramente io...»

«Ludovica e Andres hanno detto di sì», si affretta ad aggiungere lei.

«Come?»

«Sì, li ho sentiti prima ed erano molto entusiasti»

Questa frase mi ferisce. Quindi Andres non ha pensato neanche per un attimo di dire la verità a Ludovica.

«Marie, dammi dieci minuti: ne parlo con Maya e mia madre e ti richiamo, okay?»

«Va benissimo ragazza»

Riattacco.

«Marie ha una proposta per Capodanno», spiego a Mirko e andiamo in salotto a parlarne con Maya e mia madre.

Sono tutti molto entusiasti. Maya crede sia l'occasione giusta per parlare con suo fratello. Sta già pensando di lasciare sua nonna in custodia alla vicina.  Mirko non vede l'ora di farsi una sciata e spera di dormire con me. Mia madre può invitare Antonia senza che sua figlia la faccia sentire di troppo.

L'unica che non ci capisce più niente sono io. Come mi dovrò comportare con Andres? E perché non ha detto nulla a Ludovica? Per lui quello che è successo non è importante?

«Non sei contenta?», mi chiede Maya, vedendo la mia aria perplessa.

«Sì, lo sono... Ma credo che ho bisogno di andare a stendermi un attimo in camera mia, prima di cena»

Mirko mi prende per mano e ci sdraiamo sul mio letto. Mi sento in colpa verso di lui e anche molto triste. Pensavo che le cose sarebbero cambiate, invece non fanno che complicarsi. Chiamo Marie e le confermo che ci siamo.

«Perfetto, allora metto Maya in stanza con Ines e ti lascio con Mirko, se per te va bene»

«L'altra stanza immagino sia...»

«Di Ludovica e Andres, naturalmente»

Sospiro.

«Allora grazie Marie e a presto»

«Ah, Amanda? Porta le scarpette da ballo»

Sbuffo e riattacco.

Mirko mi accarezza i capelli.

«Non sembri tanto contenta, fatina», mi dice. Ha un'espressione così dolce e io mi sento così fragile che mi infilo tra le sue braccia e rimango accoccolata così per un po'. Sono piena di dubbi e non so che direzione prendere.

Provo qualcosa di molto forte per Mirko, ma non voglio mentirgli. Solo non credo sia giusto rovinare tutto per Andres, se per lui quel bacio non ha significato nulla.

«Ami, hai per caso trovato il mio accendino? Dall'altra sera lo cerco ma è sparito...», mi dice Mirko.

«Prova a guardare nella mia borsa», rispondo, distratta.

Mirko si alza e rovista nella borsa. Torna verso di me con qualcosa in mano.

«Trovato?»

«No, però ho trovato questo», risponde e la voce gli trema.

E' un pacchetto piccolo. C'è un biglietto attaccato con dello scotch.

Mirko mi porge il pacchetto. Sul biglietto c'è scritto:

Da lupo a lupo. Buon Natale, ballerina.

Io  vi avevo avvertite...