E' arrivato il giorno che in molti attendono. Nell'aula dove facciamo teatro c'è un gran fermento.

«Finora ci siamo solo divertiti», dice Marie «ma adesso iniziamo a fare sul serio»

Maya mi strizza l'occhio. La storia che ha scritto è bellissima. Ha davvero talento nel mettere in piedi piéce teatrali. Non ci siamo più parlate da quel giorno, ma ci basta un'occhiata per essere sintonizzate sulla stessa frequenza. So che non ha detto nulla a suo fratello e so che presto dovremo farci una serata solo io e lei, per parlare di un sacco di cose.

«Ho scelto i due protagonisti», prosegue Marie, mentre nella stanza l'atmosfera si fa sempre più tesa «e devo ammettere che anche quest'anno è stata molto dura. Vi ricordo che i professori danno alcune agevolazioni per chi partecipa a questa attività regolarmente. Lo spettacolo finale è molto sentito da tutti»

Ludovica si sfrega le mani. Pende dalle labbra di Marie. Mirko sembra abbastanza nervoso. Io non riesco a smettere di guardare Andres. Vorrei sapere chi è la signora cieca che accompagnava l'altro giorno, vorrei entrare nel suo mondo, farne parte, parlare insieme a lui tutte le volte che voglio.

Amanda, smettila. Datti un contegno.

«Per il ruolo del protagonista maschile che interpreta Frank, ho scelto il nostro Andres. Dovrai imparare anche a ballare qualche pezzo, mio caro»

Andres annuisce. Ludovica gli manda un bacio con la mano.

«Per il ruolo della sorella di Frank, c'è la nostra Ludovica. Per il ruolo del migliore amico di Frank, non potevo che scegliere Mirko. La protagonista femminile che interpreta Allison, la nostra donna lupo, è per Amanda. Il ruolo di ancella di Allison...»

«Come?», esclamo.

Nessuno mi considera. Tutti stanno aspettando di capire quale sarà la loro parte. Mirko mi guarda, preoccupato. Andres mi fissa. Ludovica mi mangia con gli occhi e se potesse mi strapperebbe i capelli uno per uno.

«Come?», ripeto.

Marie mi fa segno di stare zitta e continua ad elencare i personaggi.

«Potete andare, tutti tranne Amanda e Andres. Grazie»

Ludovica brontola qualcosa, va verso Andres, lo bacia frettolosamente ed esce.

Maya mi saluta e mi fa segno che chiamerà più tardi. Mirko mi dà una pacca sulla spalla e se ne va senza dire nulla.

«Marie», esordisco «non sono per niente pronta per quella parte e inoltre bisogna anche ballare e non ho alcuna intenzione di farlo». Ho parlato in fretta, fregandomene di quello che può pensare Andres. Non posso fare questo torto alla mamma. E' una promessa. E non posso neanche tradire Eleonora.

«Io voglio che tu inizi ad entrare nel ruolo di Allison», mi risponde Marie, pacata «poi per il ballo ci sarà tempo di valutare la questione».

«Non ho possibilità di scelta, dunque?», chiedo, esasperata.

«No», risponde Marie, ora quasi divertita.

«Ti pentirai amaramente della tua scelta», piagnucolo.

«Lo credo anche io», commenta Andres e mi rivolge il solito sorrisetto furbo. Lo strozzerei.

Marie si fa una risata.

«Io adesso ho altre questioni da risolvere. Andres sa cosa bisogna fare alla prima prova. Affidati a lui. Ci vediamo settimana prossima. Intanto cercate di leggere il copione ed entrare nel personaggio»

Ci lascia soli.

Ci lascia soli.

Ci lascia soli, avete capito?

Sono da sola con Andres e non riesco neanche ad alzare lo sguardo verso di lui. Un conto è sbirciarlo quando esce da scuola o quando si bacia con Ludovica. Un altro è averlo di fronte, adesso, con quella maledetta maglietta bianca e attillata che mette in luce i pettorali e quelle labbra che sembra non aspettino altro che essere baciate.

«Allora, che vuoi fare?», chiede Andres «rimani lì impalata tutto il tempo o vuoi che iniziamo a provare?»

«Provare?», rispondo «ma io non so il copione, l'abbiamo letto solo una volta, non so neanche che cosa devo fare»

Andres prende il mio copione e lo getta per terra.

«Sei un lupo», sussurra «e io sono la tua preda»

«Stai scherzando, vero?»

«La prima scena inizia così. Ti ricordo che è mia sorella, l'artefice di questa sceneggiatura. Fosse per me, credo non saresti degna di interpretare un lupo»

«Ah si?», ribatto. Ma questa volta non servirà provocarmi, per tirare fuori il meglio da me.

«Siamo in un bosco», continua Andres «io non ti vedo, ma tu sì. Senti il mio odore»

Chiude gli occhi e si posiziona al centro della stanza.

Rimango impalata a guardarlo. Dopo un po' li riapre.

«Amanda, devi cacciarmi», esclama «sveglia, muoviti verso di me. Fidati che non mi lascerò prendere così facilmente»

Richiude gli occhi. Sospiro. Non mi sento certo un lupo, ma avanzo verso di lui e appena mi muovo lui cerca di indovinare la traiettoria dei miei passi e si sposta. E' bravissimo. Dopo un po' mi dimentico che lui è Andres e io sono Amanda e afferrarlo è l'unica cosa a cui penso. Riesco a sentire il suo odore. Finalmente, dopo un paio di assalti a vuoto, lo prendo per la manica. Lui cerca di ribellarsi, ma io gli afferro un braccio e lo trascino verso di me. Andres si gira e mi mostra il collo. Il suo odore mi travolge e rimango immobile. Ho voglia di morderlo e al tempo stesso adesso che siamo così vicini mi sento stupida.

Lui riapre gli occhi.

«Bella prova, lupetto», dice «ma ne hai di strada, da fare»

«Abbiamo finito?»

Sorride e mi guarda con quegli occhi nerissimi e furbi.

«Direi che abbiamo appena iniziato».

Spero vi piaccia questo capitolo. Aspetto i vostri commenti e suggerimenti come sempre!
Piccolo spam:se volete in libreria trovate Cercami nel vento edito da Sperling :)