Capitolo 33
Suspect. Our soul is full of suspects. Ambiguous behaviours always led us to think bad things. Well, exceptions still exist, sometimes. They're rare, but they wouldn't be exceptions if they were not rare, right?
Matthew si volta verso di me, lasciandosi alle spalle la pentola col pollo. - What?-
- Your New Year's Eve. What did you do? You told me there was a party in a pub whose name I can't remember, but no other details.-
L'americano continua a far ondeggiare lo sguardo da me ai suoi piedi, tipico segnale del suo nervosismo. - Oh, well. Nothing special, actually- risponde pacatamente, con tono quasi annoiato, per non tradire alcuna emozione.
- Are you sure?-
- No, I'm not. Tiara and Cody were there and...-
Lo interrompo prima che possa terminare la frase. - Were they with you? I didn't catch it before.-
- It was unexpected, but anyway we had a great time. I loved that moment.-
- What are you talking about?-
Calamita si mette una mano sulla bocca, come a maledirsi per aver già parlato troppo. - Ask to Tiara. She was waiting for you to come back to tell you everything face to face.-
- Oh, come on! You know I can't resist. What's going on?- Provo a guardare il mio ragazzo facendo gli occhi da cucciolo, sperando di farlo cedere e potergli estrarre qualche informazione.
- I won't say a word. I promised.- Per sottolineare le sue parole striscia due dita sulle sue labbre, per indicare che la sua bocca è cucita.
- Ok, I'll call her later. I need to know. But now, I need to eat. Please. Airplane's food was terrible, except those biscuits, full of chocolate drips. May I help you with the chicken? -
- Definitely not. It's almost ready. But tell me more about these cookies, we can try cooking them. -
- Well, I guess it could be a disaster. A fun disaster. If you want, we can try. At your place, naturally.-
- Ok, but then you clean the disaster you'll made.- Il moro mi fa la linguaccia, per prendermi in giro.
- You mean the disaster we'll made- replico, rimarcando il soggetto plurale della frase, mentre lui spegne il fornello e porta in tavola la pentola col pollo.
- No. You. I'm a great chef, critics should give me at least five Michelin stars, as Gordon Ramsay or something like that.-
Dopo aver fatto anche da cavaliere, servendo la pietanza, finalmente si siede, a fianco a me, che invece mi avvento sul cibo, come fossi rimasta per giorni a patire la fame.
- I guess the best option for you is to be a scientist. But you can dream, of course.-
- Is this a kind way to tell me that the chicken is not good?-
- It's not bad, it's just... a bit overcooked.-
- More crunchy is better.-
- Yeah, burnt crusts are also carcinogenic.-
- Come on, you're too precise.-
- I'm joking! That's so tasty. Love it. Thanks. It's a nice way to say welcome back.-
- Just a thanks? I think I deserve something more- afferma lui, mentre mi mangia con gli occhi e un sorriso malizioso compare sul suo volto.
- You'll never change, uhm?-
- We haven't seen for two weeks. I need you.-
- I'm so tired. I need a little bit of motivation, to find energies- replico, osservandolo con lo stesso suo sguardo, non proprio casto e dalle buone intenzioni.
Chiaramente non se lo fa ripetere due volte. Si avvicina velocemente, lasciandomi una scia di baci sul collo, che mi provocano un brivido intenso lungo la schiena. Mi era mancato, decisamente mi era mancato.
Senza attendere oltre, ci spostiamo in camera. Non so in quanto tempo, nè in che modo, ma i nostri indumenti, che sembrano essere solo scomodi ingombri, finiscono rapidamente sparsi sul pavimento bianco della stanza. I nostri corpi si fondono perfettamente a creare una magia unica, un'armonia perfetta.
Il desiderio di mettere a contatto le nostre pelli si appaga, momentaneamente, pur non saziandosi mai del tutto. La temperatura corporea è inevitabilmente salita e io sono felice.
Restiamo abbracciati per un tempo non ben definito e io mi inebrio del suo profumo, come a non volermene dimenticare.
Per un attimo non ho pensato a quel dannato scatto ed è stato un sollievo. Un momento fugace, ma incredibilmente leggero.
Ora, però, mi ritrovo qui a fissare il soffitto, stesa sul letto, con le coperte che mi coprono fino al collo, mentre una debole luce naturale filtra dalle persiane e rischiara la mia stanza. Ho visto tutte le ore, senza mai riuscire a riposare per più di trenta minuti consecutivamente.
Matthew, a fianco a me, dorme come un bambino, con la mano sinistra sotto alla testa rivolta verso di me. Questa notte è stata fantastica. Se non avessi questo stupido tarlo in testa, ora starei dormendo come un ghiro, proprio come lui. Invece me ne sto qui, come una cretina, con le mie stupide ansie, ad osservare questa bellezza dormire. Non posso non soffermarmi sui suoi lineamenti perfetti, su quel filo di barba appena visibile, rigorosamente ordinata, senza un pelo fuori posto o su quelle labbra carnose, ma dolci.
Ma più cerco di distrarmi, più quella stupida voce torna prepotente nelle mie orecchie.
Si sarà stufato, come ha fatto Andrea. Gli uomini sono tutti uguali. Tu non sei l'eccezione, sei la regola.
E Dio, quanto la odio. Vorrei poterla zittire, ma non ne ho le forze, perchè forse, almeno un po' ci credo.
I minuti passano ed io, stufa di osservare il monotono bianco del soffitto, senza fare rumore, prendo il cellulare, appoggiato al comodino. Sono le sei e mezza. Probabilmente non mi risponderà subito, ma decido di scrivere un messaggio a Tiara.
<< Hey, girl! Today I'm still free from work, why don't we go somewhere? I think you have something to tell me, more than "Fine, no news" as you wrote to me in the last days.>>
E invece, contro le mie aspettative, la rossa risponde pochi minuti dopo.
<< Italian girl! Of course we have to do it. I have so many things to tell you. I finish working on 5.30 pm. So let's see at seven. Shake Shack in Madison Avenue, I'd love to eat an hamburger. Is it okay with you?>>
<< Definitely. I need something less healthy than my mother's food. Can't wait to see you. But, you know how much curious I am, can you give some hints? >>
<< Of course not. I won't say anything until tonight. Big surprise is coming.>>
<< Oh, come on. Nobody wants to tell me anything. How can I resist? >>
<< It's just a couple of hours. Think about something else and have fun, today. See you later, friend.>>
<< I'll try my best. See you soon.>>
Matthew si è svegliato pochi minuti dopo aver terminato la conversazione con la mia amica.
Facciamo colazione insieme al bar pasticceria di fronte casa, un donut al cioccolato e un "caffè espresso" per me e un krapfen alla crema e un caffè lungo, cioè acqua leggermente colorata di marrone, per lui. Consumato il nostro goloso e sostanzioso primo pasto della giornata, il bel fusto americano, come lo chiama mamma, va al lavoro, mentre io torno nel mio appartamento per festeggiare il mio ultimo giorno di ferie. Come? Con una splendida giornata di pulizie forzate, spesa e quant'altro sia necessario per far risultare decente questo porcile.
Splendida giornata? Sono i residui di adrenalina di ieri sera che agiscono sui pochi neuroni svegli che hai?
Tra guanti di plastica gialli, buste della spesa, per comprare tutto ciò che mia mamma non è riuscita a darmi, perchè in valigia non ci stava, e sacchi della spazzatura, posso finalmente dedicarmi un po' alla mia cura personale. Stasera vedo Tiara e non voglio sembrare una scappata di casa.
Mi concedo una doccia rilassante, per cercare, invano, di eliminare anche i pensieri che mi ronzano nel cervello. Con una passata rapida di piastra, i miei capelli sono perfettamente lisci, ma comunque un po' vaporosi. Indosso un pantalone bianco, molto stretto, un maglione blu cobalto brillante, leggermente più lungo dietro che davanti, di morbida lana, perfetto per l'inverno gelido che c'è qui e infine un paio di sneakers, super casual. Prendo il cappotto col pelo, una borsa a tracolla beige, le chiavi di casa, l'abbonamento della metro e il cellulare ed esco, in perfetto orario per raggiungere la mia amica.
Veramente ti sei ricordata tutto al primo tentativo? Beh, complimenti. Fai progressi.
Con la metro raggiungo Madison Square, come da programma. Fa un freddo pazzesco, quasi mi maledico per non aver messo anche i nuovi guanti che permettono di usare il touch del telefono che mi hanno regalato mamma e papà per Natale. Guardo rapidamente l'orologio, poi rimetto le mani in tasca, prima che si congelino completamente. Sono esattamente le sette, Tiara dovrebbe arrivare da un momento all'altro. Per fortuna la vedo sbucare all'angolo della via, altrimenti sarei potuta diventare uno dei personaggi di Pingu che vive negli igloo.
La raggiungo, aumentando la frequenza dei passi e la abbraccio, appena la distanza tra noi lo consente.
- Hey! So you didn't forget me, did you?-
- I think it's impossible to forget you. How was Florence?-
- Magical, as always. And you?-
- Oh, many news. But, let's go inside. It's too cold here.-
- Have I ever told you that I love you?-
- Yes, I know it, little penguin. And I love you too.-
Pochi passi ci separano dall'ingresso. È un locale piuttosto piccolo, con pochissimi tavoli, che lavora principalmente col take away. Se non ci fossero tali temperature sarebbe bello gustarsi un bell'hamburger, seduta su una panchina qui, tra le splendide piante di Madison Square Garden. Questo posto è anche teatro di show meravigliosi, come quello di Michael Jackson nel 2001, o quello di John Lennon poco prima della sua morte. Spero un giorno anche io di poter assistere un concerto in questa splendida cornice.
Non abbiamo prenotato, ma qualcuno lassù è dalla nostra parte: c'è ancora un tavolo disponibile, che ci affrettiamo ad occupare.
Scrutiamo per qualche minuto il menù prima di comunicare le nostre ordinazioni al cameriere. Un bell'hamburger con pane al sesamo e semi di girasole, doppio bacon, cheddar, salsa barbecue, insalata e pomodori, con contorno di patatine, ovviamente. Le mie papille gustative ne immaginano il sapore e io mi sento con già un chilo in più nella pancia.
- So, tell me. Matt said you and Cody were at the party.-
- Oh, yeah. It has been amazing. We had a great fun together. Actually, there were many many people. Devin, Mr. Parros, Andrea, Amber, but also some old classmates and other colleagues.-
Il messaggio della foto. Chi può essere il mittente, tra i volti conosciuti presenti a quella festa?
- What a strange mix- replico, cercando di immaginare un luogo che possa accogliere tutte queste persone che, almeno apparentemente, sembrano non avere niente in comune.
- A bit weird, I know. But then ethanol started circulating in the veins and everything was lighter. And what about you?-
- Well, my best friends, thanks to alcohol, finally kissed and now they're together. Nothing exceptional apart from this.-
- Oh, you're friends seem so sweet.-
- Yeah, that's exactly what I thought.-
- But I guess my New Year's Eve was even sweeter- afferma la rossa, con l'aria di chi sta per sganciare una notizia bomba.
- What? Why?-
- Ehm, I think that this explains a lot of things- risponde lei, mostrandomi la sua mano sinistra, al cui anulare brilla una splendida fedina con un piccolo brillante al centro.
- Are you kidding me? Is this an engagement ring?- domando sconcertata.
- Yes! I still can't believe it.-
Prendo e stringo la mano della ragazza, sfoggiando un sorriso inaspettato.
- Oh, Tiara! I'm so glad for you! So this was the reason why he seemed so strange.-
- Right. He was preparing all this, and, oh, I'm still trembling every time I talk about it.-
- You're so excited. I can see it in your eyes and I smile for you.-
- Right after midnight, he stood up on a chair and, in front of everyone, asked me if I wanted to become his wife. I was shocked.-
- That's so romantic. It's like a movie.-
- It's gonna be the most surprising and unforgettable New Year's Eve, for me.-
- I'm sure about it. But you said also some of our work's colleagues went to the party.-
Non so nemmeno io perchè ho portato il discorso proprio su questo argomento. Ho un'idea, in realtà, ma spero con tutto il cuore che ciò che sentirò sarà in grado di smentire le mie teorie riguardo quella dannata foto.
- Oh, you should have seen Amber's dress. So vulgar. A mini black dress, full of paillettes. Her back was completely naked and her bum was barely covered.-
Il mio cuore perde un battito.
- I couldn't imagine anything different- affermo, cercando di mascherare l'ansia che si sta rafforzando dentro di me.
Terminata la cena, non ci concediamo una passeggiata come nostro solito, il clima è veramente troppo rigido. Se lo facessimo il minimo sarebbe infliggerci una congestione. Semplicemente torniamo a casa.
Non appena richiudo la porta alle mie spalle mi reco in camera, gettandomi a peso morto sul letto. Non può essere quello che penso. È solo la mia mente che viaggia troppo e sta immaginando cose che non esistono. Non voglio credere di aver ragione. Voglio sbagliarmi. Lo spero dannatamente.
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Ciao a tutti!
Come promesso sono stata celere nell'aggiornare. Intanto ci tengo a ringraziarvi per le tremila visualizzazioni. 3K. Ma chi l'avrebbe detto? Io no di sicuro!
Grazie ad ognuno di voi che è arrivato fino qui con me in questo viaggio. Spero che mi seguirete fino alla fine.
Vorrei solo spendere due parole veloci per le numerosissime iniziative presenti sulla piattaforma. Ogni giorno ci sono concorsi, giochi a premi e moltissimi altri modi per interagire per noi scrittori. Io ho l'impressione, però, che a volte si tenda a giudicare un'opera non tanto per il contenuto quanto per l'autore. Non voglio fare polemiche inutili, non mi sembra nè il luogo nè il momento, vorrei solo sapere se anche voi avete avuto la stessa impressione. Scusate questo piccolo sfogo, ma sentivo di doverlo dire.
Che mi dite di questo capitolo?
Il mistero di Tiara e Cody sembra essere finalmente risolto, nel migliore dei modi aggiungerei. Per Sofia invece il mistero si infittisce.
Cosa pensate accadrà ora? Non perdetevelo nei prossimi capitoli!
Alla prossima,
Giulia
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