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Epilogo ( Midoriya )

Alcuni mesi più tardi...

< Brutto stronzo, la prossima volta ti castro! >
Un urlo riecheggiava aldilà della porta
<Riesci a sentirmi! Fa un male cane, aspetta che esco da qui e ti uccido con le mie stesse mani!>
Un secondo urlò che prometteva infinite sofferenze al povero sventurato.
< Ti faccio a pezzi!>
Un terzo sempre più forte.
Ecco ora che avete sentito gli urli che devo ascoltare da più di un'ora anch'io, quelli di una "bestia" che pare indemoniata vi faccio un breve riassunto di questi mesi che hanno preceduto la tempesta.
Dopo aver convinto il biondo con infiniti sforzi sono riuscito a farlo tornare a scuola, dove ho dovuto inventare una scusa un po' improvisata per i nostri iper preoccupati compagni.
Placati gli animi e convinti che non c'era nulla di grave, le ultime lezioni sono continuate in tranquillità senza più "evasioni", ed infine dopo un test finale siamo diventati eroi a tutti gli effetti.
La gravidanza fortunatamente non si è notata e nonostante mi toccasse uscire a degli orari improponibili per voglie improvvise che poi scompariranno subito dopo, l'abbiamo vissuta abbastanza bene.
Vi chiederete come abbiamo fatto a non far partecipare Bakugou agli allenamenti, beh in realtà quello è stato abbastanza facile.
Con la scusa che Kacchan ha dei leggeri problemi di scatti d'ira l'abbiamo fatto rimanere in classe con il presidente Mic per un corso di gestione della rabbia che guarda caso capitava sempre nelle ore dedicate a combattimenti o a attività di troppo sforzo fisico.
Comunque alla fine tutto era andato per il meglio e finita l'accademia ci siamo trovati una bella casa fuori città, lontana da sguardi indiscreti.
Era molto carina, aveva tre camere da letto, due bagni un salotto abbastanza spazioso, una cucina, una stanza che avevamo adibito ad ufficio e la cosa che mi era piaciuta di più un giardino ordinato e di media grandezza.
Trovarla era stata facile ed il prezzo non tanto costoso ci aveva permesso con l'aiuto dei nostri genitori di poterla comprare, la parte più complicata era stata trasferirsi, con tutti i mobili e scatoloni di cui mi dovevo occupare da solo.
Tuttavia dopo quel primo passo eravamo riusciti a creare una sorta di routine quasi pefetta.
Ero anche riuscito a trovare lavoro!
Il lavoro da eroe mi portava via molte ore, ma era stato Kacchan a convincermi a lavorare fin da subito.
Glielo avevo detto che man mano che il tempo passava, la fatidica data si avvicinava e che non era saggio lasciarlo in casa da sé.
< Che vorresti dire eh?! Che io non sappia badare a me stesso! E poi che farai? Assunerai una badante o una baby sitter?! >
Aveva ribattuto pronto ad una discussione di cui lo sapeva, sarebbe stato il vincitore.
In breve tutte le nostre giornate passavano calme, persino Bakugou in quel periodo sembrava più rilassato del solito.
O almeno così era fino a ieri sera.
Uno squillo del cellulare mi distrasse, guardai il telefono era da parte di Katsuki.
Strano non mi chiamava mai mentre ero in servizio.
Guardai l'orologio mancava meno di dieci minuti alla fine del mio turno di sorveglianza.
< Kacchan? > domandai perplesso.
Dall'altra parte sentivo solo respiri veloci e affannosi.
La situazione non mi piaceva per niente, sicuramente c'era qualcosa che non andava.
< Arrivo, okay? Resta al telefono con me.>
Attivai il mio Quirk e veloce come un fulmine iniziai a correre e a saltare ogni ostacolo che mi si parava di fronte che fosse un oggetto, una macchina o una persona.
Nel frattempo Katsuki era riuscito anche se a fatica a dire qualche parola.
Era come temevo il bambino aveva voglia di nascere e di certo non avrebbe aspettato i miei comodi.
Stavo per diventare papà!
Avrei potuto insegnargli tutto e raccontare ogni cosa dei suoi padri.
< Ahi! >
Dall'emozione mi ero distratto e il risultato fu un palo in fronte... già questa parte forse non gliel'avrei detta.
< Deku si può sapere dove cazzo sei?! > strillò il biondo dall'altra parte.
< Due minuti e sono a casa.>
< Sbrigati, io altri due minuti così non li passo!>
Alla fine ero arrivato e l'avevo portato in ospedale in tempo.
Le sue urla però mi stavano facendo uscire fuori di testa e ero arrivato al punto di pensare a sfondare la porta per entrare.
< Però che urli.> disse una voce maschile di fronte a me.
Alzai lo sguardo e indovinate chi avevo davanti a me?!
Il duo dei pazzi.
Una cosa che non avevo specificato prima era che da quando Bakugou aveva incontrato questi due non ce n'eravamo più liberati.
Erano peggio di due stalker.
Si erano trasferiti accanto a noi ed erano spesso in casa nostra per rompere l'anima per non dire altro a Kacchan, quindi sì eravamo anche vicini di casa.
La cosa positiva è che si erano rimessi in riga, avevano smesso di uccidere e lavoravano onestamente.
Lo so, non ci credo nemmeno io.
< Che ci fate qua? >
< Siamo qui per vedere il nostro nipotino! O nipotina? > mi rispose eccitata Toga.
< Non l'abbiamo voluto sapere perciò, sorpresa.> gli dissi sorridendo.
< Il signor Midoriya? > domandò un'infermiera mora sulla trentina.
< Sì, sono io.>
Lei si avvicinò al nostro strano gruppetto, per poi prendere in mano dei fogli.
Mamma mia che ansia mi dava, ogni suo gesto era di una lentezza e una calma estenuante.
< Il signor Bakugou e il bimbo stanno bene.>
Non feci in tempo a sospirare di sollievo che i due uragani vicino a me sfrecciarono dentro la stanza.
Li seguì anch'io e mentre loro erano accanto alla culla io mi avvicinai alla "madre".
Se scopre che l'ho chiamato così non vedrò mai il domani.
< Come stai?>
< Come se un tir da rimorchio di almeno due tonnellate mi fosse passato sopra... la peste?>
< Vuoi dire il bambino?>
< Sì, dai hai capito.>
Risi al suo modo di fare, anche da stanco e distrutto doveva sempre fare il duro.
Mi girai per andare a prenderlo, Dabi e Toga lo stavano letteralmente travolgendo di coccole e chiacchiere.
< Ragazzi mi passereste il bimbo.>
< No. È troppo tenero e poi voi lo potete tenere sempre! > affermò la bionda.
Cercai di riprendermi mio figlio, ma quei due cominciarono a correre per tutto l'ospedale.
Scansammo bimbi, anziani, dottori e infermiri ricevendo spesso sgridate e parole poco carine.
Quell'inseguimento stava durando troppo e mi stava letteralmente mancando il respiro, mi stavo per arrendere fino a che una meteora bionda non gli atterrò entrambi.
< Vi pare il modo di trattare mio figlio razza di cretini! > urlava mentre con una mano reggeva il bambino e con l'altra li picchiava usando il suo Quirk.
Credo proprio che questa strana e assurda famiglia creata negli ultimi mesi sarebbe stato un bellissimo e nuovo inizio.

Fine

Lo so ciò messo 1000 anni a finire, in molti mi odieranno per questo XD
Vorrei ringraziare Kira26072 e ground_zero_n1 per l'idea del rapimento, mi dispiace ma non potevo mettere villain esterni alla storia avrebbero creato solo confusione senza centrare un granché con la trama.
Ma avete avuto comunque il vostro inseguimento XD.

Ci vediamo alla prossima storia!

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