Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

POSSESSO*


" Possesso "


POV'S JUVIA

Tenendo la testa bassa seguii il grosso scagnozzo di Makarov all'interno del locale, appena la possente schiena di quest'ultimo smise di farmi da scudo e la sua voce raschiante annunciò la mia presenza, un silenzio imbarazzante calò tutt'intorno, facendomi chiaramente avvertire sulla pelle lo sguardo curioso di parecchie persone. Inalando un profondo respiro, per calmare l'ansia crescente, sollevai di poco il viso, tra i vari volti sconosciuti a portata d'occhio, il primo che notai, fu un giovane uomo con una strana capigliatura rosata, completamente zuppa, quasi come se avesse appena messo la testa sotto il rubinetto dell'acqua, avvolta malamente attorno alle spalle, portava una specie di sbrindellata e impolverata cappa, dall'incerto colore viola, che di sicuro aveva visto giorni migliori, la teneva appuntata di lato, da un fermaglio d'oro rotondo, con una pietra verde al centro. Appena i suoi occhi si posarono su di me, sfoderò un sorriso abbagliante che mise in mostra una fila di denti bianchissimi, mentre con la mano mi faceva vistosamente segno di avvicinarmi a lui.

- Vieni-vieni!!! - Ridacchiò con voce strascicata, venendomi incontro con andatura incerta, mentre una bellissima bionda si affannava inutilmente a tirarlo per un braccio con il chiaro intento di trattenerlo - Non ti preoccupare non mordiamo mica... be! Forse *Mest si, ma per tua fortuna ha già mangiato! - Sghignazzò per quella battuta, che evidentemente ero l'unica a non aver capito, visto che parecchie altre risate si unirono alla sua, spezzando la tensione che si era creata poco prima - PER LA MISERIA!!! - Sbottò poi all'improvviso piazzandomi la faccia a un palmo di naso, trascinandosi dietro la ragazza in modo talmente irruento, che per poco non la stese per terra - Ma che ti è successo??? - Per un attimo pensai si stesse riferendo ai lividi che avevo sul viso - Ragazziii andiamo... non fate gli stronzi chi è stato a rubarle i vestiti? - Chiese invece con aria cupa rivolgendosi a nessuno in particolare – Piantala immediatamente!!! - Lo riprese intanto la bionda lanciandomi un'occhiata di scuse – SEI STATO TU CONFESSA! - Puntò il dito verso l'imponente moro che mi aveva condotta li – TU GROSSO E STUPIDO TANGHERO RUGGINOSO, TI SEMBRA QUESTO IL MODO DI TRATTARE UNA SIGNORA??? - Lo apostrofò furioso – Datti una calmata sciroccato dal cervello in cenere, se cerchi rogne ti accontento subito! - Ringhiò minaccioso in risposta lo scuro colosso, mentre un'altra ragazza, spuntata dal nulla, alta la metà di lui, con dei corti capelli del colore simile al mio, gli urlava contro – Tu non farai proprio niente, Brutto buzzurro maleducato, quella povera ragazza sarà morta per il freddo oltre che per la paura! - Lo sgridò agitando il piccolo dito indice, mentre il ragazzone incredibilmente abbassava la testa quasi imbarazzato – Povera un cazzo! - Borbottò tra i denti – Se non fossi stato sveglio riparandomi con il braccio, mi avrebbe sgozzato! - Sollevò l'arto ferito mostrandolo alla turchina – Ha!Ha!Ha! - Lo canzonò il rosato – E io che pensavo fossero stati gli scagnozzi di Josè... che cosa ha usato per pugnalarti un ferro da calza Ha!Ha!Ha! - Rise ancora più forte facendo infuriare ancora peggio il compagno – Basta io lo ammazzo! - Sbottò infatti, alzando minacciosamente un pugno – Vi sembra questo il momento di scatenare una rissa? Perchè piuttosto non ci spieghi come mai Makarov la vuole affidare a noi? – Si frappose tra i due la ragazza bionda, mentre mi indicava con un dito.

All'improvviso l'uomo con i capelli rosa mi afferrò per il braccio scaraventandomi a sedere su una sedia – Ecco tieni! - Si rivolse a me, mentre si sfilava quella specie di mantello e me lo drappeggiava addosso – Dopo lo rivoglio però! – Si raccomandò - E' il mio trofeo di caccia! – Tornò a ghignare – Sai dolcezza apparteneva a quell'elegantone decrepito del tuo ex fidanzato! - Il rosato adesso mi stava palesemente prendendo in giro, parlava in modo strascicato e a giudicare dai suoi goffi movimenti, doveva essere parecchio alticcio, che fosse lui il capo? Quello che chiamavano Gray? Non sembrava una cattiva persona... anzi, il quel momento il suo viso aveva un'espressione tutt'altro che minacciosa, mentre mi squadrava curiosamente con i suoi vispi e brillanti occhi smeraldini, era decisamente affascinante, e cosa ancora più importante, al momento non sembrava avere brutte intenzioni.

- Molto bene ragazza! Ora che abbiamo fatto in modo che la metà degli uomini presenti nella sala la smetta di sbavarti addosso, vorresti farci il piacere di spiegarci cosa stra-cavolo ci fai tu qui? - Arrossendo abbassai il capo... se non lo sapeva lui che ci facevo li, chi altri poteva saperlo? - Vabbè chi se ne frega! – Sbuffò grattandosi la testa - Non si rifiuta mai la compagnia di una bella ragazza. Hey branco di somari!!! Dico a voi??? Che cazzo aspettate ad offrirle da bere, TORNIAMO A FESTEGGIARE! - Ululò rumorosamente, alzando in alto un bicchiere colmo fino all'orlo prima di scolarselo tutto d'un fiato, dando così il via all'ennesima serie di risate sguaiate, mentre la biondina continuava a guardarlo male – Basta così Dragneel!!! - Lo riprese infatti poco dopo, sottraendogli il bicchiere ormai vuoto con la mano destra, dove sul dorso, spiccava in rosa lo stesso simbolo già notato sulla spalla di Gajeel... doveva essere una specie di marchio di appartenenza ragionai tra me e me - Bevi ancora un altra goccia di questa roba e giuro che stanotte dormirai sul balcone! - Non temere Luce... ubriaco o no, stasera sarò comunque in grado di farti ululare alla luna! - Sghignazzò impudente il rosato stringendosela contro, scatenando l'ennesimo coro di risate, mentre le assaltava il collo con i denti – Piantala pervertito! Possibile che pensi solo a quello? - Tentò di scostarlo senza successo - Guarda che non ho nessuna intenzione di farti da balia tutta la notte! - Dai Luce dei miei occhi, non essere così acida! Anzi sai che ti dico, risolviamo questa questione alla svelta e andiamo subito a casa! - Poi abbassando la voce sussurrò qualcosa nell'orecchio della biondina che immediatamente diventò di mille colori - Senti dolcezza! - Mi apostrofò spiccio rivolgendosi di nuovo a me – Perchè non ti presenti, iniziando magari con il dire a tutti come ti chiami? - Stavo giusto pensando che non ci fosse niente di male nel dire il mio nome, tanto più, che già tutti dovevano essere a conoscenza del fatto che ero la figlia del defunto Josè, ma prima di accontentarlo ne approfittai per dare un'occhiata più accurata in giro, e fu in quel momento che notai tra i vari volti quello di un individuo, per mia disgrazia a me fin troppo noto, che mi stava fissando chissà da quanto, con la fronte corrucciata e in maniera alquanto infastidita, subito una furia cieca mi pervase al solo pensiero che per tutto il tempo se ne era stato in disparte a godersi lo spettacolo, facendo certamente ben attenzione a non farsi notare. Si trovava nell'angolo più lontano del grande ambiente, probabilmente quello meno illuminato di tutti, comodamente stravaccato su un sofà, mentre una donna, con una liscia e lucente capigliatura albina, acconciata in morbide onde, come la moda dettava, sembrava fin troppo occupata a strusciarglisi addosso e ad accarezzarlo sensualmente sul petto nudo, lasciato scoperto dalla camicia aperta, dove in blu spiccava il medesimo logo, visto anche sulla bionda e su Gajeel, assalita da un travaso di bile distolsi lo sguardo e dimenticando i miei timori nel trovarmi in un ambiente a me estraneo e forse ostile, mi rivolsi con rabbia al rosato.

- Mister Gray! - Alzai il viso altezzosa - Juvia sarà molto lieta di presentarsi a voi, non appena il vostro tirapiedi si alzerà da quel divano, mostrando di avere almeno un briciolo di educazione, nel portare più rispetto in presenza di una signora!

Gli occhi di tutti si spostarono da me al fondo della stanza e in un attimo successero più cose contemporaneamente, Gajeel scoppiò rumorosamente a ridere esclamando - Non ha capito un cazzo! - Mentre Mister Gray di nuovo arrabbiato, scosse furiosamente la chioma rosata, affermando di non chiamarsi Gray, perché lui non aveva mica il cervello ghiacciato.

Il disgraziato che mi aveva rovinato la vita invece scattò in piedi come una molla e Iniziò ad inveire contro Gajeel e Mister Gray con sguardo omicida e sembrava sul punto di avere da un momento all'altro un colpo apoplettico – Che cazzo significa che gliela devo custodire, io non la voglio qui! - E io che cazzo ne so! Chiedilo a questo deficiente e lui che ha preso accordi con Makarov! - Sbottò il borchiato cercando di afferrare per i capelli Mister Gray che si scostò appena in tempo continuando a protestare sul fatto che non si chiamasse Gray, mentre nel frattempo si beccava un forte pugno nello stomaco sferrato da Gajeel stesso, che però subito dopo venne preso alla sprovvista e atterrato con uno sgambetto, da quello stronzo violentatore. A quel punto il rosato saltò a cavalcioni del grosso moro iniziando a colpirlo sul viso, prima che quest'ultimo si riprendesse scrollandoselo di dosso. Da li in poi esplose il caos totale, e un coro di voci iniziò ad incitare i tre a darsele di santa ragione – RISSA! RISSA! RISSA! - Gridavano esaltati, mentre svariati oggetti venivano lanciati per aria - MIO DIO! - Ma dove ero capitata, quel posto assomigliava sempre di più a un girone dell'inferno descritto da Dante.

A quel punto la ragazza dai capelli biondi mi prese per mano e mi trascinò lontano da quella baraonda Vieni con me, ci conviene toglierci di torno! - Mi informò aprendo la porta di quello che sembrava un guardaroba Lo sapevo che sarebbe finita cosi... va sempre a finire così! Razza di primati senza cervello! Portarti in giro così in questo modo poi... ah! Ma domani quando saranno tutti sobri giuro che gliene dirò quattro, comunque piacere io sono Lucy – Mi tese la mano sorridendo affabile, come se nella stanza li affianco non si stesse svolgendo l'ecatombe – P... piacere, lei si chiama Juvia – Sussurrai ricambiando la stretta di mano. Per un attimo mi guardò curiosa, forse colpita dal mio strano modo di esprimermi, poi scrollò le spalle e mi aiutò premurosamente ad chiudere la lunga fila di bottoni posti sul davanti del soprabito che mi aveva gentilmente procurato e aiutato ad indossare Ecco!... Ora va molto meglio! - Esclamò soddisfatta lisciando la stoffa con le mani - Mi dispiace per come si sono comportati i ragazzi, a volte sono proprio dei cafoni – Scosse la testa con aria rassegnata – Si comportano ancora come i bambini del orfanotrofio che sono stati - Lucy vive qui, è la fidanzata del capo, quel Gray? - Le chiesi spiccia, senza riuscire a trattenermi oltre - Forse parli di Nat, Gray era quello sul divano – Mi rispose distogliendo per qualche secondo lo sguardo dal mio - Nessuno dei due è il capo... noi tutti facciamo parte di un gruppo, la nostra è una specie di famiglia allargata – Ah!... Quindi Lucy li conosce bene? E' tanto che vive con loro? - Sì, li conosco da abbastanza tempo... e... a proposito di questo... so quello che è successo con Gray, e mi dispiace, ma purtroppo è il lavoro che gli è stato assegnato, ma ti posso assicurare che non lo ha fatto a cuor leggero... sai lui non è quel tipo di persona! - A quelle parole non riuscii a trattenere una smorfia di scherno - Lucy parla di queste cose, come se fosse una cosa normale... definisce lavoro, un'azione efferata e barbara con tutto quello che ne è conseguito, a casa di Juvia, c'erano cadaveri dappertutto, hanno ucciso a sangue freddo, suo padre e suo fratello davanti ai suoi occhi, per poi dare fuoco alla casa! - Questa volta fu il suo turno di lanciarmi un infuocato sguardo sarcastico – Capisco che molto probabilmente, tu non ne hai nessuna colpa, ma davvero non so... dove tu sia stata in tutti questi anni Juvia, visto che sembri ignorare come vanno le cose nel nostro ambiente, ma ti assicuro che tuo padre non era assolutamente il povero diavolo che stai descrivendo, pensi davvero che lui fosse estraneo a stragi e violenze gratuite, no mia cara! - Scosse la testa piegando le labbra in una posa amara - Io ne so qualcosa! - Juvia sa perfettamente chi era suo padre, ma ciò non alleggerisce la colpa di cui la " tua famiglia" si è macchiata! - No Juvia... tu non sai niente... lo sapevi che è stato tuo padre ad uccidere i genitori e la sorellina di Gray? - Sputò con rabbia - Ed è per questo che lui è finito in orfanotrofio e questo è solo l'inizio! - Quella rivelazione fatta così a bruciapelo mi fece l'effetto di una doccia fredda, facendomi vergognare, sapevo perfettamente che mio padre era sempre stato un sadico, spietato, bastardo e che parecchie persone lo avrebbero più che volentieri voluto morto, ma fino a quel momento nessuno di loro aveva mai avuto un volto, o un nome – C'è dell'altro! - Continuò spietata – Il mio nome è Lucy Heartfilia... di certo avrai sentito parlare di questo cognome? - Si sapevo chi erano, gli Heartfilia era una delle famiglie nobili più agiate di Fiore - Io e mia madre, circa quattordici anni fa, fummo rapite dall'organizzazione di tuo padre, con l'intento di richiedere un riscatto... riscatto che quel buonuomo di mio padre, non ritenne necessario pagare... ho visto con gli occhi di una bambina di sette anni... mia madre subire ogni genere di violenza, ho assistito mentre veniva brutalmente stuprata da tre uomini, mentre un quarto mi teneva ferma, senza però impedirmi di vedere quello scempio – Il mio stomaco si contrasse violentemente all'orrore di quei fatti raccontati in modo così crudo – Ricordo ancora le sue urla, quasi coperte dal mio pianto disperato – Gli occhi della bionda ora non più rabbiosi, erano pieni di lacrime di dolore – Successivamente venne venduta ad una casa di piacere... io passavo le mie giornate nelle cucine del locale, aiutavo le cuoche e avevo imparato a tenere un profilo basso, tenendomi ben lontana dai guai e soprattutto dai piani superiori. Quando lei aveva il suo giorno libero mi portava fuori, cercando di regalami qualche attimo di vita normale, ci recavamo al parco o in qualche ristorante, ogni tanto mi comprava delle bambole e più in la con gli anni dei vestiti, ma... per quanto si sforzasse di apparire spensierata con me, più passava il tempo e più i suoi occhi... i suoi bellissimi occhi perdevano vitalità! – Ora le lacrime scorrevano come fiumi sulle sue guance lisce – Quando compii quattordici anni, il proprietario del locale pretese che anch'io iniziassi a ripagarlo per q-quel lurido letto in uno stanzino del seminterrato, che occupavo, lui voleva mettere all'asta e concedere al miglior offerente la mia verginità, mia madre lo contestò disperatamente, urlando che non lo avrebbe mai permesso... venne picchiata brutalmente per quella ribellione, così cercò a modo suo una soluzione... c'era u-un ragazzo, suo cliente, che lei reputava una brava persona, lei lo pregò di fare un'offerta per la mia prima volta, per rendermi le cose meno... traumatiche, un'offerta che il padrone non avrebbe potuto rifiutare... quel ragazzo era Natsu! – A quel punto il suo volto si addolcì e i suoi occhi parvero perdersi nei meandri della memoria – Lui riuscì nell'impresa! – Sorrise a quei ricordi – Fu dolcissimo con me... non so se era destino che ci incontrassimo in quel modo... ma so che in quell'istante qualcosa cambiò per entrambi, l'ho amato subito e posso con sicurezza affermare che per lui è stato uguale... quella mattina stessa all'incirca verso le sei, si presentò al locale sfondando la porta, con lui c'erano Gray, Gajeell e Elfman a dargli man forte, scatenò un putiferio, cosparse ogni superficie di benzina e diede fuoco al locale minacciando il padrone di morte, se non mi avesse lasciata andare via da li, il proprietario informò immediatamente Makarov, che dopo varie trattative gli permise di portarmi via con se, ma con la promessa che da li a un anno avrebbe dovuto lavorare gratis per ripagare tutti i danni da lui causati, Natsu avrebbe voluto prendere anche mia madre Layla, ma non gli fu accordato, lei morì l'anno dopo a causa di una malattia contratta da uno dei suoi clienti – Concluse tristemente - J-Juvia è... lei non ha parole per scusarsi con Lucy – Balbettai tra le lacrime – Lei non ha mai saputo veramente fin dove potesse arrivare la ferocia di Josè! - Non ha più importanza ormai... io devo ogni cosa a Natsu, lui è tutta la mia vita ora, e voglio che tu sappia che non ti sto accusando di nulla! - Aggiunse pacatamente - So perfettamente che è sbagliato far ricadere sui figli le colpe dei padri e con quello che ti ho detto non voglio scusare Gray, ne tanto meno ho la pretesa che tu lo perdoni, sarebbe ipocrita da parte mia... tutto quello che ti chiedo e di capire e di non essere troppo dura con lui, lo conosco da molto tempo ormai e ti posso assicurare che quell'aria insolente e menefreghista che lo caratterizza, è solo una facciata, se solo tu provassi a conoscerlo meglio... potresti scoprire molte cose interessanti su di lui – Sorrise nuovamente - Vedi Juvia... per me è come un fratello, concedigli una possibilità di scusarsi, te ne prego! - Lucy sta forse consigliando a Juvia, di andare da lui scodinzolando, come quella che poco fa gli stava addosso? - Sputai rabbiosamente - Mi sbaglio o nella tua voce, colgo un accenno di gelosia? - Mi punzecchiò maliziosamente - Lucy è forse impazzita??? - La guardai indignata - Juvia non sarà mai gelosa dell'uomo che l'ha violentata! Mai!!! - Allora perché sei arrossita? - Continuò a stuzzicarmi - Non devi vergognarti, molto spesso Gray ha quest'effetto sulle donne, tu non sei ne la prima ne l'ultima, che cade vittima del suo fascino... diciamo che lui e Natsu sono molto ambiti tra il gentil sesso - Concluse ridacchiando divertita – Lucy si sta prendendo gioco di Juvia adesso? - No, niente affatto! Sto solo cercando di sdrammatizzare la situazione e di farti sentire a tuo agio, voglio solo che tu stia tranquilla, ti assicuro che qui non ti sarà fatto alcun male... bene!!! - Tornò a distendere con le mani un'inesistente piega sul cappotto che indossavo – Mmmh! Per ora può andare! – Mi squadrò con aria critica allontanandosi un po mentre picchiettava l'indice sulle labbra - Domani ti porterò qualche mio vestito, abbiamo più o meno la stessa taglia – Mi sorrise affettuosamente – Sento che io e te diventeremo grandi amiche vedrai! - Ricambiai volentieri il suo sorriso e il mio cuore si scaldò sinceramente a quelle parole – Sei pronta a tornare nella mischia adesso? - Mi incitò strizzandomi l'occhio, mentre si apprestava ad aprire la porta, quando questa si spalancò da sola e la figura di quello che ormai sapevo essere Gray si stagliò all'entrata bloccandoci il passaggio.

- Scusa Lucy... potresti lasciarci un attimo da soli? - Domandò tenendo la testa bassa e le mani affondate nelle tasche.

POV'S GRAY

Faticosamente mi sollevai da terra massaggiandomi la mascella dolorante, imitato da Natsu che si lasciò ricadere su una sedia li vicino, mentre afferrava un nuovo bicchiere di whiskey e lo buttava giù – Non c'è niente di meglio di questo, per lenire il dolore! - Ridacchiò tastandosi la testa. Dannazione!!! Quel maledetto di Gajeel picchiava davvero duro. Però ero riuscito lo stesso ad avere il mio momento di gloria, quando lo avevo atterrato, grossi o piccoli, una volta volta al suolo, erano tutti uguali – Allora!!! - Gli chiesi nuovamente ansimando lasciandomi a mia volta scivolare su di una panca – Vuoi dirmi una volta per tutte cosa sta succedendo? - NON LO SO CAZZO!!! Lo vuoi capire o no? - Si rialzò anche lui tenendosi le costole, dove gli avevo sferrato, un calcio – Makarov ha detto solo che si farà vivo lui! - Sbuffò piazzandosi di fianco a Natsu. A quel punto decidemmo di fare un nuovo brindisi alle nostre ossa doloranti e alla mente perversa di quel maledetto vecchiaccio manipolatore.

Poco dopo, qualcuno bussò alla porta principale e Levy ci lanciò un'occhiata interrogativa prima di andare a vedere chi fosse – Toh! Guarda chi c'è! - La sentimmo esclamare e subito dietro di lei fece il suo ingresso accompagnato da Elfman quello che tutti noi avevamo preso l'abitudine di definire l'avvocato del diavolo.

Loky era uno dei tanti bracci destri di Makarov, non partecipava mai alle azioni pratiche no... lui lavorava nell'ombra e non ostante la giovane età, era il miglior avvocato che aveva il vecchio, nonché suo portavoce ufficiale, scaltro, veloce di lingua, istruito e abilissimo nello sbrogliare tutte le varie magagne che si presentavano, aveva le mani in pasta un po da per tutto, ed era molto raro vederlo in giro... la sua improvvisa apparizione in quel momento, voleva dire solo una cosa... guai in vista.

- Buona sera a tutta l'allegra brigata! - Ci salutò gioviale - E buonasera a voi ragazzi - Inclinò il capo rivolgendosi proprio a noi tre, con un sorrisetto divertito stampato su quella faccia da schiaffi, di cui tanto le donne andavano matte. Poi come se avesse a disposizione tutto il tempo del mondo, lentamente e con molto garbo appoggiò di fronte a noi una valigetta scura, poi fece scattare i fermi e la aprì, ribaltando con leggerezza il coperchio sul tavolo, mentre noi lo guardavamo impazienti di sapere il perchè della richiesta di Makarov – Vuoi darti una cazzo di mossa!!! - Sbottò all'improvviso Natsu che di pazienza era praticamente sprovvisto da sempre.

- D'accordo-d'accordo ora vengo subito al sodo! - Ghignò aggiustandosi gli occhiali metallici sul ponte del naso – Allora ragazzi... il punto è questo, per il momento non potete ancora abbandonare l'organizzazione! - CHE CAZZO VAI BLATERANDO??? - Ringhiò Natsu balzando in piedi – IL VECCHIO LO AVEVA PROMESSO!!! - Lo so! Lo so! - Lo redarguì il ramato avvocato, liquidando le sue proteste con un cenno della mano – Makarov ha promesso di liberarvi dal giuramento se gli avreste risolto il problema Josè... giusto? - Si giusto! – Soffiò tra i denti Gajeel – Ma purtroppo il problema non è ancora stato risolto! - Spiegò - Perchè si da il caso, che il carissimo fu Josè Porla, ha trovato il modo di metterlo in quel posto a Mister Makarov anche dalla fossa in cui lo avete atterrato! – Si arrestò facendo un'insensata pausa ad effetto, mentre quel suo fastidioso sorrisetto continuava a sostare sulle sue labbra e più di una volta ebbi la certezza che i suoi occhi si soffermassero un po troppo su di me! - Spiegati meglio! - Lo esortai stringendo gli occhi – Josè cinque giorni fa, ha convocato tutti i suoi legali, facendogli approntare al più presto possibile un testamento firmato di suo pugno, dove ha escluso e senza possibilità di cambiarlo, dal suo patrimonio tutti i possibili eredi... all'infuori di sua figlia, da li in poi... i suoi uomini, i suoi traffici, le sue raffinerie, ogni cosa che lo riguardava insomma, avrebbe dovuto sottostare agli ordini della suddetta Juvia Porla Locksar, in parole povere, quella che che vi è stata affidata dal vecchio è attualmente a tutti gli effetti, il nuovo capostipite del clan Porla! L'unica cosa che non è riuscita a quel bastardo, è stata farla fuggire per tempo, fortunatamente siete riusciti ad impedirglielo - Fiuh!!! - Fischiammo tutti e tre mentre anche gli altri avevano iniziato ad avvicinarsi curiosi – Lo avevo detto io che era meglio farla fuori subito! - Mi uscì d'istinto – Ma che cattiveria, i tuo modi cavallereschi ultimamente, lasciano alquanto a desiderare Gray! - Mi prese in giro lo stronzo, riposizionandosi di nuovo gli occhiali con l'indice, mentre afferrava dalla ventiquattrore quella che doveva essere una copia del testamento – Purtroppo non si può fare, nel lascito c'è una clausola che cita : "Nella disgraziata evenienza che la mia adorata figlia venga a mancare, io Josè Porla, nel pieno delle mie facoltà mentali, predispongo che tutti i miei averi vengano donati alla corona, come atto di pentimento per tutti i problemi da me causati a sua maestà il Re, e alla gloriosa città di Crocus!"... Sapete cosa vuol dire questo? - E senza attendere risposta andò avanti – Tutti le nostre attività così come quelle dei clan limitrofi, sono come ben sapete inscindibilmente legate tra loro, se il Re dovesse venire in possesso di quelle di Josè, si infiltrerebbe inevitabilmente anche nei nostri traffici e di conseguenza saremmo tutti fottuti! - Che figlio di puttana!!! - Sbottò Gajeel dando un pugno sul tavolo – E allora che ne dobbiamo fare di lei adesso? - Si intromise Natsu - Ucciderla come abbiamo già detto danneggerebbe anche noi, che altre opzioni ci sono al di fuori di questa? - Beh! Di lasciarla libera non se ne parla, in men che non si dica davanti alla sua porta si creerebbe una fila infinita di spasimanti pronti a prenderla in moglie, ora come ora la dolce fanciulla e diventata probabilmente la scapolottina più ambita del nostro ambiente e qualche fedele di Josè o qualche altro prode boss proveniente al di la del mare, se non proprio August stesso, cercherebbero di approfittarne sicuramente, per creare una nuova unione, tramite matrimonio promettendole magari vendetta, e noi in quel caso, ci ritroveremo praticamente punto e a capo – Che si fa allora? La rinchiudiamo in cima ad una torre, dove si potrà eventualmente accedere solo usando le sue lunghe trecce! - Commentai sarcastico – Ah! Ma che brutalità! - Era una battuta! - Sbuffai annoiato - Makarov ha genialmente pensato ad una soluzione molto più semplice! - E cioè! - No so perchè, ma avevo il vago sentore che la sua risposta non mi sarebbe affatto piaciuta - Uno di voi la impalmerà dandogli così il suo cognome e quando ciò avverrà, quel qualcuno si premurerà di fare dono al vecchio di tutti i possedimenti della sua dolce metà! Semplice no? - Praticamente al vecchio serve un prestanome? – Commentai acido, mentre un brivido premonitore mi scorreva lungo la schiena – A tal proposito, siccome sei stato tu a privarla del suo onore di ragazza vergine, il vecchio ritiene che sia giusto che tu ti faccia avanti per primo, proponendo alla parte lesa un matrimonio riparatore – Ecco lo sapevo, mi venne da ridere per l'assurdità di quella situazione! - E se non volessi farlo? - Beh! O lo fa qualcun altro di voi... o continuerete a rimanere sotto la guida di Makarov per tutti gli anni a venire, naturalmente con nostra immensa gioia... e con questo ho finito! – Si alzò di scatto riponendo i vari fogli al loro posto – Domani sera, Mister Makarov ti farà l'onore di sedere alla tua tavola, mi raccomando la carne gli piace al sangue e non troppo sale, sai com'è... la pressione! - Aggiunse prima di andarsene – Ah! - Si arrestò di nuovo - Potresti anche iniziare ad informare della cosa la ragazza e mi raccomando... cerca di portarle il dovuto rispetto e pur sempre di un capostipite che stiamo parlando! - Allora perchè non se la sposa lui? Visto che ci tiene tanto! - Ringhiai alle sue spalle – Non bestemmiare... Makarov non sposerebbe mai e poi mai la figlia di Josè – Mi rispose da sopra la spalla prima di andarsene sbattendo la porta.

- Perchè io si invece – Sussurrai frustrato - Fantastico!!! - Sbottai lanciando a Natsu uno sguardo gelido – Presumo che nessuno di voi si farà avanti vero? - Sai com'è? - Recitarono in coro i due stronzi – Hai fatto trenta, fa pure trentuno, come ha giustamente sottolineato Loky, sei tu quello in difetto! - Si trattennero visibilmente dallo scoppiare a ridere – Non siete per niente divertenti! Scattai in piedi dirigendomi verso lo stanzino dove Lucy aveva trascinato la nostra ospite – Dove cazzo stai andando freddo??? - Osservò curioso Gajeel – A parlarle che domande – Risposi apatico – Non dimentichi qualcosa? - Osservò di nuovo la ferraglia, mentre un sorrisetto di scherno si faceva largo sulle sue labbra. Lo guardai stranito non capendo assolutamente a cosa si stesse riferendo, poi guardando in basso mi resi conto di avere ancora la camicia tutta aperta e mi affrettai a richiudere i bottoni, convinto che si trattasse di quello – No scemo! Ghi! Ghi! Ghi! - Sghignazzò malignamente – Mi riferivo al fatto che non dovresti presentarti a lei con... che ne so? Una specie di anello di fidanzamento – Scoppiò furiosamente a ridere subito dopo seguito da quel gran pezzo di merda di Natsu che alzò la mano per farsi battere il cinque da lui – Andate a fare in culo stronzi!!! - Ringhiai afferrando una sedia e tirandogliela contro... " Idioti vorrei vedere voi al mio posto" imprecai mentalmente mentre aprivo la porta, teso come un arco, al solo pensiero di affrontarla faccia a faccia. Come facevo a dirle quello che Makarov voleva che facessi?

- Scusa Lucy... potresti lasciarci un attimo da soli ? – Domandai alla bionda senza alzare lo sguardo dal pavimento, infilandomi le mani in tasca - Ma certo Gray! - Rispose prima di uscire, senza però trattenersi dal lanciarmi un sottile sguardo ammonitore, del tipo, stai in campana o dopo facciamo i conti.

Nell'attimo in cui la bionda lasciò lo stanzino, un pesante silenzio permeò all'istante l'aria del piccolo ambiente, da parte mia continuai a starmene li fermo, come una statua, con la schiena appoggiata alla porta, incapace di proferire parola... d'altronde che cosa potevo mai dire ad una ragazza, di cui solo pochi giorni prima avevo abusato. Mi dispiace per averti stuprata, ma adesso dovresti concedermi la tua mano!... Dio! Che situazione del cazzo! Facendomi coraggio alzai la testa e puntai i miei occhi sulla sua figura. Grazie a dio Lucy le aveva dato qualcosa per coprirsi, pensai assalito da un nuovo moto di fastidio, verso quel grosso scimmione idiota di Gajeel e per il modo in cui l'aveva esposta davanti a tutti. La verità e che ero stato infinitamente grato a Natsu, per il gesto che aveva fatto coprendola con quella specie di cappa. Il solo pensiero di come gli uomini l'avevano guardata, mi faceva ancora ribollire di rabbia... non ne capivo effettivamente il motivo, ma sapevo solo che in quel momento mi ero sentito stranamente pervaso da una assurda quanto ingiustificata sensazione di possesso - Quindi siete voi quello che chiamano Gray? - Chiese a bruciapelo con la voce atona e sprezzante – Si... sono io! - Le risposi trovando finalmente il fegato di guardarla in faccia .

La luce diretta della lampadina mi diede modo di costatare l'effettiva gravità di quelli che a prima vista erano sembrate solo semplici ammaccature o macchie di polvere e sporcizia. Aveva due occhiaie scure sotto agli occhi, chiaro segno di chi aveva dormito poco, un taglio sul labbro inferiore e dei lividi sulla guancia che deturpavano quel viso altrimenti perfetto, mentre la pelle chiara del suo collo era attraversata da dei brutti segnacci orizzontali che sembravano provocati da delle corde o da un tentativo di strangolamento. Ma chi mai avrebbe potuto farle una cosa del genere - Chi è stato a farti questo? - Le chiesi turbato, allungando istintivamente una mano per sfiorarle il viso, ma subito lei arretrò spaventata – Non azzardatevi a toccare Juvia! - Sibilò con lo sguardo simile a quello di animale in gabbia. Rendendomi conto che forse ero la persona meno adatta a farle una domanda del genere, strinsi le dita a pugno, facendo ricadere il braccio contro il fianco - Lo so che ti è difficile crederlo ma... sono davvero dispiaciuto per quello che è successo - Dite che vi dispiace!!! - Sputò velenosa - Eravate così dispiaciuto, anche quando con i vostri compari, avete progettato di distruggere la famiglia di Juvia!!! - Ero stato decisamente un illuso ad aspettarmi una risposta diversa da quella, pensai osservando la scintilla di puro odio che brillava nitida nei suoi occhi - TSK !!! Parli della tua famiglia, come se fossero le vittime della situazione! Tuo padre non era altro che uno schifoso cane traditore e come tale ha meritato di morire! - Risposi lasciando perdere le scuse e di mettere subito le cose in chiaro – Pensate di essere migliore di lui? - Continuò sempre più furiosa - Il padre di Juvia, sarà anche stato un cane traditore che meritava di morire – Sorrise sarcastica - Ma voi rimarrete sempre e comunque l'uomo che l'ha violentata, per rendere ai suoi soci l'impresa meno ardua, non siete altro che dei vili luridi vigliacchi e voi più di tutti !!!... Spero che almeno vi abbiano pagato bene, per il lavoro, giuda che non siete altro!!! ... E che vi ci soffochiate con quei Jewels !!! - Sapevo perfettamente di avere torto marcio e che la sua furia fosse più che giustificata, ma non le avrei permesso di far passare quel bastardo che tanto si affannava a difendere, come come il martire della situazione – Ammetto di essere stato pagato più che profumatamente, ma neanche tutto l'oro del mondo potrà mai eguagliare la soddisfazione di sapere che quel pezzo di merda che hai ancora il coraggio di chiamare padre, abbia finalmente avuto quello che si meritava e sono desolato per come sei stata trattata, ma non me ne frega un cazzo che tu mi creda o meno, sappi solo che è stato necessario farlo... Josè Porla doveva a tutti i costi crepare! - Incredibilmente non diede segno di scomporsi più di tanto - Dire che Juvia è stata trattata male è un eufemismo – Commentò invece impassibile - Non ha più una casa, non ha più una famiglia e non ha più la sua verginità, ma tutto sommato non si lamenta, visto che almeno è ancora viva... ma vi assicura che non basterà l'intera vostra vita a ripagarla di tutto e se davvero esiste una qualche giustizia divina, Gray prima o poi la ripagherà con gli interessi, quindi può risparmiare il fiato, Juvia non sa che farsene delle sue inutili scuse! - Proprio a lui veniva a parlare di vendetta, lui che per anni aveva sognato di riscattare la morte dei suoi familiari. Con un gesto rabbioso le afferrai il viso avvicinandolo al mio, impedendole questa volta di sfuggirmi, volevo punirla per quella sua linguaccia impertinente, ma non appena le mie dita toccarono quella pelle serica e i mie occhi si tuffarono in quelle incredibili pozze azzurre, mi resi irrimediabilmente conto di una cosa... volevo baciarla, da quando l'avevo vista per la prima volta, non ero più riuscito a togliermela dalla mente... la desideravo come non avevo mai desiderato nessun altra – E dimmi dolce fatina?... hai pensato molto al modo per vendicarti di me? - Sussurrai ad un palmo dalle sue labbra - Se vi riferite al fatto che Juvia ha passato gli ultimi giorni a maledirvi in tutte le lingue, mentre immaginava per voi le più orrende morti, avete fatto centro! - Fremette impercettibilmente distogliendo lo sguardo – Quindi mi hai pensato molto in questi cinque giorni? - Non resistetti alla tentazione di stuzzicarla. Neanche l'avessi appena schiaffeggiata, alzò di scatto il viso, rivolgendomi uno sguardo rabbioso - Con che faccia tosta vi rivolgete così a Juvia dopo quello che le avete fatto? Siete spregevole!!! - Cercò di liberarsi dalla mia presa - Lo sai mia fata... anche io ti ho pensata molto... ma non per la stessa ragione – Le confessai a fior di labbra, prima di posare con decisione la mia bocca sulla sua.

§ La tana di Lestoargento §

Mi scuso con tutti per l'enorme ritardo della pubblicazione di questo nuovo capitolo, ma davvero è stata un'impresa scriverlo, non mi piacevano certi punti, quindi ho scritto e cancellato più volte varie parti, e per dirla tutta, non sono ancora completamente convinta di certi passaggi, perciò vi chiedo di perdonare eventuali errori, specialmente per quanto riguarda la parte del testamento, purtroppo non sono molto ferrata in giurisprudenza e un po' mi sono arrampicata sugli specchi, se nel caso qualcuno avesse qualche consiglio da darmi, per migliorare quella parte, sarà ben accolto, per il resto spero che comunque rimaniate soddisfatti, lascio a voi i commenti. * La stellina vicino al nome di Mest è stata messa per ricordare la sua strana abitudine di mordere in testa la gente per cercare di carpirne i ricordi.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro