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Festeggiamenti inusuali

"Festeggiamenti inusuali "


ONIBUS CASA DI NATSU


POV'S JUVIA


Quando Gray si decise a tornare Lucy invitò tutti a spostarsi in sala da pranzo dove il grande tavolo rotondo, posizionato al di sotto dello scintillante lampadario di cristallo, imbandito riccamente a festa per l'occasione aspettava solo noi.


Appena ognuno prese posto a tavola, la padrona di casa fece subito segno a Felix di aprire una bottiglia di champagne e quando il tappo volò in aria con un rumoroso botto, tutti, servitù compresa si affrettarono a battere le mani e a fare gli auguri. Successivamente i flute vennero riempiti dal piccolo maggiordomo come sempre vestito di blu elettrico e sollevati in aria al rumoroso invito da parte del padrone di casa – ALLA SALUTE DEGLI SPOSIII!!! - Brindò infatti sorridente il rosato all'indirizzo mio e di Gray, seduti uno di fianco all'altro. Io imbarazzata a morte alzai timidamente il mio calice e lo feci cozzare lievemente contro al suo per poi portarlo alle labbra a saggiarne solo un breve sorso, mentre Gray subito dopo di me e visibilmente irritato da quel brindisi, fece lo stesso con il suo, ma riponendolo subito dopo intatto sulla stoffa immacolata della tovaglia. Tale gesto non passò inosservato agli occhi di Natsu che dopo aver svuotato il suo di bicchiere afferrò al volo anche quello dello sposo, che in men che non si dica fece la stessa fine del suo gemello – Non sai che ti perdi ghiacciolo, questo è Dom Perignon brut couvè. Semplicemente di VI-NO – Lo stuzzicò, riaccomodarsi al suo posto con un ghigno beffardo stampato sulla faccia e Gray per tutta risposta alla sua pessima battuta non riuscì a mascherare del tutto il lieve sorriso sghembo che gli storse leggermente l'angolo destro delle labbra – Bene! – Si rivolse a quel punto Lucy alle due graziose cameriere con i capelli rosa dopo che ebbero anche loro svuotato i rispettivi calici – Possiamo iniziare – Sorrise loro affabile – Con piacere Miss Lucy – Si inchinarono entrambe prima di andare via, per riapparire subito dopo spingendo un carrello carico di vivande dal profumo invitante. Come prima portata venne servito un fresco antipasto di mare accompagnato da una salsa agrodolce, che fu seguito da una grigliata di pesce spada, calamaro e salmone, insaporiti da un delicato pinzimonio alle erbette con contorno di verdure grigliate. Il tutto accompagnato da crostini di pane caldo intinti in olio aromatizzato al rosmarino e per finire aragosta, ostriche e frutti di mare a sazietà serviti su lunghi vassoi d'argento, guarniti da spicchi di limone e peperoncino piccante. Tutto pescato fresco arrivato in giornata dal porto di Hargeon. Lucy era stata semplicemente fantastica nell'organizzare quel magnifico banchetto con così poco preavviso. Ma non ostante questo, Gray fin troppo pensieroso aveva appena piluccato il cibo a ancor meno bevuto, preferendo di gran lunga l'acqua al vino. Storm dal canto suo invece, continuava silenzioso a fissarlo insistentemente, quasi a studiarlo cercando forse di decidere se il suo nuovo papà gli piacesse o meno mentre Lucy alternava rapide occhiate nervose da me a Gray che per tutta la durata del pranzo non ci eravamo scambiati praticamente una parola.


Per il resto, la cena proseguì abbastanza serenamente, anche se l'aria che si respirava non era propriamente da festa, fino a quando non ci pensò Natsu ormai irrimediabilmente alticcio a ravvivare la serata iniziando dapprima a bersagliare tutti con battutine piene di doppi sensi. Ma il massimo fu raggiunto quando Storm molto incuriosito dalla piccola Layla fin da quando l'aveva vista la prima volta e assolutamente senza malizia, mentre osservava Lucy allattarla al seno, porse a quest'ultima una domanda alquanto imbarazzante dal punto di vista di un adulto.


- Zia Lucy? - Si rivolse a lei con palese curiosità – L'altro giorno mi hai spiegato che Layla non è una specie di cucciolo, ma un persona proprio uguale a me. Solo che ieri, mentre la cambiavi ho notato che ti sbagli - Aggrottò le sopracciglia pensieroso - Non è affatto come me, gli manca un pezzo!... Proprio li! - Osservò candidamente indicando un punto preciso tra le gambette della neonata. Apriti cielo. Lucy arrossì visibilmente, rimanendo a corto di parole e Gray dal canto suo non poté fare a meno di soffocare contro la mano una risata mascherandola con un colpo di tosse. Il rosato invece dapprima visibilmente infastidito, ma stranamente conscio, dato il suo attuale stato di ebrezza che la sua fosse una domanda assolutamente ingenua. Prima incitò Gray - Andiamo Ghiacciolo rispondi a tuo figlio! – Lo sbeffeggiò sghignazzando come una iena. Ma quando lo vide scuotere la testa accigliato pensò bene di farlo lui stesso. Così si avvicinò a lui e appoggiandogli una mano sulla spalla iniziò ad intavolare con mio figlio un discorso che aveva dell'incredibile per quanto fosse moderato e politicamente corretto sulle differenze tra maschi e femmine. Tanto che faticai a credere che quell'uomo fosse lo stesso che avevo conosciuto anni addietro - Natsuuu! - Lo avvisava ogni tanto Lucy quando il rosato stava per lasciarsi scappare qualcosa di inadatto alle orecchie di un bambino – Piantala idiota non vedi che così lo stai confondendo! - Osservò invece Gray un paio di volte infastidito. Io invece ero totalmente incapace di aprire bocca tanto era l'imbarazzo per l'improvvisa quanto inopportuna curiosità di Storm. Non poteva semplicemente chiederlo a me in privato, anche se dovendo ammetterlo Natsu fino a quel momento stava andando abbastanza bene. Fino a quando...


- Hai capito moccioso? – Gli chiese alla fine dello spiegone, mentre mio figlio annuiva ma ancora poco convinto – Allora ricapitoliamo, tanto per capirci meglio. Le femmine non hanno il pisellino ma la patatina - Lucy a quelle parole spalancò gli occhi guardandolo scioccata - In compenso però hanno anche due meloni pazzeschi che come imparerai tra qualche anno, non servono solo ad allattare i neonati – Continuò imperterrito mentre Gray si spiaccicava una mano sulla faccia - Ma sai qual è il paradosso più assurdo che contraddistingue noi maschietti moccioso? - Storm in risposta alla sua domanda scosse la testa, mostrando allo stesso tempo molto interesse alle successive parole del rosato. Mentre nello stesso momento sua moglie scattava in piedi per raggiungerlo, conscia forse del fatto che suo marito stesse per dirne una delle sue – Per assurdo, la nostra condanna più crudele e che per i primi nove mesi della nostra vita facciamo di tutto per uscire dalla patatina delle femminucce – Affermò infatti come nulla fosse - Per poi passare invece il restante dei nostri anni a cercare di rientrarc... AGLIAH!!! – La bionda a quel punto lo aveva raggiunto giusto in tempo per assestargli un doloroso pizzicotto sul braccio, mentre con l'altra mano reggeva Layla. Ma ormai il danno era fatto - Ti è più chiaro il concetto adesso? - Gli chiese lui imperterrito strofinandosi il punto dolente con un smorfia - N-non molto – Asserì mio figlio visibilmente turbato mentre sulla sua faccia passavano svariate espressioni che andavano dal disgustato all'incredulo – AHHH! Lascia stare sei ancora troppo piccolo per queste cose – Concordò infine ritornando al suo posto per riempirsi di nuovo il bicchiere – E comunque stai lontano da Layla intesi! - Ribadì poi per l'ennesima volta con fare intimidatorio – Hey zucca rosa non ti permettere mai più di minacciare mio figlio! – Intervenne subito sulla difensiva Gray – Lascialo perdere Storm, vieni qui piuttosto – Addolcì subito dopo il suo tono di voce mentre battendosi la mano sul ginocchio gli faceva cenno di sedersi sulle sue gambe. Il piccolo non se lo fece ripetere due volte e sorridente abbandonò la sua sedia per accomodarsi in braccio al padre che subito gli scompigliò affettuosamente i capelli – Ora ti svelerò un segreto – Sussurrò complice al suo orecchio, ma abbastanza udibile da farlo sentire all'amico – Non prestare mai attenzione a quello che dice quel cretino di zio Natsu, specialmente se lo fa con un bicchiere di vino tra le mani – Che gli stai dicendo brutto stronzo! - Sbraitò il rosato battendo la mano sul tavolo – Niente, lo sto solo mettendo in guardia dai tuoi vaneggiamenti da ubriaco – Gli rispose Gray ghignando.


Proprio mentre Natsu stava per risponderlo per le rime, finalmente arrivò la torta. Una stupenda creazione a due piani di pan di Spagna con panna montata e crema al limone, decorata con una moltitudine di fiori di zucchero dorati, dove in cima due figurine in legno laccato rappresentavano una coppia di sposi posti all'interno di un cuore bianco.


Erano all'incirca le nove di sera quando la testa di Storm iniziò ad ondeggiare, fino a quando non crollò in avanti sul tavolo. Gray a quel punto ci informò che l'avrebbe portato a letto lui stesso e Aries subito lo seguì per condurlo nella stessa camera dove Layla dormiva già da più di un'ora con Virgo a vigilarla. Noi per l'occasione eravamo stati sistemati in un altra stanza, molto vicina a quella dei padroni di casa, come ebbi modo di scoprire più tardi – Penso che dopo andrò a dormire anch'io – Aggiunse lui – Sono molto stanco. Grazie Lucy per la splendida festa era tutto ottimo – Si rivolse poi grato alla bionda – Di niente Gray, per gli amici questo ed altro – Ricambiò lei sorridendo calorosamente - Forse però la torta l'avrei scelta di un altro gusto – Non resistette poi alla tentazione di stuzzicare un'ultima volta il suo compagno d'infanzia sapendo che era stato lui a sceglierla – Maledetto ingrato ghiacciolo di merda! – Borbottò Il rosato per tutta risposta, lanciandogli un'occhiataccia e mostrandogli il medio.


Io invece, decisi di rimanere ancora un po' a chiacchierare con Natsu e Lucy. Sinceramente non avevo nessuna voglia di raggiungerlo in camera nostra, specie dopo la freddezza che aveva dimostrato guarda caso solamente con la sottoscritta. Non ci voleva certo un mago per capire il suo implicito messaggio. Mi aveva palesemente ignorata per tutto il tempo, al solo scopo di farmi intendere che aveva accettato di sposarmi solo per rendere legale la sua posizione nei riguardi di Storm.


Ad un certo punto però dovetti per forza di cose decidermi ad affrontarlo poiché i padroni di casa, con Natsu ancora decisamente alticcio iniziarono a scambiarsi dapprima dolci effusioni, teneri baci e infine malcelati sguardi passionali. Infondo erano passate più di tre settimane dal parto e sicuramente i due era da un bel po' che non erano intimi – Andiamo a letto anche noi Luce – Aveva biascicato ad un certo punto il rosato che di minuto in minuto si era fatto sempre più audace, arrivando addirittura a divorare lascivamente davanti ai miei occhi il collo scoperto di Lucy. La quale dopo un po' si rivolse a me visibilmente in difficoltà, mentre cercava inutilmente di scollarsi il suo focoso consorte di dosso – J-Juvia perdonaci – Balbettò con le guance in fiamme – P-penso che sia meglio che accompagni Natsu in camera, Dio solo sa che potrebbe inciampare sulle scale e rompersi l'osso del collo - Scattò in piedi subito dopo passando le braccia attorno al busto del marito, che nell'alzarsi a sua volta alquanto malfermo sulle gambe, per poco non le fece perdere l'equilibrio, scoppiando subito dopo a ridere – Sicura che Lucy c'è la farà da sola? - Li osservai dubbiosa - Se vuole Juvia potrebbe darle una mano – Mi aiuterà Felix non temere, tu va pure a dormire – Mi sorrise in segno di incoraggiamento, mentre intanto il piccolo maggiordomo in Blu come richiamato dal nulla arrivava di corsa in suo soccorso – Ma Shiii! Sicuro che c'è la fa! - Aggiunse Natsu ghignando – Va pure a letto e magari vedi di dare una bella scongelata a quella specie di iceberg umano che ti sei sposata. E' la vostra prima notte di nozze infondo – Ammiccò poi malizioso – Ti assicuro che hai tutti gli argomenti per riuscirci – Scoppiò nuovamente a ridere rumorosamente mentre i due lo accompagnavano di sopra e mentre la mia faccia andava a fuoco.


- Già!... Ah! - Sospirai affranta. Quella era la nostra prima notte da sposati – UFF! - Sbuffai nel rendermi conto di essere rimasta ormai da sola. Adesso non avevo davvero più nessuna scusa per rimandare l'inevitabile se non quella di piazzarmi su un divanetto e trascorrere li il resto del tempo. Ma quell'atteggiamento infantile di certo non avrebbe risolto le cose tra noi e ben presto ci saremmo dovuti abituare a vivere sotto lo stesso tetto quindi a quel punto meglio una morte rapida che non allungare inutilmente l'agonia. E fu così che lanciando un'occhiata desolata alle scale che portavano al piano superiore, mi decisi infine a salirle.


In punta di piedi entrai guardinga nella nostra stanza illuminata solo dalla luce fioca di una piccola lampada e tirando un sospiro di sollievo costatai come Gray se la stesse già dormendo alla grande. Lo confermavano il suo respiro regolare e l'immobilità della sua figura sdraiata nel grande letto a baldacchino. Subito dopo, ovvero quando i miei occhi si abituarono alla penombra della camera, non potei fare a meno di arrossire e deglutire insieme alla vista del suo torace nudo. Il braccio destro sollevato sopra la testa metteva in evidenza i muscoli tirati dei pettorali perfetti, mentre l'altra mano era appoggiata mollemente a metà strada tra i suoi addominali scolpiti e la sua pancia piatta - Oh santa vergine Maria! - Mi scappò detto. E a quel punto mi ritrovai a sperare vivamente che almeno la parte al di sotto della cintola, attualmente celata dal lenzuolo, fosse provvista dei pantaloni del pigiama o quella sarebbe stata davvero una lunga lunghissima notte per me. Facendo ancora più attenzione mi tolsi le scarpe e di nuovo in punta di piedi recuperai le mie cose e andai in bagno a lavarmi. Accesi la luce solo dopo aver chiuso la porta e quando notai quello che stringevo tra le mani, imprecai mentalmente contro la bionda. Lucy fin troppo ottimista riguardo a quell'unione, per l'occasione mi aveva regalato una "camicia da notte" ( se così si poteva definire quello straccetto impalpabile ) nera trasparente e piena di nastrini rossi. Indecente! Quello era l'unico aggettivo adatto per definirla e senza un minimo di esitazione la misi da parte come un qualcosa di raccapricciante. Forse in un altra occasione sarebbe stata perfetta, ma in quel contesto era decisamente inappropriata. Così con mio sommo dispiacere dovetti ritornare in camera a recuperare un'informe tunica di cotone azzurra lunga quasi fino ai piedi, gentile dono della mia vecchia datrice di lavoro, la signora Huges. Una volta completate le mie abluzioni e di nuovo cercando di fare meno rumore possibile raggiunsi finalmente il bel addormentato che con mio grande sollievo sembrava non essersi mosso di un millimetro dalla posizione in cui lo avevo lasciato. A quel punto sollevai il lenzuolo e mi sdraiai accanto a lui irrigidendomi al pari di una mummia nel tentativo di rendermi totalmente immobile.


Dapprima trattenni il respiro fin quasi ad andare in debito d'ossigeno aguzzando le orecchie per rilevare anche solo il minimo cambiamento nel suo respiro. Ma dopo vari secondi passati in quella posa innaturale non resistetti più, cedendo inevitabilmente alla tentazione di sbirciarlo. Nel sonno i suoi lineamenti erano talmente rilassati che per un attimo mi sembrò di vedere Storm e incredibilmente bastò il suo solo pensiero a tranquillizzarmi. Un sorriso di tenerezza mi sfiorò le labbra e i miei occhi finalmente si chiusero.


Intanto nella stanza affianco...


-Va pure Felix mi occuperò io di lui – Si rivolse Lucy al piccolo maggiordomo mentre quest'ultimo tentava di nascondere invano uno sbadiglio dietro alla mano inguantata – Sicura Miss? - Certo vai pure – Lo rassicurò una seconda volta lei rivolgendo poi il suo sguardo al corpo del marito che riverso sul letto con le gambe a penzoloni, già russava sonoramente. Poi non appena sentì la porta della loro camera chiudersi, si chinò sulla sua figura dormiente per sbottonargli prima la giacca e poi il panciotto – Avanti Natsu aiutami! – Si lamentò quando il rosato invece di collaborare girò il suo corpo di lato intrappolandole il braccio – Accidenti a te! Guarda come ti sei ridotto stupido zuccone! – Imprecò una volta che fu riuscita a liberare la mano decidendo di occuparsi prima alla parte inferiore dei vestiti. Cominciò dapprima a togliergli le scarpe, per poi sbottonargli i pantaloni che abbassò e tolse con un unico movimento fluido buttandoli di lato e piazzandosi le mani sui fianchi si concesse qualche secondo per riprendere fiato e per rimirare il suo uomo in tutta la sua prorompente mascolinità e forse anche un po' delusa dal fatto che si fosse addormentato. Sbuffando scocciata passò a sfilargli prima una manica e facendolo rotolare con grande fatica dall'altro lato tirò via anche l'altra. Ora rimanevano soltanto il gilet e a camicia dato che la cravatta se l'era già tolta da solo da un pezzo - O.K Forza Lucy un ultimo sforzo! – Si soffiò via dalla faccia una ciocca sbarazzina ricadutale sugli occhi mentre si sollevava la gonna per posizionarsi a cavalcioni sul bacino del marito per bloccarlo sul letto, pensando ingenuamente che tanto neanche il terremoto lo avrebbe svegliato a quel punto. Ma si sbagliava. Eccome se si sbagliava, dato che un'istante dopo sentì qualcosa crescere proprio tra le sue gambe. Ma non fece neanche in tempo a capacitarsene che in un battito di ciglia si ritrovò sdraiata di schiena sul materasso con il corpo di Natsu che la sovrastava con un ghigno divertito stampato sulle labbra – Sorpresaaa!!! - Le urlò praticamente in faccia – Natsuuu!!! Mi hai fatto prendere un colpo! - Urlò presa alla sprovvista tempestandogli un attimo dopo il petto di pugni – Sei proprio una mogliettina esemplare lo sai Luce – Ridacchiò divertito alla sua espressione spaventata - Non hai idea di come mi sono divertito a lasciarmi spogliare da te – Ammiccò con malizia strusciandosi lascivamente contro il suo grembo mentre i suoi occhi brillavano improvvisamente di cupidigia mal celata – Ora però è il mio turno di toglierti i vestiti! – Sorrise poi sfacciatamente mostrandole così quei canini sporgenti che ogni volta non mancavano di mandarla in visibilio immaginandoli già conficcati nella sua carne tenera in un misto di piacere e dolore che la eccitavano da morire – Sei uno stronzo! Mi hai fatto fare una faticaccia inutilmente! – Cercò di sgridarlo ma poco convinta, già con il fiato corto a causa del desiderio che la stava assalendo a tradimento - Davvero avevi pensato che ti avrei lasciata in pace sapendo che li sotto e di nuovo tutto a posto! - Le soffiò in faccia scendendo rudemente con la mano tra le sue cosce a saggiare le sua intimità già umida - N-Natsu non dovremmo, potrebbero sentirci! - Tentò di nuovo di scoraggiarlo lei, facendo cenno alla stanza affianco occupata da Gray e Juvia, mentre un suono soffocato le sfuggiva inevitabilmente dalle labbra – Non me ne fotte un cazzo! - Proclamò invece lui strafottente – Se quello stupido ghiacciolo è così deficiente da non godersela lui questa notte di nozze, allora ci penserò io al posto suo e magari chissà... gli servirà da sprono – Ridacchiò malefico chinandosi a dare una lunga sporca leccata alla gola della sua donna mentre un dito impertinente si intrufolava già nella sua biancheria per immergersi nel suo nucleo ormai zuppo – N-Natsu smettila di dire idiozie s-sei ubriaco mmmh! – Non poté fare a meno di mugolare rumorosamente la bionda ormai prossima alla resa totale - Si sono ubriaco, ma anche eccitato da morire – Ringhiò il rosato portandosi il medio alla bocca per gustare il sapore di lei – Se non vuoi farti sentire allora tappati la bocca. Sempre se ci riesci Miss Heartphilia – La sfidò con irriverenza inarcando un sopracciglio - Ho intenzione di farti fare davvero un gran casino stanotte – E così dicendo infilò entrambe le mani dietro la sua schiena per slacciarle il vestito, ma quando si rese conto della difficoltà che l'impresa richiedeva, si limitò con uno strattone violento a far saltare tutti bottoni in una volta sola, riducendo ben presto il bellissimo vestito che sua moglie aveva indossato al matrimonio in un mucchio di stracci informi che presto finirono per adornare il pavimento affianco ai suoi pantaloni assieme in seguito a tutto il resto del loro vestiario.


Di nuovo nella stanza degli sposini...


Stavo quasi per cedere alle moine di Morfeo, quando ad un tratto nel silenzio della notte, da un punto molto vicino alla parete dietro al nostro letto, si iniziarono a sentire dapprima dei suoni soffocati ma che ben presto aumentarono di volume fino a che non divennero dei veri e propri gemiti seguiti da urla abbastanza inequivocabili. A quel punto i miei occhi e la mia bocca si spalancarono insieme per la sorpresa e un velo di sudore mi imperlò la fronte quando sentii Gray agitarsi nel sonno di fianco a me. Presa dal panico strinsi con forza gli occhi fingendomi addormentata, sperando e pregando disperatamente che lui non si svegliasse proprio in quel momento o sarei morta per la vergogna. Preghiere che si rivelarono vane dato che dopo un paio di secondi lo sentii sbottare furioso - AAAH CAZZO!!! - Bestemmiò ad alta voce - Quell'idiota di un fiammifero deve per forza fare tutto sto casino quando ha ospiti in casa? - Scalciò via con rabbia le lenzuola prima di cominciare ad inveire contro la parete - Maledizione voi due? Dateci un taglio! - E incredibilmente cominciò a battere violentemente il pugno chiuso contro al muro mentre io sprofondavo sempre di più sotto le coperte - E tu piantala di far finta di dormire tanto lo so che sei sveglia! - Lo sentii ringhiare da sotto le coltri. Ormai ero stata scoperta, non c'era motivo di continuare la mia recita. Così molto lentamente e con il cuore in gola abbassai l'orlo del copriletto fino al naso e sollevai le palpebre per ritrovarmi nell'immediato immersa in due splendide tempestose iridi del colore della notte che mi fissavano severe dall'alto. E per la miseria lo giuro, in quel momento avrei tanto voluto scomparire dalla faccia del pianeta - D-da quanto Gray è sveglio? - Balbettai avvertendo chiaramente le mie guance ardere sotto a quello sguardo freddo e insistente – TSK! Più o meno da quando ti sei messa a letto! - Sbuffò antipatico mettendo il broncio - Juvia si scusa – Presi a torcere nervosamente la stoffa del lenzuolo tra le mani – L-lei n-non intendeva disturbare – Alitai con un filo di voce - Non importa! – Distolse in fretta gli occhi issandosi subito dopo sugli avambracci per appoggiarsi indolente con la schiena contro la testiera del letto incrociando le braccia sul petto muscoloso - Un paio d'ore sono riuscito a farmele... tu più tosto – Mi indicò con un cenno della testa - Perché non dormi, sono i sensi di colpa a tenerti sveglia? Tsk! - Sbuffò di nuovo irritato. Non avevo idea a cosa si stesse riferendo, ero ancora troppo scombussolata così mi limitai a tacere mentre imitandolo mi sollevavo anch'io a sedere squadrandolo guardinga con la coda dell'occhio – Ma come siamo silenziose! – Osservò ironico – Sai... quasi non ti riconosco più, anzi ti dirò che mi sono meravigliato quando oggi non hai fatto storie. Meglio così, o giuro che questa volta ti avrei costretta con la forza! – A quel punto mi strinsi ancora di più nelle spalle e mi morsi il labbro nel tentativo di trattenere la risposta mordace che mi era salita alle labbra – E dimmi? - Continuò sempre con lo stesso tono di velato disprezzo - Non ti interessa neanche sapere se il mio viaggio a Crocus è andato a buon fine? - Domandò con una punta di stizza nella voce - S-si – Mormorai sommessamente per accontentarlo – C-erto che a Juvia interessa! - Grossa bugia invece, non volevo saperne niente. Era ovvio che se le nostre nozze erano state celebrate, voleva dire che era riuscito a farsi fare una copia dei documenti inerenti a me e a Storm. Così come era ovvio che a Crocus aveva scoperto qualcosa che non gli era andato a genio. Non c'erano altre spiegazioni oltre quella, all'inqualificabile comportamento tenuto da quando era arrivato. Mi stava deliberatamente provocando, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di reagire, dovevo controllarmi, non era mia intenzione scatenare un'altra scenata come quella avvenuta all'istituto Fairy Tail per giunta a quell'ora della notte e specialmente non in casa di chi era stato così gentile con me e mio figlio.


- Allora ti farà piacere sapere che quel figlio di puttana di Loky sembra averti preso stranamente a cuore. Dimmi un po? Che gli hai concesso per farlo diventare improvvisamente così devoto nei tuoi confronti – Insinuò malignamente – " Cominciamo bene " pensai sconsolata - Juvia non gli ha concesso proprio niente! – Scattai indignata a quel punto - A Gray sembra davvero così strano che una donna e un uomo possano essere amici senza secondi fini? - Quello stronzo amico di una donna? TSK! Ma fammi il piacere non lo crederei neanche se dovessi vederlo con i miei stessi occhi – Beh che Gray ci creda oppure no loro sono solo amici – Come vuoi! – Sollevò le sopracciglia scettico - Non che mi importi particolarmente quello che facevi come moglie di Lore! Ma visto che ne stiamo parlando, vuoi spiegarmi ad esempio perché cazzo possiede un tuo documento chiuso in una busta di cui si è rifiutato di svelarmi il contenuto poiché coperto dal segreto professionale? Che cazzo c'è in quel plico? – Una cosa privata di Juvia – Commentai secca per fargli intendere che non avrei aggiunto altro - Non mi piacciono i misteri dolcezza anzi, ti dico fin da subito che se vogliamo andare d'accordo non tollererò che tra noi ci siano dei segreti e a proposito di questo... Chi è Lyon Vastia! – Assottigliò gli occhi minaccioso, mentre io presa alla sprovvista dalla menzione dell'albino rimanevo a corto di parole - Devo dedurre dal tuo silenzio che si tratti di un altro... "amico" giusto? - Si è così! - Confermai alzando il mento in segno di sfida pur sapendo di apparire poco credibile poiché un rossore traditore mi stava già salendo alla guance - Chi è stato a parlare di Lyon con Gray – Gli chiesi allora per distrarlo - Mira! - Mi squadrò con sospetto prima di continuare con il suo spiacevole tono da inquisizione - Mi ha riferito che era con voi quando avete lasciato Crocus e che era ferito, mentre tu a me e a Natsu avevi raccontato di essere fuggita da sola dalla città. Allora, me lo dici chi è? - Juvia te l'ha già detto è solo un amico! - Credi di prendermi per il culo forse?... Che tipo di amico è, uno che mette in pericolo la sua stessa vita per aiutarti? - Un amico sincero e disinteressato affezionato a me e a mio figlio! - Gli soffiai in faccia offesa dalle sue accuse velate - Basta adesso! Gray è ingiusto con Juvia! Che cosa vuole da lei? Che si inginocchi sui ceci e si cosparga il capo di cenere per essere soddisfatto? Gray la sta sottoponendo ad un terzo grado in piena regola! – Mi trattenni a stento dal perdere le staffe - Se vuole sapere di Loky lei gliene parlerà, se vuole sapere di Lyon lei lo farà. Purché Gray la smetta di rivolgersi a lei in quel modo offensivo! - D'accordo piccola intrigante bugiarda, ragioniamo da persone civili allora – Tornò nuovamente ad appoggiarsi all'indietro – Voglio sapere dov'è, perché la sua testimonianza potrebbe incastrare la vecchia Lore sulla questione dei sicari mandati da lei per eliminarvi – Juvia non lo sa dov'è, lei lo ha lasciato in una clinica privata lungo la strada! - Va bene ho capito tanto prima o poi lo scoprirò da me e comunque ritornando a Loky è riuscito a raggiungere una specie di accordo con quella vecchia stronza di tua suocera – Che tipo di accordo? - Chiesi non ostante tutto curiosa – Oh! Gli ho dovuto promettere che quanto prima farò in modo che Storm venga tolto dall'albero genealogico dei Lore – Masticò tra i denti scurendosi in viso visibilmente arrabbiato – In che modo? - Gli chiesi con interesse - Loky per il momento ci sta ancora lavorando. La cosa in verità si sta dimostrando abbastanza complicata, il fatto è che il tuo defunto marito lo ha riconosciuto come suo e nessuno a parte lui, che ovviamente ne è impossibilitato, lo può diseredare. Ma Loky forse è riuscito a trovare un escamotage – Mi lanciò uno sguardo obbliguo prima di continuare - Vuole far credere che il figlio di Lore sia annegato nel lago di Magnolia durante il vostro incidente, spacciando il corpo di qualche povero bambino morto per quello di Storm. In questo modo potremo fornire al bambino un'altra identità, registrandolo con la sua reale data di nascita, ovvero due mesi prima di quella attuale così che io possa richiederne senza problemi la paternità – M-ma è – Scossi la testa turbata – E' macabro e poi sarebbe una truffa – Lo so, ma per il momento è l'unica cosa che gli è venuta in mente per risolvere la questione alla svelta – Ma ci sono persone che potrebbero riconoscerlo – Insistetti - E chi? Quei pochi tizi che frequentavano la casa di Rufus? Storm non tornerà tanto presto a Crocus e se pure dovesse farlo, tra una decina d'anni nessuno più si ricorderà di quel bambino che alla fine conoscevano solo in pochi poiché suo padre lo teneva praticamente relegato in casa - Si interruppe nuovamente per lanciarmi un'altra occhiataccia piena d'astio – Questa è un'altra cosa che dovrai spiegarmi. Perché quel bastardo di Lore trattava mio figlio come una specie di detenuto? – Sibilò facendomi sentire addosso tutto il peso di quella colpa – R-Rufus e-era molto protettivo nei confronti di Storm, essendo il suo unico figlio temeva gli succedesse qualcosa - Chinai il capo per quell'ennesima menzogna uscita dalle mie labbra. Non potevo dirgli la verità su Rufus e sul nostro accordo, mi vergognavo troppo – TSK! - Sbuffò poco convinto sondandomi ancora una volta con occhi diffidenti, ma poi per mia fortuna decise di lasciar correre - Il vero problema sarà procurarsi dall'obitorio il corpo di qualche povera anima innocente passata a miglior vita della stessa età di nostro figlio, ma per ora ci limiteremo solo ad ottenere la sua custodia, per questo ho voluto accelerare la nostra unione. Gli servono al più presto i documenti del matrimonio per procedere? – Quindi Gray ha parlato con quella donna? - Non personalmente. Loky mi ha suggerito come mio legale di tenermi nell'ombra per il momento – Strinse i pugni con rabbia – Non credo che se l'avessi avuta d'avanti sarei riuscito a trattenermi dallo strozzarla con le mie stesse mani, già è tanto se ho accettato di scendere a patti con lei – Però adesso almeno si riterrà soddisfatta e lascerà in pace Storm? - Chiesi speranzosa – Si è no! A quanto pare non le basta, vuole vendetta. Ha detto che con il mio piccolo " Figlio illegittimo " avrebbe chiuso un occhio, ma non con te – Mi fissò insistentemente – L'unico accordo che accetterà riguardo a te e che io ti consegni a lei... complimenti, ti vuole proprio un sacco bene tua suocera mia cara – Ghignò beffardo - Mi sa che proprio non le è andato giù il tuo inganno perpetrato ai suoi danni e a quelli del figlio - Juvia non ha ingannato proprio nessuno, Rufus sapeva che lei era in cinta quando l'ha sposata! - Mi difesi questa volta – E bravo l'idiota! - Sbottò lui in risposta - Ti amava dunque a tal punto da accollarsi il bastardo di un altro uomo pur di averti nel suo letto? – Commentò ironico – Juvia spera tanto che adesso Gray non ricominci con questa storia e che la smetta di etichettare Storm come bastardo! - Lo ripresi furiosa - E' soltanto colpa tua se parlo così! – Avvicinò il suo viso al mio per intimidirmi, ma io non glielo permisi rispondendolo invece a tono - Rufus amava solo se stesso e ha sposato Juvia soltanto per interesse personale – Mi decisi a raccontargli parte della verità, o almeno quello che mi aveva fatto credere Rufus quando avevo accettato la sua offerta di matrimonio - Era sterile ed essendo figlio unico gli serviva un erede che mandasse avanti il suo nome, questa è la verità! Solo sua madre ne era all'oscuro e le sue accuse verso Juvia, non sono altro che i vaneggiamenti di una vecchia pazza piena di astio immotivato nei suoi confronti – Mica tanto immotivato dato che è arrivata ad imputarti accuse oltremodo pesanti. Ma quello che proprio non capisco è perché anche avendone la possibilità non ti abbia denunciato per uno qualsiasi dei crimini di cui ti incolpa e che abbia preferito invece ricorrere a dei Killer per farvi fuori – Mi osservò sovrappensiero – La sua è una lista bella lunga che ti avrebbe assicurato la prigione almeno per i prossimi trent'anni – Fece una smorfia di derisione mentre iniziava ad elencare le accuse a mio carico sulla punta delle dita - Frode, visto che hai spacciato tuo figlio per l'erede dei Lore. Adulterio, perché aveva scoperto che avevi un amante che tutte le notti ti raggiungeva nella tua stanza. Omicidio, poiché pensa che tu abbia contribuito ad uccidere suo figlio quando ha scoperto della tua infedeltà e per finire ciliegina sulla torta, falsa testimonianza con le autorità. C'è né davvero per tutti i gusti. Beh che dire! E' proprio vero che buon sangue non mente. La sai una cosa? Ho quasi paura a dormire nello stesso letto con te! - Ghignò sadicamente divertito - Una cosa è certa però, presto mi occuperò anche di lei – Affermò poi mortalmente serio e senza più alcuna traccia di divertimento nella voce - Ora purtroppo ho le mani legate, non posso toglierla di mezzo, non senza crearmi altri problemi, ma giuro che appena avrò risolto il casino che hai combinato quella vecchia stronza avrà il ben servito e tu come vedova di suo figlio potrai accaparrarti tutti i suoi averi. Non era quello a cui puntavi fin dall'inizio infondo? Non è per quello che hai usato Storm? - Sorrise amaramente – No! Non è vero! - Lo contraddissi subito - Juvia non vuole più un soldo dai Lore! Lei lo faceva soltanto per dare un futuro a suo figlio, ma ora che c'è Gray ad occuparsi di lui lei desidera solo che lui lasci perdere tutto quanto – Lo pregai - Juvia non vuole che finisca nei guai con la giustizia dopo che ha fatto tanto per ricostruirsi una vita e ora che Storm ha finalmente un padre – Dissi quelle parole con tutto il mio cuore aggrappandomi involontariamente con entrambe le mani al suo bicipite - Storm è e rimarrà comunque figlio tuo – Sussurrai fissandolo dritto negli occhi per la prima volta senza timore di quello che vi avrei letto - Allora non hai capito niente di quello che ti ho detto? – Mi rivolse uno sguardo ostinato - Storm è mio figlio, il mio primogenito e non permetterò mai che continui a portare il nome di quello smidollato senza palle che ti sei sposata. E ricorda! Nessuno può permettersi di minacciare la mia famiglia e farla franca. Inoltre fino a quando la vecchia Lore resterà in vita avrò sempre l'impressione di avere una pistola puntata alle spalle – Ma Gray - Cercai di dissuaderlo ancora una volta - Se Storm prenderà il cognome Fullbuster il problema non sussisterà più – Questo è vero. Ma è vero anche che adesso sei mia moglie, ed è mio compito proteggere anche te! – Il suo sguardo a quel punto scivolò prima sulle mie mani ancora strette al suo braccio, per poi risalire fino a fissarsi nei miei occhi e infine fugacemente sulle mie labbra - Fino a quando quella donna vivrà, tu non sarai mai veramente al sicuro - Aggiunse poi con inaspettata dolcezza voltandosi subito dopo dall'altra parte – Sembra che finalmente quei due si siano decisi a fare silenzio – Cambiò immediatamente discorso sdraiandosi di nuovo a letto dandomi le spalle - Lasciami fare, so come muovermi. Quindi evita di continuare a scocciarmi con le tue assurde pretese e dormi, domani mattina dobbiamo andare via presto, a casa ci sono dei documenti che devi firmare prima che io li spedisca a Loky – Mi informò con voce stranamente roca – Buonanotte! - Disse poi senza aggiungere nient'altro.




BONUS


Natsu si concesse ancora qualche secondo per osservare dall'alto il bellissimo viso di sua moglie ancora arrossato dal recente picco di massimo piacere raggiunto da entrambi, beandosi di quella vista paradisiaca - Sei splendida Luce! - Ansimò rauco posandole un ultimo passionale bacio nell'incavo del collo prima di uscire da lei e sdraiarsi al suo fianco per riprendere fiato – Mmmh! Natsu - Mugugnò lei soddisfatta rifugiandosi immediatamente tra le accoglienti braccia del marito – Sei stato "DI VINO" – Ridacchiò riciclando la battuta usata dal rosato durante la cena. Ghignando a sua volta, lui se la strinse contro e chiuse gli occhi ancora intontito dall'alcol e dagli ultimi strascichi dell'appagamento – Spero che quei due ci abbiano sentiti chiaramente e abbiano preso esempio, invece di sprecare il tempo in inutili discussioni – Ho i miei dubbi su questo - Sussurrò lei scettica – Gray per tutto il tempo è stato assolutamente insopportabile – TSK! - Sbuffò lui esasperato - Quel cocciuto d'un ghiacciolo è solo un fottuto idiota che non riesce a cogliere la fortuna che gli è ricapitata. Conoscendola meglio adesso, sono ancora più convinto che Juvia sia proprio quello che ci vuole per lui. Senza neanche volerlo, ha preso al laccio il nostro Gray già tanto tempo fa e ancora tutt'ora quel laccio continua ad esistere. Lei è completamente diversa dalle donne con cui si è sempre accompagnato, è una brava ragazza e in più lo ama ancora non ostante tutto – Juvia ti piace molto non è così?- Chiese dolcemente la bionda a suo marito senza la benché minima traccia di gelosia nella voce – Si, è così! Adoro il modo in cui riesce a tenere testa a quello zuccone e spero tanto che lui se ne renda conto e che non finisca per gettare tutto alle ortiche - Già, se solo riuscissero a mettere da parte le loro divergenze – Sospirò lei – A proposito di questo? - Chiese poi sollevandosi su un gomito - Come è andata a finire con quella donnaccia! - La apostrofò senza nemmeno prendersi la briga di chiamarla per nome – Sembra che sia riuscito a liberarsene per il momento, speriamo solo che non gli crei altri problemi al di fuori di quelli che già hanno - Chissà cosa accadrà adesso che andranno a vivere da soli – Affermò lei pensierosa - Gli farà bene vedrai e in più la presenza di Storm contribuirà a riavvicinarli. Non ho mai visto Gray così sereno come quando è in compagnia di suo figlio – Asserì il rosato convinto – Speriamo bene! E comunque grazie a te, non credo che domani mattina avrò il coraggio nemmeno di salutarli – Arrossì copiosamente la bionda nascondendo la faccia nel petto del marito – Sei davvero impossibile Dragneel, la tua sfacciataggine non ha eguali – Non mi sembra che a te sia dispiaciuto più di tanto Miss Heartphilia – Le sollevò il viso con due dita per incatenare il suo verde sguardo malizioso in quello color cioccolato di lei – Anzi, mi sei sembrata alquanto collaborativa – Solo perché non mi hai dato scelta – Gonfiò le guance lei cercando di colpirlo con un giocoso schiaffo sulla guancia. Ma il rosato grazie ai suoi riflessi pronti riuscì facilmente a bloccarle la mano e con un'agile mossa ad intrappolarla nuovamente sotto di se – Se hai ancora tutta queste energie mia cara, potrei proporti un modo molto più proficuo per scaricarle – Tipo? – Chiese lei già di nuovo a corto di fiato – Che ne dici di preparare un bel bagno caldo e di condividerlo con me Miss Heartphilia – Sussurrò invitante con uno sguardo ardente che prometteva fuoco e fiamme per il resto della notte.


§ La tana di Lestoargento §

Bentrovati a tutti, so che vi faccio aspettare sempre troppo e so che in fin dei conti questo capitolo non porta a nulla di fatto, ma come ben sapete adoro approfondire le cose per renderle quanto più verosimili possibili. Come avrete notato ho evitato volutamente di usare un P.O.V. Di Gray perché ancora non voglio svelare quello che gli frulla nella testa, anche se penso più o meno si sia capito. I nostri sposini come si poteva tranquillamente immaginare, non hanno inaugurato come speravamo la loro prima notte di nozze, io per prima vi assicuro che non vedo l'ora di farli dedicare ad un po di movimentata e sana ginnastica da letto, ma purtroppo per loro non è ancora arrivato il momento. ( Chissà... forse già nel prossimo capitolo... ) In cambio però come avete appurato con gli occhi qualcun altro si è preso la briga di festeggiare al posto loro contribuendo a mantenere alta la bandiera dell'amore. Quindi si può tranquillamente affermare che il ricevimento preparato da Lucy non sia andato del tutto sprecato. E niente per il resto giudicate voi e fatemi sapere cosa ne pensate. Io in attesa di buone nuove mi congedo e vi aspetto alla prossima volta. Vostra LESTO.

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