Hermione's pov

Guardai Draco mentre chiudevo la valigia. Stava dormendo e come al solito, nel sonno, si agitava.
Ora era anche peggio, dopo lo scontro che aveva avuto con suo padre e la reazione del collare.
Il collo era arrossato e parlava poco e con fatica per il dolore alla trachea.

Dopo aver usato i poteri era svenuto perché il collare si era stretto fino a farlo soffocare e a fargli perdere i sensi e da qui avevamo anche capito che aveva i poteri si ma la sua "condizione" non gli permetteva di usarli.

Dopo l'incontro/scontro con Lucius Malfoy se avevo dei dubbi sulla partenza ora erano decisamente finiti.

Non avrei permesso né a quell'uomo ne nessun altro di prenderselo o di anche solo pensare di poter contrattare con me per venderlo.

- Hai deciso quindi... - fece Ginny affacciandosi sulla porta della stanza.

Sollevai lo sguardo dai vestiti che stavo piegando convulsamente e la guardai.

- Si Ginny - feci - Mi dispiace dover arrivare a tanto ma... -

Lei guardò Draco addormentato.

- Sei davvero convinta che il sigillo di schiavo non può essere spezzato? Se riuscissimo forse potreste restare e lui non avrebbe tutti questi problemi-

- Se c'era lo avrei trovato - dissi - E anche la McGranitt ha provato ma senza successo, il collare è la situazione migliore in cui potremmo stare. Va sicuramente meglio di prima ma...lontano da qui sarebbe meglio -

Fece per aprire di nuovo la bocca ma scossi il capo, fermandola.

- Se fosse Harry? Se toccasse a lui un simile destino... che cosa faresti? -

Lei abbassò il capo e si morse il labbro, per poi sospirare.

- Farei...quello che è necessario, qualsiasi cosa -

- Appunto - risposi - Non sparirò, sarete sempre i benvenuti nella casa che ho trovato-

Ginny annuì stringendo le labbra. Era ancora contrariata ma in parte si era immedesimata nella mia situazione e tanto mi bastava per partire tranquilla.

- Come andrai? - mi chiese alla fine con un sospiro.

- Mi smaterializzerò da qui per arrivare all'aeroporto di Londra e poi useremo i metodi dei babbani. Se uso la magia non vorrei che seguissero la nostra traccia magica quindi preferisco evitare che qualcuno ci segua - spiegai.

Fino all'aeroporto non mi importava, l'importante era far perdere le nostre tracce da quel momento in poi.

- Mi mancherai - disse - E mancherai tanto anche ad Harry, soprattutto a lui, e forse anche a Ron, nonostante ultimamente non andate tanto d'accordo -

Mi alzai e andai ad abbracciarla. Anche a me sarebbe mancata ma dovevamo prendere strade diverse, non avevamo poi molta scelta.

- Ci vedremo presto - dissi.

- Lo spero tanto - mi rispose.

                               ***

Draco guardò le valigie e poi me e sospirò.

- Che vuoi dire? - chiesi incrociando le braccia sotto al seno.

- Lo sai...come la penso - disse con voce roca.

- Riguardo a cosa? -

Si alzò, esasperato.

- Non voglio...che metti da parte...tutto per me - fece.

- Non lo sto facendo - risposi - È una mia scelta Draco e con loro mi vedrò anche dopo, quando ci saremmo sistemati -

Scosse il capo, per poi passarsi le mani tra i capelli.

Gli andai di fronte e gli presi il viso tra le mani, obbligandolo a guardarmi.

- Loro sono i miei amici, posso rivederli quando mi pare e piace d'accordo? Ma se restiamo qui tu potresti avere dei problemi. Da quando ti ho portato via da Azkaban due persone hanno cercato di portarti via o farti del male e per quanto so che sono capace di proteggerti non ho mille occhi e nemmeno mille braccia, posso fare un minimo e tu, per certi versi non sei nemmeno collaborativo. Quindi non ho scelta - dissi - E non farti venire la brillante idea di scappare, non puoi allontanarti-

Sbuffò e si allontanò, rimettendosi sul letto.

- Basta che ne sei sicura e che in futuro non te ne pentirai - rispose - Io non ho niente da perdere tranne te, quindi lascio a te la scelta. Ovunque andrai, io sarò con te-

- Mi pentirei di più se ti perdo oggi, Draco -

Lui si limitò ad annuire e mi avvicinai, mettendomi al suo fianco.
Gli presi la mano, facendo intrecciare le nostre dita.

- Sei tu che mi hai chiesto di vivere insieme -

- Ma non senza rinunciare a tutto -

- Non è quello che sto facendo- ribattei - È una scelta mia e non me ne pentirò. Tu piuttosto? -

- No, io no -

- Ok - feci - È tutto pronto, quando vuoi, partiamo -

Mi alzai ma mi teneva ancora la mano e mi fece tornare seduta, lo guardai. Aveva uno sguardo strano, gli occhi erano carichi di una lussuria che non gli avevo mai visto in momenti al di fuori del rapporto.

- Che c'è? - gli chiesi confusa.

- Lasciami fare ciò che voglio - disse per poi alzarsi e mettersi in ginocchio tra le mie gambe.

Lo guardai, ancora, deglutendo.

- E se...non volessi? - feci ma non ne ero nemmeno lontanamente convinta.

- Non vuoi? Basta che me lo ordini, di fermarmi- disse guardandomi con malizia.

Chissà perché ma mi venne in mente che la gente pensava che lo usavo come schiavo sessuale, non era vero, ma in quel momento, in ginocchio davanti a me, con la camicia aperta sul petto e il collare intorno al collo era esattamente passabile per quello.

Anche se ne avevo visti un paio a Notturn Alley e nessuno aveva a che fare con Draco, sicuramente non erano messi così bene.

Gli toccai la pietra sul collare e la catena si materializzò all'improvviso. Me l'avvolsi intorno al polso e lo tirai verso di me, piegandomi leggermente per baciarlo.

- Datti una mossa però, ho intenzione di partire prima di sera - sussurrai sulle sue labbra.

- Ai suoi ordini - disse divertito.

Allentai la catena per dargli più movimento ma non lo lascia del tutto, sarebbero stato meno divertente altrimenti...e lo lascia fare, lasciandomi andare.