XIII
Hermione's pov
Mi fermai davanti la porta della sua stanza e alzai la mano per bussare ma poi ci rinunciai.
Era così da diversi giorni ormai, dalla passeggiata che avevamo fatto.
Quando eravamo tornati a casa si era chiuso in camera e non era più uscito, mi aveva solo rivolto la parola per dirmi che non aveva fame.
Ma ora erano due giorni che non mangiava però!
Andai in salotto e presi un foglio per lasciargli un messaggio.
"Io esco, devo fare dei giri, so che non vuoi parlarmi e vedermi e visto che non ci sono...spero che uscirai a mangiare qualcosa. Non farmi preoccupare"
Poi presi il foglio e glielo feci passare sotto la porta, poi presi la borsa e uscii.
Certe volte mi mancava il suo dannato essere arrogante.
Almeno sapevo come ribattere, come fronteggiarlo e dargliene quattro.
Da quando gli avevano fatto...quello che gli avevano fatto di lui era rimasto solo un involucro vuoto di ciò che era in passato.
Io...gli avevo detto di non parlarne più perché non volevo che si sentisse in quel modo ma...avevo solo peggiorato la situazione.
Chiusi il portone del palazzo e me ne andai. Dovevo vedermi con Harry per un progetto a scuola: la McGranitt gli aveva chiesto di dare delle lezioni supplementari di Difesa contro le Arti Oscure. Non era un professore ma la sua sola presenza spingeva i ragazzi a frequentare il corso. Ora aveva bisogno di me per preparare la lezione.
Aveva detto che poteva venire a casa ma avevo preferito di no visto come andavano le cose con Malfoy.
Mi fermai in mezzo alla strada per una sensazione strisciante lungo la schiena e mi voltai, guardando la strada da cui ero venuta.
Non notai niente di strano ma la brutta sensazione non mi abbandonava.
Aspettai un pò prima di continuare ad allontanarmi ma quando fui sicura che non c'era nulla di preoccupante me ne andai.
Purtroppo, quella sensazione non mi abbandonò.
***
Draco's pov
Quando sentii la porta aprirsi per la seconda volta in poco tempo mi preoccupai.
O Hermione aveva dimenticato qualcosa, oppure...no, non volevo pensarci.
Mi alzai dal letto e notai il biglietto sotto la porta della mia stanza, leggendo il messaggio.
Lei era uscita, quindi non poteva essere Hermione ad essere entrata in casa.
Non dovevo farmi prendere dal panico, non succedeva niente, mi stavo facendo suggestionare.
La porta si apriva verso l'interno quindi mi bastava bloccarla con il mobile lì vicino, non copriva tutta la porta ma non l'avrebbe fatta aprire.
La spinsi, fregandomene del rumore. La mia priorità era chiudere fuori chiunque fosse entrato. Lo svantaggio di non avere una bacchetta per difendermi.
Feci giusto in tempo che la porta si aprì, bloccata dal mobile.
- Dannato schifoso schiavo - disse una voce femminile e distorta.
Chiunque ci fosse dall'altra parte sapeva chi ero.
Ora, non avevo molte possibilità: o uscivo dalla finestra rischiando di rompermi l'osso del collo o rimanevo lì sperando che l'intrusa non riuscisse ad entrare.
- Pensi davvero che mi ferma una porta? Bombarda! - urlò e ovviamente la porta e il mobile si frantumarono, alzando talmente tanto fumo e polvere che non vedevo ad un palmo dal naso.
La donna, una strega, lanciò un altro incantesimo e mi ritrovai schiacciato contro la parete. Quando il fumo si diradò mi accorsi che delle fasce di metallo mi bloccavano i polsi al muro, così come le gambe, le caviglie e il collo.
Il mio aggressore non potevo vederla, aveva un mantello con il cappuccio che copriva il volto.
- Sia chiaro - disse - Contro di te non ho nulla...più o meno, ma tuo padre...purtroppo non posso raggiungerlo perché è in mano a qualcuno di potente ma tu...non sono così pazza da affrontare la Granger ma lei non c'è quindi... -
- Non puoi farmi nulla, Hermione se ne accorgerà - dissi stringendo i denti.
- No...- fece lei - Si può accorgere se la tradisci ma tu non lo farai...sarò io a giocare con te e tu non puoi fermarmi. Quello ti hanno fatto ad Azkaban? Lo rimpiangerai -
Strattonai le braccia per provare a liberarmi ma non ci riuscii e quelle dannate cose strinsero solo di più.
Non sapevo se era possibile che Hermione se ne accorgesse, se così fosse stato allora...
Ma era anche vero che quella donna aveva detto che non era così pazza da affrontato Hermione, quindi era vero...lei non poteva saperlo.
- Non ti ucciderò tranquillo, sarebbe troppo facile no? - disse per poi avvicinarsi, mettermi un fazzoletto di stoffa in bocca e spingendolo - Così anche se griderai non ti sentirà nessuno. A proposito...l'unico modo per fermarmi è che riesci ad implorare nonostante quello che ti ho messo in bocca. Allora, pronto a giocare? -
C'ero abituato, non poteva essere peggio delle torture ad Azkaban.
Mi concentrai, pensando a l'unica persona che mi aveva tenuto in piedi anche mentre ero prigioniero e mi preparai.
Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Eccoci qui!
Allora ero indecisa se descrivervi la parte ma alla fine ho deciso di no, di non esagerare troppo con le parti cruente ecco...quindi è per questo che il capitolo è più corto dei precedenti.
Allora, visto che non sto scrivendo spesso lo spazio autrice oggi ne approfitto per chiedervi che cosa ne pensate della storia.
E un'altra cosa...che cosa ne pensate? Hermione arriverà in tempo oppure no?
Vi lascio alle vostre teorie e non vi faccio spoiler e niente alla prossima 😘
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