XI
Hermione's pov
Attenzione! Nel capitolo sono presenti scene da bollino (contenuti sessuali), 18 anni+. Metterò 🔞 all'inizio e alla fine della parte per chi non vuole leggere e farò così anche nei prossimi capitoli. Quindi quando vedrete quel simbolo saprete a quali scene mi riferirò.
- Mh...no ma grazie - dissi al telefono.
Fortuna o sfortuna Ginny Weasley aveva imparato a comprarsi un cellulare e ad usarlo.
Sfortuna, perché ora mi chiamava per conto di sua madre per sapere se e quando andavo a trovarli.
Come quel giorno, mi aveva chiamata per sapere se quella domenica sarei andata a pranzo da loro.
Ovviamente, la mia risposta era no.
Non perché non volevo o perché ero in imbarazzo perché io e Ron non stavamo più insieme ma perché...non potevo lasciare Draco da solo a casa e non potevo portarlo con me.
Per carità i Weasley anche disapprovavano le conseguenze scelte dopo la guerra, anche loro erano contro la schiavitù dei Mangiamorte ma...ma i Malfoy ne avevano fatte di cotte e di crude alla loro famiglia, e solo perché si mischiava ai babbani.
Portare Draco Malfoy da loro, come schiavo poi, era una pessima idea.
- Mamma mi sta togliendo la pelle - disse Ginny - Dice che è da troppo che non vieni, casa nostra è anche casa tua -
- Lo so ma...sono impegnata - dissi con un sospiro - Dico davvero -
- Herm...Harry me lo ha detto - disse ad un tratto facendomi sussultare.
- Co...cosa? -
- Di...quello che hai chiesto al Ministro della Magia -
Strinsi le labbra, pensando a come risponderle.
Optai per la risposta più scortese del repertorio.
- Harry deve farsi gli affari propri - dissi scocciata - Doveva restare tra me e lui, questa storia -
- E Ronald, anche mio fratello era con te quando l'hai chiesto - mi fece notare.
Mi rabbuiai e sospirai.
- Va bene così, discorso chiuso e no, ringrazia tua madre ma non posso esserci -
Non le diedi il tempo di replicare o dire altro che le chiusi il telefono in faccia, avrei dovuto fare una bella chiacchierata con il mio migliore amico.
Ora, se lo avesse detto Ron amen, ma era stato Harry a parlare e come aveva detto quello avrebbe potuto dire altro, non perché non mi fidassi ma perché a Ginny diceva tutto, o quasi.
- Tutto ok? - mi chiese la voce di Draco alle mie spalle e mi voltai sgranando gli occhi.
Io ero convinta che fosse sotto la doccia, a quanto pare no. O meglio, era sotto la doccia visto che indossava solo un asciugamano legato in vita.
Deglutii squadrandolo da capo a piedi.
Non che fosse la prima volta che ammiravo il suo corpo, fortunatamente, da quando era venuto a stare da me aveva ripreso peso e quasi le cicatrici che aveva addosso non sembravano così esagerate, ora che non era più tanto magro.
C'erano era vero, ma non ci facevo caso e mi sarebbe piaciuto che anche lui smettesse di dargli peso.
- Cosa guardi? - mi chiese inclinando il capo.
- Qualcosa di interessante - ammisi facendogli segno di raggiungermi sul divano.
- Così? - chiese indicandosi.
Mi leccai le labbra e tanto gli bastò. Mi si avvicinò e mi si inginocchiò davanti, facendomi aprire le gambe e mettendosi in mezzo.
Gli afferrai i capelli e lo baciai, stringendolo al mio corpo, intrappolandolo.
🔞Draco Malfoy era mio sotto ogni punto di vista.
Si sollevò leggermente spingendosi contro il mio corpo e sentii in modo molto evidente la sua erezione.
Non era la prima volta che lo facevamo da quando l'avevo preso con me ma, in quel momento qualcosa era diverso, non c'era imbarazzo e non era dopo un momento di debolezza di entrambi. Eravamo tutti e due consapevoli di quello che stavamo facendo.
Ed era ciò che desideravo da un pò, forse dal momento stesso in cui era finita la guerra.
Non me lo feci ripetere, non aspettai: afferrai l'asciugamano e glielo tolsi di dosso, buttandolo lontano dai nostri corpi.
Lo sentii sorridere sulle mie labbra poi le sue mani arrivarono una sul mio sedere, stringendo e facendomi uscire un gemito e l'altra al bottone dei pantaloni che mi aprì senza farselo dire.
Però ora io avevo voglia di giocare, davvero.
Gli bloccai la mano e mi staccai dalla sua bocca.
Mi guardò confuso e un pò scocciato, mentre i suoi occhi ardevano di desiderio puro.
- Che c'è? - mi chiese.
Mi alzai dal divano in cui ero seduta e feci sedere lui, fissandolo dall'alto.
Inclinò il capo ma non disse nulla.
Lui nudo, completamente, che mi fissava mentre io ero ancora completamente vestita.
Mai come in quel momento ero soddisfatta e sentivo il bisogno di far prevalere il mio comando su di lui.
Sorrisi e mi tolsi la maglia, restando in reggiseno, poi mi avvicinai e mi misi cavalcioni su di lui.
Draco mi afferrò il sedere e ansimò.
- Non so quanto sia corretto - disse.
- Lo è - feci - Perché l'ho deciso io -
Gli misi le braccia al collo e gli ordinai di staccare le sue dal mio corpo e di portarle dietro la testa.
Mi obbedì guardandomi divertito e impaziente.
E lo sapevo, lo sentivo perfettamente che era impaziente, il suo compare ai piani bassi me lo stava facendo notare.
E si stava eccitando ancora di più sapendo che lui era nudo e io ero sopra di lui, ancora vestita.
Gli presi le mani tra le mie e cominciai a muovermi, lentamente, molto lentamente, torturandolo, facendolo sibilare e agitarsi.
Mosse il bacino in alto, in cerca di sollievo e contatto.
Lo baciai cominciando a strofinarmi più velocemente, con più enfasi.
Gettò la testa all'indietro sul divano e ansimò. Gli morsi il collo e con un colpo di reni e la mia mano in mezzo a noi, lo feci tremare, facendogli raggiungere il culmine in poco tempo.
Ma non mi bastava, volevo ancora fare di più, non ero nemmeno lontanamente soddisfatta.
Lo feci stendere, mentre cercava ancora di uscire dall'onda del piacere e presi a baciargli il corpo partendo dal collo e baciando ogni sua maledetta cicatrice e bruciatura.🔞
Doveva smetterla di guardarsi come se odiasse se stesso e il suo corpo.
E se non lo capiva con le parole e il mio sguardo, ci sarei andata giù pesante.
Mi fermò allungando una mano e accarezzandomi il viso.
Mi fissò con quei suoi occhi chiarissimi e limpidi come non li vedevo da tempo.
- Credo di amarti, Hermione Granger - disse con voce roca.
Sentii un tuffo al cuore e sorrisi, impacciata.
- Riparlamene quando ti sarà passato il momento - feci alzandomi e lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra.
Lui ridacchiò.
- Non cambierò idea tra cinque minuti, sapputella - mi rispose ma a quel punto non seppi cosa rispondere e mi dileguai.
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