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Prima di trasferirmi in Liguria e lasciare la mia terra, la mia amatissima Sicilia che sempre mi rimarrà nel cuore anche quando sarò lontano; le mie amiche insieme alla mia migliore amica, avevano organizzato di vederci tutte insieme per passare una giornata insieme e salutarci.
Ci incontrammo in piazza San Domenico.
Giunta all'incontro c'era Fabiola, Isotta, Giulia, Beatrice, Sara e la mia migliore amica Vanessa.
Avevano in mano un quadro con tutte le nostre foto, le abbraciai.
"Ed ecco da parte nostra questo regalo" disse Vanessa
"Grazie ragazze non dovevate"
"Ci mancherai e abbiamo pensato di farti un regalo, così ti ricorderai delle pazze giornate passate insieme"
"Scusate se non ho niente, mi pento di non aver preso anche qualcosa per voi".
Ero veramente dispiaciuta, mi pentivo di non averci pensato, dovevo regalare anch'io qualcosa a loro.
"Ma non preoccuparti l'importante è che siamo comunque buone amiche" disse Giulia
"Comunque pensavamo di prenderci un gelato e sederci per parlare un po" aggiunse Vanessa
Così da come lei citato andammo a prenderci un gelato per poi sederci e parlare.
"Come ti senti in questi giorni?" mi chiese Vanessa
"Veramente triste, non vorrei lasciare la mia bellissima terra e voi, mi mancherete un casino. Purtroppo le cose stanno come stanno e io me ne devo andare perché al nord si vive meglio.
Un amica di mia madre vive a Genova e tramite lei i miei hanno trovato lavoro la"
Mentra parlevamo della Sicilia, dei ricordi e di molto altro scoppiai a piangere.
Loro cercarono di consolarmi.
Proprio piangevo perché mi mancheranno tutti e tutto.
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Ricordo ancora quel giorno in cui dovetti salutare le mie amiche per tasfermirmi a Genova.
Non conoscendo nessuno a Genova mi sentivo sola, poi iniziò la scuola e dovevo iniziare il quarto anno del liceo scientifico ma a Genova.
Feci amicizia con alcune ragazze, stavo spesso con loro.
Col passare dei giorni mi capitò di vederlo per la prima volta.
Il ragazzo che non sapevo diventasse tanto importante per me.
Mentre eravamo fuori nel piazzale del liceo, lui era con dei suoi amici e mi guardava spesso e poi toglieva lo sguardo appena me ne accorgevo.
E così anche ogni volta che mi vedeva passare.
Un giorno mi fissò, io lo notai ma lui non tolse lo sguardo ma rimase a fissarmi e poi mi sorrise.
Così via finché circa due settimane dopo si fece avanti mentre ero alla fermata del bus quando finì scuola.
"Ciao scusa, volevo chiederti una cosa, ho visto che hai una bellissima giacca. Vorrei regalarne una simile a mia sorellina per il suo compleanno. Dove l'hai presa?"
Questa era la scusa che aveva usato per iniziare la conversazione con me.
"L'ho presa alla tally weijl di Palermo ma non da poco, c'è l'ho dall'anno scorso"
"Vedo di trovarne una simile, comunque piacere mi chiamo Gabriele"
"Ilaria"
"Hai un bellissimo accento siciliano"
"Grazie" risposi sorridendo
"Vengo dalla Sicilia infatti, sono da poco qua e non conosco la città e le persone" aggiunsi
"Conoscerai col passare del tempo, io qua per esempio conosco molta gente ma perché sono genovese anche di famiglia e poi qua ci sono nato"
Ricordo che poi mi chiese anche che classe sono, lui però era in terza.
Mi aveva detto che conosce molti miei compagni di classe e che di alcuni è anche amico.
Non mi ricordo esattamente di tutto quello che abbiamo parlato ma l'ho trovato simpatico e per fare amicizia gli ho chiesto se ha instagram.
Volevo conoscere più persone di Genova.
Lui ha detto come si chiama su instagram e quindi l'ho cercato e l'ho seguito.
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