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Capitolo 7

Sul Lago di Brocket Park Welwyn ormai si riflette solo il luminoso, candido bagliore della luna.

Lascio andare la mano di Christopher e raggiungo la riva.

Posso sentire a pieni polmoni la natura da cui sono circondata.
Gli abeti e i cipressi, emanano un profumo così buono.
Anche se ormai l'autunno sta per terminare, riesco ancora a percepire sulla mia pelle quel fresco e dolce profumo. Gli alberi che piano piano si spogliano delle loro vesti, danno inizio all' inverno. Il freddo che porterà sempre più con sé, i primi fiocchi di neve.

Quei piccoli, minuscoli, candidi e soffici fiocchi che copriranno il lago che adesso mi circonda di ghiaccio.

<< Jess, tutto ok? Vogliamo andare?>>

<< Si. Certo. >> E gli sorrido.

Mi porge, nuovamente la sua mano e arriviamo davanti al ristorante.

Il ristorante, è uno stile shabby.

Quel luogo così caratteristico all' esterno, ai miei occhi all' interno, è così giovanile e vivace. Da un senso di freschezza e semplicità. Ogni tavolo è composto da piccoli centrotavola. Sopra ognuno è adornato da margherite bianche e rose bianche o rosse; rappresentati con una propria caratteristica.

La luce lieve del locale, rende tutto così romantico e intimo.

<< Buonasera, Signori. Benvenuti a l'Auberge du Lac. >>

<< Grazie. >> Risponde Christopher.

Ho prenotato questa mattina a nome
"Wright". Per due. >>

<< Ma certo, signore. Attenda un attimo. >>

Dopo qualche, minuto il cameriere torna e ci fa accomodare in una saletta interna un po' appartata. Adiacente, al salone.

<< Christopher? Come facevi a sapere, che avrei accettato, questo invito?>> Lo guardo stupita.

<< Come ti ho detto, nessuno mi dice mai di no. Sono molto persuasivo>>. Mi dice. Guardandomi maliziosamente.

<< Ma davvero?>> Dico. Guardandolo a mia volta divertita.

<< Sei qui con me adesso. No? Potevi benissimo rifiutare e invece ero alquanto sicuro che non avresti potuto, non accettare questo appuntamento.
Mia dolce ragazza, anche tu per qualche ragione volevi essere qui con me. O sbaglio?>>

<< Forse... >> Il mio sguardo è alquanto malizioso a quella semplice risposta.

Adoro provocarlo. Come fa lui con me.

<< Ordiniamo la nostra cena, prima che ti salti addosso; qui su questo maledetto tavolo che ci separa.
Non che non preferirei saziarmi di te!? Ma ho davvero fame. >>
E mi sorride da sotto quello sguardo carico di desiderio.

Io ho optato per una bistecchina di maiale con patate al forno. Mentre Christopher per un salmone grigliato e un insalata. Ovvio. Come bevanda per i nostri palati e papille degustative. Lo Cherazar.
Il vino che Christopher adora.

Questa serata è perfetta. Non vorrei che finisse mai.

<< Mia dolce ragazza, raccontami la tua storia. Cosa ti porta qui?>>

<< Tante cose... Per lo più, tanto dolore e delusione. >>

<< Delusione? E da parte di chi?
Mi dice guardandomi dritto negli occhi che adesso brillano per la curiosità.

<< Si. Tante cose sono successe nella mia città. Tre anni fa, ho conosciuto un uomo. Si chiama "William Philippe Brown". William è uno dei titolari e soci della compagnia, per cui lavora mio padre.

Mio padre è stato preso sotto l'ala di suo padre più di dieci anni fa. E qui entro in gioco io.

Il giorno della vigilia di Natale la compagnia, organizza una festa. In occasione di un augurio speciale di buone feste; alle famiglie e ai soci.

E lì è apparso.

Era preso in una conversazione su come finanziare nuovi motori da introdurre, in future macchine sportive e non solo. E poi mio padre ci presentò. >>

<< Di cosa si occupano? Chiede Christopher sempre più incuriosito.

<< Sviluppano nuovi motori. Per la precisione, motori in grado di andare ad una potenza più elevata del normale. Questa idea è pensata per lo più per macchine sportive, moto, macchine di lusso e camion. In poche parole l'obiettivo è essere in grado, di consumare il meno possibile e di non inquinare l'ambiente.
Motori in poche parole, più ecologici e all'avanguardia. >>

<< Cavolo. Ne sai parecchio a riguardo. >>

<< Ero la sua assistente personale e segreteria. Inoltre, mio padre era uno dei soci. Perciò sono sempre stata in questo mondo. Fin da piccola mi ha sempre emozionato sentire il rumore dei motori. Mi dà carica e viaggiare a quella potenza, non so come spiegarlo; in poche parole, mi piace. Potenzia anche me. >>

<< Sei pazzesca, Jessica. Sei una ragazza tosta e ti ammiro. Sono davvero, contento e felice di essere, in tua compagnia, questa sera. >>

<< Lo sono anche io. E gli sorrido >>.

<< Insomma, come finisce la tua storia, meravigliosa ragazza?>>

<< Che alla meravigliosa ragazza, hanno spezzato il cuore in mille pezzi. Lo scorso inverno l' ultimo dell' anno eravamo ad una festa con amici. Tra cui una delle mie migliori amiche. Io e Mel eravamo come sorelle e ...... >>

A quelle parole smetto di parlare. Il mio sguardo si abbassa dagli occhi magnetici di Christopher, finendo per fissare mie mani che tengono salde, il calice di vino che ho di fronte.

<< Jessica? Ehi... Non m'importa. Davvero. Basta cosí. Non voglio sapere altro. >>

Il suo sguardo è così preoccupato. Come se avessero spezzato a lui il cuore.

<< No, tranquillo. Insomma lui si è scopato la mia migliore amica a quella dannata festa e subito dopo lo scoccare della mezzanotte, ero la sua fidanzata. Deglutii al pensiero di quella notte. Non mi ero resa conto di ciò che mi stava succedendo.

Comunque... Un giorno avevo preso mezza giornata da lavoro. Dovevo acquistare alcune cose per il matrimonio. Tra cui, anche l'abito. Torno a casa e notai che nel vialetto, c'era la macchina di William.

Aprii la porta e posai gli acquisti appena fatti.

Piccolo Flashback

<< William? Sei già tornato? Stavo pensando, potremmo cenare al nostro ristorante preferito questa sera. Che ne pensi? >>

Ma a quella domanda non ci fu risposta.

Oggi

Allora andai al piano di sopra. Dalla camera da letto, proveniva una musica. Quella musica ancora oggi, mi mette i brividi. Arrivai davanti alla porta e l'aprii.

Lui ansimava sotto di lei. Lei lo cavalcava dominante. Erano presi dalla foga del momento. In quel letto che fino al mattino era stato il nostro.

Lui si stava scopando la mia migliore amica. Ed io non mi ero accorta di nulla. Almeno fino a quel giorno.

Rimasi lì, fissandoli. Ero pietrificata. Non riuscivo a muovermi. Loro non si accorsero nemmeno della mia irruzione o presenza.

Richiusi la porta e scappai via.

Qualche giorno dopo, tornai a casa. Lui era lí. Mi stava aspettando. Sapeva che sarei tornata lì.

Forse aveva parlato con mio padre. Non so. Ma lui era lì che mi aspettava.

Provò a giustificarsi, riguardo dell'accaduto. Disse che amava solo me e che tutto si sarebbe sistemato. Beh, io non volevo. Ormai mi ero arresa. Ero troppo delusa e stanca di tutto. Per riuscire a perdonarlo. Per perdonare tutta la situazione nell'insieme.

Quella sera Will accecato dalla rabbia e dall'idea di perdermi, ha abusato di me.
Beh, puoi immaginare il resto. >>

Mi schiarisco la voce e bevo un sorso di vino per alleviare, tutto quello che ho vissuto e che dopo mesi sono riuscita a tirare fuori.

La mia vita. Il mio schifoso passato.

E infine.. Lui.

<< Christopher?>>

<< Jessica... Io non trovo le parole adatte o giuste per dire quanto mi dispiace. >>

<< Non c'è n'è bisogno. È il passato. Ora voglio vivere il presente. Quí. Assieme a te. >>

<< Ma certo. Hai ragione. Sai che c'è? Basta, parlare. Vieni con me. >>

<< Dove andiamo?>> Mi afferra la mano. Paga il conto e ci dirigiamo all'uscita.

<< Christopher? Dove stiamo andando?>>

<< Mia dolce ragazza, ad ammirare un nuovo mondo. Un mondo, dove ci siamo solo io e te. >>

<< E sarebbe? Dico. Ridendo felice alle sue parole. >>

<< Su questo lago assieme a te questa sera scopriremo un un nuovo mondo.
Il nostro mondo. Solo le stelle che brillano nel cielo ci faranno da testimoni. Io e te guarderemo queste stelle, anmirandone la tanta bellezza e purezza che hanno da offrirci. Allora sei pronta a passare questa meravigliosa notte con me e l'universo circostante? >>

I miei occhi brillano dalla tanta emozione e felicità. Davvero questo è un sogno stupendo da cui non voglio essere svegliata.

<< Si, certo che lo voglio. Questa notte sarà solo nostra>>.

<< Nostra e di nessun altro. Mia dolce ragazza. >>

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